28 Maggio 2010

Rc: “Il sito web del Comune è costato 18mila euro”

“C’era una volta il sito web del Comune, creato già molti anni fa dai dipendenti comunali del settore informatico. Migliorato nel tempo, era diventato un discreto sito, più che decoroso per un Comune delle dimensioni di Gorizia. Ora però la Giunta Romoli ha deciso che è meglio dare in appalto, a una ditta esterna, la gestione del sito. Costo: 18.000 euro (il limite per l’affidamento diretto senza gara è di 20.000 euro)”.

Il circolo di Gorizia di Rifondazione comunista attacca la giunta Romoli per la spesa, ritenuta superflua, per il rinnovo del sito istituzione del Comune di Gorizia. “Naturalmente, eventuali futuri cambiamenti del sito dovranno anch’essi essere pagati alla ditta. Il bello è, poi, che la ditta fornisce solo la “scatola”, il “contenitore”, perchè i contenuti continuano a metterceli i dipendenti comunali. Dando un’occhiata al sito, indubbiamente la grafica appare accattivante. Le funzioni ed i contenuti ci sembrano invece gli stessi che c’erano già prima. Valeva la pena, quindi, in tempi di crisi, di spendere 18.000 euro solo per avere una veste grafica più brillante?”.

E Rifondazione rimarca: “Ci risulterebbe poi ancora in vigore la norma che vieta di ricorrere a professionalità esterne senza giustificato motivo, quando l’ente abbia propri dipendenti in possesso delle medesime professionalità. Spieghi quindi il sindaco o l’assessore competente il perchè di questa spesa, casualmente coincidente con l’annuncio del blocco degli stipendi e con i tanti sacrifici che la crisi del capitalismo impone sempre e solo ai lavoratori”.

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72 commenti a Rc: “Il sito web del Comune è costato 18mila euro”

  1. riki ha detto:

    Della serie: “come buttare nel c…o i soldi di tutti”

  2. EdTv ha detto:

    mi pare che 18k per un sito web di una PA
    con tutti i requisiti che sono obbligatori per una PA sia davvero un prezzo adeguato.

    non capisco questa linea di bora.la da mercato paesano, abbracciando polemichette populiste.

    avete idea di quali parametri la legge stanca pretenda dagli sviluppatori?

  3. Morgan ha detto:

    Della serie…rifondazione comunista non ha di meglio da fare che pensare al sito del comune invece di stare vicino ai problemi veri della gente in cassa integrazione, negli ospedali e dei bimbi nelle scuole…chi se ne frega del sito!!!soldi di tutti? i miei sono stati spesi bene visto che mi piace!!!

  4. EdTv ha detto:

    non capisco a sto punto
    visto che prima era l’amministrazione a farsi il sito, perché l’amministrazione non si faccia anche le pulizie delle stanze, dei corridoi e dei bagni degli uffici comunali.

    oppure si ripari i tubi dell’acqua quando si rompono… déi

  5. Morgan ha detto:

    EdTv sono pienamente d’accordo con te…

  6. arlon ha detto:

    18mila no xe tanti per un sito de un comun, se fatto ben. Ma proprio per niente.

  7. Mike ha detto:

    Mi pare un ottimo sito. Rispetta tutti gli standard richiesti per le PA ed inoltre e’ a prezzi di mercato. Forse anche un po’ meno visto il lavoro che c’e’ dietro.
    Non credo che il sito della Provincia sia costato meno rapportato a quando e’ stato fatto.

  8. Carlo ha detto:

    Forse non tutti sanno che… e sopratutto quelli di RC che il prezzo comprende altri 2 siti , quello del teatro e del turismo (linkati nella home page del sito del Comune)….
    Forse è meglio informarsi piuttosto che fare della facile propaganda.

  9. Mauro Franza ha detto:

    El bel xe che i ga ancora de tradurlo in sloven, ma xe finidi i bori, quindi basta un ricorsetto e tutto el lavor vien butà via.

    Questo se ciama ragionar coi pie.

  10. Mauro Franza ha detto:

    Però el risultato xe bon, almeno a mi me piasi e par anche ben navigabile, zento volte meio de quel de Trieste

  11. Franz ha detto:

    @ commento 9

    Non che il sito precedente fosse tradotto in sloveno, e già che ci siamo, in friulano!

  12. Giorgio ha detto:

    18k per un sito della PA sono davvero un prezzo irrisorio. Probabilmente non tutti sanno che i siti della PA da parecchi anni DEVONO per Legge (Legge Stanca) attenersi a delle linee guida ben precise per i diversamente abili e la navigazione assistita. Per venire incontro a questi vincoli (che da sviluppatore vi posso assicurare essere davvero tosti!!) sono necessarie esperienza, conoscenza e capacita’ di analisi/sviluppo che sfido chicchessia dipendente comunale, non solo a mettere in pratica ma anche solo a conoscere.
    Signori, prima di tacciare con qualsivoglia tipo di svilente epiteto il lavoro di onesti professionisti (vi giuro che non ho nulla a che fare con chi ha realizzato il sito, ma lavoro da 10 anni nell’ambiente) vi invito perlominimo ad informarvi su quello che andate a disprezzare.
    Cordialmente.

  13. AnnA ha detto:

    Un “discreto sito” era prima?? “Più che decoroso”? Ma veramente lo credono? Secondo che paragone, il quarto mondo? Strabuzzo gli occhi…

  14. lorenzo ha detto:

    da goriziano dico soldi ben spesi…da professionista di settore dico che il prezzo è di mercato, che la ditta è una delle migliori del mercato, che il risultato è ottimo! in generale il collegamento di RC tra sito, lavoratori e capitalismo mi fa vomitare…

  15. Veneto ha detto:

    La consulenza che aggira professionalità interne
    danneggia l’erario anche se è utile alla Pa

    Corte dei conti – Sezione giurisdiz. Regione Lazio – Sentenza 1 giugno-6 ottobre 2009 n. 1868
    Presidente Nottola – Relatore Impeciati
    LA MASSIMA
    Affidamento di incarichi consulenziali da parte della Pa – Violazione dei limiti di cui
    all’articolo 7 del Dlgs 165/2001 e all’articolo 110, comma 6, Dlgs 267/2000 – Inesistenza
    del presupposto della mancanza di professionalità interne alla Pa – Responsabilità
    erariale – Sussiste.
    Responsabilità erariale connessa a una consulenza affidata in violazione dei limiti di
    legge – Consulenza effettivamente espletata e dotata di utilità per la Pa – Integrazione
    del danno erariale – Non è da escludere – Un professionista interno alla Pa non
    avrebbe percepito compensi aggiuntivi.
    La Corte dei Conti, torna a intervenire in tema di responsabilità erariale conseguente
    all’affidamento di incarichi di consulenza in assenza dei presupposti previsti dalla normativa.
    Il caso esaminato riguarda l’affidamento da parte di un dirigente di un ufficio speciale
    del Comune di Roma di due incarichi di consulenza per la prestazione di pareri in ambito
    normativo affidati, per supposta carenza di professionalità interne al Comune, a un
    professore universitario. La Corte dei Conti ribadisce due importanti capisaldi della sua
    giurisprudenza in proposito:
    Ÿ gli incarichi di consulenza devono essere prestati nel rispetto dei presupposti di cui al
    Tu del Pubblico impiego e del Tuel – tra cui spicca la necessità che non sussistano
    adeguate professionalità interne alla Pa;
    Ÿ il danno erariale sussiste anche ove la consulenza sia prestata con utilità per la Pa;
    anche in tal caso, infatti, si verifica un esborso di denaro pubblico che può essere
    evitato attraverso l’utilizzo di professionalità di personale interno alla PA medesima.
    http://www.ascolod.it/objstore/filegrp/1010/18g10AGlaconsulenza.pdf

  16. Veneto ha detto:

    Quanto ci si forbisce la bocca con proclami quali “lotta agli sprechi” e “far lavorare i fannulloni” poi bisognerebbe anche avere il coraggio di metterli in pratica.

  17. SookieS ha detto:

    La polemica di RC e’ ridicola: sempre a lamentarsi se qualcuno fa perche’ fa e se non fa perche’ non fa! Agite e rimboccatevi le maniche perche’ se fosse per voi in Italia saremmo tutti parassiti e nulla facenti!

  18. Veneto ha detto:

    X SookieS

    Quindi secondo te il modo migliore per far lavorare i nullafacenti della pubblica amministrazione è quello di pagare persone esterne agli enti pubblici perhè svolgano incarichi che possono e devono essere fatti da gente già pagata con le nostre tasse?

  19. Giorgio ha detto:

    @Veneto

    Quindi secondo te nella PA di Gorizia vi sono web developer, web analyst, specialisti in accessibilita’ WAG1 e Legge Stanca in grado di tirar su un CMS accessibile (requisiti obbligatori per Legge in un sito della PA) e gestirlo?? Dai, non esageriamo, rasentiamo il ridicolo se crediamo a questo.

    Saluti

  20. SookieS ha detto:

    Caro veneto, mi pare che nelle PA ci sono gia’ problemi a svolgere le attivita’ ordinarie quotidiane…

  21. alpino ha detto:

    Che Rc ed opposizione si dilettino in inutili polemiche a Gorizia è cosa arcinota, ma non è questo il caso, mi compiaccio che tutti i professionisti informatici qui dentro concordano che il prezzo di 18k sia di mercato o livemente al di sotto, certi di mercato fatto da voi, 18 mila euro Stanca o non Stanca sono una cifra mostruosa per un sito in generale figuriamoci per quello del comune di Gorizia, cosa mai farà questo sito oltre a dare informazioni…è stata una spesa inutile e terribilimente eccessiva con buona pace dei web designer che probabilmente pretenderanno 100 e passa euro l’ora visti i prezzi folli che praticano…anche solo per una semplice paginetta web..

  22. Mauro Franza ha detto:

    @19 – Ma visto che i siti web della PA devo sottostare alle regole dettate dalla legge 4 del 2004 sull’accessibilità dei portali web della PA, perchè non vengono sviluppati dei CMS dalla PA? Se la regione ha l’INSIEL che le ha fatto il sito, perché non si usa lo stesso CMS anche per le provincie e i comuni? Eviteremmo così il caledoscopio di impaginazioni e cervellotiche soluzioni (vedi il sito del Comune di TS), che disorientano l’utente e probilmente avremmo anche una bella riduzione dei costi.

  23. alpino ha detto:

    oh signur me trovo d’accordo con Mauro prima volta, oggi neviga

  24. Giorgio ha detto:

    @Alpino

    Ovviamente, se paghi 18k per un’auto che ha avuto 10 anni di sviluppo, ingegneri, crash test decenni di esperienza ecc ecc ritieni che il prezzo sia adeguato, ma se lo rapporti a qualcosa che non riesci a toccare con mano (o a comprendere a quanto pare) ti scandalizzi.
    Sinceramente finche’ in Italia la gente e’ convinta che il progresso del web sia iPad e compagnia cantanti, il digital divide qualcosa inventato per dare alla gente qualcosa di cui non ha bisogno oppure che l’esperienza e la capacita’ di analisi non debba essere riconosciuta attenendosi a prodotti e risultati mediocri rimarremo sempre l’ultimo vagone dell’Europa del web, pero’ orgogliosi di RC e dell’opposizione a Gorizia.

    Saluti.

  25. Giorgio ha detto:

    @22 Questa puo’ essere una buona argomentazione in effetti. Anche se c’e’ da dire che non puoi installare un CMS e digli di fare una fotocopia del sito precedente. Senza entrare nel tecnico ti posso dire che a seconda dell’esigenza della singola PA i contenuti e la loro tipologia varia, la base di partenza puo’ essere simile ma caso specifico per caso specifico qualcosa salta fuori. Da notare inoltre una cosa, solitamente (spero non sia questo il caso) il personale della PA demandato al mantenimento dei siti della PA stessa informaticamente parlando (e per quanto riguarda la Legge Stanca in particolare) scarsamente formati ottenendo come risultato che dopo poco tempo il copia&incolla selvaggio da word (rendere i contenuti accessibili costa anche 2 o 3 minuti in piu’!!) degrada la bonta’ del sito.
    Per risolvere questo basterebbe:
    – individuare un CMS comune OpenSource (ma un progetto VIVO!!!);
    – creare una serie di layout standard
    – FORMARE IL PERSONALE (e chi sgarra sull’accessibilita’ cambia lavoro e va pulire i cessi per renderli accessibili)

    Vogliamo ridurre i costi dei comuni, iniziamo a lasciare “sfoltire” le cariatidi nelle PA entrate quando gli unici PC erano quelli presenti su Guerre Stellari e che non hanno saputo fare dell’AUTO-AGGIORNAMENTO come avviene nei settori privati e nell’informatica in particolare.

