13 Giugno 2010

L’associazione Gotoeco presenta il progetto di ecomuseo diffuso dell’Isontino

Il 21 giugno alle ore 17 nella sala della Torre della Fondazione Carigo si terrà la presentazione del progetto per l’eco museo diffuso della provincia di Gorizia, dove verranno illustrati i risultati e le proposte dello studio portato avanti dall’Associazione culturale GOtoECO grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia che ha finanziato il progetto (primo classificato nella sezione valorizzazione del territorio al Concorso Giovanidee 2009).

La ricchezza del patrimonio storico testimoniale, delle tradizioni e delle identità locali, assieme alla varietà degli aspetti ambientali e alla produttività d’eccellenza del comparto enogastronomico, fanno del territorio della provincia di Gorizia un’area con naturale vocazione turistica. Ad oggi però le risorse del territorio della provincia vivono in modo separato e sono gestite in modo spesso dissociato da istituzioni pubbliche, associazioni di categoria, imprenditori, produttori, artigiani, privati. Gli stessi percorsi turistici attivati sul territorio, ad esempio, si possono ricondurre a molteplici gestioni, sia a carattere pubblico che a carattere privato. Gli ambiti territoriali che costituiscono la provincia (Collio goriziano, Pianura isontina, Ambiente lagunare e costiero, Altipiano carsico) vivono in maniera separata e sviluppano strategie di promozione autonome ed indipendenti, co n risultati più deboli rispetto a quelli raggiungibili attraverso una piano di promozione integrato.

L’obiettivo del progetto GOtoECO è l’elaborazione di una strategia di promozione del goriziano in chiave turistica, capace di sviluppare in modo coordianto risorse e servizi del territorio, per dar vita ad un circuito di valorizzazione che apre l’area ad un turismo alternativo, costruito sull’immagine di una terra dove la qualità della vita, della produttività e dell’ospitalità sono d’eccellenza e sostenibili dal punto di vista ambientale. Il fine del piano di sviluppo è la creazione di vantaggio competitivo a breve e lungo peri! odo in t ermini di benessere dei residenti, soddisfazione e fidelizzazione dei turisti, profittabilità delle attività e delle imprese locali. Il risultato dello studio è l’elaborazione di un piano di sviluppo che parte dalla contestualizzazione delle risorse del territorio e dalla loro lettura dinamica, confluisce in una proposta di integrazione con regia istituzionale, organizza i primi contatti e promuove le prime sinergie tra i possibili attori pubblici e privati coinvolti nel processo di sviluppo.
La regia individuata per coordinare il progetto è l’istituzione ecomuseo diffuso, un nuovo modello di musealizzazione attiva applicata al territorio. Un ecomuseo diffuso deve infatti essere un trait d’union, un filtro, un promotore di sinergie tra organi di governo, enti pubblici e privati, imprenditori e operatori di diversa provenienza, al fine di maturare progetti condivisi per lo sviluppo turistico e culturale. Deve essere in grado di integrare i progetti di sviluppo di diversi ambiti territoriali appartenenti ad una determinata area, individuare le vocazioni del territorio e comunicarle, promuoverle, metterle a sistema per creare un’identità forte, sintetica, chiara; strutturare il territorio attraverso la creazione di meta percorsi turistici che tengano conto delle preesistenze, dell’offerta del territorio, dei servizi, delle eccellenze produttive; deve valorizzare e rivitalizzare il territorio attraverso la promozione dei beni culturali e paesaggistici considerandoli anche come catalizzatori di interesse per lo sviluppo locale (economico, culturale…); deve veicolare le spinte produttive ed imprenditoriali al fine di stimolare la collaborazione tra le diverse categorie di operatori a creazione di un’offerta turistica culturale integrata e di qualità. Ha il compito! di prom uovere i prodotti agroalimentari ed artigianali tipici e d’eccellenza, anche attraverso la creazione di carte dei valori e registrazione marchi; deve organizzare convegni a tema di interesse nazionale ed internazionale per promuovere il territorio; organizzare conferenze, dibattiti, seminari, concerti, festival, eventi di animazione urbana rivolti all’interazione, partecipazione, sperimentazione e contatto con la realtà territoriale; organizzare microeventi per consolidare la realtà ecomuseale diffusa sul territorio; sviluppare proposte che tengano esplicitamente conto di temi chiave quali l’eco-compatibilità e la sostenibilità ambientale.

Alla conferenza interverranno Claudia Marcon e Miriam Dellasorte, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione GOtoECO, l’architetto Simone Zoia dello studio Lands di Cavallino-Treporti, Venezia; Alessandra Marin, docente presso la Facoltà di Architettura di Gorizia e Maurizio Tondolo, coordinatore dell’Ecomuseo delle acque del Gemonese.

Tag: , , .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *