7 Maggio 2010

Cartolina dalle Fiji diretta alla tomba del nonno, al cimitero di Gorizia

Una cartolina dalle Isole Fiji arriva a Gorizia. E’ indirizzata al custode di un cimitero perché la collochi sulla tomba del nonno tanto amato: l’hanno scoperta, due giorni fa, gli addetti del centro smistamento postale del capoluogo isontino.

La missiva – riporta l’Ansa – contiene un affettuoso messaggio a un uomo, morto due anni fa ed evidentemente rimasto nel cuore del nipote, di professione funzionario dell’Onu e attualmente occupato nell’isola del Pacifico.

Gli addetti dell’amministrazione postale si sono rivolti alla vedova del ‘destinatario’, che ha confermato, commossa, l’esistenza di quel nipote e ha dato l’autorizzazione a portare la cartolina sulla tomba del marito. Dopo averla protetta con del cellophane, domani mattina gli impiegati delle Poste la consegneranno al custode del piccolo cimitero del rione di Sant’Andrea, per farla deporre sulla tomba.

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7 commenti a Cartolina dalle Fiji diretta alla tomba del nonno, al cimitero di Gorizia

  1. unknow1971 ha detto:

    a naso conosco le persone di cui tratta l’articolo… siete sicuri di non aver passato il limite? non sono convinto che la persona che ha spedito sia contento di questa pubblicità…
    è solo un opinione personale, nessuna polemica…

  2. Euroscettico ha detto:

    anche secondo il mio avviso poteva rimanere anonima la notizia.

  3. annalisaturel ha detto:

    Segnalo che l’agenzia – e quindi tutta la stampa – riporta nome e cognome, evidentemente segnalato dall’ufficio postale. In ogni caso lo ometto: non saprei come contattare il nipote per capire se sia d’accordo. La storia ha un valore a prescindere dall’identità dei protagonisti.

  4. giovanni ha detto:

    Bel gesto, da ammirare.

    Oggigiorno per esternare un sentimento ci vuole coraggio, e vedo che il mondo è popolato da vigliacchi…

  5. unknow1971 ha detto:

    @annalisaturel

    forse è meglio così…

  6. Richi ha detto:

    Veramente una bella storia che in ogni caso andava raccontata. La penso come Annalisa.

  7. milost ha detto:

    Certo che è una storia da raccontare, un sentimento di affetto così dolce e duraturo, un gesto così pieno di poesia e delicatezza, una così totale capacità di infischiarsene del raziocinio in nome del cuore e dei ricordi, bè tutto questo non può che consolarci e farci sperare in un’umanità migliore.

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