    Saluti

  26. Veneto ha detto:

    @Giorgio e @SookieS

    Il sito precedente lo avevano fatto i dipendenti comunali, almeno così c’è scritto nell’articolo.
    Ad ogni buon conto se il Comune di Gorizia nel nuovo sito si prendesse la briga di pubblicare anche le determinazioni dirigenziali, che per la cronaca sono atti pubblici che comunque devono essere pubblicati all’Albo Pretorio, si potrebbe sapere se tra le motivazioni dell’atto di affidamento dell’incarico all’esterno c’è appunto di aver verificato di non disporre di queste professionalità all’interno dell’ente, adempimento previsto dalla legge prima di ricorrere al “mercato”. Di recente la Corte ei Conti ha bacchettato per lo stesso motivo gli stessi incarichi esterni del ministro Brunetta

  27. Veneto ha detto:

    @Giorgio 25
    Le spese per la formazione vanno anche quelle a bilancio e sono soggette a patto di stabilità, ora immagina quando si parla di taglio dei trasferimenti agli enti locali quale possa essere una delle voci di spesa su cui l’ente può intervenire per far quadrare i conti…

  28. Giorgio ha detto:

    Ovviamente pensare che qualcuno si auto-formi per iniziativa personale (come il qui presente piu’ o meno fa da molti anni nel web) e’ pura utopia vorresti dire… O qualcuno paga (poi e’ da vedere se riesco a capirci qualcosa, perche’ sai quando ho studiato io queste cose non c’erano ecc ecc) o dalla mia seggiolina non mi muovo perche’ per 1000 euro al mese senza rischiar d’essere licenziato col cavolo che ci metto del mio!!! Ovviamente questo vero? O mi pagano per imparare o nulla. Se fossero tutti cosi’ come minimo l’OpenSource non esisterebbe ma in fin dei conti cosa importa al web dell’OpenSource, nulla.

    Saluti

  29. Veneto ha detto:

    Cionondimeno il comune ha o no verificato di non avere qualche “pazzo” che si sia autoformato come tu indichi pria di sganciare 18000 Euro sul mercato?

  30. biancoalbanco ha detto:

    x redazione:

    perchè è stato tolto il mio commento?

  31. biancoalbanco ha detto:

    rettifico. e riapparso come per magia..

  32. zavata ha detto:

    ..proprio una polemichetta da bar davanti a un bicer de rosso..

  33. biancoalbanco ha detto:

    si, si, un bicchierino da 18.000 euri!!!

  34. maria ha detto:

    Speso già il tesoretto…

  35. Benito ha detto:

    Io avrei lasciato il vecchio web.
    E’ vero che i politici non conoscono la VERGOGNA!

    18.000 MILA EURO PUBBLICI per un sito? Ma dategli alle famiglie in difficoltà.

    Mi pento amaramente di aver votato questa amministrazione COMUNALE.

  36. Benito ha detto:

    … dimenticavo IL NUOVO SITO COMUNALE è fatto male,18.000 MILA EURO?

    me vien da pianzer

  37. Veneto ha detto:

    Quanto all’Open Source…

    Il governo abbandona l’Open Source
    pubblicato: giovedì 27 maggio 2010 da Silvio Gulizia

    Da fine maggio l’Osservatorio Open Source, istituito nel 2003 dal Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazone con l’obiettivo di catalogare i programmi utili alla pa, sarà ridotto a una sola persona. Con seri timori che venga chiuso.

