“Quella di ieri è stata una grande vittoria della Lega”. L’onorevole Massimiliano Fedriga commenta così il voto regionale che ha visto l’affermazione di Zaia e Cota alle presidenze di Veneto e Piemonte e, più in generale, una netta crescita del partito in tutte le zone in cui si è presentato. “Siamo fiduciosi –continua il deputato- che l’aria di cambiamento coinvolgerà anche Trieste l’anno prossimo. Dobbiamo infatti restituire alla nostra città quella centralità economico-culturale che la ha contraddistinta negli anni passati e la Lega Nord è l’unico movimento che può garantire tale spinta innovatrice”.
Il motto per il 2011 sarà dunque “Prima la nostra gente”, principio – sottolinea Fedriga – che “è già stato applicato dal Carroccio durante le fasi di discussione e approvazione del bilancio comunale, dove siamo riusciti a far passare la prerogativa della precedenza ai residenti per quanto riguarda il lavoro, il sociale e la famiglia. Bisognerà inoltre valorizzare il porto, un vero e proprio cardine della vita economica cittadina, rendendolo capace di rispondere alle esigenze del tessuto produttivo. Serve inoltre guardare con maggior interesse alle proposte degli imprenditori, in quanto capaci di portare sviluppo e posti di lavoro”.
L’onorevole Fedriga si sofferma poi sul tema delle candidature, sottolineando che “non è escluso che il candidato sindaco del centrodestra possa provenire dalle fila della Lega Nord” e che “la coalizione dovrebbe avere il coraggio di operare questa scelta in modo unitario nell’unico interesse di tutti i cittadini”. “E’ comunque chiaro –precisa il parlamentare- che le istanze della Lega, che riflettono fedelmente quelle della gente comune, d’ora in avanti avranno un peso specifico maggiore all’interno della coalizione. Anche a Trieste”.
“Se nel 2011 la Lega Nord a Trieste otterrà i grandi risultati di cui vediamo le premesse –conclude Fedriga-, sono sicuro che il capoluogo giuliano tornerà a fiorire quale capitale geopolitica a livello europeo: un ruolo che le compete e che può svolgere con successo”.
+++ LA REPLICA DI TONONI “Non mi risulta che il voto del 28 e 29 marzo abbia riguardato Trieste”
ha ragione Fedriga ad esultare e a vedere anche a Trieste un ruolo maggiore della Lega.
Mi chiedo però come conciliare il localismo triestino con l’anima fortemente friulana della lega regionale.
“Prima la nostra gente” a Trieste non si sposa molto con “tipicamente friulano”…
La sfida della Lega a Trieste sarà quella di sostituirsi ai liberal-nazionali nella rappresentazione del tradizionale municipalismo irredentista. Insomma, rifare la Lista per Trieste, lasciando al Pdl di interpretare la vecchia Dc.
povero herr von platz… cominciano a friggerlo con largo anticipo !!!
No go capì cossa c’entremo noi cola lega.
Miga semo Padania.
franco bandelli
lega(…nazionale 🙂 )
sindaco al primo turno con il 70%
Trieste è pronta per…BANDELLI SINDACO!
– lacota vicesindaco (istrian)
credo che i riva al 80% al primo turno
(a quando la lega in istria ? chissà che desso, con Zaia….)
Parlemo de robe serie anche? Che la Lega intanto passi el 15 – 20 %, e dopo parleremo de fedriga sindaco, anche se credo el ga de magnar ancora bastanza pasta e fasoi.
ma fasoi… “tipicamente padani” ?
ee ma mi pare che stiano divorando fagioli alla velocità di Bud Spencer..ocio
Penso che a Trieste un mix fra leghisti e irredentisti potrebbe non bastare per vincere.Serve un coinvolgimento di alcune componenti moderate.
se vuole vincere davvero dovrebbe votare contro il sindaco dipiazza, il piano regolatore è un buon arnese per votare contro dato che il pdl ha votato contro l’emendamento della lega nord che voleva togliere la secretazione e coinvolgere i cittadini, se lo fa cadere su questo allo la gente credera davvero che si preoccupano del territorio e delle persone che vi abitano
Slokar sindaco?
“La Lega si combatte come i partigiani combattevano i tedeschi durante la Resistenza. Non con gli anatemi, non con i convegni sociologici, ma sul territorio”.
Speriamo di ricordarcelo da qui al 2011…
“No go capì cossa c’entremo noi cola lega.
Miga semo Padania.”
Ma infatti, anche mi volessi saver, passando da “fronte giuliano” a “padania”, cossa che i spera de otignir per el futuro de Trieste.
