4 Giugno 2010

Appello dei vescovi: «Aiutate i vostri figli a scoprire la propria vocazione al sacerdozio»

La Chiesa può vivere senza preti? No. Ecco perché i vescovi del Friuli Venezia Giulia a conclusione dell’Anno Sacerdotale, scrivono, per la prima volta insieme, la Lettera pastorale «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini (Mt 4,19). Come accompagnare i chiamati al presbiterato diocesano». Essa viene consegnata alle comunità, in particolare alle famiglie, «per raccomandare e sostenere l’interesse e l’impegno verso la vocazione al sacerdozio» delle chiese di Gorizia, Udine, Trieste, Concordia – Pordenone.

La Lettera «è nata dal desiderio di far comprendere quanto a noi Vescovi stiano a cuore i sacerdoti. E con la speranza che essa contribuisca a rinnovare, nelle nostre diocesi, la stima e l’amore verso di essi e il loro ministero e dia impulso per una più convinta azione a favore dei chiamati al presbiterato» che sono più numerosi di quanto non si creda.

Dino De Antoni, arcivescovo di Gorizia, Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, Giampaolo Crepaldi, arcivescovo-vescovo di Trieste, Ovidio Poletto, vescovo di Concordia-Pordenone si dicono preoccupati perché «si è steso un velo di silenzio, in particolare, sulla vocazione al sacerdozio. Non se ne parla nelle famiglie e poco anche nelle nostre comunità cristiane. I ragazzi e i giovani spesso non sanno più cosa sia il seminario. Se nasce in loro il desiderio di diventare preti non sanno neppure a chi rivolgersi per farsi aiutare».

I vescovi ripropongono la figura del prete come «padre, guida e amico di tante sorelle e fratelli, capace di capirli perché condivide con essi la loro stessa vita». Definiscono straordinaria la sua vocazione, perché «nessun altro uomo, per quanto santo, ha il potere di consacrare il pane e il vino nella celebrazione eucaristica e rendere realmente presente il Corpo e il Sangue di Gesù, crocifisso e risorto. Nessun altro uomo, può ardire di dichiarare in prima persona: ‘Ti assolvo dai tuoi peccati’ né può avere la forza di predicare il Vangelo con l’autorità di Gesù e della Chiesa».

Forte, dunque, l’invito, quasi un appello alle famiglie perché aiutino i loro figli a scoprire la propria vocazione, comunque sia orientata, e alla Chiesa perché «non abbandoni a se stessi i figli che hanno nel cuore la vocazione al presbiterato».

I vescovi non si limitano all’esortazione, danno anche indicazioni pratiche. La prima è la preghiera, seguono l’annuncio e la testimonianza. Le famiglie – spiegano – possono far molto per individuare e sostenere i primi germi di una vocazione, ma molto può fare anche la comunità educante, dal sacerdote ai catechisti, agli altri educatori. E una volta scoperto il germe vocazionale, questo va coltivato. In che modo? Con la direzione spirituale e i gruppi vocazionali distribuiti sul territorio rivolti a fanciulli, giovani e adulti. Indispensabili, infine, una Comunità vocazionale per ogni diocesi ed il Seminario. In Friuli Venezia Giulia ce ne sono due: il Seminario diocesano di Concordia-Pordenone e il Seminario interdiocesano di Udine-Gorizia-Trieste. «Essi – scrivono i Vescovi – hanno alle spalle una lunga tradizione educativa che noi ci impegneremo a mantenere ed ulteriormente migliorare».

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6 commenti a Appello dei vescovi: «Aiutate i vostri figli a scoprire la propria vocazione al sacerdozio»

  1. alpino ha detto:

    Caro Padre vada avanti lei che mi vien da ridere….

  2. Luciana ha detto:

    Un pensiero fulminante ha occupato di colpo la la mia mente: Meglio morta!

  3. Alex ha detto:

    Non dicono però che i preti sono soli,
    che le famiglie non li vedono proprio i preti nelle loro case, che la chiesa è colonizzata da vecchi musoni e che non c’è spazio per i giovani, non dicono che la maggior parte dei preti sono scontenti e depressi.

  4. DaVeTheWaVe ha detto:

    i preti devi estinguerse!

  5. chinaski ha detto:

    eh, caro davide, la vedo dura. co’ le nove tecnologie, xe capace che i se fazzi clonar.

    http://www.youtube.com/watch?v=6i94fWqKmAg

  6. brio zona (blog) ha detto:

    speremo che co i preti se estingui anche i cattolici e che finalmente resti solo i cristiani.

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