15 Marzo 2010

Prezzi dei trasporti troppo alti, gli studenti si mobilitano

Trieste e Fvg Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Unione degli Studenti sulla manifestazione di sabato 13 marzo.

La mobilità è un diritto e i prezzi dei trasporti per gli studenti sono troppo alti. L’Unione degli Studenti ha pensato di dirlo proprio tappezzando gli autobus di Trieste di cartelloni e facendo girare per la città i propri messaggi: “I trasporti costano troppo per gli studenti”, “Trasporti gratuiti = diritti”, “Trasporti gratis per gli studenti”.

A Trieste e nelle altre Provincie del Friuli Venezia Giulia i prezzi dei trasporti sono particolarmente cari, se raffrontati a quelli di città di dimensioni e popolazione studentesca simili. Per non parlare dei recenti rincari dei prezzi e degli abbonamenti ferroviari: in treno si muovono ogni giorno migliaia di studenti pendolari.

Eppure la scuola è aperta a tutti: questo significa anche che tutti devono poterci andare senza spendere follie in spese di trasporto! La questione della mobilità non è assolutamente secondaria, sebbene sia solo uno dei tanti settori nei quali il Diritto allo Studio viene quotidianamente calpestato.

La legge che dovrebbe regolare le agevolazioni per gli studenti è la Legge Regionale sul Diritto allo Studio, che in Friuli Venezia Giulia è vecchia di trent’anni e non tutela il diritto alla mobilità.

L’Unione degli Studenti ha presentato una nuova legge sul Diritto allo Studio (è possibile consultarla all’indirizzo http://udsfvg.org/news.php?extend.34), ma l’Assessore regionale competente, Roberto Molinaro, ha finora snobbato la nostra richiesta d’incontro, che risale a dicembre dello scorso anno. In tre mesi Molinaro non è riuscito a trovare posto nella sua agenda per confrontarsi con gli studenti sul diritto alla mobilità e su altri importanti temi (come le borse di studio, il reddito diretto ed indiretto, il comodato dei libri di testo, la didattica alternativa).

Speriamo che la latitanza dell’Assessore non abbia un significato di chiusura politica da parte dell’attuale maggioranza politica in Regione, anche se le scelte finora effettuate in materia di scuola ci fanno pensare il contrario. Due milioni di euro in più indirizzati agli studenti che frequentano le scuole private, aggiunti in periodo di crisi nell’ultima Finanziaria, non sono certo un bel biglietto da visita.

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19 commenti a Prezzi dei trasporti troppo alti, gli studenti si mobilitano

  1. Luciana ha detto:

    E adesso ve ne accorgete?

    Qui nell’Austria Felix la mobilità degli studenti è sostenuta dalla regione(Land). Uno studente fino alla maturità o un apprendista possono avere una tessera per tutta la regione con €80 all’anno. Vale per treni regionali (ottimi frequenti puntuali nuovissimi)e i bus. No file di genitori tassisti, no cataste di motorini davanti alle scuole.
    Per gli universitari c’è solo la carta sconto giovani, ma si possono chiedere aiuti se si ha un reddito basso.

    Fine del racconto di fantascienza.

  2. folletto ha detto:

    Davvero complimenti ragazzi, avete perfettamente ragione. Inoltre bisogna dire a tutti che i ricavi della vendita dei biglietti coprono a malapena i costi della loro emissione e relativa distribuzione. Basta andare a vedere i bilanci delle aziende dei trasporti (Trieste Trasporti, Apt, ecc) per capire che i biglietti sono solo un’ostacolo all’accesso alla mobilitá. L’autobus, l’autista e la benzina sono giá pagati dai contributi pubblici!

  3. arlon ha detto:

    I studenti dovessi poder viagiar gratis, e specialmente i universitari, con le tasse alte che i ga de pagar per studiar.
    Come oviamente tuto el nord Europa fa za.

  4. Richi ha detto:

    Signori, non so se xe tanto giusto…..prima dei universitari penso che esisti tante ma tante altre categorie e persone che gavessi el diritto al trasporto gratuito.

  5. Folletto ha detto:

    Trasporto pubblico gratuito per tutti. punto e basta. I biglietti sono una truffa!

  6. Lucio ha detto:

    Bravo!!….No Comment:

  7. Emanuele ha detto:

    @ Folletto:

    Io sono d’accordo al TPL gratuito per i residenti. Il problema attuale è che la TT è una S.p.A., il cui fine ultimo è fare utili per distribuirli agli azionisti, non trasportare più persone o diminuire il prezzo del biglietto.

    Forse bisognerebbe riportare i servizi pubblici (acqua, trasporti) negli enti pubblici, fuori dalla logica di mercato.

  8. Victor Bergman ha detto:

    Fuori dalla logica del mercato
    uguale
    spreco di risorse
    uguale
    autobus vuoti dove e quando non servono
    e autobus strapieni con la gente stivata come sardine quando e dove ne servirebbero di più.