Dir “porto, impresa” xe veramente vago, e no pol bastar, visto che lo disi più o meno chiunque da 30 anni 😀
p.s: diventar capitale geopolitica de respiro internazional xe quel che praticamente chiunque volessi, anche perchè cussì la xe nata e cressuda come cità.
Però ghe vol le competenze.
Come gestir la/le università? (una capital internazional no pol sicuro gaver insegnamenti monolingua come desso)
Come otignir finanziamenti, visto che i ministeri no investi un cent da 50 anni?
Come crear e svilupar la ricerca e la picia industria, a Trieste? In che campi?
Cossa i pensa del rigassificator?
Come e con che soldi ricrear da quasi zero i colegamenti de trasporto local, a media distanza (Lubiana, Fiume, ma anche Capodistria), senza i quai NISUNA cità diventa “punto de riferimento”?
Come ripensar el tessuto citadin a riguardo?
Fin che no go risposte sensade a ste domande, no posso ciapar minimamente in considerazion nisun candidato.
partimo mal:
“Dobbiamo infatti restituire alla nostra città quella centralità economico-culturale che la ha contraddistinta negli anni passati”
gli anni passati sono quasi 100, e Trieste come centro culturale non l’ho mai vista.
“la Lega Nord è l’unico movimento che può garantire tale spinta innovatrice”.
”
l’unica spinta xe quela dal molo per finir in acua.
“Prima la nostra gente”, chi intendi per la nostra gente?
vorrei saper come intendono fare:
“Bisognerà inoltre valorizzare il porto, un vero e proprio cardine della vita economica cittadina, rendendolo capace di rispondere alle esigenze del tessuto produttivo”
e poi la visione ristretta della nostra Trieste. “capitale geopolitica a livello europeo”
stemo parlando de esser internazionali e la lega se ferma alla eu. mah!
devo dir che xe le solite monade che se senti trite e ritrite e che i triestini ga le bale rote.
ultima roba:
el “capoluogo giuliano” no me va zò!
“La Lega si combatte come i partigiani combattevano i tedeschi durante la Resistenza. Non con gli anatemi, non con i convegni sociologici, ma sul territorio”.
🙂 🙂 🙂 questa va messa nella sezione umorismo della settimana enigmistica
Ma i marciapie a tochi o le deiezioni canine no xè più argomenti de campagna eletoràl ?
@19
No penso.
‘desso i argomenti de campagna eletorale xe la spartizion dele poltrone.
In fondo in sto articolo Fedriga disi solo che vol quela de sindaco per i sui.
Il Pdl ha strettamente in mano i centri del potere economico. La Lega potrà, facendo un po’ di casino, arrivare alla grande al 10% (io credo all’8): non male visti i precedenti, ma non abbastanza per battere i pugni sul tavolo.
suggerisco di rileggere i concetti sartoriani di “coalition potential” e di “blackmailing power”.
E’ una sfida ai Camber?
“La Lega si combatte come i partigiani combattevano i tedeschi durante la Resistenza. Non con gli anatemi, non con i convegni sociologici, ma sul territorio”.
??? hai intenzione di sparare ? di compiere attentati ? mi sembra “fortina” come affermazione. da incitazione alla guerra civile. ho letto male ?!
Sono parzialmente d’accordo con Macia, commento 2.
La Lega a TS ha perso troppi treni e troppo tempo, sono sempre rimasti silenziosamente all’angolo e in ombra alla destra locale ultranazionalista. Non so quanti siano i loro sostenitori in provincia negli ultimi anni, ma di certo dovranno sgobbare per ottenere la visibilita’ necessaria.
non mi sembra che si dica di fare la guerra civile ma di parlare alla gente che abita nel territorio, il pdl lo fa?
Ma che vuol dire “parlare alla gente del territorio?” Lo sento ogni due per tre da destra a sinistra, ma non mi entra in testa un significato concreto…
Senza irreverenza, una curiosità:
Massimiliano Fedriga, se non ci fossero state le liste bloccate, sarebbe stato eletto ugualmente? Ricordo che quando è stato eletto, è stato Bossi a decidere chi mettere in lista e come collacarlo ( primo posto, secondo, ecc.). Ricordo male o fu sacrificata Alessandra Guerra per far posto a Massimiliano Fedrica in una posizione SICURA?
