30 Maggio 2010

Fabrica firma il nuovo logo “Live” del Turismo Fvg

Il turismo in Friuli Venezia Giulia ha un nuovo logo. Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton, ha vinto la selezione di idee bandita dall’Agenzia TurismoFvg avendo la meglio sulle proposte di 20 agenzie regionali, nazionali e internazionali.

L’aspetto è quello di un timbro indelebile con evidenziata la parola
“LIVE”, “vivi!” o “dal vivo”, creata con la parte finale di Friuli “LI” e quella iniziale di Venezia Giulia “VE” evidenziate in rosso.
Un marchio che dovrà rimanere impresso nella mente del turista e che collega idealmente tutta la regione in un unico messaggio: “vivi il Friuli Venezia Giulia” ma anche “Friuli Venezia Giulia dal vivo”.

Luca Ciriani, vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive spiega la motivazione per cui è stato fatto questo cambiamento: “Il Friuli Venezia Giulia ha sempre saputo guardare avanti. Nell’ultimo anno l’impegno della Regione per sostenere il territorio nell’affrontare la profonda crisi economica che ha investito i mercati mondiali è stato massimo; abbiamo stanziato complessivamente circa 450 milioni di euro per sostenere le imprese del territorio in tutti i settori produttivi, compreso il turismo. Abbiamo investito in quest’ottica anche per creare un nuovo marchio: questo è il momento migliore per investire e proporsi con un nuovo brand. L’operosità, la cultura, la determinazione e l’estrema concretezza della gente da sempre rappresentano un vero e proprio asset attorno al quale costruire lo sviluppo della nostra terra. Oggi, dopo aver affermato questa unicità grazie alla quale abbiamo sviluppato un’offerta turistica di altissima qualità, apriamo un nuovo capitolo della strategia promozionale che guarda al futuro attraverso un posizionamento più moderno e internazionale che sposti l’attenzione del pubblico sull’aspetto più emozionante e vitale che un soggiorno in Friuli Venezia Giulia può offrire, senza perdere nemmeno per un istante la forza della nostra identità”.

Secondo gli ideatori: “Il colore rosso rimanda al calore umano caratteristico dell’accoglienza, mentre gli elementi angolari, da un lato gli conferiscono l’apparenza di timbro amplificando il valore di suggello di autenticità richiamando la valenza di un visto sul passaporto e quindi l’idea del viaggio, dall’altro vanno a identificare i quattro capoluoghi di provincia regionali”.

“Abbiamo trovato nel pensiero originale dei giovani creativi di Fabrica – dichiara Andrea Di Giovanni, direttore generale dell’Agenzia TurismoFVG – l’energia che cercavamo per il nuovo biglietto da visita dell’offerta turistica del Friuli Venezia Giulia. Questo nuovo brand porta con sé il valore della storia e della tradizione insito nel nostro nome e la capacità di coinvolgere i nostri ospiti in una realtà turistica viva, emozionante e in continua evoluzione. Una soluzione che si presta ad essere declinata con estrema incisività sia nella promozione delle singole località che delle singole attività e prodotti che come Agenzia TurismoFVG siamo quotidianamente impegnati a sviluppare per supportare il territorio. Il nuovo logo è stato scelto di comune accordo con i Consorzi turistici, le Camere di Commercio, i rappresentanti delle località della regione a maggiore vocazione turistica e infine la Giunta regionale, a riprova del fatto che desideriamo che dietro la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia ci sia una sinergia e un coinvolgimento di tutti gli operatori regionali del settore”.

Il nuovo logo porterà, inoltre, a un completo restyling dei materiali di promozione e accoglienza dell’Agenzia TurismoFVG che saranno identificati e uniformati con la nuova grafica anche grazie al progetto editoriale dello studio grafico di Marco Viola. Il materiale informativo sarà ridotto nel numero ma comunicherà il territorio con più forza e incisività per suscitare nel turista curiosità e interesse. Saranno realizzati in particolare due tipi di materiali, il primo di taglio promozionale declinato per cluster e per stagioni (con due cataloghi di promo commercializzazione per l’estate e l’inverno), il secondo di tipo informativo con mappe
tematiche e geografiche.

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28 commenti a Fabrica firma il nuovo logo “Live” del Turismo Fvg

  1. dultan ha detto:

    me ricorda tanto quel de sLOVEnia hahahaha

  2. arlon ha detto:

    Niente mal, xe una evoluzion in positivo de sicuro.
    Xe de dir che però xe veramente simile a quel de sLOVEnia, che pol eser un caso ma go paura de no..

