27 Maggio 2010

Tremonti cancella gli “enti inutili”, nel mirino anche l’Ogs di Trieste

C’è anche l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale fra gli enti che verranno soppressi in base alla Manovra 2011-2012.

Non saranno solo 10 Province a farne le spese. Se la soppressione sembra oramai in arrivo per Biella, Vercelli, Massa Carrara, Ascoli Piceno, Fermo, Rieti, Isernia, Matera, Crotone e Vibo Valentia, la stessa sorte toccherà a “un lungo elenco di societa’ ed enti da sciogliere, non simbolico”, come annunciato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. L’ente con sede a Trieste è destinato a scomparire assieme al Centro sismologico di Udine e all’Isae, al Comitato Microcredito, all’Eim (Ente italiano montagna), Isfol, Istituto per gli affari sociali, Ice, Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro), Ciriec (Centro italiano ricerche e informazioni sull’economia delle imprese pubbliche), Cirses (Centro iniziativa e ricerca sul sistema educativo e scientifico), Cirm (Centro internazionale di radiocomunicazioni mediche), Istituto di studi giuridici internazionali, Ssccp (Stazione sperimentale carta, cartoni e paste per carta), Ssica (Stazione sperimentale industria conserve alimentari), Ssog (Stazione sperimentale industrie oli e grassi), le Stazioni sperimentali per vetro, seta, combustibili, pelli e materie concianti, Ssea (Stazione sperimentale industrie delle essenze e derivati dagli agrumi), Centro formazione economia e politica dello sviluppo rurale, Comitato nazionale italiano per il collegamento tra Governo, Fao, Inrim (Istituto nazionale ricerca metrologica), Ente nazionale risi, Ense (Ente nazionale sementi elette).

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17 commenti a Tremonti cancella gli “enti inutili”, nel mirino anche l’Ogs di Trieste

  1. E’ incredibile che anche voi traduciate INRIM come Istituto Nazionale di Ricerca Meteorologica, quando invece il termine giusto è Metrologica e l’INRIM con la Meteorologia non ha nulla a che fare. Ma dunque l’errore è nel provvedimento del ministro? Dobbiamo crede ad un simile livello di ignoranza nei nostri ministeri? L’INRIM è il riferimento nazionale per le misure e rappreseta l’Italia nei corrispondenti organismi internazionali, fondati in base alla Convenzione del Metro (qualcuno a scuola dovrà pure averla sentita nominare). Davvero l’Italia può fare a meno del proprio organismo metrologico? Per ulteriori informazioni si veda http://www.inrim.it e http://www.bipm.org
    Cordiali saluti,
    Giancarlo Marullo Reedtz

  2. annalisaturel ha detto:

    Grazie della segnalazione, mi scuso per la svista

  3. Attilio Rispoli ha detto:

    Tra gli Enti da cancellare figura anche il CIRA il Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali unico in Italia e con contratti internazionali e mezzi di prova costosissimi che persino la NASA ci invidia. E’ mai possibile che un Centro operante nel comparto aerospaziale, considerato strategico, che crea un indotto di notevoli dimensioni, che rappresenta il fiore all’occhiello della ns. cara Italia possa essere cancellato ? Cosa da non crederci.

  4. Carota ha detto:

    Le Stazioni Sperimentali per l’Industria non pesano sul bilancio del Governo visto che sopravvivono grazie ai contributi delle imprese e all’autofinanziamento. Oltretutto vengono fatti lavori di ricerca, che ormai in Italia sono in via di estinzione grazie al nostro amato Governo. Tutte le persone dipendenti sarebbero dirottate poi verso le camere di commercio, andando quindi si a pesare sulle casse dello Stato, oltre che ad intasare uffici probabilmente già saturi.

    La cosa bella è che era ormai in via di approvazione la bozza del decreto legislativo (ddl 1441-TER-B) sul riordino delle Stazioni Sperimentali per l’Industria, in cui le Stazioni Sperimentali per l’Industria venivano riconosciute a tutti gli effetti enti di ricerca, con i tutti i pro e i contro del caso.

  5. mauri ha detto:

    L’Ogs, ente con bilancio in attivo, è appena stato occupato. 280 persone, che in un microcosmo come Trieste tanti conosceranno, finiscono “sui tetti”, dichiarate inutili. INUTILI.
    Direi che il minimo, ma proprio il minimo, è sostenerli al di là di una rassicurante solidarietà lava-coscienze. Fare casino, fare squadra, fare sistema, insomma fare qualcosa. O anche qui da noi siamo arrivati all’alzo zero del “chi se ne fotte, tanto non tocca a me”?

  6. Michele ha detto:

    L’OGS non molla! Sono le 4.30 del mattino eppure siamo qui, in assemblea permanente! Giù le mani dall’OGS!!

    http://www.facebook.com/group.php?gid=130183110325989

  7. alpino ha detto:

    è normale che anche se vuoi tagliare l’ente tutela lombrico striato i suoi aderenti protesteranno, però se andiamo avanti così non riusciremo a lberarci nemmeno di uno di questi enti inutili, da qualche parte bisogna pur cominciare a sfoltire, certo che però il taglio di un ente deve prevedere l’assorbimento del suo personale in altra struttura altrimenti ne esce una carneficina

  8. cagoia ha detto:

    se podessi cominciar taiando spedizioni più o meno umanitarie per esempio.
    e dopo anche le frecce tricolori me par bastanza inutili.