    E’ l’ultimo segnale che il governo ha deciso di ignorare le possibilità offerte dall’open source. Già a marzo il ministro Brunetta aveva fatto capire che aria tirava. Nel “nuovo codice dell’amministrazione digitale” non c’era infatti traccia dell’open source. “Neppure un accenno all’introduzione, in modo sistematico e istituzionale, dell’open source nella pubblica amministrazione” si era già lamentata l’Associazione Nazionale Informatici Pubblici e Aziendali (Anipa) scrivendo una lettera aperta al ministro.

    Con la chiusura dell’Osservatorio si perderebbe quanto di più prezioso c’è oggi in Italia. Un catalogo dei prodotti open utili alla pubblica amministrazione. In attesa di un piano nazionale a riguardo, intanto le amministrazioni potevano scopiazzare l’una dall’altra.

    E c’è pure la beffa. Sul sito dedicato a spiegarci la Riforma Brunetta, ho provato a cercare open source: ne è venuto fuori un solo documento, in cui si dice che il sito è stato realizzato col cms open source Drupal.

    Foto | via http://www.renatobrunetta.it
    http://www.ossblog.it/post/6291/il-governo-abbandona-lopen-source

  38. Claretta ha detto:

    beh, 18.000 euro per il sito non mi sembrano tantissimi, sopratutto perchè è bello, veloce e in sintesi un bel biglietto da visita per la nostra città e un ottimo servizio per noi cittadini. Troppi erano i soldini spesi dalla precendente amministrazione di sinistra per le panariellate ( commemtatemi un pò il ritorno d’immagine che abbiamo avuto!) , le feste a novantagradi per la slovenia e quella piazza da brivido …transalpino!Il sito non è affatto male e piace. Cercate di esser obiettivi!

  39. Veneto ha detto:

    Il punto non è se il sito sia fatto bene o male, il punto è se prima di ricorrere al mercato il comune ha provveduto a verificare di non avere all’interno dell’ente qualcuno che lo sapesse fare a costo zero od a un costo inferiore.

  40. akasha ha detto:

    mandare domanda proprio utilizzando i link e mail indicati nel nuovo sito, al dirigente del settore informatica e organizzazione del comune, chiedeno spiegazioni se è stata fatta 1 circolare intrena chiedendo ai dipendenti comunali se avesssero capacità di farlo. Se in comune non rispondono entro 30 giorni, è omissione di atti d’ufficio, devono rispondere a qualsiasi cittadino…

  41. Giorgio ha detto:

    @Fabio

    Guarda che scrivono di questo:

    http://www.provincia.gorizia.it/custom/home.php

    e non di questo:

    http://www3.comune.gorizia.it/

    Sono 2 cose decisamente diverse (oltre ad essere 2 enti stessi diversi).

    Saluti.

  42. Fabio ha detto:

    http://qui.uniud.it/sedi/gorizia/siti-web-istituzionali-del-friuli-venezia-giulia/MONITORAGGIO-siti-regionali-2009-pdf.pdf

    a pagina 13 del documento, il comune di Gorizia così come valutato dal 2006.
    Certo che RC potrebbe occuparsi d’altro…

  43. Giorgio ha detto:

    @Veneto

    Ovviamente se avessi trovato qualcuno all’interno del Comune, quel qualcuno si sarebbe dovuto dedicare all’Analisi, sviluppo server side, sviluppo client side e tutto in chiave accessibilita’ (circa 2 o 3 persone si spera). Quel qualcuno sarebbe dovuto sottrarsi alle mansioni abituali e con il cronico problema della mancanza di personale lamentata costantemente dalle opposizioni, il normale flusso di servizi al cittadino ne avrebbe risentito.
    Ma poi una domanda su tutte a scanso di ogni polemica, ma secondo voi quale sarebbe il “giusto prezzo” di un sito web (che poi definire cosi’ in modo approssimativo un’opera di ingegno e’ sempre azzardato)?

    Saluti.

  44. maria ha detto:

    Bravo Benito. E poi il Comune non trova i fondi per aiutare con gli affitti le famiglie più bisognose. In un periodo di crisi perché gettare soldi per un sito che c’era già, i buoni padri di famiglia si sarebbero tenuti i quattrini per cose più necessarie, restando con i vestiti vecchi e non comprandone nuovi.

