18 Marzo 2010

20enne denunciato per “porto abusivo di bastone”

Trieste Altra puntata della serie “l’emozionante vita triestina“. Un giovane di 20 anni è stato denunciato in stato di libertà in zona Ponterosso, a seguito di una lite verbale con altri ragazzi.

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Questura:

DENUNCIATO PER IL PORTO ABUSIVO DI UN BASTONE – INTERVIENE LA POLIZIA: Su richiesta pervenuta al 113 da parte di alcuni cittadini, la scorsa notte personale dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura si è recato in piazza Ponterosso dove un giovane, A.S., nato nel 1990, da poco aveva avuto una lite verbale con altri ragazzi, al cui culmine aveva brandito un bastone iniziando a minacciare i presenti. Dopo gli accertamenti di rito, il giovane veniva denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria e, constatato il suo evidente stato disforico, gli veniva contestato anche l’illecito amministrativo per ubriachezza.

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Un commento a 20enne denunciato per “porto abusivo di bastone”

  1. augh ha detto:

    SMENTITA

    Il giovane fermato, dotato di un apparato urogenitale insolito che lo obbliga tra l’altro a frequenti ed improvvise minzioni, stava semplicemente urinando nel canale quando, colto da pensieri di natura privata, veniva colto da irrefrenabile priapismo che aumentava in maniera sorprendente le dimensioni dell’organo che egli stava manipolando per cause di forza maggiore.

    Alla vista del fenomeno, alcuni conoscenti scoppiarono in schiamazzi verso il giovane, il quale si volse verso di loro pregandoli concitatamente di non turbare l’ordine pubblico.

    E’ evidente che il bravo giovane, mentre si agitava contro i disturbatori della quiete, doveva continuare a reggere con entrambe le mani e con somma fatica l’organo naturale, anche per proteggere l’ incolumità propria e di chi avrebbe potuto trovarsi nelle vicinanze. Non poteva quindi, impugnare contemporaneamente anche l’arma impropria che gli viene contestata. Chiaramente sbilanciato nei movimenti, egli poteva dare l’impressione di essere soggetto ad ubriachezza, ma anche questa è un’errata interpretazione. E’ anche evidente che il soggetto era in stato confusionale per l’inusitato fenomeno, che avrebbe sorpreso qualsiasi persona.

    Le forze dell’ordine che si stavano avvicinando per consegnare verbale per minzione non autorizzata, furono tratte in inganno dai movimenti irregolari del giovane ma sopratutto dalla luce dei lampioni che proiettavano obliquamente sul selciato, l’ombra delle appendici del soggetto, amplificando la percezione delle misure, già notevoli in assoluto, ma che in prospettiva geometrica diventavano tali da essere scambiate per quelle di un “bastone”.

    L’oggetto sequestrato non è quindi e non poteva essere il corpo del reato con il quale l’accusato avrebbe redarguito gli altri giovani; solo in seguito alla scomparsa del fenomeno, degli anonimi misero un bastone nelle mani dell’accusato.

    Le forze dell’ordine non avevano strumenti cognitivi sufficienti per rendersi conto dell’errore, visto che un’erezione di tali dimensioni è sconosciuta persino agli urologi ed altre figure esperte, professioniste o dilettanti che siano. La mancanza di laurea medica e la rinomata sobrietà di costumi che caratterizza gli appartenenti alle forze dell’ordine, esclude de facto che esse possano essere competenti in un caso scientifico inusitato e di assoluta rarità.

    Si chiede l’immediata archiviasione per tutte le accuse.

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