25 Marzo 2010

Regione chiama Carraro: garantire il mantenimento dei livelli occupazionali a Gorizia

“La Regione ha posto alla proprietà del gruppo Carraro una condizione indispensabile per arrivare alla chiusura positiva dell’accordo: la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali e della produzione negli stabilimenti di Maniago e Gorizia”. E’ il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, a dare un aggiornamento sulla vicenda della crisi Carraro. Secondo Ciriani le informazioni rese pubbliche dalla Carraro in questi giorni evidenziano una serie di elementi incoraggianti relativi alla ripresa degli ordinativi. Una situazione che fa ben sperare per il futuro dei lavoratori degli stabilimenti di Gorizia e di Maniago, da tempo in forse.
“Sono oramai diversi mesi – ha precisato il vicepresidente della Regione Luca Ciriani – che, anche tramite Friulia, sto lavorando, in silenzio e con grande concretezza, per trovare le forme e le condizioni necessarie per attivare il supporto e il rilancio dell’azienda. Ritengo questa operazione di fondamentale importanza, ma desidero anche ribadire che ci sono alcuni aspetti da approfondire e valutare”.

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2 commenti a Regione chiama Carraro: garantire il mantenimento dei livelli occupazionali a Gorizia

  1. pianoinclinato ha detto:

    … quali aspetti?
    Ad esempio il mancato interessamento del sindaco di Gorizia presso Friulia a difesa dell’insediamento Carraro nel proprio comune (mentre il sindaco di Maniago faceva più volte la spola tra Friulia e l’assessore Ciriani stesso nei mesi scorsi … e NEL FRATTEMPO ROMOLI DORMIVA … NONOSTANTE AVESSE IL MANDATO PIENO DI TUTTE LE FORZE POLITICHE cittadine…)?
    Ecco, questo mi pare decisamente un “aspetto” da valutare. Ma non solo da Ciriani. Dai cittadini goriizani e dai lavoratori CArraro (in particolare). Questi sì, porebbero valutare bene l’aspetto…

  2. federico portelli ha detto:

    Confermo, purtroppo…
    Un minimo di ricostruzione, per dovere di trasparenza nei confronti di cittadini, lavoratori, forzze sindacali.
    1. Fin dall’inizio di questa preoccupante vicenda abbiamo dato il massimo appoggio al sindaco sul caso Carraro. Abbiamo pomosso un ordine del giorno, votato all’unanimità in consiglio comunale, già nell’autunno 2009. Lo scrissi io assieme a Pettarin.
    2. Si dava mandato a Romoli di agire in modo tempestivo a sostegno della vertenza dei lavoratori. Si suggerivano alcune azioni da mettere in atto. Si chiedeva l’intervento del Patto per lo sviluppo provinciale.
    3. Nel frattempo, cosa ha fatto Romoli? Nulla, pare di capire. Almeno a leggere le sue dichiarazioni sulla stampa. Da una settimana si è “ricordato” del caso Carraro, durante la partecipazione al congresso provinciale della CGIL. Benissimo. Vuol dire che il tema ritorna nell’agenda del primo cittadino e ne siamo felici. Appariva del tutto strumentale invece, come dichiarava Romoli, voler riproporre in consiglio un odg proposto dal solo PDL sul tema: ne abbiamo già votato uno in modo bipartisan ed unanime.
    4. Basta chiacchiere. Il sindaco faccia delle proposte concrete. E pianifichi assieme alle forze sindacali e politiche una efficace mobilitazione coinvolgendo Tondo ed i consiglieri regionali isontini. E’ lui che sta al governo della città. Il nostro gruppo consiliare, come già fatto nei mesi scorsi, darà il massimo sostegno al sindaco che in questi casi rappresenta l’intera collettività.
    Occorre una mobilitazione più incisiva. Che coinvolga lavoratori, famiglie, sindacati, cittadini.

    5. Il sindaco già da mesi ha il massimo del sostegno politico delle forze presenti in consiglio su questo tema. Su questo abbiamo costruito le condizioni per l’unità di tutte le forze prsenti in consiglio. Purtroppo, si apprende che egli non ha intrapreso NESSUNA iniziativa presso Friulia o pesso Ciriani. Mentre invece il sindaco di Maniago, dove insiste il sito del secondo stabilimento di Carraro in Friuli, ha già ottenuto consistenti investimenti per il rilancio di quel complesso industriale. Per Gorizia le briciole (pare).
    6. Assurdo, per Romoli, fare polemica contro i sindacati ed accusarli di non aver fatto nulla. I rapporti con Friulia spettano alla “politica”. E a chi ha in sorte di rappresentare il capoluogo isontino…
    7. Teniamo ancora unito il fronte, limitando le polemiche. E Romoli faccia fino in fondo il suo dovere secondo gli impegni presi di fronte a tutti i gruppi presenti in Consiglio Comunale. Le valutazioni politiche le faremo alla fine.

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