24 Marzo 2010

Il vero studio di fattibilità della TAV Trieste-Divaccia. Le associazioni ambientaliste nel panico: “Caro Cogoi, semo sempre più cagai”

Dopo la grande esclusiva della vera valutazione di impatto ambientale del rigassificatore di Gas Intestinal, el Quel dela Quela pubblica oggi tutti i segreti più segreti della linea Alta Velocità Alta Capacità Alta Tensione Trieste-Divaccia. Anche questo studio risulta inattaccabile, poco de far.

Un grande ringraziamento a Marta Bolgan per el mitico fumetto coi caprioli.

Pag. 1/202000

STUDIO DI FATTIBILITA’
NUOVO COLLEGAMENTO FERROAVIARIO TRST-DIVACCIA

Project Mannager: Dott. Ing. Rem. Eng. Otuo. Scavo Busi

INDICE
Monade per cazarghela ai triestini………………………………..1-202000
Pupoli per cazarghela ai triestini che no ga voia de leger……….1-202000

PREMESSA
Il collegamento ferroaviario si rende necessario in quanto la popolazione aviaria ci ha comunicato di essere stufa di migrare ogni volta con le proprie ali e di voler cominciare a prendere il treno. In questo modo inoltre viene ridotta l’immissione di gas direttamente nell’atmosfera, in quanto i gas prodotti dall’avifauna saranno utilizzati come combustibile. A causa dei tagli nella ricerca tuttavia, gli importanti studi sull’esistenza o meno delle scorregge nei non mammiferi dovranno essere finanziati coi soldi dei biglietti.

STUDI PREGRESSI
Ci hanno dato una marea di fogli con pupoli e robe da leggere, ma non iera freschezza, e poi ci servivano per stamparci dietro i sudoku.

TECNOLOGIE
La linea Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) è diretta discendente dell’obsoleta AC/DC, abbandonata del tutto dopo la composizione della Highway to hell, l’autostrada per l’inferno, il cui nome non era di buon auspicio per nessun viaggiatore. El Zeppelin invece, da molti suggerito come mezzo del futuro, è andato perduto in tel ciel durante la realizzazione della Stairway to heaven.

COSTI
Per abbattere i costi, è stato già raggiunto un accordo con il sindaco di Trst Of Square per l’acquisto a prezzo di favore del tram de Opcina, che verrà ammodernato e ottimizzato per il suo utilizzo lungo tutto il corridoio 5, da Barcellona a Kiev. Nelle foto le vetture che saranno utilizzate nella linea Alta Velocità e in quella ad Alta Capacità.


Le due linee partiranno nel seguente ordine: prima l’Alta Capacità, poi l’Alta Velocità. Quando la linea AV raggiungerà la linea AC, quest’ultima sentirà il fuoco sotto al popi e correrà di più, ottimizzando così la tempistica. Se non correrà di più, sarà spinta dalla linea AV, ottimizzando così i consumi.

Pag 2/202000

AFFIDABILITA’
La linea è totalmente affidabile per quanto concerne la tempistica di viaggio. I ritardi risultano semplicemente impossibili grazie al DDL interpretativo de quel che te vol: è giusta interpretazione infatti che un treno debba arrivare ad una determinata ora (la quale dipende tra l’altro dal meridiano che si interpreta essere di riferimento) alla stazione di destinazione. E’ giusta interpretazione che i confini di suddetta stazione debbano essere per forza di cose identificati nei suoi binari, quindi la stazione cessa di esser tale ove cessano i binari. Essendo il treno sempre sul proprio binario a qualunque ora (salvo casi sventurati di s’cioche, ma qui scatta il legittimo impedimento), esso risulterà dunque arrivato in ogni donde in qualsiasi istante, et indi sempre puntuale in tutte le stazioni. Una volta a settimana, in ottica risparmio energetico per il bene del pianeta, il treno non partirà. Tuttavia stazionerà sul proprio binario e quindi sarà facilmente interpretabile essere in perfetto orario in tutte le stazioni connesse a quei binari. Se per assurdo ci fosse un ritardo, sarebbe sicuramente causato dai radicali (liberi) e dai giudici, che hanno fatto ostruzione ai treni smantellando i binari o sdraiandovicisivi sopra.

PERCORSO
Come visibile dalla figura qua de soto, il tracciato nasce da un’importante idea di base, quasi un senso di identificazione del progettista con esso. Per questo lo riteniamo una piccola forma d’arte, e quindi ve costerà quel pochetin de più.

