18 Marzo 2010

Amianto nell’ex cotonificio: si chiudono gli accessi per ragioni di sicurezza

Chiudere gli accessi per ragioni di sicurezza. La cancellata divelta e le finestre aperte dell’ex Cotonificio di Piedimonte verranno sbarrate in modo da impedire l’accesso all’interno dei vecchi capannoni, dove il pericolo-amianto è ancora presente.

Il sindaco, Ettore Romoli, insieme al presidente del consiglio di quartiere di Piedimonte, Walter Bandelj, ha effettuato un sopralluogo nell’area dell’ex cotonificio, per verificare la situazione relativa alle condizioni dell’immobile alla luce della presenza di amianto nella copertura.
Sono stati individuati due possibili accessi critici al complesso, uno rappresentato da una cancellata parzialmente divelta e l’altro da alcune finestre dalle quali sono stati rimossi i pannelli di compensato che le chiudevano. “Ho dato disposizione affinchè, al più presto questi pertugi vengano chiusi per impedire l’accesso all’ex cotonificio da parte di chiunque, soprattutto ragazzini – evidenzia il sindaco Romoli- mentre continuerà l’azione degli uffici comunali competenti per predisporre un intervento di bonifica globale dell’edificio da parte della proprietà, come previsto dalla specifica ordinanza. Ma si continueranno anche i controlli sulle coperture degli altri immobili. Ho, infine ribadito – conclude il sindaco-, che il Comune interviene con continuità, in seguito a segnalazione, nei confronti dei proprietari di strutture private all’interno delle quali sia stata evidenziata presenza di amianto, proseguendo, contestualmente, l’opera di risanamento degli edifici pubblici”.

Il sindaco Romoli, successivamente, si è recato a Lucinico, dove, insieme al presidente del consiglio di quartiere, Giorgio Stabon e al responsabile dell’ufficio tecnico, Ignazio Spanò, ha effettuato un altro sopralluogo per verificare le condizioni di via della Stesa. Appurato il forte degrado “soprattutto nella prima parte, dovuto a tanti anni di mancata manutenzione”, il primo cittadino si è impegnato a “inserire la sistemazione in uno dei prossimi interventi di riqualificazione di strade e marciapiedi”, dando mandato all’ufficio tecnico comunale di “effettuare, nel frattempo, una sistemazione urgente, pur se provvisoria, della strada”.

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