8 Aprile 2010

Claut di Triesteuropea: l’area della Ferriera diventi «centro industriale altamente tecnologico»

[Articolo a pagamento. Investitore: Triesteuropea]

Stamattina al San Marco si è tenuta la presentazione del primo punto del programma del movimento ‘Triesteuropea’. Si punta a far diventare di Trieste un centro industriale basato sull’alta tecnologia. Qua c’è il blog del movimento.

Secondo Alessandro Claut di Triesteuropea, un progetto di questo profilo è in contrasto con la creazione del rigassificatore. «Con i rigassificatori e la centrale a gas dell’Acegas perderemo oltre 3 mila posti di lavoro per la creazione di forse 150», ha detto Claut. «Tutto il settore portuale e della pesca verrebbe a crollare dal punto di vista occupazionale visto che ci sarebbe il blocco delle attività marittime un’ora prima ed un’ora dopo l’arrivo di ogni nave gasiera».

Ha affermato ancora il rappresentante di Triesteuropea: «Il progetto di un centro industriale altamente tecnologico partirà dall’area della ex Ferriera perchè si prevede la dismissione in tempi brevi e il reimpiego degli operai in stabilimenti produttivi che verranno creati grazie all’entrata in un circuito internazionale di investitori». Questi ultimi da anni, secondo Claut, cercano di investire nella nostra città. «Il progetto complessivo di sviluppo prevede oltre 10 mila posti di lavoro nei prossimi anni», dice Claut.

Secondo Claut negli ultimi 15 anni gli investimenti di diverse multinazionali sono state rifiutate dalla classe dirigente triestina. Al contempo, queste hanno investito nel Centro Europa: «aziende come la Volkswagen producono 4,2 milioni di auto, Hyundai e Kia assemblano 600 mila veicoli, Man produce 3300 autocarri, Toyota e Psa assemblano 750 mila auto, la Getrag ha investito oltre 400 milioni di dollari con oltre 700 posti di lavoro , che aggiunti a quelli che abbiamo perso qualche anno fa grazie alla classe dirigente triestina sono oltre 1400 posti mai realizzati a Trieste. La Getrag andò in Puglia dove hanno realizzato insieme alla Bridgestone etc il polo tecnologico dei pneumatici con oltre 3000 posti di lavoro creati».

Racconta ancora Claut: «altro settore dove in Centro Europa sono stati fatti passi da gigante grazie alla dabenaggine dei triestini è il settore della life science dove 171 aziende specializzate hanno creato 11 mila posti di lavoro solo nell’area di Vienna, 93 laboratori di ricerca impiegano oltre 4300 scienziati, ci sono oltre 25 mila studenti iscritti nelle facoltà di biotecnologie alla Donau Universitat, Wiener Neustadt, Budapest e Praga. Nel Centro Europa ci sono 25 scuole specializzate nel turismo e noi in Regione rispondiamo con Arta Terme».

Triesteuropea fa sapere che prossimamente verranno presentati alla cittadinanza gli altri punti del programma elettorale, a partire da un punto di vista istituzionale sul futuro della città. «Permetterà alla città di diventare un centro economico di livello mondiale, uscendo così dal declino dove questa classe dirigente l’ha portata».

Vedi il blog di Triesteuropea.

[ARTICOLO A PAGAMENTO, INVESTITORE: TRIESTEUROPEA]

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17 commenti a Claut di Triesteuropea: l’area della Ferriera diventi «centro industriale altamente tecnologico»

  1. Triestin - No se pol ha detto:

    Me par qualcosa de novo, speremo che i soliti politicanti che no vol le industrie ma inveze crear un polo energetico per pochi e rischi per tutti, noi metti i bastoni fra le rode come sempre, avanti con el novo movimento e no al rigassificador …

  2. Dag ha detto:

    Sì, come no. Trieste capitale del mondo, certo. Secondo me, l’unica possibiltà che ha TS di diventare una città importante e di guadagnare è di tornare ad essere una città stato, come è il Principato di Monaco, come è San Marino, con agevolazioni fiscali ed offshore.
    Altrimenti continuerà il declino…ha giù meno di 200 mila abitanti ed una popolazione sempre più vecchia e con poca voglia di lavorare.

  3. arlon ha detto:

    Go el stesso punto de vista sul industria locale de Claut.
    Una area come Trieste, senza territori vasti, ga de puntar sul alta qualità e su la densità (che xe un vantaggio, se studiada ben!) del industria. Oltre, oviamente, al porto.

    @ Dag: saria el modo più diretto e logico. Ma no l’unico, almeno spero.. certo xe che chi che ga fermado tuto fin a desso gabi de tirarse de parte e lassar lavorar. Grazie.

    Me piasessi che Claut tirassi fora i nomi e i cognomi, giusto per uscir con stile da un sistema fatto de gente che annuisi inveze de dir “sì”.

  4. guidolino ha detto:

    magari!

  5. cagoia ha detto:

    @3
    “Una area come Trieste, senza territori vasti, ga de puntar sul alta qualità e su la densità”

    Ma xe ovvio!!!
    Però i primi contrari xe i sindacati.
    I metalmeccanici dela ferriera xe ‘sai più sindacalizzadi dei impiegati-tecnici per dir del Sincrotrone o dell’area de ricerca.
    Quindi i preferissi una feriera con 1000 operai dove i ga l’80% de iscritti che una cittadella con elevata tecnologia con 5000 tecnici dove i iscritti forsi riva al 5%.
    I sindacati prferirà sempre l’industria pesante… per puro interesse.

  6. arlon ha detto:

    Dubito che sia solo i sindacati a eser contrari. E no son nianche sai sicuro che i sia i più influenti, a riguardo.

    In qualsiasi caso, no son dentro la question.. comunque un piano de questo tipo no xe necesariamente de farlo là de la ferriera, te ga tante aree inutilizade (o inquinade) disponibili!

  7. effebi ha detto:

    ….cioè il fronte a mare (il nostro oro) lo buttiamo per farci le fabbrichette !?

    minchia ! ma chi è sto gggggenio !?

  8. alessandro claut ha detto:

    Buonasera , sono il ggggenio!!! Colgo l’occasione che mi da effebi per spiegare meglio quello che evidentemente non sono riuscito a spiegare sia in conferenza stampa che durante le interviste alle tv. Nel piano regolatore portuale l’area Ferriera rimane area industriale e la classe dirigente vuole fare una centrale a gas. Triesteuropea invece vuole realizzare un centro industriale altamente tecnologico, il che non significa necessariamente creare “fabbrichette”. Se ci sono 8 milioni di automobili e tutto il resto che ne consegue che vanno nei porti del nord Europa invece di Trieste questo significa che una classe dirigente seria deve porsi il problema di recepire questi traffici. Solo a Trieste vengono denominate fabbrichette società come la Getrag, Psa, Audi, Porsche, Vw, etc, che nel nostro progetto di sviluppo possono anche restare nell’area ezit etc. Rispondo anche a Dag. Anticipiamo che il punto nr 2 del programma sarà la risposta alla tua provocazione, ma stiamo attendendo la conferma per un colpo ad effetto che nemmeno il Piccolo potrebbe tacere come ha fatto finora con Tseuropea. Per quanto riguarda Arlon mi dispiace ma i nomi non li faccio più. Mi sono rotto di fare i nomi e venire querelato con relative condanne a pagare come minimo gli avvocati. Non voglio avere anch’io la testa di capretto sotto casa come il mio ex collega degli Amici della Terra , Giurastante. Comunque alcuni nomi li ho già fatti nel blog, ad esempio la Monassi che non ha degnato di uno sguardo gli investitori tedeschi che qualche anno fa volevano fare le stesse cose che vogliamo noi e che verranno fatte a Koper con annuncio ufficiale entro qualche mese. In Slovenia non si pongono il problema delle fabbrichette ma li accolgono a braccia aperte coloro i quali investono soldi propri. Altro che superporto

  9. Diego ha detto:

    “Triesteuropea fa sapere che prossimamente verranno presentati alla cittadinanza gli altri punti del programma elettorale, a partire da un punto di vista istituzionale sul futuro della città.”
    dag: “l’unica possibiltà che ha TS di diventare una città importante e di guadagnare è di tornare ad essere una città stato, come è il Principato di Monaco, come è San Marino, con agevolazioni fiscali ed offshore.”
    “Rispondo anche a Dag. Anticipiamo che il punto nr 2 del programma sarà la risposta alla tua provocazione, ma stiamo attendendo la conferma per un colpo ad effetto che nemmeno il Piccolo potrebbe tacere come ha fatto finora con Tseuropea.”

    bon, mi a sto punto me aspeto una vera bomba, deghe!

  10. effebi ha detto:

    grazie delle info, ma mi sa che o conquistate il municipio o rimarranno idee.

    in ogni caso le fabbriche (non fabbrichette) si possono collocare anche in altri spazi industriali inutilizzati (solo un es. modiano…) e non a ridosso delle amate sponde

  11. effebi ha detto:

    scusate, non modiano ma intendevo riferirmi alla ex manifattura tabacchi

  12. arlon ha detto:

    @effebi: due robe
    – xe la costa più inquinada che se pol pensar, là de la ferriera. Quindi i toch comunque te se li scordi

    – ghe xe un piano regolator portual strepitoso, che andassi finanziado doman

    – fazendo industrie leggere e de ricerca, niente escludi che se possi ragionar de più in termini de “uffici” e “microlocazioni” piutosto che de capannoni industriali. Oviamente ghe xe anche tanti altri posti de impinir in zona industrial (e anche là saria de farlo d o m a n), nela zona dela Ferriera che ben o mal xe integrada ne la cità, se pol far sia industria leggera e ricerca, che do ciclabili e magari anche un lungomar semplice, perchè no. Basta darghe el tutto in man a architetti competenti e no a amici dei amici.

