8 Giugno 2010

Confagricoltura impegnata in prima persona nella vendita a gruppi di acquisto

“Il problema fondamentale per l’agricoltore è il reddito”. Parlano chiaro Federico Vecchioni e Giorgio Colutta, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Confagricoltura, che all’incontro che ha fatto da prologo all’assemblea dei delegati dell’associazione tenutosi nella Tenuta Villanova a Farra d’Isonzo, chiedono a Stato e Regione “risorse che non vanno intese quali aiuti, ma che sono incentivi per combattere la crisi”.

“Incentivi che non possono andar sprecati”. Sottolinea Colutta portando la proposta di “utilizzare le eventuali risorse non sfruttate dai piani di sviluppo per misure agroambientali che – prosegue il presidente regionale di Confagricoltura – consentirebbero un supporto economico per le aziende agricole. Tali misure, di rapida applicazione, scongiurerebbero l’ipotesi di dover restituire a Bruxelles i fondi non utilizzati”.

“Tra le PMI entrano di diritto anche le imprese agricole e un milione e mezzo di agricoltori italiani non sono degli assistiti ma sono soggetti economici che vanno incentivati”. Partendo da questa dichiarazione d’identità Vecchioni ha illustrato il nuovo Progetto economico e sindacale di Confagricoltura che si divide in due sezioni. Una parte politico-sindacale nella quale l’associazione richiama il Governo sulla necessità di porre modifiche o riduzioni ad alcune normative che, comportando una semplificazione burocratica, taglierebbero costi ed oneri alle imprese agricole. Una seconda parte del “Progetto” introduce invece una riforma sostanziale del concetto di filiera che vedrà Confagricoltura impegnata in prima persona nella vendita a gruppi di acquisto e attraverso accordi con l’industria.

“Per l’imprenditore agricolo è un vero e proprio cambio di paradigma”. Così Colutta spiegando il “Programma”: “Confagricoltura si è sempre posta in modo propositivo: ha scelto di stare con le aziende e di mantenerle vive e, per far ciò, deve riappropriarsi del potere di acquisto e di vendita”.

“Il potere di acquisto si rafforza aggregando gli acquisti di prodotti che possono essere i fitofarmaci, le sementi – prosegue Colutta -: nello stesso modo, la maggior forza di vendita viene dal fatto che le aziende avranno l’opportunità di aggregarsi per vendere un determinato prodotto che, nella nostra regione, può riguardare, ad esempio, i seminativi o la frutticoltura”.

All’incontro, aperto dal messaggio del ministro Galan, dai saluti del sindaco di Farra d’Isonzo Alessandro Fabbro, del capoarea della Banca popolare di Vicenza Alberto Cudiz e dagli ospiti della Tenuta Villanova, hanno portato il proprio contributo anche il cav. Giuseppe Perissinotto, il cav. Gianni Zonin, l’assessore regionale Claudio Violino e il coordinatore regionale del Pdl Isidoro Gottardo.

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