Informazione antinuclearista a Monfalcone. Pizzolitto: “Preoccupato come cittadino e come politico”

Oltre 60 le persone che hanno gremito la saletta consiliare del Comune di Monfalcone per partecipare all’ incontro pubblico Monfalcone No-Nucleare, organizzato da Cgil, Sinistra Ecologia Libertà, Wwf, Rifondazione-Comunisti Italiani, in collaborazione con Legambiente di Monfalcone.
Serrata la successione degli interventi di Dario Predonzan, responsabile energia del WWF Friuli Venezia Giulia, Michele Tonzar, presidente di Legambiente Monfalcone, Massimo De Santi, fisico nucleare Dip. Nazionale Ambiente Rifondaz.Comunista e Umberto Guidoni, Segreteria Nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà. La conclusione? Il nucleare bocciato in quanto anti economico, sia per i costi di estrazione dell’uranio, – in aumento dal momento che le miniere attuali si esauriranno in 40 anni- sia per la scarsità di risvolti occupazionali, che sarebbero invece di gran lunga più positivi con l’avvio di una green economy (cioè a favore dell’utilizzo di energie rinnovabili). A parità di investimenti, infatti, le rinnovabili sono capaci di creare 15 posti di lavoro per ogni posto di lavoro nel nucleare.

Bocciato anche per quanto riguarda l’impatto ambientale (le leucemie infantili aumentano nelle popolazioni residenti nelle vicinanze delle centrali e lo smaltimento delle scorie è un problema ancora senza soluzione) e bocciato anche per le tasche degli italiani che – la Francia ce lo dimostra- non pagherebbero di meno l’energia elettrica.

Un’esposizione complessiva a carattere tecnico-scientifico, interrotta dalle accorate parole del sindaco del Comune di Monfalcone Gianfranco Pizzolitto, assolutamente critico sulla possibilità di un insediamento nucleare nel territorio, che tra l’altro vanta un patrimonio naturale importante da preservare, e perplesso riguardo l’atteggiamento della Regione, non apertamente contraria all’eventualità di una centrale.

Claudia Fabaz – www.tempo-reale.net