6 Aprile 2010

Lo sciopero Rai non ha garantito il servizio minimo dei telegiornali in lingua slovena

In una lettera al Direttore della sede Rai del Friuli Venezia Giulia il Consigliere regionale Igor Gabrovec ha denunciato il fatto che il 12 marzo scorso, in occasione di uno sciopero del personale RAI siano venuti del tutto a mancare i telegiornali in lingua slovena.

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa:

Il 12 marzo scorso si è verificato uno sciopero del personale della RAI che ha avuto forti ripercussioni sulle trasmissioni radiotelevisive. In quella occasione sono venuti a mancare del tutto i telegiornali in lingua slovena.

A denunciare il fatto è il consigliere regionale della Slovenska skupnost Igor Gabrovec, che rimarca l’accaduto in una lettera al Direttore della sede Rai del Friuli Venezia Giulia Roberto Collini. Nella sua missiva l’esponente regionale del partito espressione della minoranza slovena ricorda che la Disciplina dello sciopero per il personale tecnico ed amministrativo della Rai prevede la facoltà di precettare il personale necessario a garantire un servizio minimo dei programmi informativi radio-televisivi. Nonostante ciò gli utenti di lingua slovena si sono visti purtroppo privati per tutta la giornata delle trasmissioni televisive in lingua slovena, considerata l’assenza dell’unico  telegiornale previsto alle 20.30. È vero – aggiunge Gabrovec – che sono stati trasmessi i notiziari radio, ma la Disciplina dello sciopero parla di un minimo garantito di programmazione radiofonica e televisiva, condizioni rispettate per i programmi in lingua italiana.

Il consigliere regionale esprime nella sua nota stupore per il fatto che a distanza di varie settimane dallo sciopero non si sia ravvisata la necessità da parte della RAI di motivare l’accaduto, che rappresenta un vero e proprio caso di interruzione di pubblico servizio – peraltro, nel caso specifico, destinato alla minoranza slovena- ed è altresì un grave precedente, che ha portato implicitamente all’oscuramento delle informazioni base relative alle stesse motivazioni sindacali che hanno portato allo sciopero.

E’ da auspicarsi, conclude quindi Gabrovec,  che si sia trattato di una mancanza non voluta e comunque del tutto eccezionale che come tale non ha motivo di ripetersi

Tag: , , .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *