24 Giugno 2010

Orzan: “La fontana del Pacassi torni ad essere patrimonio di Gorizia”

Restituire la fontana dell’Ercole alla città, facendola uscire dal giardino interno di palazzo Attems.
E’ la richiesta del consigliere comunale del Pd, Daniele Orzan.

Ecco il suo intervento:

Ciclicamente la questio della Fontana dell’Ercole, costruita dell’architetto Nicolò Pacassi torna a presentarsi. Attualmente la fontana che originariamente era collocata al centro di Piazza De Amicis si trova chiusa all’interno del Palazzo Attems ed è visibile solo ai visitatori del museo. In molti si sono cimentati nell’ardua impresa di restituire quest’opera d’arte alla cittadinanza ovvero ricollocarla in qualche piazza o angolo storico di Gorizia, ma fin’ora non c’è riuscito nessuno. Un bene artistico come questo che rappresenterebbe sicuramente un’ attrazione per i turisti ed un indiscusso abbellimento per la città rimane nascosto. L’assurdità di questa situazione è stata in passato più volte rimarcata. Tra gli episodi più originali ricorderemo quando il club “Amici del Tajeto” in modo goliardico aveva collocato in piazza de Amicis una finta fontana che riproduceva interamente l’opera del Pacassi.

La mia è una riflessione molto semplice. La nostra è una città molto bella, che come riporta Diego Kuzmin nelle sue riflessioni “ è una città con una propria identità acquisita nel corso della sua esistenza, tutta giocata sulle tonalità chiare e scure degli intonaci naturali, di grigia e austera eleganza, non di colorato e chiassoso stridore”, ma allo stesso tempo va riconosciuto che la sua offerta di attrazioni e opere d’arte non è “infinita”. Imperativo è dunque valorizzare e promuovere ogni singolo elemento del patrimonio locale. A volte ci si scervella tanto per inventare nuove attrattività, che possano fare di Gorizia una città più interessante e poi non siamo capaci di valorizzare le cose che già abbiamo. Davvero assurdo.

Il sottoscritto attraverso l’interpellanza dello scorso consiglio comunale (lun 21 giugno), ha invitato il Sindaco ad avviare un concorso di idee per trovare degna collocazione alla fontana del Pacassi in qualche piazza o angolo suggestivo affinchè tutti possano godere di questo bene artistico. Va ricordato poi che non sarà necessario ricorrere a chissà quali costosi ingaggi di architetti e consulenti vari come usa fare questa amministrazione, perchè per fare un esempio l’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori svolge gratuitamente questo tipo di attività.
Il problema – a detta del Sindaco – è che la Provincia, che gestisce palazzo Attems, sembrerebbe custodire molto gelosamente la fontana del Pacassi.

Io vorrei ricordare che la fontana è proprietà del Comune e quindi della città. Partendo da questo è stata colta l’occasione per esortare il Sindaco ad attivarsi per una soluzione concreta, visto che ora con la riqualificazione e pedonalizzazione di alcune vie e piazze del centro si sono creati anche nuovi spazi che forse potrebbero essere oggetto di ipotesi progettuali. Su una proposta concreta del Comune, che ad oggi non c’è, sono certo che la Provincia acconsentirà alla restituzione del bene artistico. Nicolò Pacassi è stato un architetto molto stimato sotto Impero Asburgico e quindi caro a queste terre, non è possibile dunque sprecare in questo modo una ricchezza che ha lasciato nelle nostre mani. La fontana dell’Ercole è stata per troppo tempo nascosta all’interno del palazzo Attems, ora è tempo che torni alla luce e che tutti possano godere di questo bene semplicemente passeggiando e vivendo le vie e le piazze del nostro prezioso, ma poco vivace centro storico.

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