Circoscrizioni salve sia a Trieste che a Gorizia. E la Lega Nord insorge

La Regione grazia le circoscrizioni. Gli organi di decentramento comunale potranno continuare ad esistere in tutti e quattro i capoluoghi di provincia del Friuli Venezia Giulia. Una scelta in completa controtendenza con quanto sta accadendo a livello nazionale, con tagli agli “enti inutili” e tentativi di ridurre le indennità degli amministratori.

E’ stata infatti approvata dalla V Commissione consiliare (ora dovrà passare all’esame dell’Aula) la proposta di legge firmata da tutto il gruppo del Pdl che supera – sulla base della potestà legislativa primaria di cui gode il Fvg in questa materia – quanto disposto dalla Finanziaria 2008 dello Stato che cancellava le circoscrizioni di decentramento comunale a Udine, Pordenone e Gorizia (ne rimaneva fuori Trieste).

Il provvedimenti non trova tutti d’accordo, però. Hanno espresso voto contrario Lega Nord, Italia dei valori, Luigi Ferone dei Pensionati e Roberto Asquini per il Gruppo Misto. Per quest’ultimo “in un momento come questo in cui si parla di eliminare gli enti inutili, delle circoscrizioni non c’è bisogno per un risparmio di tempo e di costi”, mentre per il capogruppo Idv Alessandro Corazza “le circoscrizioni ormai sono antistoriche, oltre al fatto che non ci sono particolari esigenze di democrazia”.

Puntano l’indice contro “il Pdl e il Pd e la loro bizzarra vocazione a voler tenere in piedi i carrozzoni”. E non nascondono l’indignazione per la proposta bipartisan approvata in V Commissione che vorrebbe “far rientrare dalla finestra quelle circoscrizioni che a livello governativo abbiamo buttato fuori dalla porta principale”. Federico Razzini e Maurizio Franz, consiglieri regionali della Lega Nord e membri della V Commissione, si dichiarano contro “una norma assurda e in palese controtendenza rispetto alla situazione economica che si è venuta a creare.