13 Marzo 2010

Il punto sull’economia Isontina: ancora in flessione il commercio al dettaglio

Flessione per il commercio al dettaglio, timidi segnali di ripresa nel settore manifatturiero. La Camera di commercio di Gorizia rende noti i dati dell’indagine congiunturale relativa al quarto trimestre 2009.
Nonostante qualche segnale positivo, lo scenario si presenta “a macchia di leopardo” a seconda dei diversi comparti, ed è, quindi, consigliabile esaminare i dati con molta cautela prima di poter parlare di un inizio reale di ripresa.

L’andamento del ricorso agli ammortizzatori sociali, anche nei primi mesi del 2010, denuncia che il percorso nel tunnel non è alla fine: rilevazioni temporanee, inoltre, possono, talvolta, distorcere la effettiva realtà, e risulta necessario un lasso di tempo adeguatamente lungo, con costanti conferme, in itinere, d’inversione di tendenza per una auspicata, credibile ripresa. Devono sicuramente essere colti i segnali tendenziali, ma questi necessitano assolutamente di conferma. Va, inoltre, considerato che le variazioni, positive o negative, sul breve periodo (trimestre precedente), possono essere influenzate, e non è di semplice quantificazione, da fenomeni di riequilibrio delle scorte, specie in imprese coinvolte in periodi di cassa integrazione.

“Auspico fortemente – commenta il Presidente della Camera di commercio di Gorizia, Emilio Sgarlata – che già nel corso del secondo semestre dell’anno questo si verifichi, ma il percorso sarà inevitabilmente lento, con ulteriori sacrifici in termini di occupazione, e conseguenti, inevitabili riflessi sui consumi delle famiglie, e nel perdurare, a caduta, del disagio del comparto del commercio”.
“Da mettere in conto, poi – continua Sgarlata – che con l’auspicata ripresa, è in agguato lo spettro dell’inflazione, la quale, anche se contenuta, allevierà sì l’attuale situazione in relazione alla occupazione, in termini di capacità di spesa ma, di certo, non produrrà effetti positivi sia sui prezzi di vendita, sia sui tassi bancari che, in crescita, influiranno direttamente sul sistema delle imprese e sui mutui delle famiglie. In ogni caso, l’ottimismo è d’obbligo, guai se no, e dobbiamo remare tutti in sincronia di tempi, intervenendo, per quanto possibile, a mano a mano che la situazione si evolve”.

Allo stato attuale, il quarto trimestre del 2009, denuncia variazioni positive rispetto al terzo, ma è necessario tenere conto che quest’ultimo è quello relativo al periodo estivo, e quindi, da ritenersi – in genere – poco significativo. Comunque, si evidenzia un miglioramento positivo – nelle aziende manifatturiere, dovuto principalmente alla domanda estera, che costituisce una componente rilevante della domanda complessiva (55,9%). Il fatturato estero ha registrato una diminuzione (-2%), quello interno dello 0,9%, mentre l’occupazione si attesta a -1,5%, dato quest’ultimo che conferma l’andamento negativo degli ultimi quattro trimestri.
Significativo il valore tendenziale dei costi (+ 0,5%), dei pressi di vendita (+ 3,1%) e delle giacenze di prodotti finiti (- 4%).
A livello previsionale, interessante l’aspetto che il 70% del campione si attende stabilità o miglioramento, e di questi, il 30% stima una crescita, a breve, superiore al 2%, sia del fatturato che della produzione.
Nel settore delle costruzioni, la variazione tendenziale del fatturato registra un – 8,1%, mentre l’occupazione raggiunge il valore più basso dell’anno (- 8,7%).
Nel settore del commercio al dettaglio, la variazione tendenziale rispetto allo stesso periodo 2009 è del – 1,6%, i prezzi di vendita e di approvvigionamento evidenziano variazioni positive e in crescita, rispettivamente + 0,7% e + 1,4%.

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