4 Maggio 2010

Mille euro a chi assume una badante

Chi assume un assistente familiare per la cura di un coniuge o un congiunto ha diritto a un incentivo di mille euro, finalizzato all’emersione del lavoro nero in questo settore e alla contrattualizzazione delle badanti a tempo indeterminato.
A questi si aggiungono ulteriori 250 euro (200 euro per la sostituzione in caso di frequenza di corsi di specializzazione e 50 euro per la gestione burocratico amministrativa dello stipendio dell’assistente familiare) e le domande di contributo, compilate su moduli scaricabili dal sito dell’Agenzia regionale del lavoro o reperibili presso gli sportelli assistenti familiari, vanno presentate alle Province di competenza entro il 30 settembre.

Lo conferma l’assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca, Alessia Rosolen, nel fare il punto sul primo anno di attività del progetto “Professionisti in famiglia”, rilevando che le domande presentate per l’ottenimento degli incentivi sono già 62.
“A quello trascorso, concluso il 6 marzo scorso, farà seguito un altro anno di lavoro dopo la proroga di 6 mesi concessa dal dipartimento per le Pari opportunità che ha portato la durata del progetto da 18 a 24 mesi”, dichiara l’assessore, ricordando che, se nei primi 12 mesi il progetto è stato destinato al rafforzamento dell’attività di sportello e all’incrocio della domanda e dell’offerta, quello in corso sarà caratterizzato dall’erogazione di incentivi destinati alla contrattualizzazione e alla formazione delle assistenti familiari.
“In questa fase – afferma l’assessore – assume importanza la rete di partenariato del progetto, che raccoglie i Caaf e i patronati delle maggiori associazioni sindacali e sociali con l’obiettivo di facilitare la predisposizione e la raccolta delle domande d’incentivo, una collaborazione che favorirà l’istituzione della rete regionale degli sportelli che erogano servizi alle famiglie e il registro pubblico regionale delle assistenti familiari”.

“Una ulteriore opportunità di potenziamento del lavoro di cura familiare deriva dagli incentivi che Regione e Governo nazionale mettono a disposizione della conciliazione e in tal senso – spiega l’assessore – assume grande importanza la promozione, da parte del ministero per le Pari opportunità, di iniziative regionali sperimentali e finalizzate a valorizzare l’occupazione femminile”.
“A tale proposito – conferma Rosolen – stiamo presentando un progetto che prevede misure utili a favorire l’emersione del lavoro sommerso, promuovere l’utilizzo dei voucher di lavoro accessorio, potenziare l’imprenditoria femminile nel campo dei servizi alla persona e incoraggiare l’utilizzo di nuove formule di servizi e soluzioni organizzative da parte delle imprese a favore della conciliazione”.

“Intanto sta per uscire il bando da 350 mila euro per incentivare i progetti delle aziende family friendly a cui seguirà un bando ulteriore per altri 225 mila euro – nota l’assessore – e sta per partire una campagna di sensibilizzazione e informazione gestita dall’Agenzia regionale del lavoro sugli strumenti che l’amministrazione pubblica mette a disposizione per favorire l’occupazione femminile risolvendo al contempo le criticità connesse alla conciliazione”.

Tornando al progetto “Professionisti in famiglia”, dal suo avvio sono state intercettale oltre 15 mila badanti e 11 mila famiglie con la sottoscrizione di ben 2000 contratti.
Nel primo trimestre 2010 sono stati stipulati 533 contratti, valore del tutto in linea i 527 dell’ultimo trimestre 2009 anche se è stata registrata una diminuzione di oltre il 26 per cento della richiesta d’informazioni sia da parte delle famiglie che delle badanti.
Nella seconda parte del 2009 è stato avviato anche il servizio Infopoint per consentire alle famiglie di sostituire la propria badante in caso di ferie, malattia, formazione o altro, oppure di fruire per brevi periodi di personale in grado di fornire l’assistenza specifica richiesta. Modalità che prevedono la possibilità di utilizzare i voucher di lavoro accessorio, servizio che nel corso del primo trimestre è stato erogato a 18 famiglie.
Nel primo trimestre del 2010 Gli sportelli di Trieste, Gorizia, Monfalcone, Pordenone, San Vito al Tagliamento e Maniago hanno registrato un incremento dei contratti che dal 37,7 per cento di Trieste, va al 17,5 per cento di Pordenone, San Vito e Maniago e al 14,5 per cento di Gorizia e Monfalcone.
Un decremento dei contratti del 33,8 per cento è stato invece registrato dagli sportelli di Udine, Tolmezzo, Cividale, Latisana e Cervignano, ma con ogni probabilità il calo è stato una conseguenza del riordino degli sportelli, che attualmente sono tornati a operare a pieno regime.

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Un commento a Mille euro a chi assume una badante

  1. ufo ha detto:

    Ma i schei li danno anche se la/il tuo badante finisce ‘regolarizzato’ sul primo volo in partenza?

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