28 Marzo 2010

Omegna tracima al PalaTrieste, l’Acegas tiene solo per due quarti

TRIESTE. Omegna resta un boccone alquanto indigesto per la Pallacanestro Trieste: dopo l’abbondante ventello rimediato all’andata in territorio verbano, l’Acegas chiude la penultima gara casalinga della stagione con un -15 che ricalca perfettamente i valori visti al “PalaTrieste”. Finisce infatti 71-86 a favore della Paffoni, dopo un match in cui l’Acegas ha provato in tutti i modi a rimanere francabollata agli ospiti crollando però alla distanza sotto i colpi di una squadra oliata alla perfezione che, assieme ad Ozzano, rappresenta la formazione che quest’anno ha sfoderato il basket migliore al palazzone di Valmaura. Per gli uomini di Bernardi è comunque una sconfitta senza troppi rimpianti, visto che l’unico vero obiettivo da qui sino al termine della stagione è quello di cercare di fare bella figura contro team superiori sulla carta.

La cronaca: Trieste parte in maniera fulminea, grazie alla difesa asfissiante (uomo e zona, mescolate da Bernardi) con larghi tratti di pressing a tutto campo che permette all’Acegas di fuggire anche in contropiede per far male al canestro ospite. Al 3′ i biancorossi sono avanti 14-4; Omegna riesce in molte occasioni a tagliare bene in area pitturata con Rossi, proponendo anch’essa una “due-tre” che riesce a tappare le ali dei padroni di casa tra il quinto e il settimo minuto. Gli ospiti infatti, con un parziale di 7-0, si portano a una sola lunghezza di distanza (16-15) prima di subire il ritorno dell’Acegas nel finale di tempo, con il “bombarolo” Lenardon (3/3 dai 6 e venticinque nel primi dieci minuti) che allontana la Paffoni sino al +8 della prima sirena (26-18).

Trieste attacca male nel primo scampolo di seconda frazione: i piemontesi trovano la continuità offensiva, costruendo sempre tiri diligenti e forzando relativamente poco. Ovverosia l’esatto contrario di una formazione giuliana che resta imbottigliata in area e scarica un paio di palloni direttamente nelle mani degli avversari: in questo modo la Paffoni mette la testa avanti al 14′ (28-30). Un piccolo acuto targato Benevelli (piazzato dalla sua solita “piastrella”, poi conclusione pesante dalla distanza) non ridà però la sperata inerzia all’Acegas, costretta a ripiegare pericolosamente sotto canestro e a subire le sfuriate di Caruso e Rossi in area pitturata. Nonostante Omegna giochi nettamente meglio sul parquet, i biancorossi pagano dazio relativamente, chiudendo a metà gara sotto di tre lunghezze (38-41)

Gli ospiti approcciano a un primo tentativo di fuga al 23′ sul 38-46 (l’antisportivo sanzionato a Colli porta quattro punti di fila a Omegna, conditi dalla successiva realizzazione di Ferraro); i padroni di casa inizialmente non mollano la presa e si riportano in linea di galleggiamento, prima con le zingarate di Lenardon e poi con le invenzioni di capitan Bocchini (53-56 al 17′). Ma è da quel momento che la Paffoni costruisce un break importante che si rivelerà decisivo ai fini del risultato finale: Picazio, Scrocco, Tempestini e Carra nel finale mandano in orbita i piemontesi, avanti di 13 lunghezze a dieci minuti dal termine (53-66) L’ultimo quarto è un’autentica passarella per Omegna, sospinta dalla decina di propri tifosi a seguito: per gli uomini di coach Zanchi sembra che il canestro giuliano sia una vera e propria vasca da bagno, da ogni lato del perimetro e dell’area. A cinque dal termine gli ospiti sono sul +15 (62-77), sfoderando un basket di assoluto livello: Trieste è costretta a issare bandiera bianca, forzando all’inverosimile e dando la chiara sensazione di essere già sotto la doccia.

Acegas Aps Trieste – Paffoni Omegna 71-86 (26-18, 38-41, 53-66)

Acegas Aps Trieste: Lenardon 21, Marisi, Cigliani, Spanghero 5, Bocchini 14, Benevelli 18, Colli, Benfatto 8, Scarponi 3, Crotta 2. Allenatore: Bernardi

Paffoni Omegna: Anselmi 7, Picazio 12, Tempestini 6, Scrocco 7, Caruso 11, Ferraro 7, Carra 16, Rossi 20, Savoldelli, Saccaggi. Allenatore: Zanchi

Arbitri: D’Amato, Borrelli

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