  9. Roberto ha detto:

    Prima di tagliare, più o meno a vanvera, vorrei che fosse spiegato e motivato come e perché si definiscono “inutili”, problemi di redditività, di rilevanza scientifica o che altro? Altrimenti si cominci col sopprimere il Parlamento, che lavora si e no un paio di giorni a settimana, dove regna l’assenteismo e sono diffuse pratiche illegali (ad es. i “pianisti” che votano per gli assenti).

  10. ilmatta ha detto:

    Salve a tutti, io lavoro all’istituto e museo di storia della scienza di firenze che scopro stamani essere stato inserito nell’elenco degli enti inutili, pensate che il nostro ente è uno dei pochi in regola e con le carte a posto e cosa assurda abbiamo da poco avuto una sovvenzione straodinaria da parte dello stato di circa 3 milioni di euro che sono stati spesi per la nuova (10 giugno) apertura del “Museo Galileo”, abbiamo i cimeli galileiani, una collezione di tutto prestigio di oggetti e libri venerata in tutti gli ambienti scientifici e DOBBIAMO CHIUDERE I BATTENTI???!!! Ma come dopo che lo stato ti versa 3 MILIONI DI EURO per riallestire tutto adesso ti fa chiudere e questo lo fai per risparmiare!!!????? Quindi sappiate che se tutto resta com’è il 10 giugno verrà inaugurato a firenze un ente inutile dove lo stato a speso “a babbo morto” 3 milioni e che dovrà chiudere lo stesso giorno della sua inaugurazione!!!! ASSURDO….se poi penso a 40 dipendenti a casa per l’inefficenza della politica e non certo nostra….

  11. lorenzo ha detto:

    IN COMPENSO I POLITI SI SONO DECURTATI LO STIPENDIO DEL 10 % WOOOOOOOOOW… OVVERO 2000 EURO SU 20000 PERò…RIUSCIRANNO AD ARRIVARE A FINE MESE??????

  12. arlon ha detto:

    Per i governi sia de destra che de sinistra ricerca e università xe stade passade come “inutili” da decenni ormai. Forsi che saria ora de farghe capir che no xe proprio cussì?

  13. Carota ha detto:

    Napolitano ha firmato il ddl, i fondi pubblici ai 232 enti e fondazioni culturali sono rimasti, mentre gli enti inutili saranno effettivamente soppressi o accorpati, è da capire se ne è stato escluso qualcuno dalla lista originale.

    Cmq rimango allibito dalla superficialità con cui sono stati scelti gli enti e le fondazioni a cui tagliare i finanziamenti, non si spiegherebbe altrimenti il motivo di toglierli tutti e 232 dalla lista, probabilmente qualcuno a cui era giusto chiudere i rubinetti c’era.

    Per me le Stazioni Sperimentali per l’ Industria non ci azzeccano niente tra gli enti inutili da sopprimere, a meno che il nostro amato Governo non voglia mettere le mani anche su quei 4 spiccioli di contributi che versano le imprese.

  14. ralberico ha detto:

    Sono completamente in accordo con Roberto N°9 e Carota N°13. In effetti non essoendo chiara la motivazione discriminante degli Enti, sembra che il criterio sia quello di fare cassa.
    P.S.
    Questi modi di risolvere i problemi finanziari del Paese, non sono degni di persone che dovrebbero intervenire in modo strutturale (evasione fiscale, banche, corruzione, privilegi della casta ed alcune categorie economiche, ecc)

  15. Carota ha detto:

    La soppressione degli enti inutili è solo una manovra di facciata, buona solo per farsi della gran pubblicità, a conti fatti lo Stato non ci ricaverà nulla, se non briciole. Davvero una buffonata, ma che sui media nazionali avrà molto risalto, visto che finalmente dopo decenni gli intoccabili enti inutili sono stati spazzati via….ci voleva la destra per farlo.

  16. Carota ha detto:

    Vi posto il link della lettera che le associazioni di categoria hanno mandato all’onerevole Gianni Letta a tutela delle Stazioni Sperimentali per l’Industria, ormai considerate “enti inutili” e quindi da sopprimere http://www.ssc.it/pdf/2010/STAZIONI_%20GIUGNO2010_associazioni.pdf

    Vengono messi alla luce tutti i dubbi e perplessità legati a questa operazione.

  17. tve monti ha detto:

    Per quanto riguarda le Stazioni Sperimentali, bisogna sottolineare che essendo ENTI PUBBLICI ECONOMICI, non gravavano ASSOLUTAMENTE sui conti dello stato. Queste utilizzavano contributi delle aziende di categoria, proventi analisi e fondi provenienti da commesse/progetti di ricerca fiinanziati. Inoltre le stesse associazioni di categoria chiedono che non vengano soppresse a dimostrazione che i contributi versati dalle aziende sono, per loro stessa affermazione, BEN RIPOSTI. Questi istituti partecipano quotidianamente alla vita produttiva delle aziende attingendo da questi momenti, spunti e stimoli per lo studio e la ricerca, appunto, applicata. Le informazioni le conoscenze e le professionalità raggiunte in questo contesto sono di importanza vitale per la crescita qualitativa di affermate realtà industriali ed in particolare di piccole e medie aziende.In conclusione sembra evidente che lo stato non ci guadagnerà anzi sicuramente ci rimetteà qualcosa (visto che la confluenza avverrà verso le camere di commercio…..enti pubblici NON ECONOMICI)e le aziende perderanno opportunità e riferimenti altamente qualificati.
    Dopo questo decreto ho capito dove alloggiano e lavorano le TESTE vuote rimaste in Italia, in seguito alla FUGA DEI CERVELLI ALL’ESTERO.

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