19 Marzo 2010

Università e lavoro: i preoccupanti dati di Almalaurea

AlmaLaurea ha presentato il XII Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani, che prende in considerazione 49 atenei italiani aderenti ad AlmaLaurea ( da quest’ anno saranno 60), tra cui c’è l’ Università di Trieste.

Se a livello nazionale la situazione appare preoccupante, neanche a Trieste c’è da stare tranquilli. A seguire pubblichiamo i dati emersi:

I NEOLAUREATI DI PRIMO LIVELLO DI TRIESTE ALLA PROVA DEL LAVORO

L’indagine ha coinvolto i 1.836 laureati di primo livello dell’intero anno solare 2008

dell’Ateneo di Trieste, intervistati nel 2009, a un anno dalla laurea. Il tasso di risposta è

molto elevato: 93%.

Ancora oggi rimane molto complesso stabilire le tendenze del mercato del lavoro basandosi

sul collettivo dei laureati di primo livello essenzialmente per due ragioni: manca la possibilità

di un’analisi nel medio e lungo periodo; si tratta di giovani che nella maggioranza dei casi

continua gli studi, rimanda cioè al post-laurea di tipo specialistico il vero ingresso nel mondo

del lavoro (desiderio di approfondire la propria formazione o difficoltà nel trovare un

impiego?). Quest’ultima osservazione è ancora più vera per i neolaureati di primo livello

dell’Ateneo di Trieste: 63 su cento continuano la formazione con la laurea specialistica, più

della media nazionale (57%).

Chi è occupato: 45%

Lavorano 45 neolaureati su cento, come nella media nazionale (46%). Tra gli occupati, il

27% è dedito esclusivamente al lavoro, il 18% coniuga la laurea specialistica con il lavoro.

Chi continua gli studi: 63%

Continuano gli studi 63 laureati su cento: il 45% è impegnato esclusivamente nella laurea

specialistica, mentre – come si è detto – il 18% studia e lavora.

Chi cerca lavoro: 6%

Appena sei laureati di primo livello su cento – la media nazionale è del 9% – non lavorando e

non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro.

Il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) coinvolge, a un anno

dalla laurea, 40,5 laureati su cento di primo livello di Trieste (la media nazionale è del

42,5%).

Il lavoro atipico (contratti a tempo determinato, collaborazioni, ecc…) coinvolge 46 laureati

su cento di Trieste (la media nazionale è del 40%).

Il guadagno (sintesi tra chi lavora esclusivamente, la maggioranza, e chi studia e lavora) si

attesta su valori inferiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea i laureati di primo

livello di Trieste guadagnano 964 euro contro i 1.020 del complesso dei laureati.

I LAUREATI SPECIALISTICI A UN ANNO DALLA LAUREA

L’indagine ha coinvolto gli 804 laureati specialistici biennali dell’intero anno solare

2008 dell’Ateneo di Trieste, intervistati nel 2009, a un anno dalla laurea. Il tasso di

risposta è, anche in questo caso, molto elevato: 89%.

A un anno dalla laurea lavora il 54% dei laureati specialistici dell’Università di Trieste; un

valore inferiore alla media nazionale del 57%. Ma c’è anche un quarto dei laureati che

continua la formazione (è il 18% a livello nazionale). Chi cerca lavoro è il 21% dei laureati

specialistici di Trieste, contro il 26% del totale laureati.

A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per il 36% dei laureati di Trieste; la media

nazionale è del 38%. Il lavoro atipico coinvolge il 49% dei laureati specialistici di Trieste (la

media nazionale è del 44%).

Il guadagno è di poco inferiore alla media nazionale: 1.103 euro mensili netti contro i 1.115

del complesso dei laureati specialistici.

I LAUREATI PRE-RIFORMA DELL’ATENEO DI TRIESTE:

CRESCE L’OCCUPAZIONE A CINQUE ANNI DALLA LAUREA

Per capire nel tempo qual è l’inserimento nel mercato del lavoro dei laureati di Trieste

occorre fare riferimento ancora ai laureati pre-riforma, gli unici che, sebbene rappresentino

ormai la “coda” di un sistema universitario in via di esaurimento, consentono un’analisi di

medio periodo, data la disponibilità della documentazione anche a cinque anni dalla laurea.

L’approfondimento riguarda i 923 laureati pre-riforma di Trieste del 2004, intervistati a

cinque anni dalla laurea.

Chi lavora è il 90%, ben più della media nazionale dell’82%, mentre in formazione risultano

ancora 6 laureati su cento (è il 7,7% nel complesso dei laureati italiani).

La stabilità coinvolge il 77,5% dei laureati di Trieste, un valore superiore alla media

nazionale del 72%. Il lavoro atipico riguarda 21 laureati su cento di Trieste, in linea con la

media nazionale.

Il guadagno mensile netto per i laureati di Trieste a cinque anni dal conseguimento del titolo

è di 1.525 euro; a livello nazionale il reddito è di 1.328 euro.

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