“In questo momento di grande difficoltà economica è doveroso, da parte degli amministratori locali, dimostrare la propria sensibilità verso chi, ogni giorno, è costretto ad affrontare disagi e difficioltà finanziarie anche molto gravi, dando, al contempo, una concreta testimonianza di coscienza e profondo rispetto per gli altri alla comunità”. E’ il passaggio centrale della delibera, approvata dalla giunta comunale di Gorizia, guidata da Ettore Romoli, in cui viene formalizzata la decisione, da parte di sindaco, assessori e presidente del consiglio, di ridurre del 5% la propria indennità di carica, a partire dal primo luglio.
Il primo cittadino di Gorizia, quindi, nonostante il fatto che la legge regionale non consenta il “taglio” automatico di una qualsiasi percentuale del compenso degli amministratori, ha voluto andare avanti ugualmente, attuando una procedura che permette comunque all’ente di incamerare il 5% derivante dalla rinuncia degli amministratori goriziani. L’importo, infatti, che in un anno sarà di 18 mila euro, sarà devoluto al Comune, e servirà per accrescere il budget destinato ai servizi.
Nella delibera approvata, peraltro, si ricorda anche l’invio di una lettera, al governatore Tondo e all’assessore regionale Federica Seganti, in cui si evidenzia la volontà di autoriduzione dell’indennità, invitando i vertici regionali a modificare la legge affinchè tali scelte possano essere effettuate senza necessità di ricorrere a particolari passaggi burocratici.
E’ un buon inizio, speriamo che i soldi risparmiati siano gestiti bene. E soprattutto che sia vero, hanno tempo un mese per far dietro-front.