I pedoci, o come sono meglio noti le cozze o mitili, sono dei molluschi buonissimi. Il golfo di Trieste ospita diversi allevamenti di questo gustoso frutto di mare, e, a parer mio, il suo rapporto gusto/prezzo è imbattibile e supera perciò molluschi ben più prestigiosi e cari.
Il ventaglio delle sue applicazioni in cucina è molto ampio, ed oggi ci concentreremo sui pedoci gratinati. Questa preparazione è normalmente considerata come un antipasto, anche se poi ognuno può scegliere da sé.
Come molte altre ricette da me scelte, anche questa è una semplice, fatta di pochi ed economici ingredienti.
Veniamo all’occorrente. 1 chilo di pedoci, prezzemolo, pan grattato, aglio, sale, pepe e olio.
Il primo passo è quello di pulire le cozze sotto abbondante acqua fresca, strofinateli con una paglietta da cucina e levate la barbetta. Lasciateli un po’ a bagno.
Tutta la preparazione in sé non ha nulla di difficile, ma certamente richiede una buona dose di pazienza e determinazione in alcuni passaggi, ma andiamo avanti.
Ora mettiamo i pedoci in una pentola e bagniamo con un bicchiere di vino bianco. Copriamo con il coperchio ed accendiamo il fuoco. Quando le cozze saranno aperte la prima fase di cottura sarà terminata. Personalmente le faccio aprire e poi le lascio un po’ a riposare, in modo da non ustionarmi al momento di tirarle fuori dalla pentola.
È importante utilizzare solo le conchiglie che si sono aperte con il calore e il cui mollusco si è cucinato. Questo perché sussiste il rischio che se non si apre la conchiglia il mollusco non si cucini e non tutti i batteri vengano eliminati.
Adesso tiriamo fuori tutti i mitili e eliminiamo la metà della conchiglia senza il mollusco. Quindi li disponiamo ordinati su una teglia.
Intanto dobbiamo preparare la farcitura. In una terrina mescolo pan grattato, prezzemolo e aglio finemente tritati, e aggiusto con sale, pepe e olio e amalgamo bene. Inoltre bagno il mio composto con un po’ di acqua di cotture dei pedoci, che però ho preventivamente filtrato con un canovaccio.
Ora siamo pronti a farcire i molluschi. Con un cucchiaino da tè mettiamo il composto preparato su ciascuna cozza, una ad una. È un lavoro un po’ noioso, ma ne vale la pena.
Una volta terminata l’operazione, inforniamo per 20 minuti scarsi a 180° e mangiamo subito dopo con un buon bicchiere di vino bianco fresco.
Buon appetito!
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più o meno con questo sistema, si fanno pure ( e sono fra le mie preferite) le capesante gratinate. Idem per i canestrei, più economici. Solo che queste conchiglie si aprono facilmente a crudo, dopo lasciate un po’ in acqua, vanno un po’ pulite e si cucinano gratinandole in forno.