25 Giugno 2010

Itinerari: la Riserva Naturale della Val Alba

Con questo articolo restiamo in montagna per conoscere l’ultima riserva naturale istituita in ordine di tempo dalla nostra Regione. Si tratta della Riserva Naturale della Val Alba, nei pressi di Moggio Udinese. Quest’area protetta nasce nel 2006 grazie a finanziamenti dell’Unione Europea messi a frutto dalla Direzione Centrale delle risorse agricole, naturali e forestali della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Parco delle Prealpi Giulie. La Riserva ha un’estensione di circa 3.000 ettari ed è sita nella zona a sud est delle Alpi Carniche, a contatto con le Alpi Giulie. L’area interessa la parte bassa del bacino del fiume Fella, più precisamente nel bacino idrografico dei torrenti Alba e Simon. Si tratta di un territorio incontaminato e molto selvaggio dove è possibile trovare fitti boschi, acque correnti e picchi rocciosi. Le peculiarità della zona hanno reso possibile l’istituzione dentro la Riserva del Sito di importanza Comunitaria (SiC) del Çuc dal Bôr.
Se la Natura la fa da padrona, la storia non manca. Qui, infatti, si possono trovare i resti muti e un po’ inquietanti di alcuni manufatti risalenti alla Prima Guerra Mondiale: ricoveri, strutture difensive, gallerie e un ex ospedale militare.
La flora della Riserva presenta una grande ricchezza, con faggi, abeti rossi, larici, pini mughi e pini neri. Molti anche i fiori, come il Ranuncolo bianco, il Papavero delle Giulie e il Giglio della Carniola. Anche la fauna è particolarmente ricca: sono una cinquantina le specie di mammiferi presenti tra cui l’Orso e la Lince, provenienti dalla vicina Slovenia. Gli uccelli contano un’ottantina di specie. Qui vivono il Fringuello alpino, il Falco pellegrino, l’Aquila reale e il Picchio nero, animale simbolo della Riserva. Si tratta del più grande dei picchi europei, caratterizzato dal piumaggio nero con il vertice (sommità della testa) di colore rosso. Potrebbe essere confuso con una cornacchia, ma il tipo di volo, il collo sottile che fa risaltare la testa e la coda appuntita facilitano l’identificazione. Il verso, poi, è inequivocabile: un lamento acuto o una nota metallica ripetuta. Inoltre il tambureggiare sui tronchi è molto potente e udibile fino a un chilometro.
All’interno della Riserva la scelta dei sentieri è varia, e consente sia a gruppi famigliari con bambini che agli escursionisti esperti di godere dell’esperienza di un’escursione in montagna. Facile è il sentiero che porta al rifugio Vuâlt, sito in una conca boscosa. Da qui è possibile scegliere alcune deviazioni e raggiungere le sorgenti del rio Alba o il ricovero militare. Più impegnativa invece la salita alla Creta dei Russei e al Cuel Brusât, dal Monte Crostis al Çuc dal Bôr.

Come arrivare: dall’autostrada A23 uscite a Carnia, proseguite verso Tarvisio sulla S.S. 13 Pontebbana fino a Moggio Udinese. Attraversato l’abitato continuate sulla Provinciale 112 per la Val Aupa e troverete le indicazioni per la Riserva Naturale della Val Alba.

Per maggiori informazioni visitate il sito del Parco delle Prealpi Giulie dove troverete anche una cartina particolareggiata della Riserva.

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