  3. Viktor ha detto:

    Propongo un concorso à la Stefano Bartezzaghi a chi trova altre parole al posto di LIVE all’interno del nome “Friuli Venezia Giulia”. Per cui parto con:

    FRIZ – FRIuli veneZia giulia
    VIGILI – friuli VenezIa GIuLIa
    FRAGILI – FRiuli veneziA GIuLIa
    FRENULI – FRiuli vENezia giULIa
    FU LIVE – FriULI VEnezia giulia
    FINE – FrIuli veNEzia giulia
    RAGU – fRiuli veneziA GiUlia
    ZIA GIULIA – friuli veneZIA GIULIA
    ULULA – friULi venezia giULiA

  4. giorgio ha detto:

    In quest’ottica, io vorrei sapere: quanto abbiamo investito per creare il “nuovo marchio”, ovvero quanto ci è costato proporci “con un nuovo brand”.
    E’ vero che, nel nuovo logo, “l’operosità, la cultura, la determinazione e l’estrema concretezza della gente” (in parole povere “l’asset”) sono identificabili dall’inclinazione di 25° verso sinistra (pardon) della scritta?
    E’ stato detto ai creativi che il passaporto viene usato solo dai turisti extra-Schengen?
    E quanto investiremo per il completo “restyling” dei materiali di promozione e accoglienza dell’Agenzia?
    Immagino che la riduzione del numero di materiali informativi sia dovuta ai tagli imposti dal governo centrale, ma confido molto in quello declinato per “cluster” che da sempre è il punto di forza della nostra terra “earth”.

  5. arlon ha detto:

    @ Viktor: come te gaverà notado, no xe cussì semplice. L’unico valido come “live” xe “zia giulia”, che però no ga tanti usi pratici 😀

    “Live” ga anche el pregio de esser diviso a metà tra Friul e Ven. Giulia, un pregio no de poco in una region come la nostra.

  6. Julius Franzot ha detto:

    Da ex-product manager mi permetto di commentare:

    1. I colori sono quelli della bandiera nazista.

    2. La parentesi quadra rimanda alla tecnologia ed al computer ed ha un aspetto freddo, mentre il turismo deve essere caldo.

    3. Il nero di sfondo è un tabù per un logo, a parte qualche raro caso di moda o accessori o auto di lusso.

    4. Scritta troppo piccola e trasversale. Senza un richiamo, non si capisce perchè non la abbiano fatta dritta.

    5. “LI VE” non lo legge nessuno

    Poi, cosa serve fare ogni 4-5 anni un nuovo logo, se il vecchio non penetra? Ve lo vedete quel tabellone a lutto che accoglie i viaggiatori a Ronchi? Non potevano FARE qualcosa per il turismo con le somme pazzesche che costerà quel logo, la sostituzione del precedente e l’implementazione? A chi avrà riempito le tasche quel delirio?

  7. brancovig ha detto:

    Concordo abbastanza con Julius

    c’è in questa fase una sopravvalutazione dei Logo, che potra servire per la promozione di un marchio, meno per sviluppare il turismo.

    servono
    i) collegamenti
    ii) la volontà degli operatori di non spennare il turista (non massimizzare i profitti)
    iii) tutela ambientale
    iv) servizi

    e poi mi chiedo chi di voi sceglierebbe la sua vacanza in base al logo?

  8. marino ha detto:

    “e poi mi chiedo chi di voi sceglierebbe la sua vacanza in base al logo?”

    beh, per andar in vacanza bisogna pur decider in che logo andar 🙂

  9. Helvetica ha detto:

    Costo dell’intera operazione?
    100.000 euro.
    Purtroppo spesi male.
    Ma se la commissione giudicatrice è composta
    da politici è logico trovarsi in mano un logo che
    durerà 5 mesi.

    sLOVEnia

  10. Luigi (veneziano) ha detto:

    Il colore di fondo non è nero.

    Il logo in realtà è solo il timbro, senza colore di fondo.

    Il tutto è costato 30.000 Euro, più 15.000 Euro per organizzare la serata di presentazione al castello di Susans.

