12 Marzo 2010

La De Amicis di Lucinico diventa “casa delle associazioni”

Approvato il progetto definitivo del primo lotto dei lavori di recupero dell’ex scuola De Amicis di Lucinico, che diventerà sede di associazioni.
L’intervento, che prevede, in questa prima fase, una spesa complessiva di 430 mila euro, buona parte dei quali erogati dalla Fondazione Carigo, prevede il rifacimento del tetto, il consolidamento della struttura, con l’adeguamento antisismico e la sistemazione completa del piano rialzato, dove saranno ricavati i primi spazi fruibili per le associazioni. I lavori inizieranno entro l’estate e si concluderanno entro il 2010.

“Finalmente siamo riusciti a far partire anche quest’opera che andrà a servizio degli abitanti di Lucinico – rimarca il sindaco, Ettore Romoli -, adesso ci impegneremo, come abbiamo sempre fatto, a individuare le risorse per completare l’intervento. Colgo l’occasione per esprimere il mio sconcerto per la polemica innescata dai consiglieri comunali Livio Bianchini e Federico Portelli, i quali hanno affermato che il sottoscritto pensa solamente al centro cittadino e non alla periferia. Ebbene, questi consiglieri, che cercano di mettere un quartiere contro l’altro, anzichè protestare oggi, avrebbero dovuto darsi da fare nei cinque anni in cui sono stati al governo della città, visto che ci sono stati consegnati strade e marciapedi in condizioni disastrose sia al centro sia alla periferia, come tutti i cittadini possono constatare personalmente quando transitano a piedi, in bicicletta o in auto. Hanno avuto ben cinque anni di tempo a disposizione per risanare la situazione ma hanno preferito perdere tempo in assurdi rinvii, ottenendo come unico risultato un ritardo dei lavori in piazza Vittoria di almeno quattro anni e lasciando centro storico e periferia in condizioni pessime. Peraltro, non è mia intenzione alimentare ulteriori polemiche perchè ritengo che non facciano l’interesse della gente di Gorizia, indipendentemente dal fatto che abiti in centro o in periferia, perchè non si sente certo il bisogno di nuove divisioni e contrapposizioni fra un quartiere e l’altro nè fra le forze politiche che dovrebbero, invece, ricercare insieme, attraverso un confronto costruttivo, le soluzioni e i progetti migliori per i problemi della città. Il mio auspicio, quindi è che si privilegi la ricerca del dialogo a quella dello scontro, nell’interesse di Gorizia”.

Tag: , , .

4 commenti a La De Amicis di Lucinico diventa “casa delle associazioni”

  1. francesco ha detto:

    a ragione Romoli quando dice che bisogna collaborare per migliorare la città e non solo criticare,Portelli e Bianchini saranno credibili (forse)solo quando non saranno più iscritti nei partiti che rappresentano e parleranno da semplici cittadini.

  2. federico portelli ha detto:

    @Francesco:
    1) non mi limito affatto a criticaare; questa è forse la rappresentazione (falsa) che ne ottieni leggedo la stampa locale, che raramente pubblica per intero quanto invio loro. Sono ormai centinaia le proposte fatte in questi due anni e mezzo e sistematicamene bociate dal c-dx sui principali problemi della città. Ti consiglio ogni tanto di partecipare alle sedute (sono pubbliche) dei lavori del consiglio comunale… per farti un’idea dal vero. Una seduta, ad esempio, è convocata per lunedì 15 alle ore 18. Stessa ora lunedì successivo.

