17 Maggio 2010

Rigassificatore: oggi l’incontro Gas Natural-aziende e il sit-in di protesta

Si anima il confronto intorno al rigassificatore di Zaule. Questo pomeriggio, mentre Ciro Garcìa Armesto- project manager di Gas Natural- terrà un incontro a porte chiuse con gli imprenditori triestini, fuori dalla Camera di Commercio avrà luogo un sit-in di protesta, organizzato da numerose sigle ambientali, politiche, sindacali e non solo. L’obiettivo dei promotori è di portare l’attenzione sui rischi antropici e ambientali derivanti dalla realizzazione del progetto catalano.

“In caso di grande evento- dichiara Adriano Bevilacqua, segretario regionale della Uil Vigili del Fuoco- i pompieri non sarebbero più in grado di garantire un adeguato soccorso alla popolazione. La politica sta agendo al di fuori di ogni etica, esponendo la città a rischi inutili, assolutamente non giustificati dai paventati ricavi economici. Ci troveremmo ad operare in assenza di una qualsiasi logica di prevenzione”.

I timori della Uil Vigili del Fuoco sono condivisi e rilanciati dagli altri organizzatori della manifestazione odierna, che avrà luogo in Piazza della Borsa a partire dalle 18.00.
Spiccano, fra i promotori, il Comune di Muggia e quello di San Dorligo, oltre a numerose associazioni ambientaliste e non. Saranno presenti anche l’Idv e i Verdi Trieste, senza dimenticare il segretario provinciale del Pd Roberto Cosolini- che ha dichiarato la propria contrarietà al progetto catalano durante un’assemblea di una settimana fa.

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Un commento a Rigassificatore: oggi l’incontro Gas Natural-aziende e il sit-in di protesta

  1. Carlo ha detto:

    Ero presente all’incontro di GasNatural in Camera di Commercio lo scorso lunedì 17, regolarmente iscritto ed ammesso in sala previo firma del foglio-presenze. Intanto, di fronte al portone d’ingresso, un gruppo di persone ben più numeroso e motivato protestava anche per l’atteggiamento da “carbonari” adottato dal proponente e suffragato dall’ente camerale. E’ mai possibile che in tempi di approccio partecipativo e di Agenda 21 ormai propri della Pubblica Amministrazione, la CCIAA avvalli il piglio borbonico degli spagnoli interessati al proprio portafogli e basta ?
    Entrando nel merito di quanto è stato presentato dal responsabile del progetto, ci sono due cose da dire.
    La prima è che la campana che abbiamo ascoltato suonava sempre la stessa nota, quelle delle solite bugie basate su studi ambientali taroccati: nessuna replica circostanziata alle posizioni contrarie al rigassificatore, nessun contraddittorio.
    La seconda, che le informazioni che davvero avrebbero potuto interessare le industrie locali non sono arrivate. Per quanto riguarda la funzionalità del porto in presenza di gasiere si è fermi ad un nulla osta della Capitaneria di Porto del 2005. Dopo 5 anni non sono ancora stati resi noti i divieti e le restrizioni che verrebbero adottati per un progetto di cui si conosce ormai qualcosa di più che semplici indiscrezioni. Da non crederci !
    E poi, il lavoro: 1.500 posti di lavoro, per 4 anni, per un valore delle opere di 400 milioni di Euro. Ma questo lavoro lascerà lo stesso ritorno di altri grandi opere, quali i lavori per la Grande Viabilità: lavoro destinato a grosse ditte esterne, che si accamperanno qui coi loro lavoratori in un cantiere-dormitorio isolato dal resto della città, che a fine lavori smobiliteranno e non lasceranno traccia. Non una parola, invece, per il lavoro stabile, a impianto avviato: l’indotto ? I lavoratori qualificati ? Qualche esempio di impiego del “freddo” ?
    Ma quand’è che arriveremo ad un vero dibattito pubblico in contraddittorio, con un moderatore professionale, di fronte ad un pubblico paritetico di “decisori” e di elettori ? Sindaacooo ?!?!

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