1 Luglio 2010

Triesteuropea: creeremo 10mila posti di lavoro a Trieste

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Triesteuropea continua a delineare il suo programma politico sul sito ufficiale:

Nel nostro primo punto ( centro industriale altamente tecnologico nell’area della Ferriera) abbiamo spiegato come diventando un centro logistico per il Centro Europa si creerebbero almeno un migliaio di posti di lavoro. Se poi arrivassero anche una parte delle multinazionali che sono state costrette ad aprire le loro fabbriche o le loro sedi in Centro Europa perchè Trieste ha sputato in faccia a questa gente il minimo assoluto sarebbe di altri duemila posti di lavoro.

Nel secondo punto del nostro programma ( zona economica speciale con una tassa fissa del 20 % per rendere appetibile la nostra città agli investitori stranieri ed evitare che i triestini vadano in Slovenia) abbiamo anche iniziato a spiegare come fare per ottenere questo risultato. Tra l’altro Berlusconi e Tremonti hanno parlato di no tax area in Italia molto presto o flat tax area che sarà il primo passo per abbassare le tasse in maniera generalizzata, così dicono loro. Quindi siamo in buona compagnia quando parliamo di queste cose il che, lo ammettiamo, ci preoccupa molto perchè è notorio che i due personaggi succitati sono dei simpatici raccontaballe, e non vorremmo essere considerati così anche noi. A parte gli scherzi questo dimostra che il nostro secondo punto del programma rientra all’interno di una discussione seria su cosa fare per abbattere le tasse e aiutare a crescere la nostra nazione.

Nel terzo punto ( piano regolatore per una Trieste Europea) diciamo chiaramente che bisogna avere il coraggio di uscire dal torpore della casa di riposo che è attualmente Trieste, e bisogna pensare ad una città con almeno 300-350 mila abitanti tra 15 anni. Quindi anche questo punto dimostra che abbiamo un’idea generale dello sviluppo della città che diverge dagli altri schieramenti politici.

I prossimi punti spiegheranno come arrivare ai fatidici 10 mila posti di lavoro. Tra le varie osservazioni molto puntuali ed intelligenti che ci sono arrivate vi è qualcuno che ci chiede come si può ripopolare la città in una decina di anni, praticamente raddoppiare la popolazione . La nostra risposta è molto semplice ma è dirompente. Basta che l’Università si liberi di certi baroni e vecchietti ottuagenari con il loro relativo parentume per far arrivare decine di migliaia di studenti. Infatti pur non avendo documentazione precisa siamo in grado di affermare tranquillamente che molte università straniere hanno scelto nel corso degli anni di fare degli investimenti a Trieste e delocalizzare alcune facoltà. Dai su, non siate scemi. Non vi domanderete mica che fine hanno fatto ? La risposta la sapete già. E in uno dei prossimi punti del programma vi promettiamo che vi incazzerete come lo abbiamo fatto noi. Allora siete ancora convinti che i diecimila posti di lavoro sono una chimera?

La realtà è che in questa città chi ha in mano i soldi non vuole che vengano forestieri con soldi altrimenti questi che vediamo girare in porsche, ferrari , ville megagalattiche etc, andrebbero a fare i scovazzini. E anche li verrebbero licenziati dopo qualche giorno perchè verrebbero presi con le mani nella marmellata. E’ più forte di loro, sono nati per rubare e non dovremmo meravigliarci se venissero beccati mentre rubano le scope . Nel prossimo post parleremo di politica , dei candidati sindaci, e delle possibili alleanze.

Vai sul sito ufficiale di Triesteuropea.

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208 commenti a Triesteuropea: creeremo 10mila posti di lavoro a Trieste

  1. silvan ha detto:

    al di la dei numeri, è evidente che i 10 mila posti di lavoro sono un obiettivo ambizioso da portare avanti nei prossimi anni, ma secondo me il concetto è giusto. Anche guardando su youtube il discorso che hanno fatto, questi hanno delle idee chiare a livello generale su cosa fare. Ma a me sembra che parlino nel deserto politico generalizzato, forse perchè gli altri hanno tutto l’interesse a tenere questa città in declino permanente. Comunque veramente complimenti a questi di Triesteuropea , sono provocatori al punto giusto, dicono cose giuste, speriamo che ce la facciano, ma il centro sinistra cosa aspetta a coinvolgerli?

  2. doris ha detto:

    La battuta sui scovazzini è veramente divertente , quella su Tremonti e Berlusconi è strepitosa. Auguri a Triesteuropea se crede di poter cambiare questa città. Io mi sono arresa all’evidenza, cioè che questa città è destinata a morire perchè i giovani come me non credono più a nulla ,nemmeno ai politici che dicono di essere fuori dal sistema perchè si scopre che sono come gli altri. Questi di Tseuropea parlano di una città europea, ma si rivolgono ad un elettorato inesistente. Dov’è la gente che vuole lavorare a Trieste? Dove sono le persone che mettono la faccia per salvare dal torpore Trieste? Sono tutti a Barcola

  3. sindelar ha detto:

    primo punto: tutto da dimostrare;
    secondo punto: bisogna avere le competenze e gli agganci per ottenerlo oppure dare qualcosa in cambio di altro (Un rigassificatore? Una centrale nucleare?);
    terzo punto: dove li mettiamo?

    Parcheggi, deiezioni canine e assistenza agli anziani. Datemi tre punti e divento sindaco.

  4. Bibliotopa ha detto:

    domanda 1:
    un centro logistico per il Centro Europa:
    senza collegamenti rapidi ( aerei, treni, autostrade veloci) la logistica non può che essere virtuale. Altrimenti non si possono movimentare persone e merci
    Come pensate di ottenere i miglioramenti dei trasporti?
    domanda 2
    300-350 mila abitanti in 15 anni: non saranno sicuro i cittadini attuali a mettersi a fare tanti figli, e in genere la natalità triestina è bassa ( salvo quella degli immigrati, forse..). Quindi devono venire da fuori: immagino il mugugno: a portar via il lavoro a i triestini, non sono triestini originari o autoctoni … con l’aria di xenofobia che si sente in giro.. tutti studenti universitari? confesso di essere troppo lontana dall’università, ormai, per conoscerla com’è adesso.

  5. ufo ha detto:

    Perché il tutto mi da l’impressione di pezzi che non combaciano?
    Ed i 110.000 nuovi abitanti, li vogliamo balcanici, bengalesi o marocchini?

  6. Alessandro Claut ha detto:

    X Silvan
    Grazie dei complimenti , il centro sinistra sta già cercando di coinvolgerci così come altre realtà politiche. Nel nuovo post sul nostro blog (www.triesteuropea.ilcannocchiale.it) spieghiamo cosa pensiamo dei politici in generale.

    X Doris
    anche a te grazie per i complimenti ma animo figlia mia , non fare la triestina rassegnata ma muovi il deretano (culo per gli ignoranti) perchè sto vedendo che la situazione è molto diversa da come la vogliono pitturare. Per quanto riguarda Triesteuropea siamo in cinque che abbiamo ogni giorno nei limiti del nostro tempo libero almeno un paio di incontri con ragazzini e ragazzine sotto i 20 anni che ci fanno domande , ci chiedono informazioni , addirittura martedì ho un incontro con un gruppo di 17enni che votano per la prima volta il prossimo anno e fanno dei focus . Sono tutti uguali vengono con i block notes, prendono appunti , poi mi e ci chiamano anche alle 10 di sera per farci ulteriori domande. Insomma una rottura sotto certi aspetti ma ti assicuro cara doris che è un piacere vedere come la vostra generazione sta facendo i passi giusti per uscire dal torpore. Se tutti quanti votassero per noi mmmmmmmm pregusto già la mia lettura dei bilanci reali di alcune società del Comune

    X Sindelar

    Hai ragione il primo punto è tutto da dimostrare perchè bisogna vedere se le multinazionali di cui parliamo hanno ancora la voglia di investire da noi visto che ormai si sono sedimentate nel Centro Europa, ma mi dicono i ben informati che non tutto è perduto. Sul secondo punto non occorre un rigassificatore od una centrale nucleare, basta che lo Stato abbia maggiori introiti fiscali come dimostreremo più avanti quando il gioco si farà duro ( parlo delle elezioni)Sul terzo punto ti risponderò più avanti nel mio ragionamento

    X Bibliotopa
    Alla tua domanda nr 1 risponderemo con uno dei prossimi punti quando esporremo il nostro progetto per le infrastrutture necessarie che costano poco, sono utili e risolvono i reali problemi per cui sono state scartate dai politici per ovvi motivi. Comunque ti anticipo che in questo caso abbiamo documentazione copiosa che mostreremo al momento opportuno, ci sono stati negli ultimi anni investitori stranieri ed anche italiani che volevano approfittare della morfologia triestina per fare degli esperimenti urbanistici con i loro soldi e che avrebbero risolto i problemi della nostra città come hanno fatto in altre parti del mondo con i nostri stessi problemi. Alla domanda nr 2 anche a te rispondo dopo.

    X Ufo.

    In realtà i pezzi combaciano, il fatto è che siamo gli unici che parlano realmente di sviluppo e hanno proposte da fare. Ed ora rispondo a Ufo Sindelar e Bibliotopa e tutti quelli che anche sul ns sito internet ci fanno la stessa domanda cioè dove li mettiamo tutti questi nuovi abitanti?
    Come già detto in conferenza stampa e con alcuni focus group di adolescenti scatenati se Trieste continua con il suo trend demografico negativo tra 10 anni avremo 150 mila abitanti, ed entro un paio di anni ci toglieranno le facoltà di Economia e Commercio, Ingegneria, che verranno spostate a Udine. Ovviamente le facoltà sono solo degli esempi, non è detto che siano quelle ma il concetto è che non avrà senso tenere un’Università , un centro scientifico internazionale, un’Area di Ricerca e chi + né ha + né metta, perchè anche demograficamente verremo superati non solo dai friulani ma anche da Koper. Il trend demografico deve salire, far arrivare nuova gente . E’ compito dei politici locali quello di far arrivare gente di qualità non i soliti operai balcanici che lavorano in nero presso alcuni costruttori triestini. La gente di qualità arriva solo se la città sarà vivibile ed accogliente e saprà attrarre le multinazionali che vorranno delocalizzare o investire in nuovi progetti imprenditoriali con le agevolazioni già esistenti ed altre che sapremo far nascere con la nostra capacità attrattiva. Fuori dal politichese se il Porto dovesse iniziare a funzionare le società logistiche internazionali aprirebbero i loro uffici, assumerebbero prima di tutto i triestini poi farebbero arrivare dei professionisti che porterebbero le loro famiglie. I figli di questi professionisti si innamorerebbero delle mule triestine ( confido nelle mule , vero centro attrattivo rimasto a Trieste eheh) e farebbero dei figli. Alcune università americane hanno il grosso problema di non poter accontentare tutte le richieste e quindi hanno deciso di fare degli accordi con alcune università europee per dirottare le altre richieste. Il Mib potrebbe essere d’aiuto così come l’Università di Ts. Il mondo della scienza chiede da anni più spazi, di essere coinvolta nello sviluppo della città, bisogna saperli ascoltare altrimenti resteranno isolati ancora per qualche anno ma poi andranno da altre parti, così finalmente risolveremo il problema del Parco del Mare , lo potremo fare a Miramare al posto del centro scientifico. Da questi pochi esempi già si capisce come si può arrivare facilmente ad avere una città da 300-350 mila abitanti. Dove li mettiamo? Trieste ha decine di migliaia di appartamenti sfitti, e inoltre con la decina di centri commerciali che avrà entro il 2015 ( per piacere non fatemi dire cosa penso delle concessioni allegre che vengono date in questa città) bisogna avere un aumento della popolazione altrimenti il commercio verrà distrutto dai centri commerciali . Avete l’esempio del Freetime che è un buco nell’acqua. Sul Freetime ricordo a tutti che nel 2005 quando eravamo Amici della Terra ponevamo un problema reale e cioè che il Freetime non aveva ragione di esistere visto che a qualche metro di distanza verrà creato il più grande o uno dei più grandi centri commerciali europei ( quello della Teseco). Ma venivamo accusati come dei disfattisti , gente che voleva vivere nei canneti , ed era contro lo sviluppo.
    Concludendo a tutti quanti quelli che sono intervenuti finora voglio ringraziarvi. Quando vi sono delle domande precise, e la volontà genuina di informarsi e capire di più quello che vogliamo fare , intervengo volentieri per rispondere. Quando invece intervengono i soliti noti , buoni solo a dire che non si può fare , e che parliamo dei libri dei sogni allora non intervengo.

  7. Luigi (veneziano) ha detto:

    Io propongo invece il manifesto TRIESTE-MONDO

    1. TRIESTE CAPITALE DEL SAPERE
    Con TRIESTE-MONDO creeremo laddove c’è la ferriera un centro industriale altamente tecnologico, dalle nanotecnologie alle biotecnologie d’avanguardia.

    Collegato in rete con i principali poli del sapere cittadino, regionale, nazionale ed internazionale (autostrade informatiche) darà forma ad una rete interconnessa di saperi, che farà di Trieste il luogo principe dello studio nell’occidente europeo.

    Riteniamo di poter aspirare a circa 5.000 nuovi posti di lavoro da queste attività, che con le famiglie porteranno ad almeno 10/15.000 nuovi abitanti nella zona.

    2. TRIESTE CAPITALE DEL MOVIMENTO
    Trieste è naturalmente il centro d’attrazione principale dell’Adriatico, di conseguenza è il centro d’attrazione principale di tutto il bacino centro e nordeuropeo che dialoghi con l’oriente (tramite la rotta che passa per il canale di Suez), oggi il maggiore centro di produzione fatturiera del mondo.

    Trieste quindi sarà il maggiore polo logistico d’Italia e uno dei maggiori d’Europa. L’integrazione delle vie stradali, ferrate (corridoio 5) e aeree (triplicamento di Ronchi e creazione del maggiore HUB dell’area del nordest Italia/Austria/Slovenia/Ungheria/Croazia e Germania meridionale), faranno di Trieste uno degli snodi obbligati. Da tutto ciò, riteniamo di poter ricavare almeno 25.000 nuovi posti di lavoro, e di conseguenza dai 50 ai 75.000 nuovi abitanti.

    3. TRIESTE CAPITALE DEL TURISMO
    Questa metropoli totalmente rinnovata ha necessità di nuove idee, che la caratterizzino in senso altamente propulsivo. Sarà rimodellata l’intera costa triestina, in modo da creare una decina d’isole artificiali (Dubai style), nelle quali concentrare le nuove attività turistico/balneari. Trieste triplicherà le proprie spiagge, rendendole finalmente competitive rispetto alle vicine coste italiane, slovene e croate.

    Ma non è tutto.

    Trieste è il più grande museo d’architettura teresiana al mondo, di conseguenza il centrocittà sarà completamente rivitalizzato: il turista dovrà vivere l’eccitante avventura dell’ultramoderno e contemporaneamente della rassicurante tradizione: restauro sistematico di tutti i palazzi, trasformati in tanti micromusei. L’area sarà completamente pedonalizzata grazie all’interramento delle vie di passaggio automobilistiche sulle rive, ma tutti potranno muoversi grazie ad una serie di auto elettriche comunali, liberamente disponibili. All’interno, negozi d’alta classe, boutiques, ritrovi di pregio ma contemporaneamente per giovani, che potranno godere della completa copertura informatica del territorio (wi-fi libero per tutti).

    Almeno 10.000 persone troveranno lavoro in questo settore: con le relative famiglie stiamo parlando di almeno 20/30.000 nuovi abitanti.

    4. TRIESTE CAPITALE PORTUALE
    Le attività del porto non potranno che ricevere un grandissimo nuovo slancio da tutto questo progetto: contiamo di sottrarre ai concorrenti del nord Europa almeno il 25% del loro traffico totale, il che porterà Trieste a moltiplicare per dieci il traffico attuale. Per evitare di congestionare le rive attuali, costruiremo un porto off-shore, anche per permettere alle navi una velocità unica nelle operazioni di carico/scarico, senza alcuna perdita di tempo. Questo porto off-shore sarà anche al servizio di Luka Koper, che diverrà un porto succursale di quello di Trieste. Saranno necessari almeno 5.000 nuove assunzioni, e quindi 10/15.000 nuovi abitanti.

    Questi sono solo i punti principali, dai quali si dimostra che TRIESTE-MONDO ha una visione finalmente globale della storia e soprattutto del futuro di questa città.

    Si tratta di 45.000 nuovi posti di lavoro e dai 90 ai 150.000 nuovi abitanti, con tutto ciò che ne deriva per l’edilizia (Trieste sarà per anni il più grande cantiere europeo), per il commercio e per tutto il settore dei consumi di ogni tipo.

    Incontro questo pomeriggio alla libreria Italo Svevo, alle ore 17:00.

    Spritz offerto a tutti gli intervenuti.

    Luigi (veneziano)

  8. dieffe79 ha detto:

    caro alessandro,

    eccoti l’opportunità di chiarire alcune cose a beneficio di chi, come me, vuole informarsi e capire di più ciò che volete fare.

    intanto gli appartamenti sfitti non potranno che soddisfare le esigenze di nemmeno il 20% degli ipotizzati “nuovi triestini”. il restante 80% dove lo scaviamo, piano regolatore alla mano e note le posizioni contrarie alla cementificazione degli ex amici della terra?
    in secondo luogo, penso che la gente per votarvi o anche solo per aderire al vostro progetto vorrebbe sentire i nomi delle multinazionali disposte a investire qui e magari visionare una qualche forma di, pur informale, “protocollo d’intesa” che parli di occupazione, infrastrutture, impatto ambientale e altro.
    se poi queste imprese dovessero creare 10mila posti di lavoro, ecco che avremmo risolto il problema disoccupazione in città. ma gli entranti 150mila sarebbero poi tutti senza lavoro?
    inoltre, i posti di lavoro che verranno creati saranno a beneficio di chi? operai specializzati? laureati (in cosa)? come avete pensato di coinvolgere l’università di trieste sul tema, per valutare eventuali collaborazioni e informare correttamente i diplomati su quali percorsi convenga loro intraprendere visti i progetti di sviluppo della città?

    di tutto questo non vedo traccia. a meno di un anno dalle elezioni, penso dobbiate muovervi e fornirci delle risposte convincenti e meno fumose.
    cordialmente.

  9. dieffe79 ha detto:

    luigi (veneziano) sindaco!

  10. arlon ha detto:

    El bel xe che Luigi, esagerando volutamente e pensando de ciapar pel ()(), tira fora idee acetabili 😀

  11. Srečko ha detto:

    luigi (veneziano) sindaco!

    Di Venezia!

  12. sindelar ha detto:

    Monaco di Baviera è la migliore città del mondo, seguono Copenaghen, Zurigo, Tokyo, Helsinki, Stoccolma, Parigi, Vienna etc.

    Dove vogliamo arrivare?

    http://www.psfk.com/2010/06/top-25-most-liveable-cities-2010.html

  13. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    @alessandro claut

    hai scritto della flat tax, che leggendo il tutto, mi sembra ‘unico strumento valido per attarre capitali abbastanza velocemente per poter poi realizzare quello che ti sei prefisso nei prossimi 15 anni. ora, io credo che politicanmente sia impossibile che una flat tax venga concessa ad un territorio(limitato) nel nord italia. politicamete impossibile(non serve spiegare i motivi, credo). come pensate di risolvere questo nodo chiave?

    hahaha, luigi, bel design! il berlusconismo ha definitivamente attecchito in italia! hai dimenticato di inserire babbo natale nel quadretto!

  14. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    ribadisco, e’ finanziariamente impossibile garantirla per tutti. te lo spieghera’ luigi. credo abbia a che fare con l’input output dello stato. oppure per finanziare il programma figa per tutti si ricomincia col debito pubblico, ma anche questa e’ un’idea strampalata visto il burrone sul quale si affaccia attualmente il rating delle obbligazioni statali.

  15. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ chinaski

    I punti 4 e 5 stanno già nel programma del PDL.

    Per il punto 5 si è già a buon punto: in dieci anni Silvio ha detto che sconfiggerà il cancro.

    Per il punto 4 idem: Silvio si sta sacrificando da anni a testare le fighe più adatte.

    Sulla conquista di Marte, secondo me arriverà il giorno in cui gli USA inizieranno a mettere in cantiere la missione e Silvio ottantasettenne e imperatore d’Italia dirà che lui l’aveva già suggerito a Bush nei lontani anni ’90, e quindi tutto sommato è merito suo.

    Restano quindi i punti 1 e 3. Ma a pensarci bene il punto 1 è un’evoluzione del 5: quando sarà abolita la morte, Bondi proporrà per decreto – Fini permettendo – anche il diritto di risurrezione, e quindi John e Paul torneranno in vita. Sempre che Marisa non intervenga per dire che la materia è di competenza della regione FVG, o per meglio dire del vessato popolo friulano.

    Che resta allora? Il Giro d’Italia per tutti. Secondo me, ci stanno già pensando: del resto il main sponsor del Giro non è Banca Mediolanum?

    L.

  16. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    huh, mi sa che la Manna dal cielo sta per colpire:)

  17. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ng (mediamente provocatorio)

    Te parli de figa e po’ de input-output… no te passa proprio più.

    L.

  18. chinaski ha detto:

    la posizione del pd sulla figa:

    rutelli: che cos’e’?

    binetti: che cos’e’?

    marrazzo: e’ troppo facile, fa anche rima.

    veltroni: non rompetemi, che sto contando le figurine del giro d’ italia.

    d’ alema: bisogna istituire una commissione bicamerale.

    bersani: non posso parlare, perche’ senno’ la melandri si incazza.

  19. Antonio ha detto:

    350.000 abitanti? e come? Ristrutturando tutti i palazzi in città non si arriverebbero ai 270.000 che è il limite quasi storico di Trieste (quando ogni familia, quindi ogni vano abitativo aveva in media 3.5 componenti mentre oggi arriviamo ai 2.2-2.4)…quindi immagino che si dovrebbe devastare il Carso per cementificarlo…

  20. Srečko ha detto:

    Antonio

    Il Carso e’ gia’ devastatao, cementificato!!! Vai a S. Croce, si costruisce dappertutto, a Nabrežina, Devin, Opčine idem, Padriče, Trebče….. Uno scempio!!!

  21. jacum ha detto:

    Il piano de sviluppo della cittá del Porto Austriaco prevedeva 500 mila abitanti e la totale riedificazione del lato destro della cittá guardando dal mare.
    (Visto con i miei occhi la mappa originale!)