    2) io ho cominciato come indipendente (oggi si direbbe “società civile”), candidandomi consigliere comunale nel 2002… perchè volevo “dare una mano” ad un progetto in cui credevo. Ho ricoperto un delicato ruolo istituzionale, quello di presidente del consiglio comunle, difendendo sempre l’autonomia dell’aula dai giochini delle maggioranze e delle opposizioni di turno. Mi sono iscritto alla Margherita, nel 2006, perchè il principale partito della coalizione di governo stava andando a rotoli… e io volevo almeno in extremis provare a raddrizare la rotta mentre chi pilotava faceva rotta sugli scogli e chi doveva dare una mano guardava dall’altra parte… Di sicuro, non ho niente da rimpreverarmi.
    Per quanto riguarda il PD, le cose non sembrano andare molto meglio della Margherita. Per cui non escludo affatto di poter accogliere il tuo “appello”… e rincominciare a dare una mano a Gorizia da “cittadino attivo”, come nel 2001/2002. Altrimenti mollo tutto. Per me la politica non è un a professione. E’ un impegno. Anche molto gravoso: ho perso il conto delle migliaia di ore “investite” in questa attività (e sottratte alle altre attività, più piacevoli, gratificanti e forse prioritarie nella vita di un uomo e che forse dovrei considerare prioritarie: famiglia, amici, lavoro e carriera, cultura e divertimento, ecc). Continuo solo perchè ho l’ambizione di essere utile. Certamente, non appena dovessi convincermi che il sacrificio che faccio non porta risultati alla mia città, mollerei tutto. Non sono mica masochista.

  3. federico portelli ha detto:

    Romoli afferma di volere il dialogo con l’opposizione sui problemi della città. Ciò sarebbe senz’altro auspicabile. Ma uscendo dalla logica del mero annuncio, una specialità per questa amministrazione, ci sono due grossi ostacoli in questa direzione.
    Ricorda solo alcuni episodi che si sono succeduti in questa prima metà di mandato.
    Il primo ostacolo è la presenza in giunta di assessori che ogni giorno, per due anni buoni, hanno ricercato sistematicamente la polemica contro l’opposizione, sulla stampa ed in consiglio, fino a giungere all’insulto personale (ed al cui livello, per stile, non mi sono comunque mai abbassato). Il secondo ostacolo al dialogo è l’inaffidabilità finora dimostrata da Romoli.
    Preciso meglio: le poche occasioni di collaborazione sono finora sempre arrivate su nostra iniziativa. La disponibilità ad un percorso di riscrittura delle regole comunali, su cui Romoli si era impegnato, è stata stoppata ad esempio dalla maggioranza a causa di beghe interne.
    La recente condivisione di un percorso finalmente virtuoso ed unitario sui temi della sanità è stato snobbato negli esiti e non tenuto in considerazione da Tondo.
    Per non parlare poi del comportamento schizofrenico e strumentale del PDL provinciale sulla liquidazione di IRIS. Nessun dialogo, quindi, è al momento possibile a causa della composizione della giunta e dalla scarsa affidabilità del centro-destra.
    Tuttavia, continueremo a dialogare con singoli consiglieri, più sensibili ed attenti alle nosre proposte, di PDL UDC e Lega.
    E proseguiremo, anche, a porre all’attenzione dell’opinione pubblica e dei lavori del consiglio comunale quelle che sono le vere urgenze della città: la crisi economica che è diventata emergenza sociale, la difficoltà del commercio e degli esercenti, il ruolo del capoluogo, la vera collaborazione transfrontaliera su progetti concreti come ultima carta da giocare.
    Temi sui quali la giunta non ha saputo dare risposte e soluzioni efficaci (crisi economica e sociale), in alcuni casi addirittura aggravando il problema (commercio) ed in altri limitandosi ad iniziative spot.
    Ma le nostre proposte, sistematicamente respinte da questo centro-destra o rimaste nei cassetti, diventeranno la base concreta per un’alternativa per Gorizia su cui ricercare un dialogo fruttuoso anche con le parti più moderate ed “assennate” dell’attuale maggioranza. Un percorso che metta al centro di un programma condiviso sia l’attenzione per le persone e le famiglie che il bene della città. Superando le sterili polemiche (almeno con chi ci starà).
    Venendo poi al tema della polemica innescata da Romoli e Roldo in merito ai lavori pubblici a Lucinico – e più in generale su quanto fatto nel mandato precedente rispetto all’attuale – esso è un esempio tipico di polemiche inutili sollevate dalla maggioranza.
    Innanzitutto preciso che il sottoscritto ed il collega Bianchini non avevamo alcun ruolo esecutivo nel mandato precedente. E non facevano parte della giunta Brancati.
    Ma nel silenzio, a volte assordante, degli ex-assessori nel difendere quel progetto di governo della città, mi limiterò a correggere solo alcune delle plateali balle contenute nelle dichiarazioni di Romoli e Roldo dei giorni scorsi.
    Praticamente tutto quanto Romoli ha fatto finora in merito di riqualificazione urbana è stato ideato, progettato e finanziato dalla giunta Brancati (con il sostegno dell’amministrazione regionale guidata da Illy): due soli interventi non fanno parte di questo pacchetto ereditato dal c-sx. Piazza S. Antonio, che era bella anche prima, e quindi non così prioritaria (rispetto ai lavori da eseguire nelle periferie) se non in una logica di puro spot. E Piazza Vittoria, su un progetto della giunta Valenti ora giustamente avversato dagli operatori economici per l’isolamento in cui pone l’importante piazza … i cui lavori hanno avuto un’estenuante durata per un cantiere “operativo” (se così si può dire) interamente sotto l’amministrazione Romoli. Contenziosi con la ditta Luci compresi.

