16 Giugno 2010

Comune e Udinese calcio chiudono i contenziosi. Siglata la convenzione tra Honsell e Soldati

Il Comune di Udine e l’Udinese calcio mettono la parola fine all’annosa vicenda dei contenziosi. Con la firma del cosiddetto “atto di transazione”, avvenuta martedì 15 giugno a palazzo D’Aronco fra il sindaco Furio Honsell e il presidente dell’Udinese, Franco Soldati, si chiude la vicenda delle numerose cause pendenti fra palazzo D’Aronco e la società di calcio, che hanno siglato anche un altro importante documento, ovvero la bozza di accordo per la concessione d’uso e la gestione dello stadio. La firma della convenzione definitiva, infatti, avverrà dopo la sua approvazione in Consiglio comunale. Con il via libera del documento, il Comune rimarrà il proprietario dello stadio, ma la manutenzione straordinaria e le eventuali nuove opere saranno a carico dell’Udinese che, nel caso realizzasse nuovi lavori per migliorare lo stadio, si vedrà rimborsato, per un importo comunque non superiore al 95%, il canone di affitto che deve pagare al Comune ogni anno. L’atto di transazione firmato è il documento approvato dal Consiglio comunale un anno fa e la bozza di convenzione rispetta le linee guida approvate nella stessa seduta del Consiglio.

L’atto di transazione, fra gli importi principali, prevede circa 974 mila euro che l’Udinese riconosce di dovere al Comune di Udine (in particolare per canoni di concessione) e circa 960 mila che Palazzo D’Aronco verserà alla società calcistica (per adeguamenti ai decreti Pisanu dal 2005 al 2007, straordinaria manutenzione, seggiolini Uefa e rimborso di oneri di gestione). Inoltre, l’Udinese rinuncia sia al pagamento chiesto nel 2008 per la realizzazione degli spazi ad uso direzionale, sia alla richiesta di danni per le partite giocate con ingresso riservato ai soli abbonati. Infine, i campi sportivi Bruseschi (20 mila metri quadri) ai Rizzi diventano di proprietà del Comune che, da parte sua, farà rientrare queste strutture nella futura concessione unitaria dello stadio e delle sue opere accessorie. Udinese e Comune rinunciano anche ai giudizi davanti al Tribunale di Udine, ai ricorsi al Tar del Friuli Venezia Giulia e al Consiglio di Stato, oltre che ai giudizi in sede civile.

Il periodo di validità della concessione è di cinque anni, dal 1° luglio 2010 al 30 giugno 2015, anche se la scadenza potrebbe essere anticipata nel caso in cui le parti decidessero di sottoscriverne una nuova di durata pluridecennale che assorba i contenuti dell’attuale convenzione e li aggiorni in seguito ad ulteriori esigenze, come ad esempio il progetto di grandi opere di trasformazione strutturale dello stadio. La bozza di accordo prevede che l’Udinese versi al Comune un canone annuo per la concessione d’uso e la gestione dello stadio Friuli pari a 200 mila euro più Iva. Per tutto il periodo di validità della concessione, l’Udinese dovrà mantenere il complesso sportivo in perfetto stato di conservazione, efficienza e funzionalità e provvedere a tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari, oltre alle spese di gestione, fra le quali quelle per il personale addetto alla guardiania, pulizia, funzionamento e custodia dello stadio, consumi di energia elettrica, combustibili, acqua, diserbo e pulizia di tutte le aree anche esterne. Il Comune, invece, compartecipa alle spese di gestione relative ai locali e agli spazi interni allo stadio che sono utilizzati da associazioni sportive (Asu, judo, arbitri, ecc.).

Ma non basta. La bozza di accordo stabilisce anche che l’Udinese si accollerà le eventuali opere di miglioramento funzionale del complesso sportivo, secondo un programma generale che dovrà essere presentato all’amministrazione comunale entro la metà di settembre. Il Comune mantiene comunque il diritto di utilizzare lo stadio o di farlo usare da terzi dalle 10 alle 30 giornate ogni anno per lo svolgimento di iniziative organizzate o autorizzate da palazzo D’Aronco. Infine, per ogni partita, l’Udinese si impegna a riservare gratuitamente ai rappresentati istituzionali dell’amministrazione comunale un massimo di 52 posti a sedere, di cui almeno 12 in tribuna d’onore.

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