16 Marzo 2010

I pulitori di ferrovie e stazioni protestano contro l’impresa appaltatrice

Oggi a Trieste dalle 8 alle 10 si è tenuto il volantinaggio di chi si occupa delle pulizie di treni e stazione. Lo racconta la Fit-Cisl in un comunicato stampa che racconta la protesta contro l’impresa appaltatrice. Secondo il sindacato, le attuali condizioni ledono la dignità dei lavoratori.

Scrive la Fit-Cisl:

E’ stato di agitazione per i lavoratori degli appalti ferroviari, ovvero quegli addetti che ogni giorno si occupano di pulire i treni e gli spazi delle Stazioni e che per stamani a Trieste hanno previsto dalle 8 alle 10 un volantinaggio. A proclamarlo è la Fit Cisl che ha raccolto le denunce dei dipendenti della Ceias, l’ultima impresa appaltatrice, tra l’altro posta sotto commissariamento. “Lavoriamo nell’incertezza più assoluta – spiegano i dipendenti – con stipendi che vengono versati in ritardo e che di conseguenza impediscono alle famiglie di rispondere alle incombenze quotidiane, ma anche in condizioni che ledono la nostra dignità”. Sulla protesta, infatti, gravano diverse voci: oltre agli stipendi pagati con giorni e giorni di ritardo, la riduzione continua del numero di addetti a parità di lavoro e l’inadeguatezza delle attrezzature, più adatte – si legge nel volantino oggi in distribuzione – alle pulizie casalinghe che agli spazi ferroviari, dove servirebbero attrezzature di tipo industriale che non vengono fornite dall’Azienda. “Resta poi – spiegano i lavoratori – il fatto che da anni siamo oggetto di un passaggio di mano in mano, da un’impresa all’altra e ogni volta ci rimettiamo qualcosa, ferie, straordinari, Tfr”. “Oggi – aggiungono – lo stipendio arriva solo grazie all’intervento delle Organizzazioni Sindacali che a luglio hanno convinto Trenitalia a pagare direttamente i lavoratori anziché versare i soldi a Ceias, che tra l’altro ”effettua le ritenute sulla busta paga per il TFR, ma non li versanei Fondi, come fa del resto anche per le rate dell’assicurazione, i prestiti con le banche e ogni altra ritenuta”. “Con il commissariamento della Ceias – si legge in una nota della Fit Cisl – anche far pagare i buoni pasto, previsti dal contratto, è un’impresa. A ciò si aggiunga che è di questi giorni la cassaintegrazione di una dipendente, malgrado a Trieste non ci sia una diminuzione di lavoro”. La Fit Cisl, non potendo accettare che tale situazione si protragga oltre, preavvisa dunque la clientela che, se necessario, procederà ad attivare tutte le iniziative volte a tutelare i diritti dei lavoratori e della clientela di FS, che paga per ottenere un servizio più dignitoso.

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Un commento a I pulitori di ferrovie e stazioni protestano contro l’impresa appaltatrice

  1. pluto ha detto:

    Dentro alla azienda innominabile vige un clima minaccioso. Molti sono sull’orlo di suicidarsi o licenziarsi che è quasi la stessa cosa.

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