6 Giugno 2010

Le proposte di Legambiente per le piste ciclabili. Costanzo: “Permettiamo ai ciclisti il contromano”

Piste ciclabili vere, sicure e fruibili. E’ quanto chiede il Circolo goriziano di Legambiene che ha presentato ieri il proprio progetto per la mobilità cittadina sostenibile.

“A Gorizia le distanze sono ideali per gli spostamenti in bicicletta, mezzo ideale per lunghezze fino a sei km”, ha spiegato il presidente del circolo di Legambiente, Luca Cadez, che ha sottolineato come Gorizia abbia un numero particolarmente elevato, rispetto alla media nazionale, di automobili per abitante, e che allo stesso tempo registri uno scarso utilizzo dei mezzi pubblici”. Da qui la necessità di pensare a una rete di piste ciclabili che, fino ad oggi, non è stata realizzata.

Ed è stato Nevio Costanzo a fornire alcune indicazioni su come migliorare la vita dei ciclisti in città con costi minimi. La prima proposta riguarda la possibilità, prevista in tutte le città a misura di bicicletta, di percorrere le vie a senso unico contromano: “Due esempi per tutti – ha spiegato – potrebbero essere via Rabatta e via Cipriani, nel tratto che congiunge l’area delle scuole con via Faiti. Basterebbe prevedere l’adeguata segnaletica orizzontale e verticale”.
Altre proposte a basso costo riguardano via Cordaioli, dove una pista ciclabile potrebbe essere facilmente ricavata all’interno del guard rail, ma anche via Terza Armata. Numerose, invece, le criticità segnalate, con gradini che ostacolano i passaggi nei percorsi individuati dall’attuale giunta e, ancora peggio, le rotonde, in particolare quella di Sant’Andrea.

“L’obiettivo – ha spiegato Cadez – rimane quello di arrivare alla realizzazione di una rete ciclabile integrata con quella di Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba. E lo voglio chiarire: non abbiamo la presunzione di trovare noi la soluzione dei problemi, vogliano dare però il via a un’opera di cambiamento”.

Il documento sulle Piste ciclabili e la mobilità sostenibile redatto da Legambiente è scaricabile qui.

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11 commenti a Le proposte di Legambiente per le piste ciclabili. Costanzo: “Permettiamo ai ciclisti il contromano”

  1. fabry ha detto:

    La priorità dovrebbe essere il collegamento fra S.Andrea / Campagnuzza con il Corso Italia: la vedete una signora anziana in bici e con le borse della spesa nel cestello fare la rotonda di S.Andrea? Oppure il sottopassaggio di via S.Michele? La madre dell’assessore alla viabilità va in vici o gira in auto blu?

  2. JACK ha detto:

    Complimenti Legambiente! Veramente un bel lavoro! Speriamo per il futuro…

  3. maria ha detto:

    Ma permettiamo già al ciclisti di passare con il rosso. Ora il contromano? Il contromano sì nella stessa pista ciclabile, ma non in strada dove passano le auto e senza una barriera per tutelare i ciclisti. Ma c’è qualcosa nell’aria dopo l’eruzione del vulcano in Islanda che stanno uscendo queste idee bislacche?

  4. brio zona (blog) ha detto:

    fabry, io ho più paura a vedere una signora anziana al volante, se permetti, che in bici su una pista ciclabile protetta.
    E comunque, la signora anziana può sempre usare i mezzi pubblici.

  5. Briareo ha detto:

    Sono convinto che se si potesse sedersi assieme, Autorità e cittadini ciclisti, attorno a un tavolo e concordare su soluzioni razionali, forse ne verremmo fuori. Ma così, l’Autorità impone di botto, il cittadino esegue di malavoglia perchè non considerato per niente, ecco che insorge la critica e la sterile diatriba. Si tenga finalmente conto che va creata una democratica partecipazione. Medita Governo…medita.

  6. fabry ha detto:

    @ brio zona
    è proprio questo il problema, che non ci sono piste ciclabili protette.. e quanto ai mezzi pubblici, mi fiderei piu’ di una bicicletta che di un autobus condotto da un autista col cellulare perennemente attaccato all’orecchio (si, ci sono anche quelli)

  7. brio zona (blog) ha detto:

    Spero che l’avrai segnalato a chi di dovere, l’autista con il cellulare…
    Togliere le auto dal centro ed eliminare i parcheggi serve appunto avere più spazio per creare piste ciclabili protette e per rendere più scorrevole, veloce ed efficiente il servizio pubblico.

  8. skorzeny ha detto:

    Il servizio pubblico va bene per chi va dove lo Stato gli dice di andare. Io sono un uomo libero e vado dove e quando mi pare con la mia auto.

  9. alpino ha detto:

    grande skorzeny…ripeto che non trovo dove sia tutto sto traffico a Gorizia..ah forse domenticavo il Grande Raccordo anulare di Gorizia..li infatti.., per non parlare della tangenziale dei faiti..de matina per radio sento sempre “CODE TRA SCORIANZ E SASSO MARCONI” secondo me per raggiungere il centro a Gorizia stante le cose dobbiamo mettere la metropolitana eh gia ne mettemo una vecia ferma te monti tall’ultimo vagon davanti al parco della rimembranza e te camini dentro finchè no te smonti dove xe la locomotiva all’atezza del caffè teatro…

  10. brio zona (blog) ha detto:

    chi ga mai parlà de traffico?
    go parlà de traffico?
    xè sta ditto da qualche parte che Gorizia ga traffico?
    Quel che se sta disendo xè che, nonostante a Gorizia ghe sia gli spazi per farlo, non xè piste ciclabili protette e sicure e che in una città come Gorizia un intervento del genere saria più facile che da altre parti.
    Quando se parla de piste ciclabili pensè subito che questa sia una manovra per diminuir el traffico e non semplicemente un mezzo de trasporto in più, più sicuro, meno inquinante più salutare e ancora più libero dell’auto. Sè limitadi, altro che liberi.

  11. bubez goriziano ha detto:

    Sono perfettamente d’accordo sulla necessità di realizzare vere piste ciclabili a Gorizia. Non si potrebbe usare una porzione di uno dei controviali del corso Italia? Se poi si liberasse dalle auto uno dei lati delle strade del centro e si creasse una pista ciclabile delimitata da un cordolo di cemento o di gomma sarebbe un’ottima cosa. La perdita dei posto auto su un lato del Corso Verdi non mi sembrerebbe molto tragica, tanto c’è sempre posto in piazza Cesare Battisti. Quello su cui non concordo è la chiusura totale del centro alle auto.

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