Vista la ricchezza naturale della regione, il percorso passerà sotto più riserve naturali possibili, in modo che i viaggiatori possano godere di questo spettacolo comodamente seduti sulle proprie poltrone, e non come i talebani naturalisti vorrebbero (camminando, sudando, mandando via le zanzare, le mosche, bagnandose, sporcandose i vestiti…). Inoltre, vista la velocità del mezzo, le visite delle aree naturali dureranno pochi secondi, un tempo più che sufficiente visti i ritmi sostenuti della società moderna.
Nel particolare, il tracciato taglierà in due la Riserva Marina di Miramare nella sua interezza. Chiediamo dunque a chi di dovere di introdurre nella Riserva qualche specie di maggior attrazione turistica, quali squali, orche, ittiosauri e, ove reperibile, un plesiosauro, perché nessuno pagherebbe il biglietto per vedere un do guati e quatro zievoli. Inoltre l’ideale sarebbe riaprire la riserva alla balneazione, ma solo delle belle mule, in modo da impreziosire ancora di più il percorso.
Indi il tracciato proseguirà sotto al lungomare di barcola, permettendo così ai viaggiatori, all’altezza dei topolini, di poter osservare da un’angolazione inedita il grande endemismo triestino della clanfa.
Indi il tracciato procederà in direzione della grotta gigante, che avrà il privilegio addirittura di ospitarne una stazione. Per qualche euro in più il viaggiatore potrà qui staccare una stalagmite o una stalattite a propria scelta, che, in omaggio alla città, verrà intarsiata a forma di alabarda o di proteo o di piccolo nosepol.
Il tracciato proseguirà quindi sotto le colline di Montedoro. Qui un intero vagone verrà sganciato direttamente dentro al centro commerciale, in modo da farlo sembrare pieno di gente almeno ogni tanto.
Quindi il tracciato entrerà a piena velocità in Jugo senza doversi fermare al confine grazie al Propusnipass e arriverà a Divaccia. Qualcuno ci ha comunicato che il confine non c’è più, ma dalle nostre carte ciò non si evince, e non vorremmo che Tito ci tendesse un assalto alla diligenza.

Pag 3/202000

OPZIONE CLANFIN
E’ in fase di studio la possibilità, in zona barcola, di far emergere il tracciato dal mare all’altezza dell’VIII topolino e di farlo rituffare subito in esso. Un misuratore di schizzade provvederà a registrare l’altezza dello schizzo, in modo da coinvolgere i viaggiatori ancora di più nella cultura del luogo. Previsto un premio a fine anno per il frenador che farà lo schizzo più alto.

OPZIONE TRENTO
La regione Trentino-Alto Adige ci ha proposto di prolungare di pochi chilometri la corsa, usufruendo del ponte Trento-Trieste, in modo da poter sfrecciare anche accanto alle loro bellezze naturali.

OPZIONE MONTE GRISA
Subito dopo la stazione della Grotta Gigante, è possibile la realizzazione di una seconda stazione a Monte Grisa, che grazie a questa linea potrebbe diventare un’importante meta di pellegrinaggio al pari di Lourdes. I frenadori sono già stati addestrati per arrivarci guidando adagio, in modo che non caschi zo tuto.

OPZIONE RIGASSIFICATORE
Gas Intestinal ci ha chiesto di fare una piccola deviazione del percorso passando anche per il rigassificatore di Zaule, dove il gas potrebbe comodamente essere caricato nei vagoni e trasportato nei siti di destinazione. In alternativa, Gas Intestinal ci ha proposto la realizzazione di un impianto ibrido Gasdotto-TAV, un condotto nel quale possano passare contemporaneamente i nostri treni e il loro gas. In caso di ritardi, basterà impizzare un fulminante e il treno farà falische.

GALLERIE
La linea dovrà passare assolutamente sotto la Galleria Naturale. Visto il nostro massimo rispetto delle culture e tradizioni locali, abbiamo già dotato la linea di un clacson che suona automaticamente tre volte, ma solo in uscita da Trst.

Pag 202000/202000*
*Le altre pagine ce le hanno ciulate quelli di Gas Intestinal perché hanno perso le loro e hanno messo sotto il rigassificatore le nostre.

RISPOSTE ALLE PERPLESSITA’ DI PAOLO RUMIZ
In un suo articolo di circumcirca un anno fa, il rumizador Paolo Rumiz sollevava delle perplessità (in grassetto), a cui rispondiamo con sollecitudine, nonostante il pochissimo tempo avuto a disposizione per elaborare una più completa replica.

