Il rigassificatore di Veglia si farà. Verrà costruito ad Omisalj (Castelmuschio) a partire dal prossimo anno per concludere i lavori entro il 2015.
Il Ministero dell’ambiente e della pianificazione territoriale ha infatti dato il via libera, affermando che l’impianto è accettabile dal punto di vista dell’impatto ambientale, al progetto di Adria Gnl che prevede un investimenti di 800 milioni di euro per un impianto in grado di gestire 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno in una prima fase, 15 successivamente.
Ma cosa nei pensano i residenti? Pare che le opinioni siano positive, dal momento che il rigassificatore e il suo indotto porteranno qualcosa come 10mila posti di lavoro.
29 Marzo 2010
Rigassificatore di Veglia pronto nel 2015: garantirà 10mila posti di lavoro
Tag: Omisalj.
Da alcuni anni IL PICCOLO, in particolare con il suo corrispondente Andrea Marsanich, ripete che il rigassificatore di Veglia-Omisalj garantirà 10.000 (ma in passato aveva scritto anche 15.000) nuovi posti di lavoro.
Cifra che appare poco credibile, posto che invece GasNatural per il suo analogo impianto proposto a Trieste, prevede 80-100 addetti a regime e circa altrettanti nell’indotto.
Non è certo la differente potenzialità dei due impianti (8 miliardi di metri cubi per Trieste, 10-15 per quello di Veglia-Omisalj) a poter spiegare la macroscopica disparità.
Forse è più realistico immaginare che si tratti di cifre gonfiate ad arte, e consapevolmente spacciate da alcuni media, allo scopo di facilitare l’acquisizione del consenso popolare ai progetti di questi impianti, in primo luogo in Croazia, in secondo luogo – per via indiretta – anche a Trieste. Il fatto che sia proprio IL PICCOLO a divulgare con evidenza queste “informazioni”, avvalora l’ipotesi.
Sottoscrivo…
la faciloneria con cui in Italia (in generale) ed in FVG (con i media locali) vengono affrontati temi anche tecnicamente complessi … è sconfortante.
La pubblica opinione, in questo modo, si forma su una sistematica propaganda (e questo forse è sempre avvenuto).
La “novità” è che ciò ora può avvienire su aspetti ed implicazioni talmente lontani dal vero (o anche dal verosimile) … che mi portano a dubitare fortemente del senso critico e dell’autonomia di giudizio dei cives italiani del nuovo millennio. Ma anche della serietà dei media stessi.
Mi ricorda tanto quel “milione di posti di lavoro”…
Bene, è deciso: da quest’anno con le vacanze da quelle parti ho chiuso!
qualcuno parlavo nell’altro thread di vicini che costruiscono una casa…neanche finito di dire eccola
Sì, anche a mi sti 10mila me sona ridicoli.
Comunque, un rigasificator ga sai più senso farlo a Veglia dove che el mar xe profondo e relativamente verto, piutosto che a Zaule. No me par sai comparabile, e tantomeno utilizabile come “scusa” per farlo qua.
Si vede che manca Luigi (Veneziano). Lui, dati alla mano, si che saprebbe illuminarci su quanti esattamente nuovi occupati porterebbe questo investimento. Al terzo decimale!!!
Chiunque mastichi un po’ di chimica sa che il metano è idrocarburo e buona parte della produzione mondiale di metano è legata all’estrazione del petrolio (leggasi: dove c’è petrolio c’è metano). E’quindi evidente che i rigassificatori siano espressione diretta o indiretta dello stesso tipo di industria. Tralasciando le questioni ambientali e quelle economiche a breve termine (leggasi prezzo finale del prodotto), vorrei porre una domanda di carattere squisitamente strategio. Se consideriamo che l’Italia è uno dei Paesi al mondo in assoluto più dipendenti dall’industria petrolifera (dipendenza da combustibili e dipendenza economica), vale veramente la pena aumentare ancora di più questa dipendenza???
Ovviamente no, lo capiria anche un fioluz 😀 Solo che i interessi economici stranamente va contro i interessi de la citadinanza.
Chi sa qual tra i due xe, che i politici in cariga preferissi sostignir?
I rigassificadori da noi no servi perchè esisti i metanodotti, e novi in costruzion ( il metano costa meno del GNL ),el rigassificador xe un sistema intelligente creado per servir i paesi sprovisti de reti de metanodotti come el Giapon…I diecimila occupadi xe una telenovela del giornalista Marsanich che a questo punto a son de dar i numeri dell’otto el riceverà da Dipi el famoso sigillo trecentesco…Al massimo un impianto pol ocupar con l’indotto 100 unità che de solito xe 100 per cento straniera no locale…
mezza monfalcon a lavorar per 5 serbatoi? a veglia, isola del turismo? rigassificatore=turismo?
Dove xè ste notizie? Sul Bugiardello?!… ah bon!
– sulle cifre el piccolo no sbaglia…
se el salta in aria, servirà anche più de 10.ooo de lori 🙂
specchietti per le allodole: a regine il rigass avrà 80 addetti, molti specializzati ed ingegneri… informatevi perchè non è una giostra ma un IMPIANTO AD ALTO RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE .
10MILAAA, 15MILA, 25MILAAA soono i disoccupati dopo 18 mesi di costruzione in cui vengono impiegate DITTE ESTERNE per circa 1.500 unità…
saluti dalla terrunia
NO RIGASSIFICATORE BRINDISI
istriani taliani i xe sai contenti:
“Il futuro rigassificatore di Castelmuschio (Omišalj), sull’isola di Veglia rappresenta un’immensa opportunità per lo sviluppo della Croazia e in particolare della Regione litoraneo-montana. È questo quanto stabilito nello studio elaborato dal professor Vladimir Medica sui possibili effetti sinergetici del futuro terminal di stoccaggio del gas naturale liquido (GNL)”
http://www.edit.hr/lavoce/2010/100310/politica.htm
Omišalj Moschau Castelmuschio diventerá un bel depoxito de gas liquido con gasliere che traficherá suxo per quele acque.
chissá quanti traghetti e turisti ghe girerá attorno e fará foto de quando la gasiliera riva in porto o del sistema de sicurezza per proteggerla o de quando fará sbuffetti de gas “natural” o el mar diventerá un lastron de jazo e i hroati impianterá subito un bareto e do casse e un sub per acoglier il nuovo tipo de turismo estivo….
eco dove xe l’indoto de DIEXEMILA de lori!
Go letto el post de jacum e del studio del prof. Medica, ma no go trovà i famosi 10.000 posti de Marsanich, ma solo una eventuale proposta de polo aerospaziale per 500 lavoradori che occuperia 10 ettari ( de sicuro xe qua che el se ga confuso sto povero giornalista )