20 Maggio 2010

Raccolta differenziata negli uffici pubblici, compostiere per chi abita in periferia

Urge trovare un sistema per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti a Trieste. Entro la fine del 2009 la percentuale di rifiuti differenziati avrebbe dovuto raggiungere il 50% e nel 2011 il limite minimo salirà al 60%: Provincia, Comune e Acegas creano quindi un tavolo tecnico per dare il via a un nuovo sistema di raccolta.

E’ stato siglato oggi un Protocollo d’intesa per la creazione del Tavolo che avrà il compito – entro sei mesi – di sviluppare uno specifico programma per individuare forme e modalità organizzative di un’efficace raccolta differenziata. Ecco i punti sui quali si concentrerà:
* incremento della dotazione di contenitori dedicati alla raccolta differenziata monomateriale e loro posizionamento sul territorio, sempre assieme a quelle del rifiuto residuo;
* raccolta porta a porta dei cartoni degli esercizi commerciali;
* raccolta differenziata all’interno del Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso;
* raccolta porta a porta a Rozzol-Melara, Altura e altri complessi edilizi dove possa risultare proponibile;
* raccolta differenziata dell’umido dalle grandi utenze;
* raccolta differenziata domiciliare del verde;
* raccolta porta a porta del vetro dagli esercizi commerciali;
* dotazione di contenitori dedicati per la differenziazione negli uffici pubblici;
* consegna di compostiere per gli abitanti delle borgate carsiche o periferiche.

“Il tavolo tecnico – spiega la Provincia – dovrà fornire una relazione finale condivisa che valuti anche il rapporto costi-benefici della forma ipotizzata e le modalità di raccolta con lo specifico obiettivo di semplificare le attività in capo all’utenza. E’ chiaro che l’obiettivo finale non può essere che quello di avviare ipotesi di intervento tali da permettere il rispetto dei vincoli di legge”.

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