Il caldo di questi giorni invita sicuramente ad andare al mare. Ma se siete di quelli che preferiscono la montagna eccovi un facile itinerario da fare anche con la famiglia. Parliamo oggi della Riserva Naturale della Forra del Cellina. Gestita dal vicino Parco Naturale delle Dolomiti Friulane si trova nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone. Si tratta del canyon più spettacolare della regione, caratterizzato da pareti strapiombanti, scavato dal torrente Cellina. Molti sono i fenomeni di erosione qui visibili, dovuti, oltre che al Cellina, anche ai torrenti Alba e Molassa. E’ interessante il fatto che quest’area protetta presenti elementi di carattere storico dovuti alle opere di sfruttamento dell’energia idroelettrica iniziate già ai primi del ‘900 fino agli anni ’50, nonché per la presenza della vecchia strada della Valcellina.
Anche in qui c’è un Centro Visite, sito nel paese di Barcis, in località Ponte Antoi. I temi trattati all’interno della struttura riguardano soprattutto la geomorfologia del terreno, ma troviamo anche alcune postazioni multimediali dove è possibile visionare il documentario che porta il nome della Riserva e che ha ricevuto un premio al Film Festival di Sondrio nel 2007.
La particolare morfologia del territorio non ha permesso la creazione di una rete di sentieri articolata, tuttavia non mancano punti anche molto spettacolari. In particolare lo Sky Walk, una passerella posta a sbalzo sulle profondità della forra da dove si gode una vista mozzafiato.
I due sentieri principali, attrezzati con pannelli esplicativi, sono il Sentiero del Dint (facile), che si sviluppa circolarmente e permette di avere una visione d’insieme dell’area protetta e il Sentiero delle Grotte Vecchia Diga (più impegnativo) che conduce all’interno di alcune grotte.
La zona non presenta consistenze faunistiche particolari, tuttavia le specie sono numerose e non mancano rapaci sia diurni (Falco pellegrino, Poiana, Aquila reale) che notturni (Gufo reale, Civetta capogrosso) e specie poco note come la Rondine montana. Popolano la zona anche camosci, caprioli e cervi, nonché rettili quali la Biscia d’acqua, la Vipera, la Vipera dal corno e il Ramarro.
L’animale scelto quale simbolo della Riserva è il Merlo acquaiolo. Questa specie deve il suo nome alla vaga somiglianza con il Merlo (ma i colori sono diversi e l’aspetto è più “cicciotto”) e alla particolare abilità nel tuffarsi e camminare sott’acqua nei torrenti di montagna per cercare il cibo, soprattutto larve di insetti.
Per informazioni su come arrivare in questa area protetta e per dettagli maggiori sugli itinerari vi consiglio di visitare il bel sito della Riserva: www.riservaforracellina.it
Se avete avuto occasione di visitare qualcuna delle aree protette che vi ho suggerito in questi articoli vi invito a mandarci le vostre impressioni.
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