@MARISA- Credo che al di la del fatto che le liste bloccate siano un fatto negativo che va contro la massima espressione della democrazia, il fatto che la LEGA NORD abbia raggiunto i successi che sono sotto gli occhi di tutti sta anche nel fatto che valorizzi i giovani e li faccia crescere politicamente (trote a parte). Esattamente il contrario di quello che viene fatto a sinistra dove gira e rigira il 90% della classe politica e’ sempre la stessa e infatti anche qui la punizione dell’elettorato e’ sotto gli occhi di tutti.
come non ricordare che la lega è l’unico partito che si è opposto all’insediamento di un campo zingari a Padriciano,gli altri partiti per un pugno di denari hanno fatto le orecchie da mercante senza diffendere i propri elettori,qualcuno se lo ricorderà anche sull’altipiano
Sempre a parlare dei soliti partiti e poltrone..
E la neo lista civica del movimento 5 stelle, come la vedete?
Di sicuro “valorizza i giovani” ed ha un legame con il territorio.
http://www.meetup.com/beppegrillotrieste/boards/thread/8752697/0/
A me manca da parte della Lega (e solo per questo ne sono uscito) una chiara volontà di supportare le minoranze do etnia non italiana, mentre la stessa lega si prodiga per aizzare gli “italiani” contro chi italiano non è.
Mi sembra una contraddizione dello spirito originario della Lega, quello federalista ed, al limite secessionista. Anche una contraddizione rispetto ad un Lega triestina che ostenta la nostra storica bandiera, ma poi in campagna elettorale si rifiuta di mettere in piedi un gazebo mitteleuropeo e non fa un passo per aiutare l’Euroregione.
La Lega di Trieste io la vedo troppo succube della componente istriano-irredentista, molto ancorata a “Italien über alles” e chiusa alla collaborazione con i vicini.
Trieste non potrà mai essere un centro economico e culturale prospero, se guarda solo ad ovest.
Il Federalismo? Ottima cosa, ma che programmi concreti ci sono? Cosa ha da guadagnare una Regione Autonoma dal Federalismo che traspare da vaghe indicazioni?
Non dimentichiamoci che la Lega ha contribuito a distruggere l’ Euroregione definendola “antipadana”. Milano e Torino hanno come porto Genova, non Trieste.
Inoltre vorrei che fosse quantificato quanti posti di lavoro può dare un porto automatizzato, che lavora soprattutto con i traghetti per le Turchia e con il petrolio. A lume di naso, il porto può dare lavoro come massimo a 20.000 persone, indotto generosamente incluso. Vale la pena fissarsi sul porto?
Trieste potrebbe avere un futuro brillante come unico esempio di architettura ed arte varia ottocentesca perfettamente conservata, ancora di più se costruisse alberghi e villaggi turistici ecocompatibili su di un tratto di mare splendido, se sapesse organizzare incontri internazionali in una cornice attrattiva. Per non parlare della possibilità di insediamento di uffici export di ditte multinazionali.
Ma che succede?
Trieste dormi e el mar la toca apena (posso aver sbagliato). Non ci sono treni per Lubiana, Fiume e Graz, l’aeroporto è collegato alla città con servizi da terzo mondo, la conoscenza delle lingue non-italiane e delle realtà europee attuali è sottozero, si straparla di foibe e risiera, come se questo potesse interessare il grande pubblico, mentre un’autentica ricchezza, come il Museo Revoltella, è conosciuta solo dai locali e dagli addetti ai lavori.
Muggia e Porto San Rocco? Solo un mona compera alloggio e posto auto in un deserto di cemento di frinte al Molo Settimo. Ma il mona non sa, che il Molo Settimo è solo uno specchietto per allodole, che non ha una clientela rilevante.
Trieste città letteraria: qui ogni pensionato pubblica a pagamento un libretto di poesie, in genere presso la stessa casa editrice toscana, che lo presenta una volta alla Libreria Minerva, dove vende in proprio i libri, e poi lo abbandona al suo destino.
Chi ha successo, gente tipo Magris e parente, lo cerca altrove. Io faccio lo stesso e so di essere molto più conosciuto altrove che qui.
A Trieste (200.000 abitanti) esistono circa 20 cosiddette associazioni culturali letterarie (stendiamo un velo pietoso sul numero dei loro soci attivi e sulla democrazia con cui sono eletti i loro direttivi). A Monaco (1.400.000 abitanti) ce ne sono 5, ma ognuna di almeno 50 soci attivi e senza sovvenzioni. I loro libri si trovano nelle librerie, devono essere pagati da chi li compra ed appaiono sulla stampa locale (non sempre, anche lì ci sono giornali tipo “Il Piccolo”).
Trieste è la città delle vecchiette di buona famiglia in pelliccia di ratmuskè che sanno solo il triestino ed hanno “un nome da difendere”.