  13. jacum ha detto:

    Claut,
    come no darte razon: “Secondo Claut negli ultimi 15 anni gli investimenti di diverse multinazionali sono state rifiutate dalla classe dirigente triestina.”

    ma mi diria molto de più, dixemo dal 1918, e più profondamente dal 1954.
    ma come femo col salumer, Herr Robert Von Platz, che el vol ciorse la carega della presidenza dell’autorità portuale fazendose bel e regalando “a sorpresa” il sigillo trecentesco all’attuale presidente…..
    el se senterà là, amicon de meniac, ghe firmerà e ghe darà permessi concessioni e quantaltro e i rovinerà per sempre Trieste e quel che ancora ogi gavemo la possibilità de riscatar de far rinaser.
    come femo con una italia che opprimi inveze che svilupar e verzer, vedi tondo menia e tuti i politicanti romanizaj.

    come femo con la slovenia che inieta bori in un buxo de porto, che xe koper.
    un porto con nessuna speciale condizione internazionale che ga Trieste e che adirittura supera Trieste nele classifiche internazionali per traffici infrastrutture servizi prezzi…
    come femo con la legge vigente che vien violata constantemente dall’italia che riguarda il porto libero di trieste e come femo a svejar i triestini, ma i triestini veri, originali, quei che realmente xe ligai ala cità ala sua tradizione al suo Nome, e no quei che continua a far i zoghi sporchi depredando devastando impoverendo la cità, per mi foresti.

    le risposte a molte domande te le pol trovar sul sito http://www.portoliberotrieste.org
    e te pol contatarme scrivendo a comitatoplt@gmail.com per uno scambio de idee e riflessioni, secondo mi gavemo molte robe in comun.

    la nostra vixion xe più ampia dela tua nel senso che Trieste no pol eser SOLO che europea, ma internazionale.
    aplicar le legi europee al CUOR dell’economia de Trieste, ossia il PORTO, xe un delito, xe una forte, tropo forte, limitazion ale potenzialità de Trieste.
    quel che xe pasà pur ne gaverà imparà qualcosa o semo cusì mone a ricascar nela trapola!!!

  14. Gianluigi Rupel ha detto:

    Signori, questo xe il futuro de Trieste con l`Italia, continue a inneggiare al vs. beneamato tricolore e affonderé con lui

  15. Richi ha detto:

    @ Gianluigi

    Mi personalmente no lo go mai fatto, come bona parte dei Triestini.
    Pero’ i Triestini a Trieste conta meno de una s’cinca e un boton e sara’ i primi ad affondar. Questo xe za’ meno giusto.

  16. jacum ha detto:

    @ gianluigi e richi,

    bixogna imparar prima o poi dal passato, quel passato cusì recente che fa impresion.

    noi triestini gavemo quela rara posibilità dada da diritto internazionale de poder eser la cità libera che jerimo e che dovemo eser. se no saremo come ora daltronde una cità moribonda e senza futuro!

    se no movemo el cul SIGNORI i ne la cazerà de novo come che i ga fato tante de quele volte che oramai el bux del cul no bruxa più!!

    ma xe mai posibile che semo cusì camome e pisdrul de no poder contrastar la violenza che i ne sta fazendo, xe mai posibile che no rivemo, noi triestini, a far valer i nostri sacrosanti diritti?
    olte al remengo xe la fine, xe il non ritorno, xe l’ANNULAMENTO.
    volè scomparir, volè che i vostri fioj e quej che verà dopo no sia più triestini che l’identità de un popolo vegni discancelada per sempre?

    mi personalmente vedo per Trieste un futuro diverso, una rinascita, una conversione de status, una netada de quela kranja che ne lorda e che co sta spuza ne instupidisi e ne fa orbi.

    perdonime emm,la pianto qua.

  17. Triestin - No se pol ha detto:

    Sul Picolo oggi un trafileto sulla nascita
    del movimento e come per magia i oltre 3000 posti persi a causa del rigassificador xe diventai sul bugiardello 2000… Come sempre
    su queste questioni i da una man come con Marsanich e i sui 10.000 posti de lavor a Veglia…..

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