    eniamo infine al problema di via alla Stesa e via Boemo: la trascuratezza con cui questa giunta considera anche il quartiere di Lucinico non l’abbiamo certo inventata io e Bianchini. Basta interpellare i cittadini del quartiere.
    Che tutti i lavori che Romoli ha programmato di attivare siano stati fatti in centro, è sotto gli occhi di tutti.
    Sul caso dell’ultimo volantinaggio fato a Lucinico la settimana scorsa la verità è questa: decine di cittadini esasperati avevano presentato una petizione a Romoli. Dopo mesi non hanno ricevuto alcuna risposta. A quel punto, alcuni di loro si sono rivolti a me e a Bianchini. E noi abbiamo deciso di sostenerli nelle loro giuste rivendicazioni. Ho fatto un sopralluogo per rendermi conto dei problemi. mi son convinto che avevano ragione. Ma senza polemiche e sena strumentalizare. Volevamo dar loro voce per poter risolvere il problema.
    Le successive “polemiche” sono invece interamente imputabili agli interventi a mezzo stampa del consigliere PDL Roldo.
    Non è difficle elencare, in particolare, gli interventi effettuati tra il 2002 ed il 2007 a Lucinico sotto l’amministraizone Brancati. E confrontarli con quanto fatto da Romoli.
    Non mancheremo di organizzare un nuovo volantinaggio specifico, io e Bianchini: questo mezzo di comunicazione diretta con il cittadino, che sala la “mediazione” della stampa, pare infatti aver dato molto fastidio alla ditta Romoli&Roldo.

  4. francesco ha detto:

    caro Federico mi fa piacere il tuo sfogo,ma sei di parte,fai una lista civica e rappresenta tutti noi cittadini e cominciamo a premiare i meriti di qualsiasi colore essi siano,cosi dimostrerai di amare questa città senza interessi personali ma per un bene di noi cittadini,non sarai mai libero di pensare e agire se sei tesserato,il tesserato deve stare nelle righe o non fà carriera,non ti sei accorto che i giovani non seguono più la politica partitica,e se la seguono sono tutti opportunisti e così non si va lontano,tu sai i privilegi che hanno i politici?nella vita privata se non sei capace paghi sempre di tasca tua,i politici mai,quando devono aumentarsi i loro stipendi o quantaltro sono tutti d’accordo,anche in momenti come questi non rinunciano a una parte dei loro stipendi ,come posso credere ai politici,promesse promesse, ma tanti fanno la fame e loro e i suoi famigliari sempre più ricchi pensioni da capogiro con pochi anni di (lavoro)e i lavoratori non si sa se in futuro avranno una pensione,sindacati che pensano solo ai tesserati quelli che hanno perso il lavoro non interessano più guarda il caso (lavoratori socialmente utili) hanno anche loro condiviso in regione che andavano assunti solo i lavoratori in mobilità retribuiti o i lavoratori con assegno di disoccupazione,e quei disoccupati senza ammortizzatori? come faccio a credere alla buona fede,perchè i sindacati non sono uniti?i problemi di tutti i lavoratori sono forse diversi?perchè devono avere un colore,gran parte dei big sindacali finito il suo mandato sindacale si sono tutti sistemati in polita,dove prendono o hanno preso dei stipendi e pensioni da capogiro,e allora di cosa stiamo parlando?Ciao Portelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *