20 Giugno 2010

Ferriera di Servola: il flop annunciato dell’AIA regionale


Sintesi della conferenza stampa dell’Associazione WWF Trieste del 18 giugno 2010 pubblicata dal WWF Friuli Venezia Giulia

In vista della prima riunione, svoltasi il 15 giugno 2010, della conferenza dei servizi per la revisione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) regionale alla Lucchini S.p.A. per la Ferriera di Servola, il WWF ha inviato alla Regione, all’ARPA e agli altri enti pubblici coinvolti, le proprie osservazioni sull’attuazione di quanto previsto dall’AIA e in particolare sul Piano di monitoraggio e controllo.
E’ stato svolto un meticoloso lavoro di raffronto tra quanto previsto nelle prescrizioni riportate nel decreto autorizzativo e la situazione “de facto”, quale appare dalla documentazione messa a disposizione dalla Direzione centrale ambiente e lavori pubblici della Regione.
Il quadro che ne risulta è sconfortante e dimostra l’incapacità delle amministrazioni coinvolte, in primis l’ARPA, di svolgere un controllo in tempo reale delle emissioni inquinanti dello stabilimento, a quasi 28 mesi di distanza dal rilascio dell’AIA.
In alcuni casi le prescrizioni non sono state ancora ottemperate, in altri casi sono state attuate con enorme ritardo. Anche per l’inadeguatezza di alcune disposizioni, soprattutto in merito alla possibilità di un monitoraggio in tempo reale da parte di ARPA e/o Provincia di Trieste delle emissioni, si può tranquillamente affermare che è fallito completamente il controllo delle emissioni, sia convogliate sia diffuse, da parte dell’autorità competente.
Le cause di tale fallimento sono ascrivibili a tutti gli enti sopra citati, in primis ARPA, la quale non ha prontamente evidenziato, ad esempio, che il sistema di monitoraggio DOAS è scarsamente efficiente ed efficace (anzi ne ha decantato l’utilità !), che il videomonitoraggio delle emissioni diffuse non ha efficacia se non vi sono i terminali nella sede del Dipartimento ARPA di Trieste in via Lamarmora, che l’acquisizione da remoto dei valori delle emissioni in continuo non può attendere le calende greche e che le misurazioni in discontinuo non possono sostituire quelle in continuo, previste nel decreto dell’AIA.
Poiché tutte le emissioni dello stabilimento, sia diffuse sia convogliate, rimangono incontrollate, i sopralluoghi effettuati dai tecnici dell’ARPA, a seguito dei reclami degli abitanti di Servola per fumi e odori molesti, si riducono ad una prassi puramente burocratica, senza alcun collegamento con la reale situazione emissiva dello stabilimento (nei verbali vengono citati solo i superamenti di PM10 registrati dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria e non vengono mai evidenziate le fumate di polveri provenienti dalla cokeria o da altre attività dello stabilimento).
E che dire delle emissioni convogliate, in particolare del camino E5 (a servizio dell’impianto di agglomerazione), che investono in certi casi buona parte della città? Le misure in discontinuo, fatte dalla proprietà, risultano sempre al di sotto dei limiti prescritti, mentre quelle in continuo non sono ancora accessibili nei laboratori di via Lamarmora. Ad una precisa richiesta del WWF, corredata da immagini fotografiche (v. allegato), sulla situazione emissiva del camino E5, ARPA prende tempo e non risponde, in quanto non ha a disposizione i dati relativi alle emissioni orarie.
La Provincia, in risposta ad una nota del WWF del 12 maggio 2010, risponde il 17 giugno di non avere competenze specifiche nell’esecuzione del Piano di monitoraggio e controllo previsto dall’AIA. Non si comprende allora perché la Provincia sia più volte citata nel decreto di autorizzazione quale punto di riferimento (assieme ad ARPA) per l’invio delle misure in continuo delle emissioni idriche e gassose e dei rapporti periodici sul monitoraggio ambientale. Paradossale è poi che la Provincia sostenga non esserle mai pervenute notizie di malfunzionamenti degli impianti della Ferriera né segnalazioni di inquinamento – da parte degli enti di controllo – derivanti dall’attività dello stabilimento. In definitiva alla Provincia non risulta ufficialmente che la Ferriera inquini !
Viene voglia di chiedere l’abolizione della Provincia … e il commissariamento del Dipartimento ARPA di Trieste.
Anche nel monitoraggio degli scarichi idrici si sono accumulati ritardi, tecnicamente non giustificabili, in particolare per quanto riguarda la determinazione in continuo dell’azoto ammoniacale e la trasmissione dei dati ad ARPA e Provincia.
In definitiva, considerato che nessun serio controllo sulle emissioni è stato attivato, che lo stabilimento continua ad emettere quantità rilevanti di sostanze altamente nocive per la salute e per l’ambiente, come viene comprovato da documentate segnalazioni dei cittadini residenti, che di fronte a ciò del tutto inefficace si è rivelata l’azione degli enti preposti alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica, l’Associazione WWF di Trieste ritiene che la permanenza in attività della Ferriera di Servola non sia più ulteriormente sostenibile e vada perciò risolta mediante la cessazione di tale attività.
Preliminare a ciò appare quindi, ovviamente, la revoca dell’AIA, a suo tempo concessa in aperta violazione della lettera e dello spirito della normativa vigente. Revoca che il WWF aveva peraltro già chiesto nel 2008, all’epoca della prima procedura di revisione dell’AIA, avviata dalla Regione e poi inopinatamente sospesa.
Urge poi – conclude il WWF – un serio programma di bonifica e riconversione dell’enorme area occupata dallo stabilimento siderurgico: gravissimo e senza scusanti è il ritardo accumulato in questo senso dagli enti competenti (Regione, Provincia, Comune), che continuano a sostenere “alternative” alla Ferriera rappresentate da progetti assurdi, come il rigassificatore di GasNatural, la nuova centrale elettrica a ciclo combinato di Lucchini Energia e addirittura una IV linea dell’inceneritore di rifiuti di ACEGAS APS.

Si allega un’immagine (scattata dal WWF il 17 maggio 2010 e trasmessa all’ARPA)
della cospicua emissione dal camino “E5” della Ferriera di Servola

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2 commenti a Ferriera di Servola: il flop annunciato dell’AIA regionale

  1. bonalama ha detto:

    meno male che che legambiente non abbassa la guardia e non si fa intimidire, e mi fermo qua

  2. Alessio ha detto:

    Il prossimo anno la Regione trasferisce le competenze sul rilascio delle AIA alle province.

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