    Trasporto aggratis? E perché non la polenta?
    Se i mari fossi de toccio e i monti de polenta…

  9. RickL ha detto:

    @Victor Bergman

    Fuori dalla logica di mercato = nessun guadagno da parte di privati su servizi fondamentali per i cittadini (e quindi per l’effettivo rispetto dei diritti di cittadinanza)

    Gli sprechi e la cattiva distribuzione dei servizi non sono certo dovuti alla non privatizzazione dei servizi, ma piuttosto allo scarso controllo degli utenti (cittadini) sugli erogatori dei servizi (istituzioni). Che poi è uno dei peggiori difetti che possa avere una democrazia.

    Trasporti e polenta non sono paragonabili…

  10. arlon ha detto:

    @Victor: xe normalissimo che ghe sia trasporti ipersvodi come iperpieni, a seconda de i casi.
    Sarò monotono: ma in nord europa go ciapado bus ale 2 de notte in campagna: dentro iero solo che mi. Però el servizio iera presente!

    Senza rivar a “sprechi” del genere, pianificar bus anche aspetandose 10 utenti inveze che 100 per volta, rendi comunque un servizio ala citadinanza.

    Per i bus gratis, xe ovio che se no i riva da una parte, i ga de rivar de un altra. Ma in quel caso se agevolassi anche chi che no li usa mai (che pagassi cmq vie tasse el servizio) a doprarli, se no altro per risparmiar.

    @Richi: e prima de le categorie che te pensi ti magari sarà altre categorie ancora. Xe più sgaio far guera tra poveri, o iniziar de qualche parte a migliorar?

  11. Victor Bergman ha detto:

    @RickL

    secondo te,
    la colpa della cattiva distribuzione dei servizi sarebbe dei cittadini stessi,
    per lo scarso controllo che eseguono sulle istituzioni.
    Cioè se i treni arrivano in ritardo la colpa è nostra che abbiamo votato il partito sbagliato alle amministrative!
    E pensare che il “partito” che faceva giungere i “treni in orario” una volta c’era anche, ma sembra che sia stato vietato per costituzione!

  12. Victor Bergman ha detto:

    @arlon
    Sul bus gratis, come disincentivo all’uso delle anti-economiche ed anti-ecologiche automobili sono d’accordo con te!
    Le tasse che i cittadini pagherebbero per coprirne le spese potrebbero essere ben inferiori ai sprechi in tempo e-o denaro dovuti agli intasamenti del traffico! Bisognerebbe però fare un po di conti per verificare se ciò sia effettivamente vero… ma mi sembra abbastanza verosimile, visto che la cittadinanza copre comunque già il 70% del costo dei trasporti con le tasse!
    Tanto vale fare il 100% e … tutti in tram che paga Pantalone.

  13. arlon ha detto:

    esattamente.

  14. Richi ha detto:

    Non vedo perche’ l’autobus debba essere gratuito. Semmai sarebbe il caso di abbassare i prezzi dei biglietti con un semplice trucco: si paga e timbra al momento di salire, come in Inghilterra. Scommettete che entrerebbero tantissimi soldi in piu’ vista l’alta percentuale di gente che non paga il biglietto perche’ nessuno la controlla?

  15. arlon ha detto:

    Quel te lo pol far con le linee meno trafficade, e no saria mal.
    Però in una 20 in ora de punta, no xe pensabile.

  16. Victor Bergman ha detto:

    L’autobus aggratis in centro città (quindi periferia esclusa) l’ho visto (e preso spesso e volentieri) a Seattle, nei capitalistissimi USA, dove una roba se non fa guadagnare non la fanno. Ed evidentemente l’autobus aggratis FA GUADAGNARE la cittadinanza.
    Pagare al momento di salire trasformerebbe gli autisti in autisti-cassieri-controllori, con tutte le complicanze del caso. Oddio, se podessi anche far, ma gli autisti dovrebbero avere qualche indennità in più e anche qualche qualifica in più oltre alla patente.

  17. augh ha detto:

    Intanto, forza muli/fuarce frutats!

    Secondo, i trasporti pubblici regionali sono coperti per metà dai proventi dei biglietti e per circa metà dai contributi regionali.

    E le società di trasporto pubblico fanno utili, i quali dividendi finiscono in maggioranza in Inghilterra alla società Arriva ed in parte agli Enti (Comuni e Provincie) che sono azionisti di minoranza.

    Le società di trasporto pubblico, attualmente non hanno alcuno scopo sociale!!!

    Trieste Trasporti ha la migliore percentuale d’Italia per il parco mezzi più moderno.

    La SAF ha diversi primati nel settore della ricerca di autobus ecologici.

    Eccetera. Con quali soldi sono stati pagati questi investimenti? Principalmente con i soldi vostri, tramite i biglietti ed i contributi regionali.

    E ricordatevi che queste società, che fino a pochi anni fa erano VOSTRE (perchè erano municipalizzate) adesso sono in mani straniere, e che sia voi che la Regione finanziate i dividendi del capitalismo internazionale.

    Chiaro?

  18. folletto2k ha detto:

    @Augh: tu pensi che il pubblico finanzia solo il 50% dei bilanci delle aziende di trasporto? Ma sei mai andato in camera di commercio a farti consegnare (costa un pò in fotocopie) il bilancio della Trieste Trasporti? I finanziamenti superano il 70% dei costi…poi prova a vedere quanto costa stampare e distribuire e controllare la timbratura dei biglietti. Il biglietto porta alle casse dele aziende un utile assai irrisorio, i soldi veri che si fanno derivano da attivitá terze come il nolleggio di corriere con autista. Il biglietto invece dfinisce per essere solo un ostacolo sociale, una barriera per il poveretto che non ghe la fa a spender 1 euro ad ogni viaggio, specialmente periferia-centro-periferia. Vi ricordate i disordini alle periferie di Parigi? Una delle cause era la rabbia suscitata dal fatto che l’aumento dei prezzi dei trasporti per raggiungere la città era esponenziale (e non proporzionale) in base alla distanza, praticamente raggiungere il centro era impossibile se non avevi soldi, ma se vivevi in quelle periferie era proprio perchè i soldi non ce li avevi. Quindi, so benissimo che Trieste non é Parigi, peró il senso logico é sempre quello, specialmente se proviamo a vedere la mobilitá come la necessitá di muoversi in un territorio un pò piú ampio di Trieste, nella venezia-giulia per esempio, da Muggia a Gorizia passando per Monfalcone. Esempio semplice: vivo a Trieste e trovo lavoro a Gorizia, decido di recarmi al lavoro con i mezzi pubblici. Oltre a dei problemi riguardo gli orari (capitolo a parte che non voglio affrontare qui) se fate un breve calcolo si spendono più di 7 euro per andare e tornare, praticamente su 8 ore di lavoro 1 ora serve per permettermi di lavorare le altre 7!

    Detto questo concludo dicendo semplicemente che negli anni passati si sono privtizzate un sacco di aziende pubbliche in nome del risparmio e della “buona gestione” perché effettivamente le gestioni pubbliche precedenti erano state inefficienti. Erano i folgoranti anni 90 ricchi di privatizzazioni ed io che ero ragazzino mi domandavo “ma perchè privatizzare, e quindi togliere al pubblico ció che era giusto che fosse suo,solo perché é stato gestito male? Non basta cominciare a gestirlo bene?”.
    Qualcuno l’ha giá scritto fra i commenti precedenti, alcuni servizi é giustissimo che siano e restino pubblici, ma vanno gestiti bene e soprattutto i cittadini devono controllare che questo avvenga. Ma soprattutto se un’azienda pubblica funziona male é impossibile che i suoi dirigenti vengano licenziati con buoni uscita milionari! Un calcio in culo é via!!

  19. augh ha detto:

    Che la Regione finanzi il 50% del costo dei trasporti, l’avevo letto su un articolo specialistico, che poi sia il 45% o il 65%, il concetto non cambia molto.

    Non serve fotocopiare i bilanci, sono on-line. Dubito che i noleggi con autista facciano tanto fatturato da coprire i costi di un parco di quasi 200 autobus, ma sarà.

    Sulle privatizzazioni dei servizi pubblici sai come la penso; cercati il post del contadino che aveva venduto la mucca.

    Tutto il settore del trasporto pubblico è ai limiti dell’assurdo; vengono indette le gare del servizio pubblico, che viene effettuato dalle stesse aziende di prima. Con la differenza che prima erano nostre, ora sono in mani straniere. D’accordo che perdevano, ma ora hanno i costi della quotazione in borsa e dei dividendi da pagare, che prima non avevano.

    Quindi, dopo avere alienato della roba nostra, la Regione finanzia sia il trasporto pubblico, che i dividendi degli azionisti stranieri. Il resto dei costi, lo pagano i cittadini con i biglietti.

    Gli unici che ci guadagnano sono gli inglesi, sia con i dividendi, sia con il capital gain delle azioni se domani bisognerà “pagarli fuori”.

    Ci guadagnano anche gli Enti Locali che sono azionisti di minoranza, ma sempre con i soldi della Regione (che avrebbe speso di meno elargendo direttamente come prima) e dei cittadini che pagano il biglietto.

    Ed in questo scenario, sai chi è che deve tirare fuori i soldi se si vuole ridurre il costo dei biglietti per qualche fascia protetta? Prova ad indovinare.

    Insomma, è stata solo una partita di giro ed una perdita secca; se si voleva solo risanare le municipalizzate, c’erano strade più semplici, collaudate e meno costose.

    E poi, una società quotata in borsa che ha i vertici di nomina politica è un controsenso dei principi dell’economia; non so se succede anche in altri Paesi.

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