  22. jacum ha detto:

    Ma quanto speciale vol far diventar Trieste agli occhi degli italiani?

    La condizione SPECIALE, Trieste ce l’ha giá.

    Territorio Libero di Trieste e Porto Libero di Trieste. bastava dir.

  23. Antonio Lippolis ha detto:

    Fra 15 anni saremo 350.000 anche senza TriesteEuropea. Il problema sarà che gli Italiani non saranno piu’ di 150.000.

  24. sindelar ha detto:

    Gli italiani a Trieste non sono mai stati più di 150.000

  25. Luigi (veneziano) ha detto:

    …magari, Antonio: magari!

    Io invece temo che le due “grandi vecchie d’Italia” – Trieste e Venezia – per motivi vari ma spesso coincidenti siano destinate a grandi sofferenze dal punto di vista demografico.

    Parlando di Venezia, se venissero centomila cingalesi in centro storico, avremmo comunque una città, invece del più grande parco a tema storico/artistico del mondo, con qualche figurante qua e là.

    L.

  26. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    eh venezia, quando c’erano i bacari e si saliva sul vaporetto senza biglietto;)

  27. Antonio Lippolis ha detto:

    Guardate che negli ultimi anni la popolazione a Treste è tornata a crescere cosi’ come è aumentata la percentuale di stranieri. Il problema come ho già detto in un’ altra occasione è che ogni forestiero che arriva nella nostra città è un potenziale cliente dell’assistenza sociale pubblica. E se non ci diamo regole nuove fra qualche anno a pagare saranno soprattutto i poveri Italiani.

  28. sindelar ha detto:

    E’ dal 1700 che a Trieste arrivano stranieri.

  29. bubez goriziano ha detto:

    OK, non dico che raccontano balle, visto che alla censura non piace. Però mi stanno antipatici lo stesso per il loro tono saputello: questo lo posso dire?

  30. G.Rupel ha detto:

    @ Sindelar
    sopratutto Gastarbeiter italiani in cerca de lavoro a Trieste provenienti dallo stivale chze se i stava dove iera iera meio

  31. chinaski ha detto:

    lippolis, gli stranieri di solito vengono per lavorare e producono il 10% del pil in italia.

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/05/italia-colori.shtml?uuid=eef59f24-4a91-11de-b219-4e35f9c290e3

    capisco che la frasetta “vengono qui per farsi mantenere” e la sua variante pseudo-progressista “non sono razzista pero’ non possiamo mantenerli tutti” funzionano bene. pero’. pero’.

  32. arlon ha detto:

    el trend demografico per la prima volta se ga invertido http://www.retecivica.trieste.it/new/stats/demo_storico.asp

    E sul sto argomento concordo al 100% con triesteuropea: importar persone de qualità SE POL, a patto de proceder in maniera compatta verso questo obietivo.

    Certo, per farlo ghe vol scardinar i blocchi che la cità ga al suo interno e esterno da un 70 anni 😀 e la li voio!
    (= manca dettagli e “prove” sul come far!)

  33. arlon ha detto:

    (e ne la statistica manca un quintal de universitari – almeno 5/10mila, diria – che ga affitti in nero e no risulta residenti)

  34. sindelar ha detto:

    chinaski è evidente che per chi fa demagogia a quel 10% può tranquillamente rinunciare perchè tanto torneremo (noi, non i demagoghi) a piantar patate sul carso come quelli di bora.la 😉

  35. chinaski ha detto:

    domanda sempice semplice: se gli stranieri in italia sono l’ 8% e producono il 9,7% del pil, chi mantiene chi?

  36. bonalama ha detto:

    20.ooo tombola!!! di cui 15.000 impiegati al parco del mare………….

  37. Antonio Lippolis ha detto:

    Le leggi razziali sono state un errore mostruoso del secolo passato e quindi lungi da me fare discorsi di questo tipo, pero’ caro Chinaski non è che per non passare per razzisti non si possano fare delle giuste considerazioni. Se è vero che gli stranieri producono per il 10% del pil nazionale e rappresentano ormai circa il 10% della popolazione e quindi ci siamo, è anche vero che non rappresentano invece il 10% della popolazione socialmente assistita ma molto ma molto di piu’. Non dimentichiamoci che ogni straniero che arriva in Italia ha bisogno di qualcosa.

  38. chinaski ha detto:

    lippolis

    “[gli stranieri] non rappresentano invece il 10% della popolazione socialmente assistita ma molto ma molto di piu’”

    potresti citare dei numeri, please? intendo dire: pensioni (anche di invalidita’, eh, eh), case popolari, posti assegnati negli asili nido, etc. etc.

  39. chinaski ha detto:

    sussidi di disoccupazione, cassa integrazione…

  40. Antonio Lippolis ha detto:

    Se vuoi in settimana posso essere piu’ preciso ma per darti un’idea ti faccio un esempio banale ma esemplificativo. Se viene creata una struttura al servizio di chi non ha una fissa dimora come: docce, servizio lavanderia, servizio ristoro etc gli stranieri che la utilizzano non sono sicuramente il 10% ma qualche volta superano gli Italiani.

  41. sindelar ha detto:

    Di che tipo di struttura stiamo parlando? Lavanderia/docce con il gettone?

  42. chinaski ha detto:

    ho capito. il problema sono i bagni diurni.

  43. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    domanda sempice semplice: se gli stranieri in italia sono l’ 8% e producono il 9,7% del pil, chi mantiene chi?
    ——————-
    ! discorso chiuso.

  44. enrico maria milic ha detto:

    @ lippolis

    scusa , ma me par che te dovessi dar dati generali, no esempi particolari che no vol dir gnente

  45. sindelar ha detto:

    non è mai chiuso a meno che non lo decida la redazione.
    Ma sono veramente curioso di conoscere qualcosa su queste fantomatiche lavanderie gratuite.

  46. dieffe79 ha detto:

    balle. bisogna vedere se il lavoro svolto da quelle persone va a coprire le lacune dell’offerta autoctona. seguendo lo stesso grossolano ragionamento si può anche sostenere che la disoccupazione al 9% è proprio colpa degli stranieri che portano via lavoro agli italiani. lungi da me sostenerlo, ma per paradossi questo è l’esito.

  47. chinaski ha detto:

    dieffe79

    piccola divagazione sulle tecniche di comunicazione. “lungi da me il sostenerlo…”, pero’ intanto lo hai detto. e’ cosi’ che si creano i frame, ormai il trucchetto lo hanno capito tutti, perfino gli zucconi come me.

  48. chinaski ha detto:

    effebi79

    comunque se ti leggi l’ articolo del sole24ore vedrai che molti stranieri creano piccole imprese.

  49. chinaski ha detto:

    chiedo scusa, l’ ultimo post era per dieffe79, non per effebi79, che non esiste.

  50. dieffe79 ha detto:

    vedi: sono io ad essere zuccone perché a parlare in assoluta buona fede mi sono beccato una tirata d’orecchie da un professionista della comunicazione. la prossima volta vedrò di stare più attento.

  51. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    e cosa si potrebbe aggiungere ancora? il quadro generale, di fondo, e’ questo: gli immigrati producono proporzionalmente piu’ ricchezza, dunque pagano piu’tasse e di conseguenza finanziano maggiormente anche lo stato sociale, oltre al resto dei servizi. lavanderie o non lavanderie. inesorabile.

  52. chinaski ha detto:

    dieffe79

    sbagliato. non sono affatto un professionista della comunicazione. sono un ricercatore di matematica e veramente di comunicazione non ci capisco una mazza. pensa che ho acquistato il mio primo telefonino 20 giorni fa, e nell’ ordine:

    1. la prima volta che mi sarebbe servito, era scarico

    2. la seconda volta non lo trovavo, perche’ era finito nello zainetto di mia moglie

    😀

  53. dieffe79 ha detto:

    allora tieni buona la prima parte: parlavo in buona fede. tutto qui.

  54. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    ecco, si potrebbe aggiungere che il brasile ha perso.

  55. Antonio Lippolis ha detto:

    @ ENRICO MARIA MILIC – I dati generali verranno fuori tra qualche anno. Ora il problema è concentrato sui bisogni primari, quelli relativi all’accoglienza. Un domani forse i problemi saranno altri. Approfondisco ancora un po l’esempio di prima. Se si crea una struttura fornita di psicologi e docce per il recupero degli emarginati e questa viene quasi esclusivamente usata da stranieri che si vanno a lavare e a bere ua bevanda calda capite che la figura dello psicologo che serve al reinsermento del disadattato diventa una spesa superflua. E questo è quello che sta succedendo in molte situazioni dove la presenza di stranieri sta sciupando l’assistenza sociale.

  56. Riccardo Laterza ha detto:

    @Antonio Lippolis: “la presenza di stranieri sta sciupando l’assistenza sociale”. Ma guarda, questi negri che vengono qui a rovinarci il nostro (glorioso?) uèlfar (nonché a rubarci il lavoro e le donne)…

  57. Alessandro Claut ha detto:

    Porca miseria che cosa ho creato. Il triestinismo imperante ha colpito tutti, invece di discutere seriamente si passa alle leggi razziali, e chissà cosa succederà ancora. Tralascio l’Anonimo veneziano che continua a fare il furbetto sputtanando chi cerca di fare qualcosa di propositivo per questa città che lui continua a sputtanare anche se in una delle ultime versioni che ci ha dato , dice che gli da una grande fonte di reddito, quindi forse difende lo status quo se gli da tanto successo.

    X Dieffe79

    La prossima settimana verrà presentata la nascita del Comune di Opicina, progetto che ha raccolto migliaia di firme ed è stato appoggiato dalla Lega. Con questo nuovo comune inizierà una nuova cementificazione che porterà nuove case etc. Gli Amici della Terra qualche anno fa quando c’era la telenovela dell’Expo posero il problema di che tipo di città doveva essere dopo l’Expo, noi dicevamo che doveva essere una città stato come Amburgo altri parlavano solo di cementificare la città. Fatti fuori gli Amici della Terra sono stati cementificati tutti i buchi possibili e immaginabili. Negli ultimi anni sono stati costruiti 10 mila nuove abitazioni , tutte vuote, e si continua a cementificare . Vogliamo continuare così? Mentre il problema della casa continua ad esistere per decine di migliaia di persone , si continua a costruire e i prezzi restano esorbitanti. Caro dieffe questo problema va risolto, non può essere trascinato in eterno. L’amministrazione Illy nel 2000 aveva censito le case abitate e non e si era arrivati alla conclusione che Trieste poteva contenere 500 mila abitanti. Daltronde non capisco perchè qualche decennio fa questa città aveva quasi 300 mila abitanti e non era stato cementificato tutta Roiano, Borgo San Sergio e Valmaura, (infatti negli anni 50 Trieste aveva 290 mila abitanti)ed ora fanno tutti gli schizzinosi quando si parla di 350 mila abitanti. Infatti il nostro terzo punto del programma è quello di realizzare un piano regolatore per una città europea con almeno 300-350 mila abitanti. Ti anticipo che a settembre faremo una proposta molto importante che sarà quella di bloccare tutte le nuove concessioni edilizie fino a quando non saranno riempiti tutti gli appartamenti sfitti , aree degradate, caserme abbandonate etc. I 100-150 mila abitanti che dovranno riempire Trieste dovranno essere persone di qualità e ho già spiegato come arriveranno. ora passiamo al punto dolente delle multinazionali. Negli anni 70 l’Onu chiese di realizzare la sua Onu city a Trieste, infatti il cosidetto progetto di quell’architetto giapponese ( Kenzo Tange forse non ricordo)e Gae Aulenti era un progetto che prevedeva il Porto vecchio come la Onu city, ma la destra nazionalista di allora , la sinistra comunista e la pavidità dei democristiani bloccarono questo progetto, anche perchè se fosse stato realizzato forse oggi avremmo veramente Markus e Jacum Presidenti dello Stato Libero Triestino e allora altro che ironie stile anonimo veneziano. Nelle intenzioni dell’Onu vi era quello di realizzare questa città che avrebbe portato notevoli ritorni economici d’immagine etc. Ebbene grazie ai triestini l’Onu ha realizzato la sua città a Vienna. Negli ultimi decenni soprattutto dopo il Crollo del Muro di Berlino sappiamo che cosa è diventata Vienna, il centro europa etc. Vuoi i nomi delle multinazionali? Chiedi alla Getrag se stanno meglio a Modugno o starebbero meglio a Trieste come volevano fare agli inizi degli anni 2000. Abbiamo sputato a 1300 posti di lavoro all’epoca ti ricordi? E’ una stupidaggine chiedermi adesso il nome delle multinazionali che verranno. E’ il clima che deve cambiare , deve esserci una classe dirigente che sappia attrarre gli investitori, lo sto dicendo in tutte le salse. Ma nelle prossime settimane potrebbe uscire qualcosa dal cilindro. Il problema è che gli investitori sono venuti da noi e poi sono scappati via. I dieci mila posti di lavoro verranno creati non solo dai primi tre punti ma anche dagli altri punti di cui parleremo più avanti . Le 150 mila persone saranno conseguenti ma non saranno disoccupate, saranno persone che verranno quà già con un lavoro. Ma insomma che cazzo è successo a Valencia? A Liverpool a Manchester etc etc. Erano tutte città in via del declino , le fabbriche erano state chiuse, ma avete mai sentito parlare di rilancio economico, etc? La Baviera era la regione più povera della Germania trent’anni fa, hanno fatto le scelte giuste gli investimenti giusti , città come Ausburg sono rinate e nessuno ha mai detto che erano progetti fumosi e poco convincenti quando sulle macerie alcuni parlavano di Augsburg che doveva rinascere Si sono rimboccati le maniche e si sono messi a lavorare, parola sempre più desueta in questa città. Il concetto che voglio chiarire è che dobbiamo fare come hanno fatto altre città in declino che poi sono rinate. Ad un anno dalle elezioni siamo gli unici che parlano di politica, fanno progetti proposte e siamo gli unici che non solo tu ma anche altri criticano. A noi dite che abbiamo progetti fumosi? Ma gli altri allora? E’ un atteggiamento tipicamente triestino quello di criticare sempre le persone sbagliate. Chiedi a Fedriga cosa vuole fare ad un anno dalle elezioni, chiedilo a Bandelli , a Sasco e compagnia bella. Quelli che sono stati per 10 anni al governo e non ricordo progetti di sviluppo presentati da questi esponenti politici. Noi abbiamo già fatto tre proposte che non sono fumose e che sono convincenti . Tocca agli altri. Noi continueremo per la nostra strada

  58. abc ha detto:

    Lippolis, mi sembra di capire che secondo te ci sono troppi stranieri. Allora come proponi di risolvere questo problema. Se non erro abbiamo un ministro dell’interno della lega nord.

  59. Antonio Lippolis ha detto:

    Purtroppo a causa della crisi mondiale che avra’ effetti negativi sulle risorse disponibili per molti anni ancora bisognerà ottimizzare la spesa e diversificare anche l’offerta sociale. Questo non vorrà dire rispedire gli stranieri fuori dall’Italia ma creare strutture leggere per i bisogni primari e escludere questi stessi bisogni dall’offerta di servizi piu’ particolari. Vi sembra una proposta razzista questa?

  60. chinaski ha detto:

    piu’ che altro non si capisce niente.

  61. chinaski ha detto:

    abc

    scusa, ma cosa c’entra il ministro dell’ interno? di cosa stiamo parlando? ci sono 3400000 immigrati regolari iscritti all’ inail.

    http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_SALASTAMPA&nextPage=Prodotti/News/2010/INAIL/info-1705578339.jsp

    quando si parla di immigrati e’ di questo che si sta parlando. almeno mi pare.

  62. Eros ha detto:

    vi rendete conto? 3.400.000 immigrati iscritti all’Inail.
    Bisognerebbe abolire Inps ed Inail e privatizzarli. Non è possibile che noi contribuenti ci si faccia carico anche degli immigrati!

  63. Alessandro Claut ha detto:

    Dopo aver segnato il mio territorio all’interno della stanza d’albergo, dopo essermi docciato, e dopo aver porconato per la sconfitta del Brasile , ho la necessaria serenità per rispondere agli altri post

    Per Ng

    La flat tax è uno strumento che può essere adottato dallo stato italiano per le aree di confine altrimenti gli introiti fiscali vanno in Slovenia o Carinzia invece che in Italia. Dal punto di vista tecnico vi sono diverse possibilità per ottenere quella che noi abbiamo definito una zona speciale. Visto che Tremonti e Berlusconi hanno detto che entro l’anno prepareranno una legge per istituire aree con tasse agevolate , una classe dirigente non miope farebbe come ha fatto Formigoni e quell’altro nuovo campano , che hanno chiesto di aderire. Questa è un’idea, un altra ipotesi è approfittare delle zone franche dei punti franchi triestini per fare delle microaree dove gli investitori possono investire. Ho spiegato anche ad un gruppo di ragazzini molto svegli e simpatici che mi hanno fatto la stessa domanda che i punti franchi hanno tra le varie agevolazioni il pagamento delle tasse posticipato a 6 mesi. Per i produttori di commodities ( materie prime) e di prodotti alcolici tanto per fare un esempio è una manna del cielo avere queste agevolazioni. Prova a pensare lo spostamento di una parte della zona franca del porto vecchio all’ex area esso, prova a pensare magazzini o fabbriche produttrici che si spostano la con le agevolazioni succitate, altro che 350 mila abitanti o 10 mila posti di lavoro. Nella proposta di Triesteuropea c’è un unico grosso problema, che tutti quanti si scannano per dimostrare che non si può fare mentre evitano di capire la dirompente innovazione di questo progetto. Daltronde in Polonia hanno fatto così. In centro europa hanno fatto così. In Cina hanno fatto così. Noi non dobbiamo inventarci nulla , dobbiamo solo essere capaci di usare quello che abbiamo

  64. Alessandro Claut ha detto:

    Per Lippolis
    Sul sito italiano che parla del significato dei cognomi (http://cognome.alfemminile.com/w/cognomi/cognome-lippolis.html) si legge
    In Italia : 915 persone hanno il cognome Lippolis secondo i nostri dati
    Il cognome Lippolis è il 3 181° più diffuso in Italia.
    Ad esempio, qui sotto si nota che più del 5 % degli italiani dal cognome Lippolis vivono in provincia di Taranto­.
    Allora si evince che il tuo cognome è di origine meridionale quindi mi domando chi ti ha fatto venire a Trieste? I tuoi parenti sono tutti triestini? Il mio cognome è Claut ed è tutto un programma. Voglio dire che Trieste ha vissuto grandissimi momenti di crescita quando sono arrivati immigrati che volevano lavorare e produrre e tutti noi triestini abbiamo beneficiato di questo. Devo continuare avanti ? Lo farò dopo cena

  65. Antonio Lippolis ha detto:

    Chinaski sforzati ce la puoi fare. Esistono strutture che costano 200.000 euro all’anno e che servono solo per servire una cioccolata calda e per lavare un po di roba, potrebbero fare lo stesso servizio e costare un terzo.

  66. chinaski ha detto:

    @ claut

    ho appena letto su repubblica

    http://www.repubblica.it/economia/2010/07/02/news/pensioni_emendamento_quaranta_anni-5325803/

    che probabilmente, in quanto ricercatore, avro’ la tredicesima decurtata. in questo contesto, la vedo dura attirare a trieste centinaia di ricercatori provenienti dall’ estero. (comunque mal comune mezzo gaudio: la stessa sorte tocchera’ a magistrati, poliziotti, vigili del fuoco…)

  67. chinaski ha detto:

    @ lippolis

    mi dispiace ma non ce la faccio proprio. sai com’e’. noi elettori siamo un po’ tonti.

  68. Antonio Lippolis ha detto:

    Tonto non lo sei di certo ma un pochino intollerante forse si.

  69. chinaski ha detto:

    @lippolis

    ?????

  70. Alessandro Claut ha detto:

    Ho finito di cenare per cui continuo il discorso. Gli immigrati fanno dei lavori che noi italiani non facciamo più. Sono troppi? Forse ce ne sono tanti che vengono sfruttati e quindi non sono una risorsa per l’Italia ma lo sono per qualche caporale mafioso. Però c’è una parte di verità in tutto quello che ha detto il tarantino Lippolis ( si scherza ovviamente). Che Trieste in realtà ha 210 mila abitanti ufficiali ma ha diverse migliaia di abusivi. Qualcuno in uno dei post ha detto una sacrosanta verità. Ci sono tanti universitari, operai etc che sono abusivi ma vivono a Ts. Andate a vedere alcune zone di San Giacomo, e poi ditemi se quelli sono abitanti ufficiali. Andate in Piazza Milosevic e ditemi se quelli sono iscritti all’Inps. Questi abusivi a lungo andare saranno sempre più un peso per questa città. Noi vogliamo che invece di avere abusivi per città arrivino persone qualificate con le loro famiglie. Altrimenti sempre più gente ragionerà come Lippolis e purtroppo anche con alcune ragioni di fondo condivisibili.

  71. Alessandro Claut ha detto:

    Per Chinaski

    mi dispiace per te ma non ci posso ancora fare nulla. Con il progetto di Triesteuropea in realtà tu come ricercatore verresti pagato dagli istituti stranieri che avrebbero la loro sede a Trieste. Un po come succede con gli scienziati di Miramare o quelli dell’Unesco che lavorano da noi. Quindi votaci e facci votare

  72. chinaski ha detto:

    scusa claut, fammi capire. c’e’ un mio amico che viene dal senegal e fa l’ operaio. per lui c’e’ posto o no nella citta’ che voi volete? cosi’, per sapere.

  73. Alessandro Claut ha detto:

    C’è posto per lui e per tutti gli operai che sono ufficialmente assunti da un’azienda rispettosa delle normative vigenti. Quindi credo che allo stato attuale sia molto difficile che venga perchè purtroppo con la classe dirigente attuale , il tuo amico verrebbe sfruttato da chi paga le campagne elettorali e altro ad alcuni politici , quindi sarebbe un abusivo con ciò che ne consegue. La sicurezza sul lavoro è un optional a Trieste e non solo purtroppo e il perchè l’ho detto prima.

  74. chinaski ha detto:

    @ claut

    #71

    non e’ per cattiveria, pero’ capisci che e’ un po’ vago quello che dici. portare l’ ictp a trieste non e’ stato una roba zac-zac-fatto. idem per gli altri istituti. e poi un’ universita’ e’ una cosa diversa da un istituto di ricerca.

