Ingredienti per 6/7 persone
Pancetta fresca 1 kg
Rosmarino
Alloro
Aglio
Sale
Pepe
Vino bianco mezzo litro
Questa è una ricetta molto semplice, che viene usata in alcune osmice del Carso per la preparazione del prelibato e grasso salume. Ho scelto di suggerirla perché la pancetta sulle nostre tavole si limita a poche preparazioni e questo spunto può dare una mano a riscoprire questo taglio di carne suina, bistrattato, ma ricco di sapore.
Prendiamo il pezzo di pancetta fresca in blocco, lo mettiamo in una teglia da forno e procediamo con l’applicazione degli odori. Quindi sale, pepe, rosmarino e alloro in quantità. In questa prima fase è importante ricordarsi di mettere aglio in abbondanza, almeno tre o quattro spicchi, serve per eliminare l’eventuale odore di “freschin”. Aggiungiamo mezzo litro di vino bianco nella teglia; la pancetta deve essere coi “piedi” completamente immersi. A questo punto inforniamo per un’ora scarsa a 180 gradi.
Completata questa prima cottura, leviamo dal forno e lasciamo la carne a raffreddare; è meglio mettere la carne a raffreddare in un altro contenitore, così non assorbe il liquido di cottura.
Il fatto di lasciarla raffreddare tornerà utile quando dovrete tagliare la pancetta a fette; ho notato che da calda la carne è meno compatta e si lascia tagliare malamente. Ma se siete di corsa potete anche saltare questo passaggio.
Poco prima di mettervi a tavola vi basterà accendere una piastra, e quando è ben calda, mettere a cuocere la pancetta tagliata a fette. Fatela dorare da entrambe le parti velocemente e servite la carne calda fumante. Una spruzzata di cren e un po’ di senape sono d’obbligo ed il gioco è fatto. Soddisfazione garantita, ma non dimenticate che la pancetta deve essere fresca di macello, non quella stagionata.
Ricordatevi anche del sale, visto che quello messo all’inizio non è stato assorbito fin nelle parti più interne del pezzo di carne.
Un grazie per i suggerimenti e per la carne a Sidonja Radetic.
Per le altre ricette dell’Euroregione: https://bora.la/tag/ricette-delleuroregione
non propriamente “raffinata” ma ricetta senz’altro dal risultato gustoso