  45. Morgan ha detto:

    Maria…tutta retorica di una certa parte della sinistra…!!!Secondo questo concetto tutti i soldi dovrebbero essere destinati ai bisognosi, magari mantenendoli alle spalle degli altri…io devo lavorare a 80 km da casa e andare su e giù con la mia auto, con una figlia di 10 mesi da mantenere. Secondo i tuoi canoni sono bisognoso anche io? Vorrei un lavoro più vicino a casa…me lo deve dare lo Stato…io vorrei 3000 euro e ne guadagno 1200, gli altri 1800 chi dovrebbe darmeli? Sempre lo Stato?

  46. alpino ha detto:

    xe tropi soldi per un sito punto e fine

  47. Carlo ha detto:

    @alpino e a a tutti quelli che non leggono…
    I siti sono 3
    Comune
    Turismo
    Teatro Verdi

  48. alpino ha detto:

    massa schei per un sito diviso in 3 sezioni..6000 euro per un minisito sul TURISMO a Gorizia, ma quale turismo, ma quando mai…non intascheremo 6000 euro dai turisti neanche in 3 anni…

  49. Carlo ha detto:

    Ma secondo te questo è un mini sito?
    http://www3.comune.gorizia.it/turismo/

    Detto in tutta franchezza…mi sa che non sai di cosa parli!

  50. alpino ha detto:

    ma dai dai so eccome de cossa parlo, ecco a voi intriganti contenuti de questi 18000 iuri:
    “Dal Podgora a Gorizia. I Carabinieri e il 13° Reggimento nella storia della Città”.
    Figada…
    Per filo e per segno – Breve viaggio nella didattica della Scuola dei corsi merletti” mostra collegata al 2°Concorso “Il merletto a Gorizia”.
    Super figada vegnerà gente dalla Francia per veder merletti e caramba..
    Ovviamente il sito punta alle zone turisitche di gorizia più belle da visitare:mm San Floriano (ustia no xe gorizia), Grado (ustia no xe gorizia),…il collio (mm poco a Gorizia)..a bhè gavemo el castel!

  51. alpino ha detto:

    aggiungo:
    http://www3.comune.gorizia.it/turismo/it/percorsi-tema

    Essendo il sito istituzionale del comune, è bella la foto della placca segna confine..peccato si legga solo Slovenia…

  52. Luigi (veneziano) ha detto:

    Alpino, non fare il bastian contrario a comando: il sito è bellissimo e i percorsi a tema riportano una cinquantina di itinerari o di mete da visitare a Gorizia o negli immediati dintorni.

    Ma tu hai mai provato a farti fare un sito? Io sì, e devo dirti che mi pare perfino incredibile che per tre siti abbiano chiesto SOLO 6.000 Euro l’uno.

    Va’, va’ un po’ in giro a chiedere, invece di masticare fiele a tutta manetta…

    L.

  53. Rocky ha detto:

    Non capisco le critiche sul prezzo o la qualità del sito. Quando si parla di 18k euro per tre siti professionali (e lo sono), rispettosi della legge Stanca e delle linee guida WCAG, con CMS eccetera non si parla solo di un prezzo di mercato, ma si parla di un OTTIMO prezzo di mercato. Chi dice l’opposto CERTAMENTE non lavora nell’ambito.

    E aggiungo: non conosco nel dettaglio le competenze dei dipendenti che lavorano al CED del comune di Gorizia, ma ritengo quantomeno ingenuo pensare intercambiabili tra di loro le professionalità in ambito IT.
    Mettere in un unico calderone il sistemista (i dipendenti del CED comunale avranno principalmente questo tipo di competenze), il DBA, lo sviluppatore web, il grafico, il software analyst, ecc. denota una visione da smanettone dell’argomento. Questo se parliamo di fare le cose in modo professionale. Se invece vogliamo farle in modo dilettantistico, andiamo pure chiedere al portinaio del comune se è capace di fare siti web, possibilmente con Word, facciamo pure. E già che ci siamo, facciamogli anche progettare qualche edificio pubblico se si è ristrutturato da solo la tavernetta di casa.