Questo sta bene alla Lega?
@STEFANO- non concordo – anche A.N. ha preso una posizione sempre decisa contro i campi nomadi.
Beh, certo che se il vanto della Lega a Trieste è aver bloccato il campo nomadi, siamo a posto…
Sul rigassificatore, tanto per fare un esempio, la Lega non ha niente da dire? Eppure sono più di 4 anni che l’argomento è all’ordine del giorno. O bisogna prima chiedere permesso all’Umberto e a Pietro (Fontanini)? E magari anche all’alleato Menia?
E sulle centrali nucleari che il Governo (dove mi pare ci siano anche Maroni e Calderoli, se non sbaglio) così fortemente vuole?
Vorrei ricordare che la lega a livello nazionale ha perso voti. Perso, ma ne ha persi molto meno degli altri. Da qui la grande affermazione
Quindi per tutti i partiti soprattutto delusione per la politica.
Poi se i leghisti accettano di eleggere il figlio di Bossi consigliere regionale (bocciato più volte all’esame di maturità), contenti loro. Si parla tanto del nepotismo, poi questa forza rivoluzionaria a servizio del territorio cosa ti propone …nepotismo.. nepotismo.
Provate a pensare se la stessa cosa l’avesse fatta Bersani (mettere suo figlio in un collegio blindato).
Altra cosa in regione i nostri leghisti contano come il 2 di coppe a briscola comanda bastoni.
Ultimo il sindaco più di massimi sistemi si occupa di amministrazione.
Cosa ne pensano i leghisti sul piano regolatore, sul piano del traffico su come sviluppare il trasporto pubblico,sugli asili nido, sui servizi sociali su come aumentare il verde pubblico, rigassificatore, rapporti con slovenia e croazia, il nostro retroterra naturale,sul tram de opicina ecc ecc.
Più che vacque parole su portualità ed altro cose concrete please
agiungeria che bossi jr. è stato bocciato alla maturità più volte in scuola privata. questa è una delle tre I di berlusconi: un’impresa.
Trovo un po’ irrealistico che la Lega sia in grado di imporsi sulla scena politica triestina. Tradizionalmente la città è sempre stata legata nel dopoguerra alla destra per così dire “storica”…ma si sa, i tempi cambiano e sarei proprio curioso di vedere come andrà a finire.
Ma tanto mi no voto per palazzo cheba…:)
L’altra opzione che ha la Lega è di essere l’erede degli indipendentisti ma, come dimostra l’esperienza del Fronte Giuliano (magari anche per il bassissimo livello culturale che ha saputo esprimere), gli spazi di manovra in quel senso sono minimi. Quasi nessuno crede più (per fortuna) al TLT, e al massimo c’è un po’ di folcloristica nostalgia per la Defonta o il mito mitteleuropeo, che mi sembra tramontato. Si può e si deve parlare in termini moderni di Euroregione, ma non mi sembra sia nella cultura politica dei leghisti.
E quindi credo che prevarrà ancora la solita destra di sempre.
x Macia, no me par che tutto sia finì….prova ad andar a legger le novità sul sito
http://www.portoliberotrieste.org
intanto la prima uscita in stereo di zaia e cota e’ stata: stop alla RU486.
che sia il prezzo da pagare all’ appoggio ottenuto da bagnasco?
e qual e’ la posizione di fedriga sulla penicillina?
Sulla pillola blu deve stare attento, a Trieste c’è il record delle prescrizioni.
@ ciccio beppe: la RU486 è la pillola abortiva..mica il viagra! hanno fatto bene cota e zaia
luca hai subito un raschiamento che ne sei così entusiasta?
@ ciccio beppe: sono semplicemente contrario all’aborto ed alla pillola abortiva…battuta fuori luogo..
Non si può essere ‘semplicemente’ contrari o favorevoli all’aborto perchè il tema in questione non prevede la semplificazione.
“La Lega si combatte come i partigiani combattevano i tedeschi durante la Resistenza. Non con gli anatemi, non con i convegni sociologici, ma sul territorio”.
Questa frase è del governatore della Liguria Burlando. E’ per questi toni minacciosi che la sinistra non governerà mai più a livello nazionale.
Bisogna proporre nuove idee, ma semplici e chiare e mai essere contro qualcuno, ma sempre a favore di qualcosa utile a tutti. La sinistra non riesce a capire tutto ciò. E’ colpita da Tafazzismo cronico.
A quando i divieti per divorzio e profilattici?
Burlando: “Dobbiamo affrontare la Lega come i partigiani con i tedeschi”. Per intanto si sono nascosti. © spinoza.it
@ sinter de gropada
hai ragione, burlando dovrebbe prendere esempio da bossi, che con i suoi toni soft e con il suo tipico understatement oxfordiano ha conquistato il cuore degli elettori del nord.
“Mai al governo con la porcilaia fascista”
(Umberto Bossi, Lega Nord, 1° febbraio 1994)
“Noi della Lega siamo la continuazione dei partigiani che hanno combattuto per la libertà: la Lega non farà mai un accordo politico con i fascisti, o come cavolo si chiamano adesso”
(Umberto Bossi, Lega Nord, 6 febbraio 1994).
“Fini è un fascista, un segretario malriuscito, l’uomo del trapassato remoto. Non mi occupo di una nullità come Fini, anzi voglio uno scontro baionetta contro baionetta. An è un porcile puzzolente. Chi vota Fini vota il manganello, un manganello inesistente, roba da vergognarsi, come il voto ai neonazisti in Germania” (Umberto Bossi, Lega Nord, 28 febbraio 1994).
“Sappiamo bene da dove viene Fini. Se agli italiani i fascisti piacciono, se li tengano: a me stanno sui coglioni”
(Umberto Bossi, Lega Nord, 12 giugno 1994).
“Leghisti, prendete nota dei nomi dei vostri vicini che votano per Alleanza Nazionale, perché al momento giusto la Lega andrà casa per casa a prenderli: li abbiamo già cacciati i fascisti dal Nord, è guerra con i nemici. Su questo non scherzo. Li teniamo sotto il tiro del nostro Winchester”
(Umberto Bossi, festa della Lega Nord ad Albano Sant’Alessandro, 4 agosto 1995).
“Lombardi e veneti sono pronti: la libertà va conquistata, anche con il fucile” (Umberto Bossi, la Repubblica, 26 settembre 2007).
“La libertà non si può più conquistare in Parlamento, ma con uomini lanciati in una lotta di liberazione. Senza la devoluzione, da qui possono partire ordini di attacco dal Nord. Io sono certo di avere dieci milioni di lombardi e veneti pronti a lottare per la libertà” (Umberto Bossi al “Parlamento padano” Ansa, 29 settembre 2007)
“I preti pensino all’anima, lascino stare la politica. […] Ringrazio Napoleone che ha portato la fine del poter politico della Chiesa; basta con chi vuole controllarci in camera da letto e nel cesso. La Chiesa pensi a imitare Gesù che diceva di andare per il mondo a piedi nudi, invece di stare nei palazzi a mangiare e bere e a fare magari qualcosa altro…” (4 settembre 1997)
n.b. le citazioni qui sopra le ho trovate in rete su questi siti:
http://coltisulfatto.it/politici-italiani/umberto-bossi/
http://my.opera.com/Syncretism/blog/show.dml/232477
io che sono stato svezzato a cevapcici e lasko pivo, non credo che un uomo delle istituzioni possa aver pronunciato frasi di questo tipo. quindi invito tutti a dubitare fortemente dell’ attendibilita’ delle fonti.
@ antonio
a proposito di goldoni. mi ricordo una seduta pubblica del consiglio comunale nel ’96 o ’97, dedicata appunto ai goldoni, featuring roberto menia.
ah, le citazioni di bossi si trovano anche qui:
http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/25aprill/25aprill.html?ref=hprub
@ Chinaski
Conta un poco…..le imprese del nostro sembra davvero infinite.
@ richi
all’ epoca era sindaco illy, e si discuteva sulla possibilita’, per le farmacie, di installare i distributori automatici di goldoni. ovviamente la destra clerical-fascista si opponeva strenuamente, in nome del decoro e della difesa della vita fin da prima il concepimento (beh, qualche passo avanti si e’ fatto, adesso almeno prima di mettersi a gridare all’ infanticidio si aspetta che il concepimento sia avvenuto…). l’ intervento di menia era stato memorabile: tra le altre cose aveva detto che illy era chiaramente ostaggio di andrea olivieri e di radio balkan. bon, alla fine pero’ i distributori di goldoni sono stati installati, e adesso non ne parla piu’ nessuno.
Mitico 🙂
Mi penso che se i rispolverassi tutte le sue imprese dai sui esordi in poi, saria de che scriver un libro. La roba triste xe che a Trieste el gabi el poter de trattar da maggiordomo l’attuale sindaco (el stesso che sbandierava la sua indipendenza).
Ricordemose che sotto elezioni xe altamente probabile che i sburti qualche suo sergente.
Tochemo fero. E non solo.