Carte in mano, sono emersi dubbi tremendi. La nuova stazione sotterranea di Trieste, per esempio, verrebbe a trovarsi trenta metri sotto la linea di piena del Timavo, col rischio che il fiume sotterraneo invada le gallerie in fase di scavo e si riversi come un Vajont in pieno centro città.
FALSO. Il tracciato mai si trova sotto il Timavo, bensì il tracciato si trova esattamente nel letto del Timavo, sfruttando in maniera intelligente l’energia cinetica del fiume medesimo. I frenadori sono già stati addestrati a distudare i motori e lasciarsi trasportare. Oltretutto, in questo modo non sarà nemmeno necessario provvedere alla pulizia dei mezzi, che verranno lavati quotidianamente dal fiume.

La Val Rosandra – un canyon tra i più incontaminati d’Europa, con l’unico fiume superficiale della zona – da una parte viene dichiarata parco da tutelare dall’UE, e dall’altra viene completamente circondata da un curvone del tunnel, con rischi per le acque sotterranee e i terreni tra i più cavernosi e imprevedibili del mondo. Che senso della programmazione ha una Regione che chiede per la Val Rosandra la tutela del programma europeo “Natura Duemila” e poi ne consente lo smantellamento?
Intanto Val Rosamunda* e non Val Rosandra. Il programma Natura 2000 è stato sostituito da tempo col Natura XP, poi col Natura Vista che però è un bidon che se incioda sempre, e ora col Natura 7, quindi Rumiz parla di programmi obsoleti.
Per quanto riguarda il rischio ambientale nella Val Rosamunda, il nostro modello computeristico paramagnetofanico goldrakiko di simulazione (fig. pupolo qua de soto) mostra chiaramente che l’impatto è il medesimo di un festin de talpe. Quindi, per ovviare al problema, abbiamo già ottemperato all’acquisto di litri 100 di veleno per talpe da buttare nel fiume Rosamunda, in modo che gli animali di superficie non vengano oltremodo disturbati dalle talpe festaiole.
Inoltre, visto che la Val Rosamunda è stata dichiarata parco da tutelare dal “UE’”, verrà proibito l’ingresso ai napoletani.
*Anche il collega Manlio Sporcugna asserisce che la Riserva si chiami “Val Rosandra”, ma non siamo riusciti a trovare alcun incartamento che avalli la sua ipotesi, mentre è ben conosciuta a tutti la canzone “Rosamunda”.

Pupol by Marta Bolgan. All rights and lefts reserved ciò.

E che dire del materiale di scavo. Otto milioni di metri cubi di roccia, come quattro piramidi di Cheope, che nessuno sa bene dove piazzare.
FALSO. Sappiamo benissimo dove piazzarle le piramidi. Non sappiamo come sia entrato in possesso dei nostri documenti più segreti, comunque, visto che il progetto è ormai svelato, vi mostriamo anche la foto. (tra l’altro avvalorerebbe ancor di più l’opzione Monte Grisa)

La nuova linea dovrebbe trasferire su ferrovia il traffico su gomma, ma intanto gli scavi comportano il passaggio di cento camion al giorno per dieci anni, domeniche e feste comprese.
FALSO. Siccome noi siamo per i piccoli passi, il traffico prima di esser trasferito su ferrovia passerà da gomma a gommone. Poi da gommone ai mone, perché abbiamo saputo che le mamme dei mone sono sempre incinte, quindi non dovremmo avere problemi di manodopera. Infine, solo infine, su ferrovia.

BIBLIOGRAFIA
Burlasconi S. 2009. Ponte di Messina sul modello Trento-Trieste. Ford Escort ediction
Burlasconi S. 2009. Linee guida a interpretazione libera sul DDL interpretativo. Allegato interprete. NoEmi records.
Manna D. 2009. The clanfa: a rare triestin endemism. Monon Behavior 69/90. Bianca&Volta Edizioni.
Patoco T. 1965. Gallerie naturali e cultura triestina. Sona, bruto mona! Remengo ediction.
Bestiolinich M. 1967. Fauna tergestina: dal proteo allo squasi sconosciuto piccolo nosepol.

Per restare aggiornati sui progetti “Monon Behavior” iscrivetevi alla mailing list! 🙂


Iscrivite ala monadesletter del Monon Behavior!




Tag: , , , .

19 commenti a Il vero studio di fattibilità della TAV Trieste-Divaccia. Le associazioni ambientaliste nel panico: “Caro Cogoi, semo sempre più cagai”

  1. arlon ha detto:

    El pupolo su la Rosandra me ga fato sbregar de rider 😀

  2. Lee ha detto:

    troppo troppo forte veramente esilerante.!!!