  54. alpino ha detto:

    Luigi te ga magnà pesante che te vedo nervosetto..
    Si ho realizzato più di un sito compreso il mio aziendale e sì conosco i prezzi, 18K li ritengo eccessivi soprattutto per i contenuti, in specialuogo il turismo 50 itinerari sulla carta, andrebbe investito sul turismo tangibile non quelle delle figure e fotine web..comunque oramai c’è ed è stato pagato, godiamocelo/godetevelo

  55. Rocky ha detto:

    No, mi dispiace, ma tu non hai realizzato nessun sito professionalmente. Forse solo qualcosa lato hobbystico.

    Altrimenti sapresti, tanto per fare un esempio, che quando lavori con istituzioni il 90% dei contenuti li fornisce l’istituzione stessa (in questo caso il comune). L’azienda fornisce la piattaforma (il CMS) e gli strumenti per aggiungere contenuti, si occupa della formazione interna ed assiste il cliente.

    E soprattutto insisto: se tu fossi un professionista del settore sapresti che 18k euro per quei tre siti è poco.

  56. arlon ha detto:

    Come ampiamente prevedibile, la “cura brunetta” ga fato i sui proseliti, che spicca per eser superficiali e sommari.
    (qua e in sai altri articoli)

    Decisamente no quel a cui mi aspiro, a eser sincero. Eh bon.

  57. arlon ha detto:

    (e inutile dir che quele de Rocky no xe simpatiche opinioni, ma la semplice verità.)

  58. Mike ha detto:

    Dai Alpino dacci il link al sito che hai realizzato cosi’ vediamo il tuo lavoro.
    In ogni caso stai criticando i contenuti del sito e se sai cosa e’ un CMS dovresti anche sapere che i contenuti li inseriscono i dipendenti comunali…

  59. Poldo ha detto:

    Il sito non è male ed il prezzo non mi sembra eccessivo. Ma a proposito delle caratteristiche che deve avere un sito di una amministrazione comunale, è mai possibile che non sia prevista la pubblicazione dello stradario e la mappa cittadina?

  60. Mauro Franza ha detto:

    Si, si, il sito del turismo è bello ma……

    non è accessibile, quindi non conforme alla legge Stanca e non doveva essere pagato.

  61. Mauro Franza ha detto:

    E il sito del comune non è aggiornato (vedi certificato per l’espatrio dei minori di 15 anni).

    E il protocollo dovrebbe avere l’indirizzo della PEC scritto nel corpo pagina e non nel footer

    NB ho guardato solo tre pagine….

  62. Maria ha detto:

    Morgan non sono comunista. Hai ragione: i parassiti non bisogna mantenerli, però nemmeno sprecare soldi malamente. In uno Stato serio tutti pagano le tasse e ricevono servizi, il Comune poteva spenderli in maniera più costruttiva.

  63. Morgan ha detto:

    Maria, ci sono modi e modi di spendere costruttivamente i soldi dei contribuenti…preferisco lo facciano per un sito che comunque publicizza gli eventi, offre servizi, da informazioni sulla vita del comune piuttosto che gli spenda per i militari da inviare in afghanistan? E poi cosa significa uno Stato serio…fammi un esempio? Cuba, Germania, Spagna, Grecia?
    Comunque dai…obiettivamente non sono poi così tanti per un bilancio comunale dove girano milioni di € e ogni tanto se ne trovano qua e la…

  64. maria ha detto:

    Se vogliono publicizzare eventi e servizi sulla vita del Comune, perché allora stampano quel giornalino Magazine che fa lo stesso? Un esempio di soldi sprecati. Per me €18.000 non sono pochi, nella mia famiglia in un anno non guadagnamo questa cifra. Stato serio è quello in cui se ci sono ‘utili’ vengono divisi equamente visto che alla fine sono anche nostri. Le tasse comunali (TIA, passi carrabili, etc..) aumentano sempre, non diminuiscono mai.

  65. Coatto ha detto:

    18.000Mila euro ecquivale a 34.852.860 delle vecchie LIRE.
    Per un sito sono TROPPI SOLDI,punto!

  66. Luigi (veneziano) ha detto:

    Il fatto è che RC ha affermato che il sito è uguale al precedente salvo la grafica. Questo è falso.