    Vedasi qui la presentazione e un’immagine che spiega meglio come potrà essere utilizzato questo nuovo logo: http://messaggeroveneto.gelocal.it/dettaglio/%E2%80%9Cospiti-di-gente-unica%E2%80%9D-addio:-il-turismo-regionale-adesso-e-%E2%80%9Clive%E2%80%9D/2045820

    Luigi (veneziano)

  11. Luigi (veneziano) ha detto:

    A proposito: un logo chiaro è fondamentale nel mercato.

    L.

  12. arlon ha detto:

    Facciamo un po’ d’ordine 🙂

    —–

    1. I colori sono quelli della bandiera nazista.

    I colori se pol cambiar, e specialmente in sto caso i xe davvero poco influenti sull’idea, credo che i sia stadi scelti in quanto colori standard de massimo contrasto.

    —–

    4. Scritta troppo piccola e trasversale. Senza un richiamo, non si capisce perchè non la abbiano fatta dritta.

    Questo no xe possibile dirlo, prima de veder le applicazioni.
    Comunque sia, un certo angolo dona dinamismo e movimento.

    —–

    5. “LI VE” non lo legge nessuno

    Questo no me par proprio vero O_o comunque dipenderà anche qua dale applicazioni

    —–

    però el punto

    2. La parentesi quadra rimanda alla tecnologia ed al computer ed ha un aspetto freddo, mentre il turismo deve essere caldo.

    Xe sensado. Le ragioni per la scelta del “timbro” che i da’ xe piutosto scadenti.
    In qualsiasi caso, no xe vero che un logo per el turismo devi esser “caldo” sempre; dipendi da tanti fattori.

    —–

    “e poi mi chiedo chi di voi sceglierebbe la sua vacanza in base al logo?”

    No coscientemente. Ma anche un logo fa parte dela nostra idea su un posto.
    Quindi, anche un logo (i in una region senza simboli fisici come la nostra conta ancora de più) pol influir, insieme a tanti altri fattori (come giustamente disi Brancovig).
    Paesi come la Spagna, o cità come Berlin ga podudo rivoltar la propria industria turistica anche grazie a una comunicazion visiva intivada e coerente.

    Ala fine, questo no xe un capolavoro. Ma rispetto al melenso (e falso?) “ospiti di gente unica” xe un abisso, e in meio.

    Questo ga el difetto de risciar de eser freddo come diseva Julius, e magari troppo generico, ma ga i pregi de esser più fine e stimolante de altri, sematicamente inteligente, nonchè poco stilizzado, e quindi potenzialmente sai duraturo e adattabile nei anni (e questo xe un tipo de risparmio per el futuro, oltre che un vantaggio).

  13. arlon ha detto:

    Luigi:
    “A proposito: un logo chiaro è fondamentale nel mercato.”

    Atenzion: ormai vien considerado palese che un logo, di per sè, no servi quasi a niente.

    In strabreve, quel che conta xe che:

    – el logo gabi riscontro in valori, carateristiche, o anche idee e progetti, nel mondo reale

    – el logo sia inserido in un sistema (vari modi per farlo), el qual sistema sia in grado de dar un messagio visivo e de contenuti che sia coerente con sè stesso (BEN più difficile de quel che sembri), sempre

    – questa “coerenza” devi esister sia a livel esterno (per es: i albergatori che no fa la cresta, se se punta sul turismo de massa), sia a livel interno (es. banale: gaver “LIVE” come slogan e meter una vecia indormenzada a un barachin dele informazioni no funzionassi :D)

    – e, fondamental, questo marchio devi “viver” dignitosamente, secondo strategie che va decise e seguide e NO a caso come i enti pubblici fa quasi sempre. (su questo, segnalo come che i lavora mediamente nei Netherlands..)

  14. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ arlon

    D’accordo con te su tutto, ma io non conosco paese al mondo che non abbia puntato la propria campagna promozionale turistica su un logo e su un motto.

    Esempi che mi vengono in mente:

    “Croazia: il Mediterraneo com’era una volta”
    “I need Spain”
    “Germania. Destinazione vacanze” (roba da anni ’50)
    “Vienna. Ora o mai più” (questa m’ispira grandi scongiuri…)
    “Canada. Keep exploring”
    “Montenegro. Breathtaking beauty”

    L.

  15. arlon ha detto:

    El “motto” no xe necessario (almeno per la comunicazion esterna), el logo per questioni de identità sì. Disevo solo de far atenzion a no darghe tropa importanza *solo* che a lui, che mancando el contorno, finissi che casca tutto.