  3. susta ha detto:

    CAPOLAVORO!!! El testo merita dò Nobel in un colpo solo, un sciementifico e un leterario, e i pupoli incredibili i fa goder (e anche strabuzar) i oci, robe da vero mago tecnico e artistico del’imagine (cocolissima anche la strip de Marta Bolgan!). Rivarò a indrizarme de piegada in dò che son dele ridade..?

  4. Dario Predonzan ha detto:

    No go parole (son tropo ciapà dele ridade).

  5. bulow ha detto:

    da fonti riservate sono venuto a sapere quale sara’ l’ impresa che realizzera’ le linee e che fornira’ il materiale rotabile. vi segnalo il sito:

    http://www.treninothomas.it/

  6. ciccio beppe ha detto:

    Mi è venuta in mente quella barzelletta – se le auto fossero computer.

    http://www-users.cs.york.ac.uk/susan/joke/crash.htm

    1. Il treno si romperebbe per due volte al giorno, senza alcun motivo.
    2. Ogni volta che cambiano i binari dovrebbero comprare dei treni nuovi.
    3. Ogni tanto il treno s’inchioda sull’alta velocità, senza motivo. Ci si dovrebbe fermare alla prima stazione, chiudere tutti i finestrini, spegner la locomotiva, farla ripartire e riaprire tutti i finestrini prima di poter continuare.
    4. Ogni tanto nel corso di una curva o qualche manovra il treno si spegne e si rifiuta di ripartire, nel qual caso tocca reinstallare la locomotiva.
    5. La Apple farebbe un treno a energia solare, affidabile, cinque volte più veloce e due volte più facile da guidare ma potrebbe correre solo sul 5% delle ferrovie.
    6. Gli avvisi di guasto ai freni, al raffredamento, all’impanto elettrico sarebbero rimpiazzati da un’unica spia di avviso “Errore di protezione generico”.
    7. Il freno di emergenza chiederebbe “Sei sicuro?” prima di attivarsi.
    8. Ogni tanto, senza motivo alcuno, il treno potrebbe fermarsi alle stazioni senza aprire le porte fino a quando qualcuno tira la maniglia delle porte, avvia il motore e tira l’acqua del water. Contemporaneamente.
    9. Ogni volta che trenitalia introducesse un nuovo treno, i pendolari dovrebbero rifare l’abbonamento perchè il modello vecchio (per qualche strana ragione) non è compatibile con il treno nuovo.
    10. Per spegnere la locomotiva bisognerebbe schiacciare il pulsante ‘Avvio’.

  7. jacum ha detto:

    ció con quel dela quela xe de sbregarse!
    tropa roba l’opzion rigasifigador 🙂

  8. René ha detto:

    Tropa roba!! I fotomontagi poi xè de Oscar!!!! 😀

  9. René ha detto:

    “Oscar” intendo nel senso dela statuina premio, no che i fotomontagi i xè stadi fati del mulo Oscar.

  10. Flores ha detto:

    Caspita che articolado lavorio!!!!! …Testimonianza de teste de( ma nooo!)… PRIMORDINE, che se fussi voi muli ‘ntela Publica Aministrazion le robe ‘ndassi ‘ssai più mejo e almeno un poco più de rider!

  11. Diego ha detto:

    grazie 🙂
    cmq la chicca de cui son più orgoglioso xe i cerchioni in lega del tram rosso…e le minigonne…e el tacomaco “sporco”.
    ah che tuning ciò, altro che fausto & furio!

  12. Laura Stravisi ha detto:

    Troppo forti!!!
    Una bella risata migliora la vita.

  13. Triestin - No se pol ha detto:

    Grande Diego, sembra che la Ministra Prestigiacomo e il suo sotto ma sottosegretario sia nel panico e che el capo del gabinetto della Direzion Generale per la salvaguardia ambientale ing. Bruno Agricola stia per ciamarte a Roma, perchè l’opzion sul rigassificador par che sia de loro interesse…. No xe dito che i fazi far un’altra VIA a Gas Intestinal… e altre integrazioni spontanee

  14. Stefano (l'altro). ha detto:

    fenomenale!

  15. Eric ha detto:

    Bela la foto dela linea AC col frenador cola panza che porta in giro quei dela Sissa!

  16. Erika ha detto:

    eric te son fora!!! 😀

  17. marino ha detto:

    Go scoperto quala che xe la diferenza fra Diego Manna e i politici: Diego Manna parla monade e te fa morir de rider, i politici parla monade e te fa solo che pianzer.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *