17 Maggio 2010

VeciATrieste: Esplosioni vecchie e nuove

Luogo indefinito, tempo indefinito. Atmosfera scura e fumosa. Toio e Ucio si ritrovano col bicchiere vuoto.


Trieste nel 1700. Una forte esplosione nel piazzale del castello (in alto a sinistra) fece crollare una navata della cattedrale e parte delle mura cittadine.

Toio: ”Cossa xe suceso, xe evaporà! Ciò Mario, cos’te ne vol far, morir de sede?”

Oste Mario: ”No credo che te mancherà scorte, sa… Ma bon, ve fazo altri do caliceti. E bon che stavo legendo el giornal… “

Toio: ”A bravo.. ti che te son studià dime: i parla sai de sta roba de gas a Zaule, cos’te pensi?”

Ucio: ”A mi me par ‘na cagada.”

Oste Mario: ”Ara, no ghe ne go capì un boro, ma me sa tanto che saltaremo tuti in aria!”

Toio: ”E ancora mi te scolto! Con tuti i sciopi che xe stadi a Trieste, no sarà questo che ne farà tirar i crachi!”

Lo scetticismo di Toio forse è mal riposto, ma su una cosa ha ragione: di esplosioni Triste ne ha viste tante, piccole e grandi. Una passata alla storia è quella che nel 1690 coinvolse la santabarbara di S. Giusto. La santabarbara è una struttura interrata posta all’interno delle fortificazioni. Il suo scopo è proteggere tutti i materiali esplosivi… o tentare di farlo. Quella del castello di S. Giusto era posta al centro del Piazzale delle Milizie. La sera del 9 luglio 1690 fu colpita da un fulmine, facendo esplodere cinquanta barili di polvere e facendo crollare parte delle mura, metà navata della Cattedrale e danneggiando le case limitrofe. La santabarbara fu allora spostata a San Vito, mentre solo una targa testimonia ora l’antica posizione.

Potremmo pure rispondere a Toio: sarà pur vero che siamo sopravvissuti a sciopi di tutti i tipi… ma ce la sentiamo di confrontare cinquanta barili di polvere con due serbatoi… da 140.000 metri cubi di gas?

Luogo indefinito, tempo indefinito. Atmosfera scura e fumosa. Toio e Ucio si ritrovano col bicchiere vuoto.

Toio: ”Cossa xe suceso, xe evaporà! Ciò Mario, coss’te ne vol far, morir de sede?”

Oste Mario: ”No credo che te mancherà scorte, sa… Ma bon, ve fazo altri do caliceti. E bon che stavo legendo el giornal… “

Toio: ”A bravo.. ti che te son studià dime: i parla sai de sta roba de gas a Zaule, coss’te pensi?”

Ucio: ”A mi me par ‘na cagada.”

Oste Mario: ”Ara, no ghe ne go capì un boro, ma a mi me sa che saltaremo tuti in aria!”

Toio: ”E ancora mi te scolto! Con tuti i sciopi che xe stadi a Trieste, no sarà questo che ne farà tirar i crachi!”

Lo scetticismo di Toio forse è mal riposto, ma su una cosa ha ragione: di esplosioni Triste ne ha viste tante, piccole e grandi. Una passata alla storia è quella che nel 1690 coinvolse la santabarbara di S. Giusto. La santabarbara è una struttura interrata posta all’interno delle fortificazioni. Il suo scopo è proteggere tutti i materiali esplosivi… o tentare di farlo. Quella del castello di S. Giusto era posta al centro del Piazzale delle Milizie. La sera del 9 luglio 1690 fu colpita da un fulmine, facendo esplodere cinquanta barili di polvere e facendo crollare parte delle mura, metà navata della Cattedrale e danneggiando le case limitrofe. La santabarbara fu allora spostata a San Vito, mentre solo una targa testimonia ora l’antica posizione.

Potremmo pure rispondere a Toio: sarà pur vero che siamo sopravvissuti a sciopi di tutti i tipi… ma ce la sentiamo di confrontare cinquanta barili di polvere con due serbatoi… da 140.000 metri cubi di gas?

Tag: , , .

1 commenti a VeciATrieste: Esplosioni vecchie e nuove

  1. Triestin - No se pol ha detto:

    Meno mal che xe Ucio e Toio…quasi quasi i
    fa i discorsi del sottosegretario de passaggio
    davanti la CCIA co iera el sit in…. gavemo
    bisogno de energia ( un quartin de rosso ) e gavemo de sistemar quei de la ferriera con el rigassificador e la centrale elettrica…. no voleremo miga patir fame e fredo ? ? Xe sta studià de super esperti che garantisi e che xe el futuro per la nostra città…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *