30 Maggio 2010

Pallacanestro Trieste 2004: tutto tace, o fra poco esplode?

Qualsiasi cosa, pur di ritrovare entusiasmo!
Tutte le belle storie finiscono, e con il comunicato stampa della società si chiude l’ “era Bernardi” sotto le volte del Palatrieste, un’avventura vissuta da allenatore vincente, prima riguardo la professione, onorata e elevata da uno sforzo mai venuto meno, il concetto di allenare al di là di un contratto ogni minuto della propria esistenza, poi sul campo, vincendo i play off di B Dilettanti senza avere per forza un rullo compressore come squadra, e l’anno successivo con un decimo posto da neo-promossi e diverse soddisfazioni prese, una su tutte il due su due contro la prima della classe Forlì.
Ora si apre un nuovo capitolo, costellato come sempre da tante incertezze e da poche certezze, da storie estive lanciate ma non suffragate da fatti concreti, da silenzi assordanti, e da una clessidra che scandisce inesorabilmente il tempo restante alla prossima stagione, ma soprattutto a quella 2011/12 che cambierà tutto o quasi sul futuro cestistico dilettantistico e non.

Questione allenatore: nome top secret o un clamoroso insediamento di Matteo Boniciolli?
Si è parlato tanto, Giacomo Baioni, il nome in cima alla lista dei papabili, sfumato da subito, ipotesi che portavano a Eugenio Dalmasson (anche queste smentite), ma alla fine della fiera ancora posto vacante. Cosa vuol dire questo? Una sola cosa, si sta aspettando non tanto liquidità per vedere chi ingaggiare bensì il progetto da intraprendere (categoria inclusa).
Mi spiego meglio: si vocifera di un possibile girone unico a 24 squadre già dalla prossima stagione, si ipotizza un budget e figure societarie identiche allo scorso anno e quindi un altro presumibile campionato di transizione, oppure un’immaginifica entrata della Alto Re e ipotesi di Legadue per Trieste, ipotesi che potrebbe comunque prendere corpo nella stagione 2011/12 con le riforme dei campionati e wild card annesse. In questa jungla come si può pretendere decisioni rapide e perentorie?
Anche perché l’uscita prematura di scena dai play off di serie A di Roma allenata da Matteo Boniciolli potrebbe anche aprire una perversa possibilità: la Alto Re subentra e crea la figura di manager “all’inglese” a Trieste sotto l’egida di Matteo Boniciolli, cioè allenatore-direttore sportivo, percorribile in caso di diritti di Legadue immediati (sempre che ci siano società disposte a cederli ndr.), o in caso di categoria superiore garantita per la prossima stagione.
A breve ne sapremo qualcosa di più, e dall’allenatore la più chiara indicazione di quello a cui potrà puntare la Pallacanestro Trieste 2004 per la prossima stagione.

Evitare le mezze misure, ibrido con pericolo d’assuefazione
Per l’encefalogramma piatto del tifoso triestino di basket dopo l’ultima stagione, conditio sine qua non per venire al Palatrieste è…vivere emozioni forti!
Alla base della formazione della nuova squadra ci deve essere una progettazione ardita, sia essa fatta da nomi importanti per puntare non solo ai play off, bensì alla Legadue (e con il milione di budget garantito è DOVEROSO puntare al massimo obiettivo!), o magari di giovanissimi esuberanti, per capirci una fotocopia della meravigliosa Ozzano di quest’anno.
Il mancato riscatto di Marco Spanghero se da un punto di vista strettamente economico poteva essere anche plausibile, cozza con quanto si è sempre detto negli ultimi anni, cioè creare giovani cestisti nostrani e portarli in prima squadra come fondamenta per il futuro; Spanghero sarà uno dei tanti triestini ad arricchire squadre nel resto d’Italia (a seguire l’ottimo Cernivani di Montegranaro), la speranza che il folto vivaio cittadino riesca a produrne di altri talenti, soprattutto con la sana faccia di tosta di “Sponghy”, a suo agio dal primo minuto giocato al suo esordio in B Dilettanti.

Matteo Boniciolli sarà molto presto in città, con tutto il tempo per sgombrare qualsiasi dubbio esistente sulla sua creatura, ognuno faccia la sua parte e fuori il coraggio, altre nobili società sono cadute in basso come Trieste ma stanno risalendo rapidamente (vedi Barcellona, neo promossa in Legadue ndr.), e va bene che siamo una città “anziana”, non per questo è necessario adeguare i ritmi d’azione!

Raffaele Baldini

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2 commenti a Pallacanestro Trieste 2004: tutto tace, o fra poco esplode?

  1. enrico maria milic ha detto:

    we want progettazione ardita!
    : )

  2. arlon ha detto:

    Concordo! Qua o se punta in alto, o se casca in tel oblio definitivo, no vedo alternative.

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