    # 73

    il mio amico e’ gia’ qua ed e’ assunto regolarmente. ma lo stesso non sono roselline, ne’ per lui, ne’ per i compagni di lavoro, italiani e immigrati.

  75. abc ha detto:

    chinaski.

    nel terzo punto del programma di Triesteeuropea è previsto che la città nel giro di 15 anni abbia almeno 300-350 mila abitanti. ok?

    Nei commenti 4 e 5 toviamo considerazioni sulla composizione etnica dei nuovi futuri triestini.

    Lippolis scrive:
    – nel commento 27 “ogni forestiero che arriva nella nostra città è un potenziale cliente dell’assistenza sociale pubblica. E se non ci diamo regole nuove fra qualche anno a pagare saranno soprattutto i poveri Italiani.”
    – Nel commento 37: “ogni straniero che arriva in Italia ha bisogno di qualcosa.”
    – Nel commento 40: “Se viene creata una struttura al servizio di chi non ha una fissa dimora come: docce, servizio lavanderia, servizio ristoro etc gli stranieri che la utilizzano non sono sicuramente il 10% ma qualche volta superano gli Italiani.”
    – Nel commento 55: “la presenza di stranieri sta sciupando l’assistenza sociale.”

    Se non ho capito male, secondo l’opininone del signor Lippolis, sono solo gli stranieri a crearci questi problemi. Se la soluzione è non farli arrivare in Italia, o rimandare indietro i clandestini, questo penso sia di competenza del ministero dell’interno o, se preferisci, della maggioranza.

    Io personalmente sono favorevole all’arrivo di stranieri e ovviamente credo sia necessario mantenere quelle strutture che consentano loro di vivere dignitosamente e di integrarsi.

    Penso di non essere andato fuori tema se ho chiesto ad un interlocutore come intende risolvere la questione.

  76. abc ha detto:

    @ Luigi VE 15

    Dieci anni sono troppi, il cancro sarà sconfitto in 3 anni, entro il 21 marzo 2013
    http://www.google.it/search?q=berlusconi+cancro&ie=utf-8&oe=utf-8&aq=t&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a

  77. jacum ha detto:

    Claut,
    “Noi non dobbiamo inventarci nulla , dobbiamo solo essere capaci di usare quello che abbiamo”

    eco bravo no inventemose nula, che ris’cemo de far monade.
    El pacheto xe zá pronto uficialmente dal 10 gennaio del 1947, perché dovemo perder tempo?

    el solo fato de atuar el Porto Libero portasi una MAREA de LAVOR E de BORI a Trieste.
    El solo fato de far LAVORAR le aziende Triestine ala restaurazion del Porto Vecio portasi una marea de bori e de lavor a Trieste.
    El solo fato de butar fora l’atuale autoritá portuale imanigada con chi che savemo e che “concedi” concesioni a chi che savemo portasi bori e lavor a Trieste.

    e per favor no volemo Herr Robert von Platz come presidente dopo Bonicioli. UN PEZO DEL’ALTRO!

  78. jacum ha detto:

    ma xe mejo continuar a misciar memele con l’Italia o rexentarse, netarse e iniziar de capo?

    perché insister?

  79. chinaski ha detto:

    abc

    non e’ che sei andato fuori tema, e comunque non
    saro’ certo io a lamentarmi dei fuori tema (diego mi ha appena cancellato una sfilza di commenti sul tema fondamentale della figa :D)

    il punto e’ che secondo me non bisognerebbe confermare lo schema

    immigrazione = problema di ordine pubblico

    su cui molti politici hanno costruito le loro carriere.
    ho capito che per te questo schema non e’ vero, pero’ nel momento in cui scrivi un commento come il 58, di fatto, senza volerlo, confermi lo schema.

  80. chinaski ha detto:

    @ abc

    da GIAP

    http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=847

    John Bullock, uno scienziato politico dell’Università di Yale, ha condotto alcuni esperimenti interessanti sulla disinformazione. Ha preso un gruppo di progressisti e ha chiesto loro quanti disapprovassero il trattamento dei prigionieri a Guantánamo. Risultato: il cinquantasei per cento. Quindi ha mostrato alle cavie un articolo di «Newsweek» dove si raccontava di una copia del Corano buttata giù per il cesso della base americana. La percentuale dei critici è salita subito al settantotto per cento. Infine, ha fatto leggere a tutti la smentita della notizia, pubblicata dallo stesso giornale. La percentuale è scesa, ma solo fino al sessantotto per cento. Dunque la cattiva informazione ha effetto anche se viene smentita.
    Altri colleghi di Bullock hanno preso due campioni di conservatori. Al primo, hanno fatto leggere le dichiarazioni di Bush sulle armi di distruzione di massa possedute dall’Iraq. Al secondo, hanno mostrato sia quelle dichiarazioni sia l’intero rapporto Duelfer, dove si conclude che Saddam Hussein non aveva armi di quel genere prima dell’invasione americana. Ebbene, nel primo gruppo, il trentaquattro per cento dei volontari ha dato comunque ragione a Bush, sostenendo che Saddam avrebbe nascosto o distrutto il suo arsenale. Nel secondo gruppo, la stessa tesi è stata sostenuta dal sessantaquattro per cento degli individui. Di male in peggio: le smentite possono addirittura rinforzare le false notizie [106].
    L’idea che molte persone siano vittime di un incantesimo malvagio ha origine dal nostro scontrarci, ogni giorno, con esempi del genere. Questa gente non ragiona, ci diciamo, ha la mente controllata da un potere superiore. Consoliamoci, perché non possiamo farci nulla: è colpa dei giornali, è colpa della televisione, è colpa dei farmaci e delle droghe.
    Niente di tutto questo. È il nostro cervello a funzionare così. Lo ha spiegato bene George Lakoff in un famoso aneddoto: se entri in una classe e ordini agli studenti: «Non pensate a un elefante», quelli subito ci penseranno, con tutto il contorno di grandi orecchie, proboscidi e zanne d’avorio. Negare un concetto attiva quel concetto nella testa delle persone. Dire che «sicurezza non vuol dire più polizia», accende e rafforza i legami neurali tra quelle due parole. Il tentativo di aggiungere un’emozione negativa è inutile. Un’emozione non è un adesivo. Nasce se le si prepara il terreno. E non sarà una valanga di dati a sostegno della tesi a «far ragionare» chi non è già convinto.

  81. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ claut

    Mi dispiace, ma tu continui indefessamente a sparare numeri e idee a totale casaccio.

    Non sai cosa sono e come funzionano le zone franche urbane in Italia (che tu chiami “zone economiche speciali”), e le metti tutte in uno stesso boccione con quelle che esistono in Polonia o in Cina (in Cina!!!), come fossero la stessa cosa. Stai propagandando un’idea per cui la “semplice” creazione di una zona franca urbana creerà a Trieste un impulso fenomenale, ma non c’è un numero che sia uno che sta in piedi.

    Attribuisci a Tremonti e Berlusconi un’idea di “flat tax” e “no tax area”, dopo aver parlato di tasse fisse per le imprese al 20%, da cui si ricaverebbe che questa sia un’ipotesi sul tappeto. Invece Tremonti quando parla di “flat tax” parla di un rimodellamento generale delle aliquote dell’IRPEF (e NON dell’IRES, la tassa delle società), riducendo queste aliquote a una o due in tutto.

    Questo – lo ribadisco – non ha NULLA A CHE FARE con le tasse sulle imprese.

    E poi lo sai che l’UE VIETA le cosiddette “no tax area”, e che le zone ammesse a tassazione diversificate (per esempio le Azzorre) sono state ottenute dopo lunghe e serrate trattative, giustificate per il disagio economico, geografico o sociale delle suddette zone?

    Tralascio poi le macroscopiche boutade, per cui se togli di mezzo qualche prof barone e vecchietto come per incanto verranno a studiare a Trieste “migliaia di studenti” in più.

    In definitiva, io dico che il vostro programma è in gran parte purissima aria fritta. Il mio programma non fa altro che spingere un po’ più in là l’asticella, e quindi credo sia molto, ma molto più interessante, immaginifico e perfettamente acchiappagonzi. L’ho steso in cinque minuti.

    L.

  82. dieffe79 ha detto:

    “acchiappagonzi”. bel termine. tra l’altro, in una recente intervista, peroni sottolineava un aumento di iscritti all’units. il problema rimane però saper indirizzare la scelta dei neoiscritti su facoltà che possano offrire sbocchi lavorativi in un nuovo contesto quale quello prefigurato da tseuropea.
    vedi alessandro, tu giustamente tiri l’acqua al tuo mulino affermando che “le proposte non sono fumose bensì convincenti”. a me non mi hanno convinto per nulla, proprio per la loro fumosità e non certo per pregiudizi di sorta. mi pare che dovreste essere più precisi, come scritto nel mio primo post, quando parlate di rilancio e di migliaia di posti di lavoro. perché non chiedo le stesse cose a fedriga, sasco o bandelli? banalmente, perché nessuno di loro si è mai sognato di andare sui media a dire “creeremo 10mila posti di lavoro” e altre cose simili.
    ringrazio luigi veneziano per avermi risparmiato la chiosa sulla differenza tra zfu e zes.
    fossi in te, una breve riflessione la farei: o bene siamo tutti scemi oppure è vero che siete (ancora) troppo fumosi. in entrambi i casi, è chiaro che il vostro futuro sarà quello di “incompresi”. mi permetto di suggerire maggior pacatezza, pazienza e permeabilità alle osservazioni che vi vengono avanzate: accusare di “triestinite” chi non vi acclama per partito preso non è proprio il modo migliore per fare gruppo e per avere un impatto forte, innovativo e di qualità sui cittadini.

  83. enrico maria milic ha detto:

    @ lippolis

    prendo atto che non hai dati per sostenere le tue teorie

  84. Alessandro Claut ha detto:

    Triestinite significa che si ha gli occhi foderati di prosciutto e si continua a dare del fumoso, o del poco convincente se si è educati e rispettosi, oppure offensivi e sputtanatori come l’anonimo veneziano. Sono sul Lago di Garda in questo momento e questa sera sono a cena con un docente della Bocconi. Mi spiegate perchè quando esprimo in un italiano abbastanza corretto il programma complessivo di Triesteuropea partendo dalle linee guida che finora abbiamo esposto , nessuno di questi personaggi si sogna di sputtanarci tirando in mezzo alcune cifre che noi usiamo come obiettivo massimo e come idea di fondo , solo per il gusto di smerdare chi fa le proposte. Tutti , dico tutti mi dicono che sono un povero illuso a parlare di queste cose a Trieste visto che i triestini non sono capaci di pensare a lavorare e pensano solo a spassarsela. Poi ripetono i soliti concetti sulla inutilità dei triestini, e ognuno ha aneddoti anche divertenti sui triestini in giro per il mondo. Insomma siamo considerati i napoletani del nord. In Austria lasciamo perdere cosa dicono di noi, in Baviera ancora si ricordano della delegazione triestina che invitava a visitare una delegazione governativa a visitare il porto di Trieste e un’altra parte della delegazione che diceva cosa ci venite a fare ? andate a Koper. Per non parlare del Porto di Belgrado finanziato dai triestini, una mega bufala. Ora queste cose le paghiamo ogni giorno, per cui invece di criticare chi ha fatto quelle porcate che hanno distrutto l’immagine della nostra città, motivo per cui siamo derisi in tutto il mondo, ve la prendete con chi come il sottoscritto e la lista Triesteuropea cerca di fare una cosa molto semplice: un progetto di rilancio della città. Ripeto in tutto il mondo è successo che città siano decadute e poi si siano ristrutturate riorganizzate e rilanciate. Ho fatto l’esempio di Shenzen con la zona economica speciale, la Baviera e Ausburg, Manchester e Liverpool, Valencia. Nel caso triestino abbiamo già delle peculiarità che non sto a ripetere che vanno valorizzate. Poi il contenitore dove va messo questo progetto noi lo chiamiamo zona economica speciale perchè in tutto il mondo stanno creando questi tipi di zone per sviluppare l’economia. In Polonia lo stanno facendo in Russia ci sono accordi con l’Ue per valorizzare le zes russe. E voi continuate a dire solo no se pol. Poi se si è un po’ più evoluti si cerca di buttare fumo negli occhi dei lettori continuando a mettere in mezzo le zone urbane in Italia che non centrano nulla con il nostro discorso. Tutti gli altri politici partono da un presupposto molto semplice e cioè che i Triestini sono stupidi, ignoranti, altezzosi, viziati, per cui ci adeguiamo all’elettorato , spariamo fesserie tipo parco del mare etc e ogni due settimane cambiamo la zona dove mettere, ci prendiamo qualche consulenza, viviamo bene e se i triestini stanno male la colpa è di Roma. Noi continuiamo a dire che se loro comanderanno avanti Trieste diventerà una grande Gorizia, quartiere dormitorio di Lubiana e Koper. Speriamo con tutto il cuore che ci siano altri triestini che prendano per buone le nostre proposte e ci votino poi se andiamo al potere dimostreremo che saremo diversi dagli altri. Questo è il problema per chi come noi è un nuovo movimento ed è fuori dai giri di soldi pubblici. Io stasera mi incavolerò con sto docente della Bocconi perchè mi ripeterà che è inutile fare cose serie a Trieste, ma non mi arrendo all’idea di far morire la nostra città. E mi incazzerò ancora di più con gli altri commensali che sono tedeschi e mi rinfacceranno il 3-0 contro l’argentina. Questa è la cosa che mi fa più soffrire eheh Comunque invito i lettori di Bora.la a fare delle proposte per evitare che tutti gli imprenditori triestini vadano in Slovenia dove pagano il 23 percento di tasse. Questo è il vero problema che va risolto e invece di sputtanarci , fate delle proposte

  85. Alessandro Claut ha detto:

    Per vostra informazione vi allego un articolo apparso su Il sole 24 ore qualche mese fa. Da questo si evince che l’Ue finanzia i paesi con le zone economiche speciali per cui sono balle quelle che qualcuno continua a sparare su questo sito e cioè che in Italia non possono essere ammesse zone economiche speciali. Ora perchè in Polonia questo è possibile e in Italia no?

    Internazionalizzazione
    Zone speciali e fondi Ue, la Polonia attira gli investimenti esteri
    L’Unione europea ha messo a disposizione 65 miliardi di euro per aiutare lo sviluppo del Paese
    Gianluigi Torchiani – B2B24.IT

    09 Dicembre 2009
    Link

    I mercati per investire all’estero

    L’internazionalizzazione è una delle armi a disposizione delle imprese per migliorare la propria condizione di mercato e affrontare le sfide del business. In questa difficile fase economica, però, il denaro da investire è poco per tutti e la paura di fare un passo più lungo della gamba è largamente diffusa nei Cda aziendali. L’idea di investire in uno dei pochi paesi al mondo in crescita economica, con il supporto di una valanga di fondi messi a disposizione dall’Ue, potrebbe però fornire ai nostri imprenditori una massiccia iniezione di coraggio. Il Paese in questione è la Polonia, che anche in questo difficile 2009 dovrebbe conoscere una crescita del Pil dell’1,6%, grazie anche ai fondi strutturali messi a disposizione dalla Ue per il periodo 2007-2013, pari a ben 65 miliardi di euro. Di questi temi si è discusso in occasione del seminario “Polonia, le opportunità per le Pmi”, organizzato da Assolombarda.

    Le risorse della Polonia
    La felice congiuntura economica del paese ha diverse motivazioni, tra cui il recente ingresso nella Ue, la posizione geografica strategica (la Polonia è vicina all’Occidente ma è anche una porta aperta verso il mercato ex sovietico) e le grandi opere di riqualificazione infrastrutturale attualmente in cantiere. Un’altra risorsa della Polonia è la formazione della sua manodopera, in gran parte qualificata e più orientata al sapere tecnico-scientifico che non a quello umanistico. Anche se il salario lordo mensile si aggira intorno ai 730 euro, il basso costo del lavoro (peraltro da anni in tendenziale crescita e comunque superiore rispetto ad altre nazioni) non è dunque il motivo principale che spiega l’interesse delle aziende occidentali per il paese ex comunista.

    Zone speciali e fondi strutturali
    A fare da volano agli investimenti ci sono le 14 zone economiche speciali presenti in Polonia: si tratta di aree territoriali circoscritte nelle quali vigono particolari condizioni per favorire lo sviluppo economico. Tra queste, l’esenzione dalle imposte per gli utili aziendali, sgravi per le tasse sugli immobili e sui mezzi di trasporto e incentivi non fiscali per l’assunzione di nuovo personale. Secondo Stefano Barbieri, business development della società di consulenza Core Sp. Z o.o, gli investimenti nelle zone speciali sono particolarmente indicati per quelle aziende che prevedono di fare utili sin dalla fase iniziale. Per quelle imprese che invece prevedono di avere bisogno di una mano d’aiuto in fase di start up ci sono i fondi strutturali (a fondo perduto) messi a disposizione dalla Ue. La Polonia, essendo il paese più popoloso tra quelli entrati nell’Unione Europea, ha ottenuto la quota più rilevante di questi stanziamenti, come si accennava in precedenza ben 65 miliardi di euro per il periodo 2007-2013, destinati soprattutto a interventi in infrastrutture e ambiente (oltre 27 miliardi). Il prerequisito per poter accedere direttamente a questi fondi (che rimborsano parte dei costi a progetto concluso) è possedere un’impresa in Polonia o almeno una sede aziendale, mentre invece non è necessario che parte della società o dei membri del Cda siano di nazionalità polacca. Un fattore nettamente più decisivo per l’assegnazione dei fondi è che le domande facciano riferimento a progetti con spiccate caratteristiche d’innovazione.

    La formula sociale più adatta
    Le strade per costituire una presenza diretta in Polonia sono diverse: la formula più diffusa è quella della Srl che però, secondo l’avvocato Pavel Walentiynowicz della Core Sp. Z o.o, presenta una controindicazione in caso di difficoltà economiche. Le norme civilistiche polacche stabiliscono infatti che i membri del Cda rispondono con il loro patrimonio in caso di inefficace esecuzione della società. La norma non è valida per le Società per azioni, che infatti rappresenta la forma societaria più adatta per le aziende di grandi dimensioni. La joint venture con attori locali riscuote oggi meno successo, considerato che la Polonia è ormai inserita stabilmente nel contesto europeo e, dunque, la presenza delle aziende estere comunitarie è del tutto parificata a quella delle imprese locali. Anche un’azienda italiana, la Pulverit, specializzata nella produzione di vernici industriali, ha scelto la strada dell’impegno diretto, costituendo già nel 2001 una società oggi al 100% di proprietà italiana. Il fattore basso costo della manodopera non è stato determinante, ha spiegato il titolare dell’azienda, Carlo Parodi: «Abbiamo scelto la Polonia perché allora c’erano pochi competitor ; eravamo inoltre già presenti in questo mercato come importatori. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di essere fisicamente più vicini ai nostri clienti industriali, anche italiani, della regione: la Polonia è una porta importante verso i paesi della Csi e ci ha permesso di allestire servizi di trasporto più rapidi e, allo stesso tempo, di ridurre sensibilmente i costi logistici».

  86. Alessandro Claut ha detto:

    E come se non bastasse hanno segnato anche il 4 gol sti tedeschi

  87. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ alessandro

    Ma tu leggi quello che invii? E conosci quello di cui si parla?

    Perché c’è scritto nero su bianco tutto quanto: in Polonia ci sono le ZES, che si mantengono con i fondi strutturali UE.

    Adesso, per cortesia, va’ a leggerti cosa sono i fondi strutturali, a chi possono andare e per quanto tempo possono essere utilizzati.

    E se non hai tempo e voglia, almeno prendi nota delle tre acche principali:

    1. I fondi strutturali servono per la CONVERGENZA delle economie, in particolare dei nuovi stati membri.
    2. Vengono dati alle zone più SVANTAGGIATE.
    3. Hanno durata TEMPORANEA.

    Prova a chiedere a ‘sto fantomatico professore della Bocconi, se non sei capace di impararlo da solo!

    L.

  88. Alessandro Claut ha detto:

    Caro Anonimo veneziano, se in Polonia ci sono i fondi strutturali e tutte le menate che dici tu, io dico che il governo italiano deve risolvere il problema degli imprenditori triestini e non solo che vanno in Slovenia e pagano le tasse del 23 %. A questo punto non riesci a capire dall’alto della tua saccenza che almeno noi stiamo facendo delle proposte per risolvere questo problema. Tu non sai come godrò nelle prossime settimane quando qualcuno che ha contato più di te dirà le stesse cose che diciamo noi. Solo che non potrò sputtanarti per nome e cognome perchè continui ad essere un anonimo che poi neanche si capisce cosa fa nella vita realmente. E’ da mesi che aspetto di avere da parte tua una dico una proposta seria su come risolvere i problemi triestini visto che nella tua fantomatica vita dici di avere una grande parte del tuo reddito a Trieste e quindi da ciò consegue che ti va bene la città com’è altrimenti non guadagneresti .

  89. Alessandro Claut ha detto:

    Sono delle ilazioni? Si scusami caro anonimo ma non sapendo chi sei realmente non posso avere un giudizio preciso . Fammi sta proposta su come risolvere il problema degli imprenditori triestini che altrimenti vanno in Slovenia poi ti risponderò . E fatti una doccia d’umiltà

  90. marisa ha detto:

    @ ALESSANDRO CLAUT

    posso farti due domande?

    1) perchè a Trieste si chiedono sempre “agevolazioni speciali” e mi pare lo chiediate anche voi? A Trieste avete avuto l’IRI tra la prima e la seconda guerra mondiale; poi dopo la seconda guerra mondale, dopo il ritorno all’Italia, avete avuto il Fondo per Trieste che vi assegnava finanziamenti molto corposi che potevate spendere liberamente, più altre agevolazioni come ad esempio 4 pieni di benzina per ogni auto triestina a prezzo di regalo (può sembrare una cavolata….ma non è vero, è tanto se il tuo è un piccolo stipendio!)

    Eppure tutto queste enormi agevolazioni finanziarie che altri (come ad esempio il Veneto e il Friuli) non hanno mai avuto, pare non siano servite….

    2) Perchè nella storia di Trieste l’imprenditorialità è sempre venuta da fuori?
    Perchè se da fuori non viene nessuno rimanete al palo….

    Non ti sto provocando, non ho nessuna intenzione di farlo. La mia è solo una riflessione che se voi puoi prendere in considerazione…..altrimenti buttala pure nel cestino della carta straccia.