  16. Julius Franzot ha detto:

    @ Luigi

    D’accordo sull’importanza di un logo, ma questo deve essere associato a qualche ragione per cui il cliente compri il prodotto a cui si riferisce il logo. Quel LIVE è troppo generico e non è nemmeno chiaro che si parli di turismo, potrebbe essere anche la pubblicità per la zona della sedia.

  17. ciccio beppe ha detto:

    Non capisco a cosa si riferisca il ‘LI VE’
    Ai concerti?
    Stiamo puntando l’offerta turistica sui concerti?

  18. alpino ha detto:

    lo stile è quello di un timbro, quelli di corrispondenza americani, il colore bhè mi ricorda il negativo del CHIAMBRETTI NIGHT..è comunque uno stile ed un prodotto gia visto..30 mile euro per sta cagada fa concorrenza ai 18000 del sito web de Gorizia, chi vol darme 5000 euro per nettar na lastra del palazzo della Region?

  19. Guido ha detto:

    Questo nuovo logo è il manifesto del nulla
    Povero Friuli venezia giulia…

  20. margaret thatcher ha detto:

    Vi propongo di scrivere i commenti in italiano, il nuovo logo del turismo non interessa solo i triestini e ci si potrebbe scambiare opinioni in italiano….

    Vi propongo questa bella immagine che Paolo ha creato e spero ci permetterà di utilizzare…

    http://img34.imageshack.us/img34/6580/somma.jpg

  21. ciccio beppe ha detto:

    Era meglio Friuli Svezia Giulia dell’Ikea.

  22. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ghe fuse ‘na notizia che ve va ben de le ultime cento che xe scrite in bora.la!!!

    Ogni roba xe “schifo”, xe “ladri”, xe “se podeva far mejo”.

    Go trovà chi che me parè: eco qua:

    http://www.youtube.com/watch?v=14njUwJUg1I&feature=related

    L.

    Ps Traduzione a richiesta

  23. alpino ha detto:

    @margaret,
    proposta bocciata! passemo alla prossima..
    ciò vara el vecio gigi venexian che el se meti a criver in dialeto..noto che xe più de un veneto qui dentro che legi me fa piazer

  24. unoperuno ha detto:

    Piu’ che una bella novita’, mi sembra una brutta sconfitta per il “logo” precedente.

    http://www.youtube.com/watch?v=49Qz2T98xX4

    http://www.youtube.com/watch?v=NqWZD-4RIZ4

  25. patch ha detto:

    Luigi mi sembra di parte – non sarà mica del gruppo dei creativi di Fabrica? : )
    I colori sono mortali, come si fa a usare il nero e il rosso per un logo turistico solo Luigi lo sa : )
    Le parentesi quadre sono altrettanto fredde e matematiche (più che tecnologiche) perchè poco movimentate, troppo statiche, troppo pesanti.
    Io credo che siano andati sul “sicuro” scegliendo Fabrica.
    Molti manager fanno gare invitando agenzie anche giovani e sconosciute per fare numero, ma invitano poi l’agenzia di nome per poi scegliere proprio quest’ultima in modo da scrollarsi di dosso le responsabilità di una eventuale scelta coraggiosa e realmente “propria”. Fabrica rispondeva a questo criterio – soprattutto perchè poi si doveva giustificare la scelta a livello pubblico.
    Meccanismo molto triste ma davvero molto in voga.
    E’ la vittoria della fuffa sulla libertà.

  26. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ patch

    Ovviamente non sono del gruppo dei creativi di Fabrica, ma tanto per divertirmi ho provato a vedere se tu potevi essere inserito in questo alato bigoncio.

    Ho notato quindi che il rosso e il nero sono utilizzati in via esclusiva per il logo turistico del Canada e dell’Austria, oltre che da Air China. Anche il logo della Spagna è quasi esclusivamente nero e rosso, con uno spruzzo di giallo. Il logo della Danimarca è solo rosso. Uno dei due loghi del Giappone (Japan. Endless Discovery) è in rosso e nero.

    Tu parli del rosso e del nero come di “colori mortali”, e parecchi loghi turistici in realtà li usano.

    Poi hai fatto una discreta tirata sul “triste meccanismo” e sulla “fuffa” che addirittura vince sulla “libertà” (libertà?!?).

    Che conclusioni dobbiamo trarre da tutto ciò?

    L.

  27. Eros ha detto:

    Quel logo è veramente brutto, funereo. Sembra la scritta: chiuso per fallimento

  28. giorgio ha detto:

    Potevano sforzarsi di più per 45.000 €. http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it

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