    Dopo di che, io ho veramente il sospetto che molti di quelli che parlano qui dentro non abbiano la minima idea di quanto costi farsi fare un sito, di conseguenza il “troppo” e il “poco” non hanno attinenza con la realtà.

    RC ha impiantato una polemica politica sul nulla cosmico, ammantandola di questioni pseudotecniche e concludendo con la consueta tirata per cui la “crisi del capitalismo” (annunciata fin dai tempi di Marx come definitiva, totale e irreversibile) sia sempre e solo pagata dai “lavoratori”. Una volta si parlava di “classe operaia”, adesso di “lavoratori”. Un tabaccaio è un “lavoratore”? Un avvocato?

    Luigi (veneziano)

  67. Veneto ha detto:

    @Giorgio 44

    Il tentativo è stato fatto o no? Se non è stato nemmeno fatto e magarai qualcuno aveva le capacità e la disponibilità a farlo e (udite udite) magari a lavorare di più allora l’atto di affidamento del servizio all’esterno potrebbe anche essere illegittimo, le sentenze sul’argomento parlano chiaro.

  68. Veneto ha detto:

    @Rocky 54

    Non ci siamo capiti, oltre che tecnico il presupposto è anche giuridico. l’Ufficio Lavori Pubblici del Comune prima di affidare una progettazione all’esterno deve obbligatoriamente verificare di non avere un progettista nell’ente in grado di farlo o che quelli di cui dispone sono già oberati di lavoro e pertanto non possono adempiere all’incarico, la stessa cosa deve essere fatta per tutti gli affidamenti di servizi all’esterno. Solo dopo aver verificato la mancanza di professionalità o la non disponibilità per sovraccarico all’interno dell’ente si può ricorrere al mercato, vedasi anche l’art. 7. c. 6 del D.Lgs 165/2001

    6. Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza dei seguenti presupposti di legittimità:

    a) l’oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall’ordinamento all’amministrazione conferente, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell’amministrazione conferente;

    b) l’amministrazione deve avere preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno;

    c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata;

    d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione.

  69. AnnA ha detto:

    Niente da dire sulla cifra, però c’è un’osservazione assolutamente da fare sulla nuova pagina dedicata al turismo: benissimo in inglese e sloveno, ma manca la versione in tedesco (mentre quella in friulano, specie per scopi turistici, è del tutto superflua – e questo lo dice una sempre assolutamente a favore di tutte le lingue minoritarie e dialetti sconosciuti, ma c’è luogo e luogo – e funzione), forse si sono dimenticati della posizione geografica di Gorizia (delle sue radici e tradizioni comunque)?
    Un’altra caratteristica di Gorizia è che, contrariamente a quasi altra non solo città, ma pure paesucolo di poche anime, è l’unica che non sbandiera i gemellaggi in atto (per cui, suppongo pertanto, in comune non esista il minimo interesse), neppure un cartello all’entrata della città.
    Continuiamo così…

  70. Morgan ha detto:

    Si, e il magazine lo invii in tutto il mondo…Ma nn si deve cadere nel tranello di paragonare il nostro stipendio a un bilancio comunale…non ha senso!!!

  71. Giorgio ha detto:

    @Rocky 54 e 56

    Tu devi essere uno dell’ambiente e che forse ha presente cosa significhi realizzare un sito web con analisi, test e PM annesso. Evidentemente ci sara’ un motivo per cui la professionalita’ web in Italia e’ ferma ai “markettari cantinari” che per stimare l’effort di un sito si mettono a contare le pagine e moltiplicare per 100€.
    Ovviamente poi pagare 18000 € di straordinari o rendersi conto che con 18000€ non paghi nemmeno 6 mesi di stipendio ad un dipendente pubblico per spazzare il cortile non conta, eh e’ pur sempre 1 posto di lavoro in piu’ (come se i professionisti del web le famiglie ed i mutui non li avessero).

    PS: ma quanto sarebbe costato: individuare internamente il team, fare l’analisi, un primo sviluppo, la formazione per poi scoprire che internamente non si era in grado di fare il progetto e farlo realizzare per 18.000€ esternamente??? Non ci pensiamo?

    Saluti.

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