    Capisco la vostra voglia di far decollare Trieste, ma ti sei mai reso conto che Trieste dal 1860 al 1915 ha avuto il grande sviluppo emporiale (e a ruota quello culturale) grazie a tutta una serie di situazioni del tutto eccezionali e non più riproducibili? Allora c’era una legge (dell’Austria-Ungheria) che obbligava tutte le imprese dell’Impero a servirsi del porto di Trieste. Una situazione di monopolio ovviamente non più pensabile. Oggi c’è la concorrenza e la competizione, vi piaccia o no. E questo in tutti i settori.
    Se la Grecia (o l’Albania), per quanto riguarda la portualità, si sveglia…..tutti i porti dell’Adriatico sono fregati!

    Non è che forse Trieste non sa cosa significa “conquistarsi” il proprio sviluppo come hanno invece dovuto fare il Veneto e il Friuli? E’ questo forse il motivo per cui richiude sempre “agevolazioni speciali” ?

    Ti ricordo solo alcuni “problemini” che ha dovuto affrontare il Friuli:

    1) alla fine della prima guerra mondiale il Friuli si è ritrovato con l’economia completamente distrutta e le infrastrutture (strade e ferrovie) completamente devastate. L’IRI in Friuli non ha costruito neppure una piccolissima fabrichetta. E non c’è stato nessun Fondo per il Friuli anche se la prima guerra mondiale l’Italia l’ha combattuta principalmente in Friuli devastandolo.

    Successivamente alla seconda guerra mondiale, il Friuli è stato considerato “territorio perdibile” in caso di attacco nemico. Quindi…non valeva la pena fare investimenti statali e infatti lo Stato non li ha fatti. In compenso le servitù militari ne bloccavano completamente lo sviluppo economico. La grande battaglia dei friulani contro le servitù militari è stata una grandissima battaglia vinta dopo decenni di lotta.

    E la grande battaglia contro la mezzadria (agricoltura)? Ci furono perfino scontri con le forze dell’ordine….

    La battaglia per la lingua friulana è iniziata ben prima del 1946…ed è stata una grande battaglia. Solo chi ignora questa battaglia può deriderci quanto difendiamo la nostra lingua. Senza la battaglia dei friulani oggi non ci sarebbe la legge 482/99 e l’art. 6 della Costituzione italiana sarebbe ancora lettera morta.

    E poi tutte le altre battaglie per lo sviluppo universitario, culturale ed economico del Friuli….

    Quello che voglio dire, non che forse Trieste è troppo abituata a non conquistarsi nulla e allora cerca le “scorciatoie” dei provvedimenti speciali a suo favore?

    Il vostro programma pare un libro dei sogni che qualcuno dovrà realizzare regalando a Trieste “provvedimenti speciali”….

    Competizione e concorrenza, esistono nel vocabolario triestino?

  91. arlon ha detto:

    Marisa: tralascerò la quantità piuttosto alta di imprecisioni, ma ti chiederò solamente:

    In un territorio senza entroterra, dove il porto viene fatto morire a tavolino, le aree inquinate (unici terreni di espansione) non vengono toccate per MOLTI decenni, qualsiasi investimento serio da fuori viene ostacolato, la evergreen che vuole fare una sede idem, il porto vecchio viene allegramente dimenticato, la Slovenia a due passi con le sue (legittime) tasse dimezzate..

    Ti sembra possibile che si possa parlare di una situazione comune e di libera concorrenza? (sia interna che esterna, si intende..)

    A mio avviso NO, ed è ovvio che finanziamenti come il “fondo Trieste” servano a ben poco, se non ad alimentare i soliti meccanismi locali: rimane il fatto che da molti punti di vista trieste E’ un’area disagiata, e come tale andrebbe trattata, iniettando linfa nel suo tessuto sociale, portuale, e produttivo.

    Ci vuole qualcosa che sia in grado di essere talmente evidente, come moto di cambiamento, da fare in modo che non possa rimanere “in ombra”, ma restare alla luce e – se controllato per bene – funzionare come scintilla.

    Buona parte della città ne ha bisogno, e ormai lo sa consciamente, ma non ha ALCUN potere a riguardo. E quindi si vivacchia.

    Solo che a vivacchiare per un po’ si sopravvive, all’apparenza anche bene.. ma quando i nodi reali vengono al pettine, c’è il rischio di un tracollo davvero tosto.

  92. marisa ha detto:

    ARLON, Trieste non ha mai avuto retroterra, a meno che tu per retroterra non consideri l’intero Impero Austro-ungarico. Questo della “mancanza di retroterra” è un alibi che sta funzionando da troppo tempo.
    Del resto tu stesso ammetti nel tuo commento 91, che il problema di Trieste è “interno” a Trieste. E’ proprio questo che volevo dire nel mio commento nr. 90.

    Soluzione? Non certo nell’invocare il solito assistenzialismo (che nulla altro è la richiesta di “agevolazioni speciali”) ma nell’eliminare le “forze interne” che impediscono lo sviluppo economico di Trieste.

    Ma senza scrivere libri dei sogni…

  93. Eros ha detto:

    Trieste non cresce perché è chiusa: verso gli sloveni, verso i croati e verso i furlani. E allora che crepi economicamente per il suo odio!

  94. arlon ha detto:

    Marisa: tu fai sempre lo stesso errore. Generalizzi pensando “i triestini” quando hai poche decine di individui che gestiscono la città con metodi ben noti ma mai toccati. I due gruppi non coincidono, nonostante tutto.

    E poi il problema è SIA interno che esterno, credo che questo sia evidente e nei fatti. Il che non toglie che possa essere risolto con iniezioni di vitalità, se sensate.

    Cosa conta poi il fatto (opinabile) che non abbia mai avuto un entroterra?
    Anzi, aggiunge un tassello in più al fatto che alimentare l’economia di una città così, in modo artificiale, non sia poi una bestemmia. Certo, poi va gestita la cosa.
    Chiudiamo baracca, perchè non c’è un entroterra? Non vedo molte altre alternative, specialmente in luce degli altri punti critici che ho nominato (e che hai evitato accuratamente di nominare tu)

    @Eros: un stereotipo che nel 2010 (se xe mai esistido) una bona percentual de la popolazion ga ben che superado.
    Almeno bastanza de lori da poder far da “scintilla” per una eventual rinascita socioeconomica, no go el minimo dubbio a riguardo. Certo, se i blocchi socioeconomici resta, e in più ghe zontemo un rigassificator, gute Nacht ai sonadori.

  95. marisa ha detto:

    ARLON, è vero che a Trieste ci sono piccoli gruppi di potere, ma è anche vero che l’assistenzialismo va a vantaggio di tutti…

  96. stefano ha detto:

    alcune riflessioni:

    – quanti abitanti ha in realtà Trieste? Io posso prendere il mio caso, per cui ben tre in famiglia siamo residenti altrove, con case e interessi a Ts, dove veniamo appena possiamo. So per certo che c’è gente che compra casa a Ts o per investimento o per le vacanze. Ecco spiegata, secondo me, l’ampiezza urbana (Ts è vasta più o meno come Bologna) e per contro il decremento demografico.

    – TriesteEuropa NON è l’unico moVimento che si sta muovendo per Trieste, e chi vuol capire capisca…

    – Sarà pure vero quello che dice Marisa, però le comparazioni campanilistiche non hanno senso (se non ci si deve dividere i fondi regionali). Rimane un fatto: trovatemi una città europea grande come Trieste (e parlo della Ts dei 290mila ab) che abbia un retroterra (una provincia, bacino di consumatori) tagliato con l’accetta e bruciato da decenni di guerra fredda. Una guerra che sottilmente ancora continua, chi infatti fra i politici si può dire che abbia lavorato con vigore per legare Trieste a Koper e a Lubiana?!

    – Trieste sarà pure scontrosa, però bisogna ammettere che ci sono ancora in vita i testimoni di quei tempi di guerra. Per il resto, mi risulta che i triestini siano dei benefici “colonizzatori estivi” del litorale croato (Istria in particolare), il mio caso personale mi ha visto per decenni dividermi fra Lignano e Parenzo, e d’inverno ogni domenica a Sella Nevea o sullo Zoncolan. Finché a Ts non c’era Il Giulia, in massa a Tavagnacco! Alla faccia della nostra presunta chiusura!

  97. abc ha detto:

    chinaski

    Piacevole da leggere il tuo post 80. Resta il problema: c’è chi propone soluzioni (più o meno valide, non entro nel merito) per aumentare il numero di abitanti e chi invece mette le mani avanti per contrastare l’immigrazione.
    Ottimi i tuoi dibattiti sull’argomento.

  98. arlon ha detto:

    Non lo gavevo letto: sì, #80 xe un ottimo intervento.
    E sottolineo la citazion del grande Lakoff (+Johnson?), el cui lavor andassi insegnado a le superiori, per mi, inveze de meterghe 30 anni per rivar (forsi) a le stesse conclusioni da sè.

  99. chinaski ha detto:

    si’ bon muli, ve ringrazio, pero’ el # 80 lo go solo copiaincolado

    😀

  100. marisa ha detto:

    STEFANO, nessuna comparazione campanilista. Ma solo la segnalazione che altri territori/regioni, come il Veneto e il Friuli (ma ce ne sono anche altri !) si sono rimboccati le maniche producendo imprenditorialità e PIL. E il tutto senza Fondi (per Trieste) o agevolazioni fiscali esclusivi.

    Trieste ha un porto che dovrebbe essere traiante per l’economia triestina, e invece è quasi agonizzante. Eppure, questo porto, ha goduto di valangate di finanziamenti pubblici. C’è un “potere” che ne blocca lo sviluppo? Mandatelo a casa!

    Industria inquinante: c’è in quasi ogni città italiana. Non è quindi un problema solo di Trieste. Venezia ha Marghera; a Udine, nel suo piccolo, c’era la zona delle ex-ferriere Bertoli strapiene di amianto: privati si sono fatti carico del problema. Oggi a Udine c’è ancora tutta la zona dell’ ex-SAFAU, più altri siti ex-industriali, da bonificare….

    Vicinanza con lo Slovenia e svantaggi fiscali per le imprese triestine: il Friuli confina con l’Austria che corteggia le imprese friulane e cerca di attirarle con una situazione fiscale molto vantaggiosa per le imprese (rispetto al Friuli/Italia). Non è dunque una situazione della sola Trieste.
    Posso ricordare che la maggior parte delle società di autotrasporti friulane hanno la sede legale a Gorizia perchè qui c’è la zona franca e il gasolio per autotrasporto costa (o costava) molto meno che in provincia di UD e PN? Dunque una situazione di concorrenza falsata a danno del Friuli centrale ed occidentale, all’interno di una stessa regione. E questo è solo un piccolo esempio….

    Certamente c’è da trovare una strada per risolvere i molteplici problemi di Trieste, ma non si può a Trieste, a mio avviso almeno, cercare sempre la scorciatoia di nuovi privilegi fiscali o finanziari…

  101. Fabio27 ha detto:

    Per Marisa.
    Trieste è stata costruita da capitali e imprenditori venuti da fuori. La gente del luogo non voleva neppure il Porto Franco di Maria Teresa, perché dove li avremmo messi questi nuovi 20 mila abitanti. Le imprese storiche sono state create da greci, ebrei, illirici (serbi della costa), albanesi, svizzeri e, ultimo caso, valdesi d’Ungheria. Quindi oggi l’unica soluzione è attirare di nuovo capitali e imprenditori foresti (anche friulani, va bene tutto). E le elites politiche triestine lavorano intensamente perché questo non accada.

  102. marisa ha detto:

    In Carinzia (Austria) già attive oltre 300 aziende del Veneto e Friuli:

    http://www.larena.it/stories/Economia/129556__la_carinzia_chiama_le_imprese_del_nordest/

  103. marisa ha detto:

    FABIO27….se continuate a sognare privilegi fiscali che vi permettano di “scantonare” la competizione e la concorrenza sul mercato globale…..mi sa che non andate lontano!
    Ormai non è più così che funziona.
    Comunque…auguri!

  104. marisa ha detto:

    Non funziona così perchè i privilegi fiscali sono sempre più “meno accettati” dal mondo globale…
    Pensi davvero che Venezia, tanto per fare un nome, starà zitta davanti a privilegi fiscali concessi solo a voi? Suvvia….cerchiamo di essere realisti!

  105. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ claut

    La tua scarsissima conoscenza della realtà politico-economica in cui vive l’UE è sconcertante.

    Parli di ZES e non le conosci, parli dei fondi strutturali, e non li conosci, t’inventi idee strampalate e pretendi che tutti stiano lì a dirti: “Complimenti al genio!”

    Io non ho il cappello magico per risolvere i problemi di Trieste, ma un chiacchierone lo annuso da lontano.

    Settimane fa hai racocntato mirabilie di tue cene con ex sindaci di Venezia che penderebbero dalle tue labbra, adesso tiri fuori fantomatici personaggi altolocati che sarebbero lì lì per eleggerti nuovo Vate.

    Grazie tante: abbiamo già dato, e tu sei veramente troppo poco competente per pretendere che io non ti sbertucci.

    Luigi (veneziano)

  106. Triestin - No se pol ha detto:

    Qua me par che bisogna riconoscer che
    Luigi ( veneziano ) che no xe anonimo, ga ragion sulla poca competenza e conoscenza de Claut…

  107. Eros ha detto:

    Sì, ma c’è modo e modo per sottolineare la poca competenza altrui. Quello di Luigi Veneziani è un modo arrogante, offensivo e maleducato. Molto.

  108. jacum ha detto:

    Marisa sempre precisa nelle tue analisi del comportamento e del VOJO MA NO POSO triestino.

    Luigi le regole per la sopravvivenza delle aziende triestine sono legate alla situazione giuridica internazionale di Trieste-Porto-Territorio. Se ora l’italia concedesse una tassazione fissa a Trieste del 20% per sempre o per 5 o 10 anni questo COMUNQUE non risolverebbe la questione di Trieste-Porto-Territorio, ma anzi ne rallenterebbe la risoluzione per via dell’incocalimento dei locali.

    Claut (cognome furlano-veneto), ecco le mie considerazioni:

    A Trieste non serve diventare speciale perchè lo è già.

    A Trieste non serve nessuna zona speciale a tassazione fissa del 20% perchè comunque questa tassazione va allo stato sbagliato.

    A Trieste non serve un SUO retroterra perchè è una città di Porto e per il regime giuridico di questo IL retroterra sono tutti i paesi alle sue spalle fino alla Russia.

    A Trieste invece serve un NUOVA classe politica che guardi A Trieste e non a Roma o Lubiana o Zagabria.

    A Trieste serve invece un nuovo comportamento multiculturare e plurilinguista per azzerrare l’intolleranza e il razzismo che ancora imperversa.

    A Trieste serve LIBERARE la situazione giuridica e legislativa che la blocca ad esser una città-porto-territorio che fa cagare!!

    A Trieste si deve guardare il golfo e vederlo pieno di navi, ma no gasliere.

    A Trieste serve aggiornare la rete del trasporto di merci e persone da e verso IL retroterra (vedi considerazione di prima sul retroterra).

    mandi

  109. dieffe79 ha detto:

    possibile che non sia stata risposta a una fosse una delle mie domande?
    insomma: se tseuropea ha davvero queste grandi potenzialità e queste idee brillanti (quali gli esponenti, quali le professionalità?), sarebbe bene che le rendesse pubbliche in maniera chiara e articolata (vedi il mio post precedente con le richieste di chiarimenti). altrimenti si aggiunge solo fumo ad altro fumo. continuare a dire “ma noi siamo chiari ed educati” vuol dire zero nel contesto della discussione.
    o si scende nello specifico, oppure si evitano post kmetrici con dettagli di nessun interesse (le presunte cene con bocconiani, le partite del mondiale, gli alberghi, ecc) soffermandosi sul presunto (peraltro, non vero) anonimato del veneziano.
    mi sembra più che legittimo, da cittadino libero e non iscritto ad alcun partito, chiedere informazioni dettagliate a chi si propone sulla scena politica con slogan di questo genere (es i 10mila posti di lavoro). sarebbe dovere di tseuropea fornire risposte specifiche e convincenti.
    altrimenti non si può che dare ragione a chi vi taccia di essere dei chiacchieroni e poco altro.
    sta a voi dimostrare il contrario.

  110. Alessandro Claut ha detto:

    Cari elettori di questa classe dirigente che ha distrutto Trieste, continuate a votare per chi sta affossando la nostra città , io non voglio fare il becchino come voi. A me pare di essere stato fin troppo chiaro fin dall’inizio e ho fatto pure degli esempi su cosa si potrebbe fare , purtroppo devo fare dei post kilometrici per spiegare le cose ma proprio non ce la fate , siete troppo triestini. Comunque cercherò di rispondere per l’ennesima volta ma poi non rispondo più perchè a questo punto vuol dire che non riuscite a capire le cose, o peggio ancora non volete capire.
    A Marisa devo dire che il nostro progetto prevede un ragionamento per tutta la Regione , è evidente che il Friuli dovrà essere l’area industriale , e non solo di Trieste , e quando noi parliamo di area , intendiamo tutto il centro europa per questo ci chiamiamo Triesteuropea. Su Trieste che ha ricevuto denaro pubblico e il Friuli no, non ho la voglia di rispondere alle tue cazzate, perchè devo partire tra poco. Sulle centinaia di miliardi di vecchie lire che i contribuenti regionali hanno buttato via per Porto nogaro ti ho già detto alcune cose ma tu sei convinta che Porto Nogaro abbia un’importanza fondamentale per il Friuli per cui non ci posso fare nulla. Sulla Cogolo che ancora adesso riceve milioni di euro e nel corso degli anni ha ricevuto centinaia di miliardi di vecchie lire , sulle speculazioni edilizie fatte con i soldi pubblici da imprenditori friulani dovrei fare post non kilometrici ma di più , sull’Area di ricerca friulana che è un buco nell’acqua con i soldi pubblici , sul distretto del mobile di Manzano che ha decine di aziende che vivono con i soldi pubblici altrimenti chiuderebbero, su centinaia di altri casi del genere dovrei risponderti ma non ho tempo e neanche voglia. Hai le tue idee, tientele. Comunque hai detto alcune verità su Trieste, noi vogliamo che la nostra città viva nel mondo globalizzato , nel libero mercato che non è solo tra imprese ma anche tra città che ormai si fanno la guerra per attirare nuovi investitori e quindi sviluppo etc. Ma se non capisci che il problema triestino riguarda soprattutto voi friulani , mi dispiace ma non ci posso fare nulla

  111. dieffe79 ha detto:

    “Cari elettori di questa classe dirigente che ha distrutto Trieste”: ma no te ieri un ex socialista?
    “continuate a votare per chi sta affossando la nostra città”: cossa te sa ti?
    “A me pare di essere stato fin troppo chiaro fin dall’inizio”: se siamo a chiedere ulteriori chiarimenti, evidentemente non lo sei stato
    “io non voglio fare il becchino come voi”: già, è nostro precipuo obiettivo quello di spararci sui piedi.

    in tre righe si esaurisce ogni possibilità di ragionamento. senza considerare poi le offese arrecate a chi partecipa a questo dibattito.

  112. Alessandro Claut ha detto:

    Sono un iscritto al partito socialista mentre tu sei il portavoce di Fedriga, questa non è un’offesa ma un dato di fatto.

  113. dieffe79 ha detto:

    oh là. giochiamo a carte scoperte, così smascheriamo ogni inesattezza (o “cazzata”, per usare il tuo lessico).
    non sono il portavoce di nessuno, non sono iscritto a nessun partito e non ho incarichi da parte di alcun partito. questo è ciò che mi riguarda.
    per quanto riguarda te, e mi pare ben più interessante visto che sei tu che fai politica e non io, sarebbe interessante capire come coniughi la tua adesione formale ai socialisti con la tua feroce critica a “chi ha distrutto trieste” (come se i socialisti non avessero ricoperto un ruolo importante in città negli anni passati).

  114. Alessandro Claut ha detto:

    Ma caro Demetrio (dieffe79) io capisco benissimo cosa vuoi dire e visto che ti considero un amico ti rispondo, sei uno dei pochi che mi ha fatto domande precise alle quali mi pare di avere risposto dicendo che non ho la bacchetta magica perchè non sono mai stato al potere, quando ero Amico della Terra ho combattuto il sistema marcio e corrotto , ho buttato via decine di migliaia di euro con cause e non solo contro di noi che tu sai benissimo come erano state architettate, e con quali appoggi presso la massoneria triestina con tutto ciò che ne consegue. Insomma ho sempre messo la faccia e questo è uno dei meriti che mi riconosco e mi riconoscono tutti quelli che non fanno parte del sistema mafioso triestino. Le domande che fai nei tuoi post avranno risposta qualora dovessimo avere anche un minimo potere nel prossimo futuro, ma lasciami dire che la tendenza di base delle tue affermazioni è difforme dalla vita reale dei cittadini triestini. Sui 10 mila posti di lavoro che creeremo è evidente che non abbiamo il nome e cognome delle aziende che investiranno, non abbiamo nome e cognome delle università che faranno accordi con Trieste per far arrivare nuovi studenti , ed è altrettanto evidente che quando parliamo di una città da 300-350 mila cittadini stiamo dicendo che l’obiettivo deve essere quello ma come raggiungerlo lo possiamo solo dire a grandi linee . Le domande che fai a me e a Triesteuropea devono essere fatte non tanto al tuo datore di lavoro, Fedriga, che lo considero una persona giovane seria e volenterosa ma ai suoi compagni di partito che in Regione stanno facendo disastri contro i triestini ( devo ricordare il terrano friuli doc ? o cose del genere perchè come sai io il piccolo non lo leggo più da anni) Ma alcuni nomi e cognomi li ho fatti nei miei post ( Getrag) che pagherebbero oro per investire a Trieste creando tanti posti di lavoro invece di starsene a Modugno. Ricordi la storia della Getrag? Sai su fantomatici investitori che dovevano venire a Trieste ci sarebbe da dire tante cose e forse tu , che eri responsabile dei Giovani dei Cittadini per Trieste hai la cognizione di causa per parlare dei vari flop illyani. Tralascio il fatto che se mi fai arrabbiare ancora di più invece di incontrarci al Tommaseo come al solito , e invece dei Duchi come ti avevo minacciato, mi dovrai offrire una serie di 10 cene nel nuovo ristorante clautiano a Trieste ( Il nome lo sai ma non posso fare pubblcità se no quelli di Bora.la si arrabbiano). Sempre cordialmente e amichevolmente e soprattutto sempre più satollo , alla prossima

  115. dieffe79 ha detto:

    siamo sempre lì: quello che tu chiami potere e che io semplicemente chiamo consenso popolare che permette di accedere alle stanze dei bottoni lo si guadagna con le proposte, non chiedendo la fiducia “in bianco” su enunciazioni di massima.
    per quanto riguarda i poteri forti, non so proprio di che parli.
    ti informo inoltre che riccardo illy e la lista cittadini per trieste non c’entrano (o almeno all’epoca non c’entravano) un bel nulla. all’atto di passare da lista illy a cittadini lo stesso ex governatore aveva infatti preso le distanze dal movimento, chiedendo a questo di (testuale) “camminare con le proprie gambe”.
    la sintesi del tuo intervento è dunque “chi è contro di me è mafioso”??? (“uno dei meriti che mi riconosco e mi riconoscono tutti quelli che non fanno parte del sistema mafioso triestino”).
    non sono un dipendente di fedriga e le domande le pongo a chi solleva i polveroni con grandi boutades. in questo caso tseuropea.
    un tanto per essere chiari.

