AlmaLaurea ha presentato il XII Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani, che prende in considerazione 49 atenei italiani aderenti ad AlmaLaurea ( da quest’ anno saranno 60), tra cui c’è l’ Università di Trieste.
Se a livello nazionale la situazione appare preoccupante, neanche a Trieste c’è da stare tranquilli. A seguire pubblichiamo i dati emersi:
I NEOLAUREATI DI PRIMO LIVELLO DI TRIESTE ALLA PROVA DEL LAVORO
L’indagine ha coinvolto i 1.836 laureati di primo livello dell’intero anno solare 2008
dell’Ateneo di Trieste, intervistati nel 2009, a un anno dalla laurea. Il tasso di risposta è
molto elevato: 93%.
Ancora oggi rimane molto complesso stabilire le tendenze del mercato del lavoro basandosi
sul collettivo dei laureati di primo livello essenzialmente per due ragioni: manca la possibilità
di un’analisi nel medio e lungo periodo; si tratta di giovani che nella maggioranza dei casi
continua gli studi, rimanda cioè al post-laurea di tipo specialistico il vero ingresso nel mondo
del lavoro (desiderio di approfondire la propria formazione o difficoltà nel trovare un
impiego?). Quest’ultima osservazione è ancora più vera per i neolaureati di primo livello
dell’Ateneo di Trieste: 63 su cento continuano la formazione con la laurea specialistica, più
della media nazionale (57%).
Chi è occupato: 45%
Lavorano 45 neolaureati su cento, come nella media nazionale (46%). Tra gli occupati, il
27% è dedito esclusivamente al lavoro, il 18% coniuga la laurea specialistica con il lavoro.
Chi continua gli studi: 63%
Continuano gli studi 63 laureati su cento: il 45% è impegnato esclusivamente nella laurea
specialistica, mentre – come si è detto – il 18% studia e lavora.
Chi cerca lavoro: 6%
Appena sei laureati di primo livello su cento – la media nazionale è del 9% – non lavorando e
non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro.
Il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) coinvolge, a un anno
dalla laurea, 40,5 laureati su cento di primo livello di Trieste (la media nazionale è del
42,5%).
Il lavoro atipico (contratti a tempo determinato, collaborazioni, ecc…) coinvolge 46 laureati
su cento di Trieste (la media nazionale è del 40%).
Il guadagno (sintesi tra chi lavora esclusivamente, la maggioranza, e chi studia e lavora) si
attesta su valori inferiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea i laureati di primo
livello di Trieste guadagnano 964 euro contro i 1.020 del complesso dei laureati.
I LAUREATI SPECIALISTICI A UN ANNO DALLA LAUREA
L’indagine ha coinvolto gli 804 laureati specialistici biennali dell’intero anno solare
2008 dell’Ateneo di Trieste, intervistati nel 2009, a un anno dalla laurea. Il tasso di
risposta è, anche in questo caso, molto elevato: 89%.
A un anno dalla laurea lavora il 54% dei laureati specialistici dell’Università di Trieste; un
valore inferiore alla media nazionale del 57%. Ma c’è anche un quarto dei laureati che
continua la formazione (è il 18% a livello nazionale). Chi cerca lavoro è il 21% dei laureati
specialistici di Trieste, contro il 26% del totale laureati.
A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per il 36% dei laureati di Trieste; la media
nazionale è del 38%. Il lavoro atipico coinvolge il 49% dei laureati specialistici di Trieste (la
media nazionale è del 44%).
Il guadagno è di poco inferiore alla media nazionale: 1.103 euro mensili netti contro i 1.115
del complesso dei laureati specialistici.
I LAUREATI PRE-RIFORMA DELL’ATENEO DI TRIESTE:
CRESCE L’OCCUPAZIONE A CINQUE ANNI DALLA LAUREA
Per capire nel tempo qual è l’inserimento nel mercato del lavoro dei laureati di Trieste
occorre fare riferimento ancora ai laureati pre-riforma, gli unici che, sebbene rappresentino
ormai la “coda” di un sistema universitario in via di esaurimento, consentono un’analisi di
medio periodo, data la disponibilità della documentazione anche a cinque anni dalla laurea.
L’approfondimento riguarda i 923 laureati pre-riforma di Trieste del 2004, intervistati a
cinque anni dalla laurea.
Chi lavora è il 90%, ben più della media nazionale dell’82%, mentre in formazione risultano
ancora 6 laureati su cento (è il 7,7% nel complesso dei laureati italiani).
La stabilità coinvolge il 77,5% dei laureati di Trieste, un valore superiore alla media
nazionale del 72%. Il lavoro atipico riguarda 21 laureati su cento di Trieste, in linea con la
media nazionale.
Il guadagno mensile netto per i laureati di Trieste a cinque anni dal conseguimento del titolo
è di 1.525 euro; a livello nazionale il reddito è di 1.328 euro.
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