14 Maggio 2010

Controversie del lavoro in aumento del 40% in due anni

Nel triennio 2007-2009 si registra un aumento esponenziale delle vertenze di lavoro passate da 845 a 1.355 per un totale di 3.091 procedimenti attivati su tutto il territorio regionale con punte su Udine, Gorizia e l’Alto Friuli.

Il fenomeno è un chiaro segnale della crisi che sta colpendo pesantemente il mondo dell’occupazione. A denunciarlo è la Cisl regionale che proprio sul tema “caldo” delle controversie e dell’arbitrato ha incentrato un incontro-dibattito in programma per domani a Palmanova. Si traccerà il quadro delle controversie che nascono sul posto di lavoro, oltre ad affrontare la questione, dibattuta proprio in queste settimane, dell’arbitrato come strumento di conciliazione da lasciare – secondo la Cisl – alla libera scelta del lavoratore.

Questioni, dunque, di grande attualità come dimostrano i numeri (in difetto) diffusi dallo stesso Sindacato e relativi all’attività dei suoi 6 uffici vertenze. A segnare la crescita più netta di vertenze è Udine, che da 411 rimbalza a 604, oltre a Gorizia e l’Alto Friuli che registrano rispettivamente 61 e 62 attivazioni in più sul 2008, passando – la prima – da 94 a 155 e – il secondo – da 179 a 241. Per quanto riguarda, poi, l’Isontino vanno aggiunti i procedimenti su Monfalcone, slittati dai 55 del 2008 ai 66 dello scorso anno. Situazione, invece, leggermente in controtendenza per Pordenone, che registra un calo costante del numero di vertenze attivate – da 168 a 152 a 106 – mentre Trieste, pur avendo riavviato in modo sistematico soltanto a maggio del 2009 l’attività dell’ufficio vertenze, vede già 183 pratiche.

“Siamo di fronte ad una situazione dettata dalla crisi – spiega il segretario generale della Cisl Fvg, Giovanni Fania – ed amplificata dai numerosi fallimenti aziendali che stanno minando il nostro tessuto produttivo e l’occupazione. Fattori – aggiunge – che esasperano le tensioni e che sfociano in vere e proprie controversie”.

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