  116. Alessandro Claut ha detto:

    Per quanto riguarda quello che io definisco l’anonimo veneziano , che ribadisco non so chi sia non ho visto nome e cognome e non so che lavoro faccia ma so che è un grande tuttologo, quelli che tu definisci fantomatici personaggi sono reali. Non è colpa mia se tra le mie molteplici attività ho anche l’opportunità di frequentare persone di un certo livello, ma anzi dimostra come la mia serietà viene riconosciuta molto di più fuori Trieste. Allora ti rispondo che vorrei che tu con la tua stessa arroganza sputtanassi quelli che hanno distrutto Trieste e che tu devi tenere in grande considerazione se dici di avere una grande parte del tuo reddito a Trieste. Finalmente ti sei sbilanciato un poco e hai detto che non hai soluzioni per risolvere i problemi triestini, noi invece cerchiamo di trovare delle soluzioni, tutto quà. Tra l’altro al docente bocconiano che era a cena con me ho mostrato alcuni post di questa animata discussione e si è messo a ridere quando leggeva i tuoi. Perchè se volete ve lo scrivo anche in tedesco e inglese, meglio inglese, ma l’esempio della zona economica speciale è un esempio che serve per dimostrare che grazie ai punti franchi , zone franche etc, triestine abbiamo la possibilità di essere attraenti per le grandi multinazionali che poi investiranno da noi con ciò che ne consegue. Se non conosci le agevolazioni dei punti franchi triestini studia anche quelli visto che sai tutto di tutto . Sulla mia ignoranza non discuto, in fondo ho fatto solo il Sandrinelli, ma la differenza tra me e te è che io ho la necessaria intelligenza e anche umiltà nell’imparare , e qualora tu e gli altri saccenti critici non avete ancora capito quello che sto facendo, vi sto usando per tarare il programma di Triesteuropea . Infatti come potete vedere pago la pubblicità su Bora.la perchè le discussioni che nascono ad ogni articolo , servono per prepararci quando le cose si faranno serie cioè da settembre a dicembre per quanto riguarda le prossime amministrative. A proposito del bocconiano mi spiegava che come questione di principio tu hai ragione sulle zes, zone urbane etc, ma perfino lui continuava a dire che devi essere un triestino sotto mentite spoglie perchè è talmente chiaro che quella che noi denominiamo zona economica speciale è un punto di partenza come discussione politica per arrivare all’obiettivo del rilancio di Trieste. Chiamiamola zona economica speciale, o chiamiamola cinciripini , ma il concetto che tanti hanno capito ma tu e pochi altri no, è che Trieste ha una sua specificità e che può essere usata come laboratorio politico economico chiamalo come vuoi per arrivare all’obiettivo italiano di ridurre le tasse. Il problema è che i sloveni stanno entrando nel mercato triestino, portando la loro professionalità e ciò che ne consegue da Trieste in Slovenia. Noi siamo per la collaborazione con i sloveni, non siamo i menia di turno, ma tutti gli imprenditori e artigiani chiudono a ts e vanno in slovenia, i tabaccai triestini sono in rosso profondo, i benzinai triestini pure, i panettieri triestini si riforniscono di pane sloveno, insomma a me questo fa anche piacere sotto certi aspetti, ma i triestini non possono competere con i sloveni fino a quando loro avranno il 23 % di tasse e noi il doppio. Quindi come mi ha suggerito il docente bocconiano proporremo delle soluzioni ma per piacere non processate per partito preso, fate delle critiche costruttive, proposte alternative, insomma fate si che i soldi che spendo in pubblicità siano ben spesi invece di mangiarmi le mani ogni volta che vi leggo. Per fortuna che ci sono anche altre persone che hanno capito il discorso generale e stanno facendo proposte , ovviamente via mail e non pubblicamente xkè come al solito i prevaricatori sono pochi ma si fanno sentire più di tutti

  117. Alessandro Claut ha detto:

    Demetrio lo so che sei un libero professionista ma attualmente lavori anche con Fedriga. Non dico che chi è contro di me è un mafioso. E il consenso popolare lo hanno perchè il mercato politico italiano e soprattutto triestino è drogato in partenza. Sui voti reali di questa gente poi avrei da ridire ma lasciamo perdere. Tu non vuoi capire questo ma è sotto gli occhi di tutti che non basta un sito libero e indipendente come bora.la per arrivare alla maggioranza dei triestini. Ora vi saluto tutti

  118. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    “… è talmente chiaro che quella che noi denominiamo zona economica speciale è un punto di partenza come discussione politica per arrivare all’obiettivo del rilancio di Trieste.”
    ——————–

    quali ostacoli/problemi di carattere politico pensate di incontrare sulla strada per avere una “zona aconomica speciale” a trieste? e come pensate di scavalcarli/risolverli?

    o meglio, come pensate di evitare che il vostro tentativo di trattenere gli imprenditori triestini a trieste non si risolva in un semplice colpo di dumping tutto italiano nei confronti per esempio del veneto, con tutto cio’ che ne consegue?

  119. Luigi (veneziano) ha detto:

    Guarda, Alessandro: la storiella del bocconiano che prima ride dei miei messaggi e poi afferma che (uso le parole tue) “come questione di principio tu (e cioè io) hai ragione sulle zes, zone urbane ecc.” è veramente fantastica!

    E la frase successiva “quella che noi denominiamo zona economica speciale è un punto di partenza come discussione politica per arrivare all’obiettivo del rilancio di Trieste” è veramente un perfettissimo politichese.

    ZES come “punto di partenza di una discussione politica”! La ZES è una cosa concreta, concretissima, che esiste in Europa e che è prevista da trattati, accordi e piani di sviluppo!

    La domanda è: Trieste è una zona candidabile ad ottenere una ZES?

    Perché la ZES – come NON sai – viene pagata con i soldi di tutti: non è un luogo in cui come per incanto e in eterno si pagano meno tasse e ciao ciao a tutti gli altri!

    E’ QUESTO che tu non vuoi veramente capire: tu parli di cose che NON CONOSCI, in modo DILETTANTESCO.

    L.

  120. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ng (mediamente provocatorio)

    Le ZES – come ho scritto e riscritto – vengono finanziate da TUTTI gli stati dell’UE, per permettere TEMPORANEAMENTE a zone disagiate dell’UE stessa di svilupparsi.

    Tutto ciò, col fine ultimo di favorire la convergenza delle economie nell’ambito comunitario.

    Le furbate di tipo diverso, quali per esempio la creazione di zone infrastatali a tassazione differenziata permanente, sono VIE-TA-TE.

    Alessandro non sa questa cosa, e nonostante io glielo ripeta ogni due e due quattro, fa finta di non capire.

    A questo punto io mi chiedo: ma veramente fa finta di non capire, o proprio non capisce?

    L.

  121. sindelar ha detto:

    Parliamo di benzinai che chiudono? Allora mi si spieghi perchè a Treviso si paga il gasolio meno che in Slovenia. Che è diventato il Veneto? Un membro dell’OPEC?
    Diciamo piuttosto che chi vuole in Italia, oggi, in una regione mediamente a statuto ordinario può fare prezzi concorrenziali alla Slovenia senza bisogno di aiuti fiscali. Allora ha ragione marisa a dire che non c’è la voglia di muovere le terga a volte.

  122. DaVeTheWaVe ha detto:

    Caro Alessandro, credo che ci siano parecchie cose su cui devi lavorare. Oltre che sull’esposizione delle tue idee, anche sulla grammatica. Ad esempio “I scovazzini” “I sloveni”…

    E per la cronaca, il tuo discorso non mi convince.
    tipo quando dici “Infatti pur non avendo documentazione precisa siamo in grado di affermare tranquillamente”. un politico deve sempre dire di avere tutta la documentazione del caso. perlomeno far finta.
    come si fa a credere a uno che dice “ho una splendida dimostrazione di questo teorema, ma non mi sta nel poco spazio del bordo di questa pagina…”

  123. chinaski ha detto:

    eh eh, dtw, pero’ intanto quel tizio del teorema ha dato da lavorare a parecchie persone per alcuni secoli….

  124. dieffe79 ha detto:

    cari tutti: ebbene sì, siamo degli idioti! tseuropea è talmente avanti che ci ha utilizzati quale think tank per poter implementare i propri programmi!
    per quanto mi riguarda, caro alessandro, non ritengo di alcun interesse per questo sito e per chi vi scrive sapere quale sia la mia professione (a proposito, qual è la tua?) e quali siano i miei committenti anche perché quando scrivo lo faccio sempre e solo a titolo personale e non a nome e per conto di terzi.
    concetti quali “poteri forti, massoneria, classe politica che ha distrutto trieste, sistemi mafiosi, ecc ecc” che hai usato tu in svariati post richiedono sì invece un chiarimento.
    nomi e cognomi, anni e fatti di riferimento: questo è quello che almeno personalmente mi aspetto di sentire da chi si erge a paladino degli oppressi. non altro.

  125. DaVeTheWaVe ha detto:

    @chinaski: so che quel commento l’avresti capito solo tu =)
    purtroppo quel posto di lavoro ormai non serve più (problema risolto…), alla congettura di poincarè ci ha pensato Perelman…
    non ci resta che mettere a lavorare i 150000 nuovi triestini su P!=NP…

  126. DaVeTheWaVe ha detto:

    P!=NP ghe darà de lavorar a tutti!

  127. Triestin - No se pol ha detto:

    Demetrio dieffe 79 al punto 124 ga centrà la question, el Cluat prepara el suo programma usando e affinando le discussioni…
    cusì no se pol andar da nessuna parte neanche
    in europa-trieste…

  128. sindelar ha detto:

    127: Più facile vincere 1 milione di dollari risolvendo questi problemi che aspettare di vincerli al Superenalotto. Però non vedo la fila di gente in libreria a comprarsi “Theory of Computation”

  129. marisa ha detto:

    “il problema triestino riguarda soprattutto voi friulani” commento nr. 110

    Certo che lo so e non solo io. Ma nel senso che la questione del decollo di Trieste tiene “inchiodata” questa regione principalmente a problemi come il porto di Trieste o lo sviluppo economico di Trieste, mettendo in secondo piano altri grossi problemi regionali come:

    1) questione friulana (mai affrontata e sempre emarginata)
    2) pesantissima situazione della montagna friulana con tutti suoi gravissimi problemi di spopolamento, disastri ambientali, rapina dell’acqua, ecc.

    Lo so che è altro quello che intendevi….

    Il teorema che lo sviluppo del porto di Trieste farà da traino allo sviluppo economico di tutta la regione, è un teorema solo triestino tutto da dimostrare.

    La piccola e media industria manifatturiera o l’artigianato (settori economici primari in Friuli), non hanno bisogno di alcun grande porto. Idem l’agricoltura di alta qualità. E la soluzione dei gravissimi problemi della montagna friulana, non hanno nulla a che spartire con lo sviluppo del porto triestino.

    Ben venga, finalmente, lo sviluppo del porto triestino…ma non continuate a raccontarci la balla che porterà sviluppo a tutta la regione, Friuli in primis. E’ solo una balla!

  130. chinaski ha detto:

    @ dtw

    mi preferiso navier-stokes in 3d

    (visto anche el caldo)

    (navier-stokes con perturbazion de tipo clanfa)

  131. chinaski ha detto:

    piu’ clanfe per tuti!

  132. Bibliotopa ha detto:

    #125- anch’io ho studiato matematica… 🙂 ma sono un po’ meno aggiornata e non ho nemmeno più l’età per far clanfe.
    però se i nuovi triestini studiassero più matematica, non sarebbe male e i matematici come chinaski non tremerebbero più per la loro tredicesima.
    Anche se, come già sottolineato da qualcuno, anche l’ortografia italiana meriterebbe di essere più rispettata ( come mi insegnavano alle elementari? su qui e su qua l’accento mai non va)

  133. chinaski ha detto:

    adesso sembra che la tredicesima sia salva. pero’ mi girano un poco le balle, perche’ ho rifiutato un contratto da 1600 euro per tenere un corso all’ ictp, non volendo sottrarre tempo ai miei impegni con l’ universita’. se mi decurtano la tredicesima, ho tutti i motivi per incazzarmi. aperta parentesi, chiusa parentesi, punto, due punti, punto e virgola.

  134. jacum ha detto:

    Marisa,
    “Ben venga, finalmente, lo sviluppo del porto triestino…ma non continuate a raccontarci la balla che porterà sviluppo a tutta la regione, Friuli in primis. E’ solo una balla!”

    Non è una balla è molto di più!

    Se il Porto si svilupperà e io sono convinto che solo attuando il PLT potrà succedere, la regione inventata F-VG scomparirà e il Friul avrà con Udin il suo capoluogo e la sua esclusiva economia dentro lo stato italiano.

    mandi

  135. jacum ha detto:

    ma el Claut rispondi o no?
    no capiso perchè el fa articoli-publicità a pagamento senza dopo curar le opinioni degli interlocutori…

  136. Lady65 ha detto:

    Ho scoperto questo simpatico sito grazie a Triesteuropea. Infatti avevo letto che Claut già responsabile degli Amici della Terra di Trieste , aveva creato questa Triesteuropea su un unico articolo dedicato a loro sul Piccolo. E mi sono sentita felice di rivedere all’opera questi ragazzi che negli ultimi anni hanno combattuto contro la mafia triestina e i politicanti. Ora caro Claut e cari lettori farò un post come premessa per poi farne un altro con delle domande precise.
    Prima di tutto solo oggi ho capito chi è dieffe dall’identikit che ha fatto Claut , quindi se non erro si tratta del figlio di Damiani , l’ex Vicesindaco di Illy. Ora tutto quello che ha scritto e detto è puerile. Credo che tutti dovrebbero avere più rispetto per Claut e i suoi amici perchè minacce di morte, capretti mozzati , e distruzione scientifica di un’associazione che ha fatto tanto per Trieste come gli Amici della Terra , penso che bastino per ascoltare con attenzione quello che dicono ora. Anche perchè caro dieffe hanno sempre avuto ragione e dire che bisogna dimostrare con i fatti quello che si dice , è un’affermazione veramente molto strana , quasi da Sud Italia. Inizia a guardare quello che ha fatto la giunta Illy e poi dimmi se non ha ragione Claut. Questa premessa quindi mi serve per dire che io appoggio Claut e la sua Triesteuropea perchè nel corso degli anni li ho conosciuti , apprezzati, e se si buttano in politica bisogna prenderli per quello che sono, cioè gente fuori dai giri sporchi che hanno deciso non solo di protestare ma di proporsi come alternativa. Questa è la premessa ora arrivo alle critiche , alle richieste di chiarimenti visto che in famiglia siamo tutti propensi a votarvi ma mi sembra che ci siano alcune cose da chiarire

  137. Lady65 ha detto:

    Dunque al di la di quello che dice una sparuta minoranza in questo sito che ha il pregio di essere molto attiva e presente, io e tutti quelli che hanno letto il blog, il sito , facebook, youtube , abbiamo capito che Triesteuropea è un movimento nascente che ha l’obiettivo di rilanciare Trieste con alcuni progetti di base che sono stati elencati ed altri che verranno elencati. Sarete presenti alle prossime elezioni amministrative, ma leggendo il vostro ultimo post, si capisce che da soli non andate da nessuna parte, Con una straordinaria lucidità secondo me iniziate a porvi alcuni problemi seri su che tipo di alleanza fare. Ho capito anche che da settembre a dicembre si deciderà il vostro futuro e quindi vi tenete aperte alcune porte. E’ giusto ed è corretto che facciate questo , anche perchè come dite nel vostro ultimo post non ci sono le condizioni economiche per andare da soli. Ora tutti a Servola sappiamo che Claut ha soldi e che ha dei negozi a Grado per cui non capisco le considerazioni di dieffe. Ho molti amici nella Lega e tutti si lamentano che Fedriga ha poco spazio sui mass media. La colpa è dell’incapacità di Damiani o di un mondo dell’informazione drogato che quindi crea il consenso che vuole? Io propendo per la seconda soluzione per cui la prima domanda che faccio è:
    1) caro Claut, cos’è successo nelle ultime settimane che ti ha fatto perdere una certa sicurezza nei vostri mezzi e navigare a vista ? Forse il fatto che i mass media non vi danno spazio sufficiente?
    2) Al di la delle proposte che fate, che ovviamente sono da prendere per quello che sono , cioè delle idee perchè non avete ancora la possibilità di attuarle fino a quando non sarete al potere , vi tenete le mani un po’ libere per spingere di più su alcuni settori in base agli accordi politici che farete? Oppure visto che siete seri evitate di dire alcune cose che qualora doveste andare al potere dovete rimangiarvi?
    3) Vorrei sapere come userete le informazioni che avete grazie alle denunce che avete fatto con gli Amici della Terra di Trieste? Cioè sul terrapieno di Barcola per fare un esempio che intendete fare ?
    4) Le figlie di una mia amica mi raccontano dei focus group che fate con i ragazzini sul futuro di Trieste ma non vi è menzione da nessuna parte sui vostri siti. Quindi perchè non dite tutto quello che state facendo?
    5) Infine l’ultima domanda: all’inizio pensavo che eri solo tu Claut dietro a Triesteuropea che usavi come paravento per costruirti una carriera politica più che legittima visto il tuo background di duro e puro, poi ultimamente vedo su youtube che hai anche un ragazzo bravissimo e ho conosciuto tanti altri che faranno parte di Tseuropea. Ma perchè non venite fuori allo scoperto facendo vedere che siete in tanti? Mi dicono che quelli di Grillo sono e restano in quattro-cinque ( era pietoso vederli alla manifestazione sul bavaglio alla stampa) ma sembra che siano in tantissimi mentre voi siete tanti ma fate vedere che siete pochi. Come mai?
    Infine un’ultima considerazione da servolana . Dopo la fregatura che ho preso con Fogar e gli altri suoi amici, con i politici , siete in grado di dirci qualcosa di chiaro come solo voi sapete fare sulla Ferriera? Non so se il centro logistico di cui parlate sia ormai possibile farlo se faranno un polo energetico.

  138. Alessandro Claut ha detto:

    Ma che bella discussione sta venendo fuori, si passa con grande semplicità dai trattati economici agli immigrati che puzzano, alle teorie matematiche, alle offese personali e a frasi strampalate, insomma sono tornato a Trieste e si vede. Chiedo scusa ma ci sono tante cose a cui rispondere ed eviterò di essere chilometrico per cui per ognuno dedico un post. Alla prossima

  139. stefano ha detto:

    Cara Lady65, sarò il primo – credo – di una lunga lista di critici del tuo post. Primo perché “sveli” la legittima privacy di df, mentre il tuo nome non lo dici, e questo non è molto educato (tra parentesi a me non me ne viene niente),
    secondo riporti voci sui grillini che non hai verificato e che t’invito a verificare di persona partecipando alle riunioni e alle manifestazioni che – per quanto patetiche come sosteni – fanno sì che il gruppo ci sia in città, per tutte le persone che come te, come me, come altri qui dentro, vorrebbero un’aria più tersa.
    E, finisco, mi sembra che siano stati in prima linea a sostenere gli amici della terra e condannare il terribile episodio della testa di capretto.
    Così, giusto per chiarire…

  140. Alessandro Claut ha detto:

    Per Lady65

    Una decina di pullman pieno di strabonazze sta dirigendosi dall’Ucraina e dalla Russia a casa mia perchè sanno che sono un ricco commerciante. A parte gli scherzi oltre ai negozi ho anche altre attività ma tendenzialmente faccio parte di una famiglia di commercianti per cui sentiamo la crisi come tutti e quindi non dire che sono ricco, sono agiato ma non ricco. Proprio perchè abbiamo delle proprietà anche a Trieste e vogliamo guadagnare invece di rimettere soldi ho deciso di continuare a fare qualcosa, quindi ecco Triesteuropea. Per piacere lady65 lascia stare il mio amico Demetrio (dieffe), lui non è un nemico anzi il suo cuore è con noi ma non può fare quello che gli dice il cuore. Comunque a Demetrio rispondo in un altro post. Per quanto riguarda le tue considerazioni ti rispondo come sempre a mio modo
    1) Non è per i mass media che navighiamo a vista. Anzi le tv ci danno molto spazio, bora.la diventera una valida alternativa al Piccolo nei prossimi anni. Per quanto riguarda il Piccolo ho pagato qualche settimana fa 10 mila euro per una causa che grida vendetta. Infatti come Amici della Terra avevamo chiesto una rettifica in base alla legge e il giudice ha cambiato le carte in tavola , ma non ho voglia di fare polemiche inutili. Solo che è ovvio che Il piccolo non ci darà mai spazio per una scelta editoriale che paga visto il tracollo di vendite. Non è neanche una questione di sicurezza o di insicurezza ma i problemi sono altri e te li spiego alla fine del post.
    2) Hai capito benissimo. Non vi sono le condizioni per andare da soli, per allearci dobbiamo capire chi saranno i candidati ma come ho già detto più volte Triesteuropea è un cantiere aperto ai talenti triestini che sono stati isolati dal sistema marcio e mafioso e anche ai gruppi politici che si sentono di fare degli accordi con chi è simile o si avvicina a loro.
    3) Le informazioni che abbiamo le useremo per risolvere i problemi. Ad esempio l’inquinamento diffuso che noi abbiamo denunciato come Amici della Terra ha portato come risultato un numero impressionante di malati di tumori leucemie etc per cui faremo le proposte necessarie per risolvere questi problemi ma al momento giusto.
    4) I ragazzini 17enni che hanno partecipato a quello che loro definiscono focus group ma per il sottoscritto era un incontro informale, in realtà è uno dei motivi per cui io in particolare sono spiazzato. Io ero convinto che Triesteuropea non sarebbe durata neanche un mese perchè ero convinto che nessuno si ricordava di me , degli Amici della Terra, e di tutto il resto. Quei ragazzini avevano partecipato quando erano piccoli alla campagna carso pulito che consisteva nel raccogliere le immondizie nel Carso. Si ricordavano di noi e sono arrivati con i block notes a prendere appunti. Insomma sono stato spiazzato dall’entusiasmo della gente che fa arrivare Triesteuropea a 350 utenti su facebook dopo due settimane con tanti giovani non solo virtuali, che partecipano e si danno da fare. Vedi lascia perdere Demetrio dieffe , Luigi il veneziano e gli altri critici a prescindere. Leggi i post in maniera più laica e osserva come c’è una grande discussione in corso, con gente che legge bora.la, poi va a vedersi i post sul blog, il sito internet etc e poi si iscrive come amica nostra a facebook. Questo è il motivo per cui pago la pubblicità su questo sito e perchè i soliti noti mi prendono in giro ma il resto ci segue con interesse. Questo entusiasmo all’inizio di luglio è nocivo sotto certi aspetti perchè è tra due mesi che dovremo mostrare la nostra forza non ora. Quindi penso di averti risposto anche al punto nr 5. Per quanto riguarda la Ferriera i servolani sanno che ho un conflitto di interessi perchè sono servolano anch io per cui la ferriera si chiude solo se faranno altro al posto di un polo energetico altrimenti meglio tenersi la Ferriera che una bomba atomica in mezzo al nostro paesino con solo 100 posti di lavoro che faranno perdere 2.500. Dovessi diventare Sindaco la seconda cosa che farò sarà firmare per la chiusura della Ferriera ( la prima sarà quella di riempirmi di pizzicotti per capire se è vero o no che sono Sindaco)

