3 Giugno 2010

Tondo presenta Angela Brandi: “Rimpasto di deleghe solo su basi funzionali”

Tondo informa l’Aula della modifica nella composizione della giunta, con le deleghe che erano in capo ad Alessia Rosolen assegnate all’assessore Angela Brandi. “Ma un eventuale riallineamento delle deleghe avverrà solo su basi funzionali, a seguito della prossima riorganizzazione della macchina regionale”, spiega il presidente della Regione.

“Il prossimo 11 giugno- ho sottolineato – l’assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti porterà all’esame delle forze della maggioranza che guidano il Friuli Venezia Giulia la sua proposta di riorganizzazione della macchina regionale, di semplificazione, di sburocratizzazione. Ebbene, ogni decisione su un possibile riaggiustamento nell’attuale distribuzione delle deleghe discenderà direttamente dalla proposta di Garlatti, per
essere perfettamente funzionale al nuovo impianto. Dunque non certo sulla base di logiche da bilancino politico”.

Per quanto riguarda il caso Rosolen, Tondo spiega che quella della revoca delle deleghe “è stata una decisione sofferta, meditata a lungo, che ho cercato di fare in modo che potesse essere evitata, ma che alla fine si è rivelata inevitabile – ha esordito Tondo -. La sua sostituzione è dettata da ragioni che sono legate a vicende del Comune di Trieste, che non è un Comune qualsiasi perché il più grande della regione, in quanto lei e il Pdl di Trieste erano entrati in conflittualità e ciò ha rotto quel filo di rappresentanza necessario a legittimare la sua presenza in Giunta”.

E l’opposizione coglie la palla al balzo. “Il presidente Tondo non riconosce la propria autonomia e sostituisce sé stesso con figure minori: un segretario di partito e un sottosegretario”: per Mauro Travanut (PD) le beghe di una parte della regione non dovrebbero influenzare le decisioni che riguardano tutto il territorio.

Presidente, sia presidente fino in fondo e gestisca la sua squadra in autonomia. Questo è stato l’appello di Alessandro Tesini (PD), che ha sottolineato come i poteri del presidente non possano essere usati a fasi alterne, in base alla convenienza. La Giunta è assolutamente affare del presidente e non di maggiorenti di partito.

Il rimpasto in Giunta come la vicenda di Eluana Englaro. Stefano Pustetto (SA-SEL) fa il paragone sostenendo che, come in quella occasione, “anche questa volta Tondo avrebbe dovuto difendere pubblicamente e da presidente un cittadino dagli attacchi, quella volta di un ministro, ora dei partiti. Il presidente sceglie in base a interessi di parte e non a difesa di quelli collettivi”.

Secondo Roberto Asquini (Pdl) i partiti sono uno strumento e non il fine della politica. “Questa è una situazione inopportuna, si sostituisce un ottimo assessore con uno nuovo di cui non si sentiva il bisogno. L’aumento dei costi non è il principale problema, quello vero è che un esterno non conosce la realtà regionale”.

Pagina amara per la nostra Regione, l’ha definita così Piero Colussi (Citt). “Ho sempre auspicato che la figura del presidente potesse levarsi al di sopra delle parti e svolgere nella maggiore autonomia possibile quelli che sono i suoi compiti. L’episodio Rosolen smentisce ciò, oggi Tondo ne esce indebolito”.

“Se Tondo avesse resistito, sarebbe stato un presidente forte”. Ma non l’ha fatto e per Franco Brussa (PD) “questa vicenda fa male alla politica. Per la prima volta la figura di vertice della Regione ha ceduto a un’imposizione politica, abbandonando un buon componente della sua squadra, creando un precedente negativo e debolezza politica, che ha riflessi sul piano istituzionale”.

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Un commento a Tondo presenta Angela Brandi: “Rimpasto di deleghe solo su basi funzionali”

  1. Ettore Guido Basiglio Ribaudo ha detto:

    Ma anzicchè epurare la Rosolen che non ha fatto niente di male, non sarebbe meglio epurare certi coordinatori della PDL?

    Leggete questa:

    Al Presidente del P.d.L On. Silvio Berlusconi
    Fax. 0667…….
    Cormons 20 maggio 2010
    Oggetto: Sospensione delle iscrizioni al PDL , richiesta di azzeramento vertici PDL-Gorizia.

    Egr. Presidente Berlusconi, sdegnato e scandalizzato dal comportamento tenuto da una certa classe dirigente in Friuli e, le scrivo quanto segue:

    1) Dal 2000 io, il Sig. Giannattilio Certo e Maurizio Castellani e altri, eravamo iscritti ad Alleanza Nazionale Sede di Gorizia;
    2) In febbraio 2010, condividendo i valori, le idee, abbiamo aderito al PDL, venendo a Roma e dopo aver parlato con il Sen. Massimo Baldini, al quale abbiamo consegnato un dossier sul comportamento del Vice-Sindaco di Gorizia, Fabio Gentile, ci siamo attivati sul territorio del Friuli (come Circoli de L’OPINIONE) e contiamo 65 inscritti;
    3) Facendo ns. i valori da Lei evocati, tra i quali risaltano, la sincerità, la lealtà e l’operosità, abbiamo costituito una Onlus, dal nome, preso in prestito sempre da Lei, “AMBIENTE ITALIA ONLUS” e, nel contempo pubblicato sui vari quotidiani locali, le mancanze e le connivenze di certa classe politica nei riguardi dei cittadini e, le inosservanze delle Leggi Regionali e Nazionali da parte delle stesse Istituzioni che le promulgano; tutto questo senza toccare, direttamente od indirettamente il predetto Gentile o la città di Gorizia;
    4) Un giorno apprendo dai giornali che il Sindaco di Gorizia mi aveva personalmente attaccato solo perché io chiedevo il rispetto delle Leggi e delle Regole, denigrandomi agli occhi della cittadinanza;
    5) In data odierna ho appreso con mio sommo stupore che né io, né i miei colleghi di battaglie, erano più iscritti nelle liste del PDL, tutto questo solo perché il Gentile (vice coordinatore provinciale) aveva espresso parere contrario sui ns. nomi;
    Chiedevo e chiedo:
    1) Come mai l’Assessore al Commercio e consigliere della Camera di Commercio di Gorizia (Fabio Gentile), si è dimenticato di chiedere i contributi (circa 68.000 euro) per una manifestazione e ha pensato bene di incolpare altre persone al posto suo?
    2) Corrispondono a verità le notizie di persone che hanno visto il predetto Gentile, sembra, in palese alterazione mentale nei locali di Gorizia (ubriaco) divulgando notizie riservate del Comune?
    3) Lo Statuto prevede le dimissioni immediate da qualunque incarico chi non è tesserato; allora io mi chiedo come mai ci sono in provincia di Gorizia dei consiglieri che non sono iscritti a Forza Italia?
    4) Come mai la Sig. Baseggio Laura risulta tesserata da Forza Italia ed è presente nel comitato Regionale, mentre è anche tesserata della DC di Pizza ed è anche Commissario Straordinario del Friuli?
    5) Lo Statuto prevede che la sospensione deve essere proposta entro 30gg., invece risulta che il Gentile abbia fatto ricorso contro di noi, oltre questo tempo, come mai lo ha proposto oltre 42gg. Dopo?
    6) Come mai dopo che ho chiesto se da elenco iscritti ero presente a marzo 2010 (ma il documento in mio possesso dice che fino a marzo ero tesserato) tale elenco è scomparso e non si trova più?
    Queste sono alcune delle domande cui Gentile non ha mai risposto in Consiglio Comunale né il sig. Valenti (coordinatore provinciale) in Direttivo provinciale.
    Carissimo Presidente, io le chiedo se effettivamente mi sono, ci siamo macchiati, di questo “grave delitto”, e cioè di avere portato alla luce, attraverso articoli sui giornali e tavole rotonde, la connivenza di certi esponenti della classe politica del Friuli (Destra o Sinistra) con alcuni imprenditori, (sembra in alcuni casi legati alla criminalità organizzata Campana) o, di avere svelato alla cittadinanza che ci governa localmente, sia di destra o di Sinistra che sia, fa le Leggi sapendo di non volerle osservare.
    Mi permetta di chiederLe una sua presa di posizione contro questi personaggi “politici” che a mio avviso hanno tradito il proprio elettorato per una poltrona o per una comoda autovettura o peggio ancora per godere di immeritati privilegi.
    Auspichiamo per il bene del Partito che i seguenti personaggi:
    1) Gentile Fabio (vice-Sindaco di Gorizia e vice coordinatore provinciale) che ha di fatto creato quattro dissidenti in seno alla giunta;
    2) Romoli Ettore (Sindaco di Gorizia) che come tale non riesce a tenere al guinzaglio il suo vicesindaco e pensa di riuscire ad amministrare una città;
    3) Gaetano Valenti (Consigliere Regionale) che come coordinatore provinciale non si accorge di quanto è accaduto ed accade nella sua provincia;
    siano chiamati per quanto fatto e detto, falsamente, contro di noi, denigrandoci anche sul personale.
    Noi crediamo fermamente nella frase (del Presidente Kennedy) che è sempre stata il nostro cavallo di battaglia “non dire cosa può fare il tuo Paese per te, ma cosa puoi fare tu per il tuo Paese”.
    Ebbene, questa è stata sempre la nostra filosofia e, per questo siamo stati crocefissi!
    Ci permetta, alla luce di quanto su esposto, di chiederLe un appuntamento a Roma o dove Lei voglia, onde poterLe spiegare più esaustivamente quanto scoperto e denunciato da noi in questa Regione chiamata Friuli dove il Buon Governo è solo una chimera.
    Ettore Guido Basiglio Ribaudo
    Seguono firme di sostegno alla richiesta di esautorazione vertici PDL

    Chi volesse firmare questa lettera mi contatti direttamente su informaticam@inwind.it o mi contatti al 3346274558
    Via savaian 22
    34071 Cormons (GO)

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