Le riprese fotografiche scorrette, secondo le ricerche condotte negli anni Venti e Trenta del secolo scorso dal fotografo Laszlo Moholy-Nagy, alterano il punto di vista in modo da scatenare un effetto di astrazione dai soggetti ripresi. Così vengono evidenziate nuove valenze estetiche inattese dando vita a un percorso che ripropone l’esigenza di uno sguardo critico sulle cose e rinnova il significato della visione fotografica con la tradizionale tecnica della pellicola in bianco e nero.
A questo studio s’ispira Massimo Mucci con la sua mostra di fotografie dal titolo “Riprese scorrette” visitabile alla libreria “la Feltrinelli” di Trieste, in via Mazzini 39, da sabato 29 maggio fino a domenica 27 giugno. Si tratta di una selezione di stampe in bianco e nero, immagini scattate dal 1991 ad oggi durante diversi viaggi a Parigi, Roma, Praga e nel Sud d’Italia. Per l’inaugurazione del 29 maggio, alle ore 17, è previsto l’intervento della scrittrice e poetessa Piera Isgrò.
Per ulteriori informazioni, scrivere a riprese.scorrette@alice.it
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