  141. Alessandro Claut ha detto:

    Per Dieffe

    Demetrio non fare il bambino , i nomi e cognomi degli esponenti del sistema mafioso massonico e non solo , sono stati fatti nelle 1000 denuncie più o meno che abbiamo fatto nel corso degli anni come Amici della Terra che hanno portato a riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale come associazione da encomiare per la difesa strenua dei diritti civili, della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. A Sistiana ti avevamo chiesto di aiutarci quando facevi parte dei cittadini o lista illy e tu ovviamente ti sei voltato dall’altra parte . Se ci avessi aiutato non sarebbero stati dati finanziamenti pubblici per la realizzazione della Baia di Sistiana. Ma tanto per chiarire voglio solo ricordare che grazie agli amici della terra hanno dovuto bonificare porto san rocco in parte, la Pasta Zara ha dovuto bonificare il terreno , sono stati bloccati finanziamenti europei per talune speculazioni e quello che è ancora peggio molti hanno dovuto restituire miliardi di vecchie lire. Questo è il terreno culturale dove è stato coltivato un certo ceto economico e politico che ha ricevuto soldi in cambio per realizzare cattedrali nel deserto. Su Muggia verranno fuori delle belle molto presto. Ora Demetrio tu non puoi proprio dire che dobbiamo o devo circostanziare le vicende perchè sai tante cose che ti ho detto e altre le saprai sempre in anteprima. Tra l’altro approfitto per dire che ha ragione chi scrive nel post precedente che tra i pochi che hanno espresso solidarietà a giurastante c’erano i grillini , e quando noi facevamo quelle denunce loro non c’erano ma sono sicuro che sarebbero stati con noi. Infatti mi auguro di averli come alleati di Triesteuropea insieme ad altri. Ma tu dov’eri ? Il silenzio tuo era assordante e noi ex amici della terra abbiamo una memoria di elefante su certe cose. A forza di voltarsi dall’altra parte viene il torcicollo. Cordialmente

  142. Alessandro Claut ha detto:

    Per Dave

    gli errori grammaticali sono dovuti al computer dove scrivevo poi non sono un politico ma al momento opportuno ti darò un esempio degli universitari che sarebbero potuti venire a Trieste e quindi altro che 300-350 mila abitanti……..

    Per Jacum

    rispondo quando posso perchè io a differenza di altri lavoro, sono sempre in giro e rispondo o la mattina presto o la notte prima che la mia morosa si incazzi giustamente , qui rischio di diventare Sindaco e di perdere la morosa se va avanti cosi ( mi è concessa una battuta o mi crocefiggete anche per questo?)

    Per Triestin no se pol

    non mi sembra una colpa grave avere la possibilità di discutere delle proposte con gente mediamente evoluta che ogni tanto dice delle cose interessanti tra teoremi matematici , razze ariane etc. Di solito in Europa vi sono diversi gruppi politici che fanno un programma elettorale partecipato con i cittadini, mi rendo conto che a Trieste questo sembra una fesseria ma ci chiamiamo Triesteuropea per qualche motivo , vero?

    Per l’anonimo veneziano

    le leggi possono essere cambiate, te lo vuoi mettere in testa? Comunque visto che sai tutto come mai in Repubblica Ceca esistono agevolazioni fiscali e tasse basse nonostante siano in Europa? Ho capito che sei un furbacchione ma guarda che non ci casco, lo stato italiano può decidere di abbassare le tasse quando vuole e può usare alcune aree come Trieste per evitare che i soldi vadano in Slovenia. Poi è ovvio che il discorso che viene fatto da più persone è giusto, cioè che bisognerebbe cercare di far uscire la città dal statalismo imperante ma questo lo si ha solo se si è nelle condizioni di partire allo stesso blocco di partenza cosa che non è possibile attualmente per noi triestini. Attendo ancora proposte per risolvere questo problema , saranno molto gradite anche da chi è un tuttologo come te. Cazzarola mi hanno fatto leggere anche le tue considerazioni su altri argomenti, veramente complimenti, spero tu abbia anche il tempo per lavorare oltre che leggere gli studiosi del Grande friuli .

  143. Alessandro Claut ha detto:

    Per Ng

    a te dedico un post nonostante sia l’una di notte perchè hai fatto una considerazione intelligente . Nella famosa cena con il docente bocconiano che il veneziano continua a considerare una grande balla , in realtà mi spiegava come sbaglio a chiamarla zona economica speciale, ma mi suggeriva altre denominazioni e alcune proposte per evitare il dumping italiota che tu giustamente paventi. Quindi il problema della zona economica speciale come io continuo a chiamarla impropriamente deve essere ricondotta su un altro livello. Cioè fare pressione per poter usare le agevolazioni della zona franca e dei punti franchi per attirare gli investitori interessati. Un esempio? La nuova linea di traghetti turchi ha chiesto di usufruire dei punti franchi per le agevolazioni. E’un primo punto , una classe politica intelligente dovrebbe cercare di agevolare i turchi e tutti quelli che vogliono sviluppare i loro traffici quindi portare soldi a Trieste. Non è un caso se c’è stata un’insurrezione portuale quando sono arrivati questi nuovi turchi, ricordatelo. Quindi per rispondere alla tua domanda i problemi burocratici non sono insormontabili ma basta la voglia di fare, la volontà e non essere in busta paga del sistema mafioso triestino. Che è tutto dire. E sommessamente aggiungo che ci vorrebbe una discussione più sui contenuti e meno sui personalismi come succede in questo sito e non solo purtroppo. Io continuo ad attendere dei contributi da parte di chi critica a prescindere su come risolvere il problema della concorrenza slovena. Io con gli altri di Triesteuropea continuiamo a pensare che sia un’opportunità che ci viene data per uscire dal torpore statalista mafiosetto. Quindi grazie Slovenia

  144. dieffe79 ha detto:

    oh ma che bello! siamo anche passati agli attacchi personali! questo sì che è un modo intelligente e civile di discutere.
    dunque:
    a. non ho nessun problema a dire chi sono, ma trovo di pessimo gusto violare (grazie, stefano) la mia legittima privacy solo per dire che “mio padre era” e che dunque (qual è poi il nesso?) “dico cose infantili” (quali? elenco preciso, grazie) e sono un “incapace”(in base a che cosa?, detto da chi?, con quale know how?). trovo altamente riprovevole scomodare i defunti, fare paragoni e lanciarsi in giudizi senza sapere nemmeno di che cosa si stia parlando (inviterei pertanto enrico o chi per lui a richiamare all’ordine chi si rende artefice di post che mirano a infamare in modo del tutto inventato il lavoro di un professionista);
    b. l’onorevole fedriga, al pari di qualunque mio committente, se non si dovesse più ritenere soddisfatto della mia opera professionale potrà tranquillamente chiedere la rescissione del contratto. di certo non discuto qui, con una persona che nemmeno si firma, di “presunti mali di pancia” relativi alla mia asserita incapacità a svolgere il mio lavoro. che poi, detto a chiare lettere, mi interessa ben poco di cosa pensano terzi. l’importante è ciò che pensa il committente e le statistiche (perché anche su quelle ci si basa) danno ragione a quanto a oggi fatto;
    c. caro claut, stai anche dicendo che “non avendovi aiutati molti anni orsono, ho favorito un presunto sistema mafioso a sistiana”? siamo al ridicolo, perché non ho mai ricoperto alcuna carica elettiva per cui non ho mai avuto nelle mani il pallino decisionale né tantomeno i cordoni della borsa;
    d. siamo al grottesco poi quando si afferma che “il mio silenzio è stato assordante”: se porre domande precise è “roba da sud italia” mentre affermare che “siamo retti da un sistema mafioso” ma senza specificare fatti e persone è “normale” allora penso che venga meno qualunque base di confronto seria;
    e. il quaquaraqua a me non piace. se si parla si argomenta e con dovizia di particolari. se non si è in grado di farlo, anziché costruire ridicoli attacchi personali da asilo nido, come ti ho già detto di persona, “vai al mare e non perdere tempo con la politica”.

  145. Lady65 ha detto:

    La tua foga ti sta facendo diventare un po’ cieco, ho detto che alcuni miei amici della Lega si lamentano del poco spazio che ha Fedriga, non volevo offenderti se l’ho fatto ti chiedo scusa, mi chiamo Paola Kostelic abito a Servola compio 45 anni tra qualche settimana , le misure non te le dico perchè sei troppo giovane per i miei gusti ( sono sposata con due figli) e ovviamente scherzo. Cosi abbiamo violato la privacy entrambi. Se rileggi bene ho detto che non è colpa tua se Fedriga ha poco spazio sui mass media, ma è colpa del sistema informativo drogato e per questo ho fatto alcune domande a Claut che mi ha risposto in maniera abbastanza esaustiva. Prima di tornare a Trieste per tua conoscenza ho lavorato nel mondo delle pubbliche relazioni presso alcune multinazionali a Londra, New York, quindi sulla competenza lasciamo perdere, sulla mia idiozia nel tornare a Trieste e sposarmi con un triestino , beh tutti facciamo degli errori nella vita. Sulla tua acrimonia nei confronti di Claut capisco sempre più cose ed è un bene violare la privacy cosa dici? Non offendo nessuno ma internet è uno strumento meraviglioso che fa arrivare dritti al punto senza tanti fronzoli Ora torchio Claut con un altro post

  146. Lady65 ha detto:

    Caro Claut

    approfittiamo di un sito internet libero come questo per parlarci senza fronzoli. Io capisco quello che vuoi fare, sono dalla tua parte perchè negli Stati Uniti, in Inghilterra guadagnavo tanti soldi, poi ho fatto una scelta di vita che è stata quella della famiglia prima di tutto. Ma tu vuoi far rinascere questa città parlando di cose che il triestino medio non capisce. Approfitto anche per chiedere scusa ai grillini, non li voglio offendere ma stiamo arrivando al punto. Che cosa pensi di fare con un elettorato triestino assuefatto alla rassegnazione e suscetibile, instabile emotivamente? Pensi che un gruppo di ragazzini, e altre persone entusiaste siano il futuro? Come ci arrivi all’elettorato se non hai spazio sui mass media? Se non lo danno a Fedriga , pensi che lo daranno a te? Come pensi di arrivare a raccogliere le firme necessarie se hai un fuoco di sbarramento soprattutto tra quelli che tu definisci amici come dieffe? Non ti conviene prendere il gruppetto di persone che sono con te e fare un accordo con il centro sinistra nella fattispecie il pd? Comunque voglio lanciare un messaggio a tutti, possiamo pensarla come vogliamo ma uno come Claut che risponde a tutti con grande pazienza e una sincera voglia di fare, va tutelato non distrutto

  147. dieffe79 ha detto:

    per inciso, se “alcuni tuoi amici della lega si lamentano” a me interessa poco. suggerirei invece a queste persone (ammesso che sia vero) di impegnarsi di più personalmente affinché anche il resto del partito abbia maggior visibilità. ma questo esula dai miei compiti, per cui rimane una mia considerazione personale.
    “così abbiamo violato la privacy di entrambi” un bel corno: tu hai violato la mia e poi hai liberamente deciso di darti un nome.
    già solo ipotizzare che io possa essere incompetente nel lavoro che svolgo è di pessimo gusto, non perché io mi ritenga immune alle critiche ma perché certe illazioni andrebbero motivate a fondo e non buttate lì a casaccio.
    puoi aver lavorato a londra, new york e dove vuoi ma è evidente che non hai alba di come ci si debba interfacciare sui social networks.
    acrimonia nei confronti di claut, solo per aver posto delle domande? non ho parole.
    i “tanti fronzoli” sono i giri di parole, le stupidaggini e altre cose che ho letto nei post tuoi e di claut (tra l’altro, vi assomigliate molto nel modo di scrivere…) proprio per non arrivare al dunque. nomi, fatti, proposte specifiche, risposte alle critiche/osservazioni: questi sono gli unici elementi che interessano me e questa discussione.

  148. dieffe79 ha detto:

    e poi basta con questa storia che fedriga non ha spazio.
    ha più del doppio dello spazio dato ad antonione e camber, ha più visibilità (parliamo sempre del piccolo) di tutti i membri dell’udc e di buona parte degli esponenti delle giunte comunale e provinciale.
    questo è, statistiche alla mano. il resto sono chiacchiere.

  149. Lady65 ha detto:

    Affermare che Claut e io siamo la stessa persona perchè scriviamo nello stesso modo è infantile, anche perchè diciamocelo francamente scrivo meglio di lui, questo si che è offensivo. Vi è una suscetibilità di fondo che per me è incomprensibile , tutto quà. Sono daccordo con te , la Lega dovrebbe fare di più per avere visibilità , ma ci dovrebbe essere anche un’altra qualità del personale politico. Senza fare insinuazioni senza senso, caro dieffe, iniziamo una discussione tra esperti di pr, che il lettore possa capire. Dimmi cosa faresti tu al posto di quelli di Triesteuropea? Io penso che il materiale umano medio di questa città sia talmente scarso che fanno già dei miracoli ad essere arrivati a questo punto.

  150. dieffe79 ha detto:

    è tseuropea che deve convincere me e gli altri cittadini, non il contrario.
    i consigli non servono. a questo punto andare al mare sarebbe senza dubbio la scelta migliore.

  151. omo vespa ha detto:

    perche solo diese mila posti de lavor? i soliti no se pol! femo subito cento, ducento, trecento e anche piu.

  152. DaVeTheWaVe ha detto:

    @Lady65: sono d’accordo con df. tu e claut scrivete in modo molto simile. anche la grammatica è terribile in entrambi: “suscetibilità” (x2), “quà” (come aveva già fatto notare anche bibliotopa), “daccordo”…
    anche la costruzione della frase è simile…
    magari eravate compagni di classe alle elementari…

  153. Davide Giacca ha detto:

    e magari scrivete anche dallo stesso pc…

  154. chinaski ha detto:

    dieffe79

    sono tornato indietro e ho riletto il nostro scambio di opinioni a partire dal commento n. 47. adesso salta fuori che il professionista della comunicazione sei tu. bah.

    claut

    diciamo che non mi e’ piaciuto il modo in cui mi hai risposto nel n. 71.

    martino “chinaski” prizzi

  155. dieffe79 ha detto:

    @ chinaski

    liberissimo di non condividere quanto scrivo o come lo faccio.
    così come io non ho condiviso la tua interpretazione del post 46. ma queste cose ce le siamo già dette, a differenza di altri, in maniera pacata e corretta.

    @ dave e davide

    condivido. ho qualche dubbio sul fatto che esista sul serio. chissà se è iscritta alle liste elettorali… sarebbe curioso poter verificare….

  156. DaVeTheWaVe ha detto:

    @dieffe79: per la cronaca, dave e davide, son sempre mi…

  157. Alessandro Claut ha detto:

    Ragazzi va bene scherzare un po’ ma tirare fuori che io e lady65 siamo la stessa persona mi sembra un po’ deprimente anche perchè non avrei il tempo per stare ore a scrivere con il mio nome e quello di altri. Sul fatto che scriviamo più o meno nello stesso modo, penso che sia la foga, non so cosa dire onestamente.

    Per Chinaski.

    Ti giuro che non voglio essere offensivo e la mia è una sincera meraviglia e quindi voglio capire alcune cose: da quello che ho capito sei un ricercatore di matematica che prende 1.600 euro? Ho degli amici che sono ricercatori in Usa e guadagnano cifrone come in Austria , perchè in Italia vi pagano poco? Cosa può fare un movimento politico locale per darvi un posto di lavoro più dignitoso?

    Per Dieffe

    ti devo delle scuse pubbliche. Non ho mai detto che sei un mafioso, ci mancherebbe altro, solo che secondo me potevi aiutarci quando contavi qualcosa e non lo hai fatto. All’epoca se ci fosse stato qualcuno oltre a noi a prendere posizione sulla speculazione di Sistiana, sarebbe stato meglio per tutti. Invece adesso godono in pochi e soffrono in tanti. Sul resto non ho tempo adesso casomai risponderò dopo, ma non vado al mare anche perchè oggi piove e poi chi ha detto alla gente di andare al mare a suo tempo ha fatto una brutta fine. Arridatece er Cinghialone

  158. chinaski ha detto:

    claut

    la mia paga mensile come ricercatore universitario e’ di circa 2000 euro netti. i 1600 euro si riferiscono a un contratto per 40 ore di lezione frontale all’ ictp (+ preparazione delle dispense + correzione settimanale dei compiti, per un totale di circa 100 ore di lavoro effettivo, spostamenti esclusi). puoi fare facilmente il conto, e vedere che il guadagno reale e’ di 16 euro all’ ora (cioe’ meno di un manovale). l’ anno scorso ho tenuto il corso, perche’ mi interessava come esperienza. quest’ anno ho declinato, per avere piu’ tempo da dedicare alla mia attivita’ all’ interno dell’ universita’. se mi dovessero tagliare la tredicesima, mi mangerei le mani.

    da quanto ho scritto, ti dovrebbe risultare chiaro che creare lavoro e pil partendo dall’ universita’ e dai centri di ricerca non e’ una cosa che si fa con la bacchetta magica.
    (e comunque richiede investimenti pubblici, persino negli usa iperliberisti).

    inoltre non esiste una dimensione locale della ricerca. per cui, quando mi chiedi:

    “Cosa può fare un movimento politico locale per darvi un posto di lavoro più dignitoso? ”

    io ti rispondo:

    1) il mio posto di lavoro E’ dignitoso.
    2) in generale: che cosa puo’ fare un movimento politico locale per il mondo della ricerca? direi ben poco, in italia come in usa.

  159. dieffe79 ha detto:

    non sono nemmeno d’accordo su sistiana. anzitutto perché non ho mai contato nulla, non avendo avuto mai cariche di sorta. secondariamente perché non vedo tutta questa miriade di gente che soffre per le scelte fatte.
    il progetto non mi è mai piaciuto, ma i disastri paventati mi sembrano esagerazioni belle e buone.

  160. Alessandro Claut ha detto:

    Chinaski

    grazie della risposta. Ti facevo quella domanda perchè stiamo preparando il programma sociale di Triesteuropea, su fb abbiamo lanciato un messaggio e ci stanno arrivando mail di casi veramente incredibili (triesteuropea@yahoo.it) Gente che ha 4 milioni di vecchie lire come te che una volta era una pagona e che ora a malapena soppravivono. Ecco perchè mi interessava il tuo caso. Vogliamo dare delle agevolazioni a chi ha un reddito complessivo sotto i 4 mila euro, recuperando i soldi attraverso alcuni settori pubblici locali sottoutilizzati, ma a settembre saremo più concreti e corretti e se hai suggerimenti da darci o qui o via mail siamo a disposizione. In bocca al lupo

  161. chinaski ha detto:

    claut

    non so che genere di persone conosci tu. ti assicuro che 2000 euro netti al mese sono una buona paga. e’ chiaro che una famiglia di 4 persone ci sta un po’ stretta. ma noi siamo in 4, mia moglie e’ una precaria della scuola, e da settembre a giugno 900 euro al mese li porta a casa. e per come la vedo io non stiamo affatto male. le emergenze sociali sono altre, e dovresti saperlo.

    per quanto riguarda la ricerca, il problema sono i fondi strutturali, il blocco del turn-over, la mancanza di una politica per la ricerca (ma la politica *sulla* ricerca, quella c’e’, vedi cellule staminali. ma forse quella sarebbe meglio chiamarla politica *contro* la ricerca)

  162. Antonio ha detto:

    Trieste ha dilapidato nel corso dei decenni il suo “vantaggio culturale”, che la distingueva dai territori circostanti, si è accontentata a vendere jeans pensando che il mondo socialista sarebbe durato per sempre. A tutt’oggi a Trieste si vive esattamente come trent’anni fa: sempre in auto, blocco mentale verso “gli slavi”, luoghi comuni verso “i friulani”, scarsa sensibilità verso le problematiche ambientali, mentalità assistenzialista. Chi è oggi il triestino medio? E’ pronto a cambiare mentalità, a rivoluzionare il suo modo di vivere, a confrontarsi con il mondo? E cosa più importante, c’è qualche politico che sta spiegando ai triestini che o si cambia o si muore???

  163. omo vespa ha detto:

    “Vogliamo dare delle agevolazioni a chi ha un reddito complessivo sotto i 4 mila euro”

    cio, ma a meza italia te ghe vol dar agevolazioni?

  164. Eros ha detto:

    Antonio ha ragione da vendere.

  165. Eros ha detto:

    2.000 euro al mese per un dipendente sono anche troppi visto il livello medio produttivo di un lavoratore italiano. Livello molto basso. Dall’avvento, nel 69, del centro-sinistra la produttività in Italia è calata costantemente. Mentre è cresciuta la spesa pubblica, usata da ogni governo per mantenere clientele
    Di parassiti pagati con le tasse di noi autonomi.

  166. Alessandro Claut ha detto:

    Prima dei soliti processi ho detto che stiamo studiando quello che si può fare sotto un reddito complessivo di 4 mila euro, ovviamente lordi. Abbiamo ancora tempo per preparare questo punto , anzi gradirei alcune proposte. Mi hanno riferito che a Bolzano ci sono i consulenti del risparmio, cioè insegnano come risparmiare alle famiglie bolzanine. Secondo me è una boiata , ma la crisi dei redditi ricade nei comuni dove la gente risiede e stanno discutendo cosa fare per sostenere i redditi. Siamo gli unici che discutono di queste cose e stanno cercando di presentare alcune proposte. Una cosa che mi ha veramente sconvolto e che non immaginavo esistesse a Trieste se non in alcuni casi limiti è la baby prostituzione. Ci sono minorenni che fanno sesso per avere la ricarica telefonica, tanto per dire. Pensavo che questo succedesse soprattutto nelle grandi città invece mi raccontavano alcune operatrici sociali che a Trieste ci sono tantissimi casi ancora peggiori.

  167. Alessandro Claut ha detto:

    Per Antonio

    Hai ragione ma ci siamo noi che stiamo cercando di fare qualcosa , come vedi con grandissimi sforzi .

    Per Eros,

    sappiamo benissimo che cosa dobbiamo fare noi autonomi, ma stiamo cercando di preparare delle proposte concrete anche per noi/voi. Aiutaci anche tu in base alla tua esperienza a preparare il programma. Via mail ci stanno arrivando proposte sulla Tarsu, su dilazioni nei pagamenti delle bollette. Onestamente non so se si possa fare o no, ma accettiamo proposte qui o via mail

  168. Luigi (veneziano) ha detto:

    Vedi, caro Alessandro: io concepisco solo un modo di dire le cose, se si vuole fare un discorso serio. Lo riassumo con la parola “competenza”.

    Tu sei evidentemente e patentemente un “incompetente”. ogni volta che scrivi una frase in più, dimostri d’essere irrimediabilmente incompetente.

    Vogliamo fare un altro esempio, sulla falsariga di quelli che già hai snocciolato a ripetizione?

    Tu scrivi: “Il problema della zona economica speciale come io continuo a chiamarla impropriamente deve essere ricondotta su un altro livello. Cioè fare pressione per poter usare le agevolazioni della zona franca e dei punti franchi per attirare gli investitori interessati”.

    E adesso ti dimostro per l’ennesima volta che tu di queste cose non capisci nulla.

    Tu hai parlato di una ZES a Trieste ove l’IRES (Imposta sul Reddito delle Società) sia al 20%, per sbaragliare la concorrenza slovena che invece ha quest’imposta al 23%.

    Tralascio quanta pochezza di contenuto vi sia in linea di principio in tutto ciò, dato che (tanto per fare un esempio) l’economia manifatturiera più forte dell’Europa – quella tedesca – ha un’imposta sui redditi delle società più o meno pari al 30,5% (più alta di quella italiana!), per cui – stando alle tue teorie – i tedeschi dovrebbero essere già stati sbaragliati al 110%, senza più nessuna industria.

    Tralasciato questo macigno concettuale col quale ti potrai trastullare nei prossimi anni di proficui studi, io ti domando: secondo te le agevolazioni della zona franca e dei punti franchi di Trieste comprendono anche qualche misura sull’IRES o sull’IRPEF?

    In pratica, tu prima affermi che la magica soluzione è l’abbattimento delle imposte sui redditi, poi dici che non è questa: basta estendere quanto già previsto per la zona franca esistente.

    In pratica, ogni volta che devi parlare di una cosa concreta, casca fragorosamente il tuo palco.

    E’ questo che veramente mi lascia perplesso, oltre al fatto che ti rode più il fegato non sapere chi io sia, piuttosto che riuscire a confutare in modo decente le mie obiezioni.

    Che ritengo sempre più fondate.

    Luigi (veneziano)

    PS Mi chiedi perché in Repubblica Ceca esistono agevolazioni fiscali e tasse basse nonostante siamo in Europa. Perché non studi un po’ la situazione locale e non ti rispondi da solo?

  169. Lady65 ha detto:

    Ma per quanto tempo dobbiamo sopportare Luigi il Veneziano che continua a bacchettare Claut invece di dire cosa bisognerebbe fare per risolvere i problemi triestini? Io a Claut voglio dare alcuni consigli per il programma sociale
    1) mamme single: in molte parti d’Italia ( Bolzano, Lodi, Bologna ad esempio) vi sono dei progetti guida che accompagnano sia i genitori che le mamme sole a fare i passi giusti per ottenere le agevolazioni che quei Comuni danno. Le mamme in generale, ma soprattutto quelle single, hanno bisogno di più aiuto. I soldi per queste agevolazioni si possono ottenere risparmiando sulle assunzioni negli enti pubblici locali e tagliando le consulenze
    2)alcolismo e droga: il Comune dovrebbe fare più feste analcoliche ed educare i giovani bypassando i genitori che ormai non hanno tempo per educare i bambini
    3)giovani coppie ( sia etero che gay) aiutare con agevolazioni i giovani bamboccioni ad uscire da casa e formare delle coppie con prole. L’Acegas dovrebbe aiutare con agevolazioni sui pagamenti delle bollette.
    4) gli anziani: in uno dei vostri primi post avete parlato giustamente del problema degli anziani. Fate quello che avete detto e avrete il voto di tanti anziani

  170. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    @claut

    piu’ che altro a me interesserebbe sapere come pensi di procurarti il consenso del potere centrale per avere agevolazioni simili. dunque capire se potresti essere un buon politico/stratega. cosa necessaria per uno che aspira a governare, secondo me. poi, per le qestioni tecniche, ogni governante si circonda di consiglieri.
    insomma, “fare pressione” mi pare un po’ velleitaria come risposta.

  171. Eros ha detto:

    Lady65, lascia stare. Se nessuno prende provvedimenti contro gli insulti che Luigi Veneziani dispensa cotidie qui dentro, vuol dire che un raccomandato

  172. Luigi (veneziano) ha detto:

    Egregia 45enne.

    In Lombardia si usa il seguente detto: “Ofelè, fa’ el to mestè”, che significa: “Pasticciere, fa’ il tuo mestiere”. Egli si presenta per essere eletto, io faccio il mio mestiere di elettore: gli pongo domande e chiedo risposte.

    Il signor Claut si presenta a governare Trieste, ma presenta ipotesi di soluzioni – come la definizione del livello di imposizione fiscale – tipiche di un governo nazionale o addirittura dell’Unione Europea, nel nostro ordinamento. Di conseguenza, si candida ad influenzare da Trieste l’intera politica nazionale ed europea.

    Tu probabilmente non te ne sei accorta, ma questo signore propone soluzioni roboanti in maniera dilettantesca, senza saper distinguere una tassa da un’altra e senza conoscere la differenza fra una ZES (o come cavolo vuole chiamarla) e le caratteristiche del porto franco di Trieste.

    Parla di “flat tax” mettendo in bocca a Tremonti e a Berlusconi un’idea che questi non si sono nemmeno sognata.

    Afferma che togliendo una decina di baroni dall’università di Trieste, “decine di migliaia” di nuovi studenti accorreranno in massa ad iscriversi. Decine di migliaia! Ma tu non ti rendi conto del fatto che il Claut non ha nessuna contezza dei numeri che propina?

    Sapete che c’è? C’è che se invece del 20% di IRES noi mettiamo a Trieste-e-solo-a-Trieste un’IRES del 5%, allora la città diviene un bengodi della Madonna!

    Problemino: perché l’Italia o l’Europa dovrebbero finanziare Trieste-e-solo-Trieste? In base a quali regole? In base a quali principi logici?

    Perché le ZES in Europa non si finanziano da sole, come blatera implicitamente Claut: vengono pagate CON I SOLDI DI TUTTI GLI ALTRI!

    Queste sono le cose cui Claut dovrebbe rispondere.

    Il pifferaio magico, mia cara, è una storiella troppo vecchia perché non la si conosca…

    L.

  173. Alessandro Claut ha detto:

    Grazie Lady 65 per i consigli. Penso che tutti avranno capito che io e Lady65 NON siamo la stessa persona. Solo una donna può scrivere un post durante la semifinale dei mondiali.

    Per Ng

    I leader politici si circondano di esperti nei vari campi, questo all’estero e noi stiamo cercando di fare questo tipo di discorso. Come dici tu sugli aspetti tecnici ci saranno degli esperti che chiameremo per mettere daccordo le esigenze triestine con le normative vigenti. L’iter sarà il seguente:
    1) spostamento dei punti franchi e delle zone franche con provvedimento della Prefettura di Trieste come hanno fatto a suo tempo per togliere la zona franca nell’area Evergreen ( a proposito che fine ha fatto quella porzione di zona franca?). Verranno spostate nell’area ex Esso ex Aquila che diventerà la zona logistico portuale industriale. Ho già spiegato altre volte cosa fare in quelle aree se vuoi te le ripeto in un altro post.
    2) Chiedere la chiusura della Regione FVG e la creazione di provincie autonome stile Tn e Bz. Poi chiamiamola città metropolitana , regione venezia giulia, zona urbana , zona economica speciale, grampa e scampa, non so chiamiamola come vogliamo ma il fatto è che i soldi invece di stare a Trieste vanno in Slovenia per cui bisogna fare qualcosa per valorizzare la nostra specificità. Ricordo che senza Trieste non sarebbe mai nata la Regione Autonoma.
    3) Il Porto di Trieste è il traino dell’economia triestina per cui dobbiamo essere come Amburgo o Rotterdam , città o regioni autonome che decidono loro chi deve essere il Presidente. E il 6 % dei diritti doganali devono andare a Trieste , non solo una piccola parte ( di solito 30 milioni di euro) mentre ci spetterebbero 180 milioni che non si sa dove vadano a finire.
    La strategia da adottare la si vedrà in base alle resistenze del potere centrale. Onestamente credo che gli unici a fare resistenza saranno i triestini che hanno prosperato nel sistema marcio e corrotto attualmente vigente. Che secondo me sono tanti purtroppo. Perfino i friulani sarebbero daccordo a lasciarci andare da soli, i goriziani come al solito staranno in mezzo senza prendere una decisione

  174. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Sempre per l’egregia 45enne

    Adesso se n’è aggiunta una nuova: Claut modificherà la Costituzione italiana “chiudendo” (questo il verbo usato) la regione FVG e creando province autonome al posto della regione. Ovviamente queste “province autonome” saranno… quante? Claut non ce lo dice, per cui immagino che invece del FVG ci saranno le province autonome di Pordenone, Gorizia, Udine e Trieste. O forse sta pensando solo a Udine e Trieste, con Gorizia divisa in due (“i goriziani come al solito staranno in mezzo”, ci tocca leggere)?

    Va da sé che questa piccolissima modificazione del nostro ordinamento statale sarà ottenuta grazie ad un travolgente successo alle prossime comunali di Trieste.

    Poi saranno da convincere i 900 parlamentari italiani, ma che problema vuoi che sia: “de minimis…”.

    L.

  175. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    per i friulani passi, ma per il resto d’italia la vedo dura. pensa che una simile effervescenza dinamica l’avevano quelli del progetto nord est, ma coinvolgevano l’intero triveneto per creare una massa critica sufficiente a scardinare interessi costituiti a roma. voi di triesteeuropea invece siete una piccola pulce locale, che vi battete per interessi che coincidono solamente con il territorio triestino. quindi la vedo duretta(per usare un’eufemismo).

  176. Alessandro Claut ha detto:

    Per quanto riguarda l’anonimo veneziano,

    E’ da mesi che ti ripeto alcuni concetti molto semplici:
    1) sono un ignorante che per diversi motivi ha avuto la fortuna o sfortuna di essere stato per anni Presidente di un’associazione ambientalista che ha dei meriti riconosciuti a livello internazionale e nazionale che è stata distrutta dal sistema mafioso triestino. Ho buttato via tanti soldi , ho perso un lavoro, mi hanno fatto tante angherie, minacce, gatti neri sgozzati, etc. Il mio collega ha avuto testa di capretto, minacce di morte scritte sotto casa, per non parlare del mondo della ingiustizia triestina che ha distrutto le vite nostre. Nonostante tutto questo ho deciso insieme ad altri ex Amici della Terra di creare Triesteuropea. Questo è il mio background politico e culturale.
    2) Triesteuropea è formata da persone di buona volontà e non da esperti tuttologi come te che poi dicono tutto e il contrario di tutto.
    3) Lo hanno capito tutti che quando ci sarà la discussione sulla creazione di una coalizione vincente noi prenderemo la parola e diremo ok siamo con voi ma vogliamo che la soluzione dei problemi triestini avvengano attraverso i punti x y w z etc etc.
    4)La tua bulimia di dichiarazioni offensive arroganti, ti fa intervenire su tutto lo scibile umano per cui è giunto il momento che tu chiarisca una volta per tutte i tuoi atteggiamenti ai quali i lettori potranno dare un giudizio, io lo evito .

  177. ng(mediamente provocatorio) ha detto:

    ups, ha gia risposto luigi.

    p.s. luigi ha ragione. e che la mamma non gli ha insegnato i modi giusti comunicarla, perdonalo.

  178. Alessandro Claut ha detto:

    Ad esempio quando dici

    “Afferma che togliendo una decina di baroni dall’università di Trieste, “decine di migliaia” di nuovi studenti accorreranno in massa ad iscriversi. Decine di migliaia! Ma tu non ti rendi conto del fatto che il Claut non ha nessuna contezza dei numeri che propina?”

    sei lo stesso che qualche mese fa diceva questo?

    Luigi (veneziano) 28 dicembre 2009, 11:38
    @ bulow
    Anni fa per purissima curiosità sono andato a vedere la prima grande manifestazione della Lega Nord a Venezia. Quella, per intenderci, dove Bossi getta in laguna l’acqua del Po.
    Non avrei mai creduto che tutte queste carabattole “Völkisch”, le teste vichinghe, i celti, il dio Lario, le balle cosmiche sulla storia dell’umanità (avete mai sentito Bossi che racconta la rivoluzione francese? Meglio dell’imitazione di Corrado Guzzanti) e la più clamorosa delle balle – la Padania – avrebbero in qualche modo fatto breccia.
    Eppure adesso per le solite pastette fra partiti la Lega andrà a prendersi il posto di governatore della mia regione.
    Regione nella quale sono sorti come funghi decine e decine di gruppi e gruppuscoli Ur-veneti, che vanno dai nostalgici della Serenissima ai reenactors dei vari reparti militari veneziani, con leghe e leghette che propongono l’indipendenza del “popolo veneto”.
    Le cose pessime di tutto ciò sono:
    1. Le radici ideologiche, che spessissimo sono prese paro paro dai più beceri e volgari pamphlet razzisti del XIX secolo.
    2. Il rapporto con gli altri “popoli” (soprattutto con gli “Italiani”) che sono visti come un inguardabile e posticcio miscuglio. Il binomio che ne deriva (purezza etnica “nostra” vs. miscuglio “altrui”) è uno dei pilastri del razzismo classico.
    Io ritengo tutto ciò di una disarmante pochezza intellettuale, ma allo stesso tempo un potente segno dei nostri tempi: il movimento vorticoso di popoli, idee e lingue crea ansia, e la tipica risposta – ce lo insegna la sociologia – è il ritorno alle radici, vere o presunte, al “mito”. Questo si accompagna a potentissime spinte alla chiusura: conoscendo il proprio orticello si ritiene che solo in esso vi sia salvezza.
    La mia idea invece è proprio opposta: senza per nulla rinnegare le proprie radici, dobbiamo attrezzarci ad essere plurilingue, aperti alle esperienze le più varie, a considerare l’altro come un’opportunità di crescita.
    Alle scuole elementari mio figlio ha trovato figli di marocchini, tedeschi, austriaci, francesi, spagnoli, ungheresi, finlandesi.
    L’altro giorno sono andato a parlare con i suoi professori al liceo e mentre aspettavo nel salone d’ingresso ho sentito ragazzi che parlavano veneziano, italiano, cinese ed inglese: la scuola ha organizzato un sistema di scambi culturali con altre scuole in giro per il mondo, per cui continuamente aliquote di studenti del liceo passano due/tre mesi in altri paesi, mentre in questa scuola arrivano studenti stranieri.
    Ve lo vedete un professore di storia protoleghista che racconta ad una classe di veneziani, italiani di altre regioni, cinesi, marocchini ed australiani (la composizione attuale della classe di mio figlio) che la nostra civiltà deriva dal dio Po?
    Luigi (veneziano)

    Ecco vedi sei lo stesso per cui noi vogliamo la stessa cosa . Che i nostri figli studino con altri figli di altre etnie .

  179. Alessandro Claut ha detto:

    Ah aspetta accidenti sto facendo a perdere ai lettori il pezzo più bello . Rileggete le sprezzanti dichiarazioni sulle migliaia di persone e poi leggete questo

    56
    Luigi (veneziano) 22 dicembre 2009, 10:23
    Ho avuto già modo di discutere con Fabio Amodeo su questo aspetto, ed in primo luogo sui numeri.
    Egli afferma che a Trieste nel 1914 ce n’erano trentamila, di austriaci. Questo a me pare un dato completamente campato in aria, visto che al censimento del 1910 erano poco meno di 12.000 quelli che dichiaravano come lingua d’uso il tedesco.
    Perché se ne sono andati via?
    Perché in gran parte erano dipendenti pubblici e perché in gran parte erano di recente immigrazione. Basta confrontare i 12.000 del 1910 con i 5.141 tedescofoni del 1880. In trent’anni gli austrotedeschi erano più che raddoppiati.
    Essendo sparita l’Austria ed essendo stata messa in opera dall’Italia una politica antiaustriaca fin dai primi giorni dell’occupazione militare del 1918, gli austrotedeschi triestini si sono sentiti ancora più estranei ad una città che in fondo per molti non era la loro.
    Concordo con Marisa (oggi ci sarà un cataclisma cosmico) sul fatto che la Trieste-ombelico-del-mondo è in realtà durata pochi decenni, grazie ad un evento del tutto singolare ed irripetibile: la parte austriaca dell’impero bicefalo fece di questa città precedentemente insignificante l’unico emporio commerciale. Ventotto milioni di persone avevano quest’unico terminale di imbarco/sbarco delle loro merci.
    A ben pensarci, non fu altro che la riedizione dello stesso identico monopolio sui commerci (al netto delle debite differenze) che Venezia aveva imposto a tutto il suo variegato impero per qualche centinaio d’anni.
    Ebbene: questo non tornerà MAI PIU’, e quindi Trieste deve inventarsi un futuro che necessariamente sarà completamente diverso dal passato, ma comunque legato ad esso.
    Questo futuro – a mio parere – dev’essere sempre legato al commercio e quindi alla portualità, sapendo che ad ovest e ad est la città non ha più le lande desolate, ma altre località che si propongono lo stesso identico destino, soprattutto Capodistria e Fiume.
    Capodistria e Fiume non sono i “naturali alleati” di Trieste, ma sono i principali concorrenti del capoluogo del FVG. Infatti gli sloveni (e questo è un mero dato di fatto: non vuole essere una critica di stampo nazional-irredentistico) PRIMA di fare qualsiasi altro lavoro di connessione fra Trieste e l’est Europa o fra Fiume e il mercato retrostante hanno cercato e cercano tuttora di favorire il LORO porto: Capodistria. Del resto hanno un vantaggio in partenza: per andare da Trieste all’est, devi passare per il loro territorio. Gli sloveni si sono poi sempre messi di traverso contro la costruzione di un adeguato sistema di collegamento del porto di Fiume che passi per le loro terre, per lo stesso identico motivo per cui si metteranno sempre di traverso contro gli interessi di Trieste.
    Trieste – sempre a mio modo di vedere – ha assoluta necessità di far girare i soldi: non serve a nulla avere le banche stracolme di denaro come adesso. Le “famose” grandi famiglie triestine dove sono finite, nel gran gioco della borghesia italiana? Da nessuna parte: sono sedute sulle rendite di posizione (vere o presunte) e di fatto non incidono su nessuno dei puzzle del potere economico/industriale. I “buzzurri” friulani e veneti, che cinquant’anni fa andavano in giro con le pezze al sedere, oggi hanno creato un sistema, e i triestini li hanno semplicemente guardati fare.
    Trieste (e adesso mi scatenerò contro una bella fetta di utenti) ha bisogno (come Venezia, d’altro canto) di un’ondata di immigrazione, da qualsiasi parte essa provenga. Meglio ovviamente se si tratta di gente che ha testa e soldi, ma se 50.000 giovani di tutto il mondo arriveranno a svecchiare la città sarà solo un bene per tutti. Ma la triestinità dove va? Resterà uguale a com’era prima del 1920, e cioè in perenne movimento. O pensate che i triestini del 1850 fossero gli stessi del 1900?
    Mentre il Friuli ha un’anima “stanziale” e una forte identità etnica, Trieste deve avere un’identità completamente opposta: deve essere la capitale del cosmopolitismo, aprendosi completamente a tutti. Dovrebbe essere – e adesso mi spingo ancora più oltre – una città completamente multietnica, dove chi ci viene sa che dovrà diventare “triestino”, rimboccarsi le maniche, lavorare, commerciare, metter su famiglia e fare figli.
    Buon Natale a tutti.
    Luigi (veneziano)

    50 MILA GIOVANI DA TUTTO IL MONDO ? Luigi non hai la contezza dei numeri che propini

  180. Alessandro Claut ha detto:

    Ah un altra bella . Rilegettevi il bulimico quando dice

    @ Sempre per l’egregia 45enne
    Adesso se n’è aggiunta una nuova: Claut modificherà la Costituzione italiana “chiudendo” (questo il verbo usato) la regione FVG e creando province autonome al posto della regione. Ovviamente queste “province autonome” saranno… quante? Claut non ce lo dice, per cui immagino che invece del FVG ci saranno le province autonome di Pordenone, Gorizia, Udine e Trieste. O forse sta pensando solo a Udine e Trieste, con Gorizia divisa in due (“i goriziani come al solito staranno in mezzo”, ci tocca leggere)?
    Va da sé che questa piccolissima modificazione del nostro ordinamento statale sarà ottenuta grazie ad un travolgente successo alle prossime comunali di Trieste.
    Poi saranno da convincere i 900 parlamentari italiani, ma che problema vuoi che sia: “de minimis…”.
    L.

    Ecco avete letto? e ora leggetevi questa:

    Luigi (veneziano) 26 dicembre 2009, 14:29
    @ 142
    Marisa
    Quindi in questo quadro il Friuli aveva diritto a tutti i soldi e Trieste a nulla.
    Allora facciamo così: siccome la regione Friuli-Venezia Giulia nasce come autonoma nella Costituzione in modo assolutamente prevalente non per il Friuli, ma per le considerazioni relative ai territori della Venezia Giulia (si leggano le pp. 365 ss. de V.Falzone, F.Palermo, F.Cosentino, “La Costituzione della Repubblica Italiana, illustrata con i lavori preparatori e corredata da note e riferimenti”, Mondadori, 1976), Trieste ridà indietro 150 miliardi e si tiene l’autonomia regionale, mentre il Friuli si riprende quei soldi e diviene regione ordinaria.
    Pari e patta.

    Ecco hai visto caro Luigi il Veneziano? Ma stai dicendo le stesse cose con parole diverse dell’ignorantone pifferaio magico. Con la differenza che noi discuteremo con gli altri su questi argomenti con la massima educazione, rispetto per gli altri e apertura mentale nei confronti dei cittadini . Ma sull’iter tecnico parleremo quando sarà il momento opportuno, tu vai a studiare un po’ che stai facendo la figura di un Claut qualsiasi. Ma dai 50 mila giovani da tutto il mondo? ahah

  181. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Alessandro

    Continuo a rimanere sempre più perplesso.

    La mia domanda è una sola: ma tu riesci a capire il senso di ciò che leggi?

    Ti faccio solo un esempio: quando io dico che ci vorrebbero 50.000 nuovi cittadini, dico una cosa sostanzialmente diversa rispetto a te che affermi che spedendo a casa dieci baroni dell’università attiri qui “decine di migliaia” di studenti!

    Io affermo che per guarire dalla malattia ci vorrebbe un’aspirina, e tu invece dici: per prendere l’aspirina bisogna rivolgersi al cielo e gridare forte: “ASPIRINA!!!”.

    Hai capito la differenza (che ho espresso tramite metafora: te lo dico perché temo poi tu prenda tutto alla lettera) o ti serve un disegnino?

    L.

  182. DaVeTheWaVe ha detto:

    @claut: è inutile che te la prenda con Luigi V. in questo caso hai torto. cerca di restare in tema, e non fare faide con altri commentatori.
    per restare in tema, anche io sarei molto curioso di sapere come si fa a portare a trieste 10000 nuovi studenti, cacciando qualche barone.
    hai già una lista di proscrizione o farai un referendum?
    seriamente, mi sembra che molti tra gli argomenti da te proposti siano assolutamente campati in aria.
    per cortesia, rispondi con idee e dati sensati, e troverai gli elettori che cerchi. forse.
    grazie

  183. dieffe79 ha detto:

    @ eros:
    il centrosinistra in italia non è nato nel 1969.

    @ claut:
    “Triesteuropea è formata da persone di buona volontà e non da esperti”: mi pare un’affermazione di particolare gravità.
    “Solo una donna può scrivere un post durante la semifinale dei mondiali”: alle ore 22 del 6 luglio, ieri sera, la partita era ancora in corso.

    @ luigi
    speri davvero di ricevere risposte? è da almeno 150 commenti che chiediamo dettagli senza successo.

  184. dieffe79 ha detto:

    @ DTW
    appunto. a parte che, come ho già sottolineato in precedenza, gli iscritti all’units sono in aumento per cui il dato di partenza che vorrebbe l’ateneo in crisi sotto il profilo squisitamente numerico è del tutto errato.

  185. DaVeTheWaVe ha detto:

    @dieffe79: infatti non credo che il problema di units siano i numeri.
    chiedo solo di capire grazie a quale meccanismo, un sindaco possa scavalcare l’autonomia universitaria per licenziare i baroni, magari modificare corsi di laurea e quindi aumentare il numero di matricole…
    grazie ancora

  186. DaVeTheWaVe ha detto:

    o per presempio, come commenta Claut questo:
    — A Trieste, tra pochi giorni, il complesso ottocentesco del Porto Vecchio verrà affidato a un nuovo concessionario (ancora da indicare) che non lo abbatterà, come si era immaginato fino a dieci anni fa, ma lo riqualificherà sul modello dello «Speicherstadt» di Amburgo, dove le strutture del vecchio porto sono state riutilizzate e dialogano con fantasia e creatività con interventi contemporanei di ottima qualità. Dice Antonella Caroli, ex segretario dell’autorità portuale di Trieste e ora impegnata in Italia Nostra: «Si voleva abbattere. Poi, grazie a noi, è arrivato il vincolo nel 2001. E ora gli imprenditori sono soddisfatti, ormai convinti della validità di un’operazione di riuso che porterà benefici senza distruggere–
    (Corsera http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_07/lo_sfregio_del_secondo_porto_sulla_costa_di_siracusa_paolo_conti_6fce576c-898e-11df-9331-00144f02aabe.shtml)
    grazie

  187. jacum ha detto:

    “spostamento dei punti franchi e delle zone franche con provvedimento della Prefettura di Trieste come hanno fatto a suo tempo per togliere la zona franca nell’area Evergreen ( a proposito che fine ha fatto quella porzione di zona franca?). Verranno spostate nell’area ex Esso ex Aquila che diventerà la zona logistico portuale industriale. Ho già spiegato altre volte cosa fare in quelle aree se vuoi te le ripeto in un altro post.”

    Claut i punti franchi non possono esser spostati.
    Possono esser solo estesi e tale decisione viene proposta solo dal Direttore del Porto Libero da una decisione del Consiglio del Governo e approvata dalla Assemblea Popolare. vedi la legge internazionale vigente e valida ossia il Trattato di Pace con l’Italia 1947, e descritto nell’allegato VIII (Instrument of the FREE PORT OF TRIEST, dove l’articolo 1) dixi: in order to ensure that the port and the transit facilities of Trieste will be available for the use on equal terms by ALL INTERNATIONAL TRADE…).

    articolo 3 paragrafo 2 dixi che dentro al PLT, nei confini definiti nel 1939, non si possono stabilire zone speciali sotto la giurisdizione di uno stato….

    la soluzione per il malgoverno del Porto di Trieste quindi rimane solo e solamente nel PLT.

    comunque non mi hai risposto.
    mandi

  188. Alessandro Claut ha detto:

    Caro anonimo veneziano,

    tu scrivi 50 mila giovani da tutto il mondo per cui dici la nostra stessa cosa solo che noi articoleremo al momento opportuno ciò che vogliamo fare. Non ho nessuna intenzione di spiegare in piena estate ad un anno dalle elezioni per filo e per segno come fare per avere un aumento della popolazione. Comunque inizierò ad accennare qualcosa a dieffe a cui gli devo in fondo delle scuse nel post a lui dedicato. Per quanto riguarda te caro anonimo fatti un bagno di umiltà . Io non ho pagato la pubblicità per le faide personali ma per avere da voi lettori alcuni spunti di riflessione, proposte e anche ovviamente critiche aspre nei confronti di quello che vogliamo fare. Solo ripeto aiutatemi e aiutateci a migliorare.

  189. Luigi (veneziano) ha detto:

    Vuoi un aiuto? Non dimenticare il “sogno” generale di una Trieste rinnovata, ma non proporre cose manifestamente impossibili o – addirittura – false.

    L.

  190. Alessandro Claut ha detto:

    Per Dave e per gli altri che criticano la frase sui baroni universitari.

    Ecco vedi caro Dave, quello sui baroni è il classico esempio di come non si voglia capire il senso delle cose e ci si soffermi su un insignificante dettaglio. Ma questa è colpa mia non tua o vostra. Io ho un modo di scrivere, di spiegare , anche provocatorio, ad effetto battuta, per cui certe volte la gente fraintende. Ma tu sei sempre stato educato e rispettoso, provocatorio al punto giusto per cui ti spiego meglio quello che volevo dire con quella frase
    E’ logico ed evidente che il Sindaco di Trieste non può cacciare i docenti universitari dall’Università , ma può togliere gli incarichi pubblici a quei docenti universitari che per diversi motivi hanno tutto l’interesse a tenere le cose come stanno. Il concetto che volevo esprimere era quello di aiutare a svecchiare il mondo universitario aiutando la meritoria azione di Peroni per quanto possibile e di competenza di un Sindaco. Insomma grande apertura nei confronti del mondo universitario che è aperto alle sfide globali etc etc, e chiusura nei confronti degli acchiappapoltrone.

    Sempre per Dave

    ho letto sul Corsera quell’articolo oggi, che ti devo dire? Stanno facendo quello che noi vorremmo fare e continueremo a fare qualora dovessimo avere successo. Trieste come Amburgo è uno dei nostri motti. Ma a tutti quanti ripeto quello che ho detto stamattina ad un potenziale elettore che mi ha fermato in Via San Nicolò: il porto vecchio va riempito di contenuti , non va visto solo come recupero urbanistico. Ecco perchè dico e diciamo che possono arrivare migliaia di nuovi cittadini che ripopolino la città anche grazie a iniziative culturali universitare nuove.

  191. Alessandro Claut ha detto:

    Per Dieffe

    Non so se ti sei accorto che l’orologio di Bora.la è un ora indietro. Ad esempio ora ho finito di scrivere il post a dave e sono le 13.30 ma sul post compare 12.30 per cui ho scritto il post alle 23 e qualcosa . E purtroppo la partita era già finita. Ma oramai ti stai erigendo ad un novello critico di Triesteuropea a prescindere per cui lasciamo perdere.
    Voglio invece iniziare ad illustrarti cosa faremmo per ottenere il risultato di avere qualche migliaio di universitari, studiosi etc per ripopolare la città. Solo tu e pochi altri potete pensare che io voglia prendere il posto di Peroni. Ognuno al suo posto. Compito del Sindaco o di un gruppo politico che faccia parte di una coalizione vincente è quello di fare altro.
    Ad esempio chiameremmo tutte le realtà universitarie triestine, quelle scientifiche, e non solo, poi recupereremmo tutti i vecchi progetti che sono stati bocciati dai baroni universitari triestini nel corso degli ultimi anni. Capisci ora la frase sui baroni? Facciamo nomi e cognomi? Il G77 vuole creare da anni a Trieste il consorzio internazionale per la scienza e la tecnologia per il sud del mondo. Se vi fosse una classe dirigente formata da tanti Claut, quindi gente con un po’ di buonsenso e voglia di fare qualcosa di positivo, allora si chiamerebbero quelli del G77 e si direbbe: sentite bella gente vi diamo tutto quello che volete, quanta gente mi portate? Quanti progetti imprenditoriali, quanti posti di lavoro, mi portate merce in porto se vi diamo il G77?. Insomma inizierebbe una sana trattativa commerciale. Sono sicuro che hai qualcosa da ridire anche su questo.
    Un altro esempio? Un emerito sconosciuto che conta molto meno di te , di Luigi il veneziano e compagnia bella, cioè un bisiaco che si chiama Carlo Rubbia , è da anni che sta combattendo una battaglia per creare a Trieste una specie di area di ricerca dello sviluppo sostenibile con ricadute spaventose per tutta la città . Nelle sue intenzioni L’Enea creava una sede a Trieste. Ma per te queste sono bazzeccole vero? Ebbene gli spagnoli hanno detto a Rubbia le stesse cose che direbbe un Claut qualsiasi che è un povero pifferaio magico ignorante ed hanno creato all’interno del ciemat quello che volevano fare a Trieste. Non farmi dire quanta gente impiegano se no mi va di traverso il pranzo.
    Non ti basta? Le Generali da anni vogliono fare un centro di formazione professionale , nell’area della ex Cava Fracannoni da anni vogliono creare un campus universitario per accogliere nuovi studenti di nuove università, da anni l’Area di Ricerca, la Sissa etc etc chiedono più spazi perchè hanno tante richieste , un Claut qualsiasi invece di fare una Ditenave avrebbe creato un centro di ricerca navale di livello mondiale , all’epoca vi era la possibilità e vi è ancora qualche speranza. Sono solo alcune idee. Copiatemele pure

  192. Alessandro Claut ha detto:

    Sempre per dieffe:

    cosa c’è di particolarmente grave nell’affermare che Trieste è formata da persone di buona volontà e non da esperti? Fedriga è un premio nobel di qualcosa? E’ una persona intelligente volenterosa , che ha delle capacità e usufruisce della tua professionalità. Cosi vale per noi. Ambiamo ad avere gente di calibro internazionale per ripensare al futuro di Trieste. Questo è il compito della politica, mentre i politicanti fanno altro, cioè evitano che questa città decolli, ma tu affermi che loro hanno il consenso popolare per cui fanno quello che vogliono. Quindi vuoi dire che i triestini sono tutti dei coglioni che vogliono continuare a vivere nei debiti, senza lavoro in una città morta? Io non la penso come te. Ecco perchè abbiamo creato Triesteuropea

  193. dieffe79 ha detto:

    g77, rubbia, generali. vedo che l’elenco dei tuoi amici è nutrito di realtà e individui piuttosto influenti.
    sono certo che saranno i primi a sostenerti nell’attuazione del tuo programma.
    altro che critiche, non posso che fare i migliori auguri.

  194. dieffe79 ha detto:

    io affermo solo che in una democrazia rappresentativa chi prende i voti governa. l’attuale classe politica è legittimata a farlo e semmai sei tu a dire che gli elettori sono dei “coglioni” (sic…) visto che (sempre a tuo parere) avrebbero votato per una classe dirigente di questo livello.
    non capisco come mai scomodi fedriga di continuo. se hai dei problemi, rivolgiti a lui o a chi è deputato a parlare per suo conto e non a me, che non sono il suo portavoce e nemmeno il suo avvocato.

  195. DaVeTheWaVe ha detto:

    @claut: “Le Generali da anni vogliono fare un centro di formazione professionale , nell’area della ex Cava Fracannoni da anni vogliono creare un campus universitario per accogliere nuovi studenti di nuove università, da anni l’Area di Ricerca, la Sissa etc etc chiedono più spazi perchè hanno tante richieste…”
    Generali ha già un sito di formazione, a Mogliano Veneto. non ho mai sentito dell’idea di farne uno qui.
    Comunque il MIB forma già studenti di alta qualità, in area Risk Management e BA, indirizzati al mercato bancario/assicurativo. credo una trentina di persone all’anno, suppergiù…
    Se non sbaglio la sissa si sta per spostare all’ex sanatorio, e gli spazi non mancheranno.
    L’altissima qualità dei suddetti centri, è sia un fattore che un limite alle possibilità di crescita: se entrassero 2000 nuovi alunni al mib o alla sissa, calerebbe la qualità dell’insegnamento. e si saturerebbe il mercato… una roba è avere 50-100 professionisti formati all’anno da distribuire, un’altra è averne 1000. forse ci sarebbe una sovrapproduzione.
    Insomma preferisci la qualità o la quantità?

  196. Alessandro Claut ha detto:

    Uso Fedriga come esempio, perchè è uno dei pochi che salvo . Vogliamo far arrivare le menti migliori in circolazione e creare un progetto di sviluppo complessivo, Rubbia & co. non sono miei amici purtroppo se no non sarei quì a chiacchierare amabilmente. La sfida che lanciamo come Triesteuropea è vedere se c’è lo spazio politico per rappresentare una Trieste non rappresentata dalla classe dirigente attuale o meglio ancora presa in giro dagli attuali amministratori. Ma sinceramente pensi che il cittadino medio triestino sia contento della sua classe dirigente? Non ha alternative serie questo è il grosso problema e noi cerchiamo di creare quest’alternativa , con scarsa presenza sul Piccolo, ma grande presenza su altri mass media. E da settembre in poi spareremo quelle poche o tante cartucce che abbiamo, che qualcuno può considerare anche dei petardi. Ma ricordati che anche i petardi fanno molto male se usati bene.

  197. dieffe79 ha detto:

    chiedo scusa:
    a. se io non sono contento di un politico o di una classe dirigente non li voto. amen. non credo che vi sia un problema di rappresentatività: l’affluenza alle urne e l’alternanza che si è verificata sia a livello locale che regionale e nazionale dimostrano come il problema che evidenzi tu non sia reale. inoltre, ogni volta che si va al voto (specie amministrativo) si presentano numerose nuove liste e sempre (o quasi, rare le eccezioni) queste non superano nemmeno lo sbarramento.
    b. “scarsa presenza sul piccolo”: direi “nulla”, 18 righe in 3 mesi. “grande presenza sugli altri mass media”: quali? bora.la e triesteoggi.tv che vi vendono degli spazi? no, giusto per capire….

  198. Alessandro Claut ha detto:

    Tele 4 ad esempio. Il piccolo ho già spiegato come stanno le cose, poi ci sono altre forme di comunicazione che useremo. Butta via Triesteoggi e Bora.la A noi ci soddisfa. Sulle liste civiche hai perfettamente ragione molto spesso non hanno superato lo sbarramento, ma questa volta ci auguriamo che vi saranno meno personalismi e più collaborazione. Ma si torna sempre sul solito punto cioè come viene costruito il consenso generale . Fogar conta meno di noi, ed ha una credibilità sotto zero, eppure il Piccolo ultimamente da tanto spazio a sproposito, mentre iniziative interessanti hanno poco o nessun spazio. Non parlo di noi, ma in generale. Un lettore de Il piccolo si fa un’idea su Fogar ma non su di noi. Il piccolo ha la capacità di dettare l’agenda politica, sempre meno nella creazione del consenso popolare. Allora sei daccordo con me quando dico che il consenso popolare è drogato? Quanti soldi ha buttato via Mazzi nel 2006 pensando di fare l’ago della bilancia e beccandosi lo 0,0qualcosa? Tutto questo perchè nelle ultime settimane era sparito dal Piccolo, gli davano due righe in breve come dice lui, o perchè i triestini sono dei coglioni? Secondo me perchè non vi erano le condizioni all’epoca per delle liste civiche solitarie. Questa volta capiterà lo stesso o cambieranno le cose? Tu sei l’esperto attendo una tua disquisizione su un argomento che ritengo serio

  199. omo vespa ha detto:

    “il Comune dovrebbe fare più feste analcoliche ed educare i giovani bypassando i genitori che ormai non hanno tempo per educare i bambini”

    speremo de no!
    “bypassemo i genitori”?! semo mati – e alora femo fioi, “citadini”, in incubatrice, genenticamente modificadi, e ti vedera – no i beve, no i spuda per strada e no i se lamenta! paradiso in tera – e amen.

  200. dieffe79 ha detto:

    io non “butto via” nulla: opero tuttavia un distinguo tra chi mi dà spazio perché lo pago e chi mi dà spazio perché ritiene (a ragione o a torto, importa poco) che ciò che dico sia interessante/rilevante. purtroppo su tele4 non ho dati a disposizione, ma avendo assistito alle vostre conferenze ho potuto notare che sono venuti due volte per cui deduco che i passaggi sull’emittente siano stati appunto due.
    sulle liste civiche solitarie, ritengo che vi sarà sempre meno spazio. quantomeno perché se, come pare, verrà approvata la riforma regionale che prevede l’abolizione dei ballottaggi la necessità di coalizzarsi e di “fare gruppo” da subito sarà ancor più pressante. senza poi considerare che le liste civiche a trieste hanno avuto successo solo:
    a. in conseguenza di osimo;
    b. a sostegno di sindaci uscenti (illy e dipiazza).

    dubito dunque vi sia spazio e, quel minimo, sarà mangiato dai grillini.

  201. Alessandro Claut ha detto:

    Ah si dimenticavo. Un articolo su Il Piccolo ha fruttato le seguenti opportunità:

    1) è bastata la pubblicazione del sito del blog che da mille contatti che aveva all’epoca ha raddoppiato in tre-quattro giorni, di conseguenza tanta gente che si informava.
    2) all’epoca tantissime persone giovani, meno giovani, interessanti e non , ci hanno contattato e sotto certi aspetti viviamo ancora di rendita grazie a quell’articolo.
    3) molti politici di tutti gli schieramenti hanno cercato di capire cosa vogiamo fare
    4) sono nati i focus group come li chiamano loro, cioè gruppi di ragazzini che iniziano ad informarsi.

    Dici poco? Se su tutte le iniziative avessimo avuto un minimo di spazio , non dico tanto , ma almeno quello che viene riservato alla pipì sui muri, forse oggi le cose sarebbero diverse per noi ma soprattutto per i cittadini

  202. Alessandro Claut ha detto:

    Eh no porca miseria adesso mi arrabbio. Esigo che il post nr 200 sia assegnato a me . Ho fatto di tutto per arrivare a duecento e vengo superato da omovespa? (eheh sto scherzando)
    In effetti le feste analcoliche e bypassare i genitori è un po’ al di fuori della nostra visione ma va bene tutto come proposte
    Sulle liste civiche condivido , anche se ci dicono che veniamo presi in considerazione da alcuni sondaggi e i risultati sono lusinghieri, io credo che saranno cavoli acidi per noi come per i grillini, ma proprio dal punto di vista tecnico. Sicuramente troveranno qualche cavillo per non farci presentare alle amministrative e qui mi fermo . Buon pomeriggio a tutti, vi raccomando rilassatevi, bevetevi un buon succo di sambuco e riflettete. O Triesteuropea o la morte di Trieste ( essere trucidi serve dicono gli esperti di marketing) ovviamente sto scherzando

  203. dieffe79 ha detto:

    questi però sono problemi vostri. con i “se” e con i “ma” non si va da alcuna parte. “tutte le iniziative” quali? tre conferenze pubbliche con una media di 10-15 partecipanti. stop.

  204. Alessandro Claut ha detto:

    abbiamo fatto anche altre iniziative , mica solo quelle alle quali sei stato invitato . Se vuoi ti invito a tutte le cose che facciamo. Comunque ti scrivo durante la pausa della partita. E poi ripeto se guardi le conferenze stampa di tutti dimmi quanti tirano fuori 10-15 persone alle 10.30 di mattina. Neanche i grandi gruppi politici. Loro hanno la fortuna di far parte di partiti nazionali e noi siamo locali senza un appoggio nazionale. Non è male come nr di partecipanti. Buona partita

  205. dieffe79 ha detto:

    io ci rinuncio. auguri.

  206. Riccardo Laterza ha detto:

    Penso che ogni record di Bora.La sia stato battuto… 207 commenti…

  207. Mark ha detto:

    buona fortuna.

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