Ci sono partite che valgono un’ intera stagione per l’ attesa spasmodica che le precede, per il significato storico che assumono, per la posta in palio che possono valere. Triestina – Vicenza aveva tutti gli ingredienti per essere un match esplosivo, innescato dal ritorno del grande ex Rolando Maran, che da quest’anno siede sulla panchina dei berici.
Non è stato niente di tutto questo. Una partita decisamente brutta, e giocata su ritmi blandi che ha concesso pochissime emozioni ai tifosi accorsi al Rocco. Se c’era una squadra che avrebbe meritato di vincere, si trattava di quella ospite. La Triestina è apparsa bloccata per lunghi tratti della partita e paradossalmente è riuscita a dare una prova convincente solo nel momento in cui è rimasta in dieci uomini per l’ espulsione di Scurto.
Nel primo tempo le occasioni più limpide le aveva create il Vicenza, che aveva chiamato più volte Calderoni agli straordinari. Al 14’ era stato Madonna a far gridare al gol, con un imperioso colpo di testa, che l’ ex portiere del Torino era riuscito miracolosamente a smanacciare. Due minuti dopo l’ estremo difensore alabardato era stato impegnato in una difficile chiusura in uscita su Gavazzi, mentre al 33’ era stato graziato da Madonna, che dopo essersi bevuto in un colpo solo Colombo, Scurto e Gissi, aveva calciato di poco a lato. Poco o nulla da parte della Triestina, che si era fatta vedere solo nei minuti iniziali con una punizione tagliata di Pasquato, respinta da Fortin e una conclusione di Colombo a metà tempo.
Sopra tutti impressionava la sconcertante prestazione di Volpe, uno che quando gioca è sempre tra i migliori, che questa volta è riuscito a sbagliare anche le cose più elementari, tanto da meritarsi la sostituzione nell’ intervallo. A inizio ripresa la Triestina sembrava più in partita andando vicina al gol con un colpo di testa di Colombo ma al 16’ Scurto si lasciava sfuggire Litteri ed era costretto a metterlo giù con le cattive. Fallo da ultimo uomo e doccia anticipata per il difensore alabardato. In un modo o nell’ altro la giornata di squalifica è arrivata. Quando si dice il destino. Proprio Litteri chiamava ancora in causa Calderoni con un insidioso colpo di testa che il portiere alabardato parava in presa. Da quel momento in poi la Triestina stringeva le maglie della difesa, sfoderando il carattere per difendere il risultato e la gara avanzava stancamente verso lo 0-0 finale con un’ ultima emozione a cinque minuti dal termine quando un esterno destro di Margiotta faceva la barba al palo.
A fine il pubblico mugugna, ma la Triestina esce dal Rocco con un punto che forse non meritava pienamente e Arrigoni ha ben ragione di tirare un sospiro di sollievo.
Triestina – Vicenza 0-0
TRIESTINA (4-4-1-1): Calderoni; Nef, Scurto, Brosco, Colombo; Volpe (1’ st Sabato), Gissi, Gorgone (30’ pt Pani), Testini; Pasquato (26’ st Sedivec); Della Rocca. A disp. Dei, Sabato, Princivalli, Pani, Pit, Sedivec, Stankovic. All. Arrigoni
VICENZA (4-4-2): Fortin; Martinelli, Di Cesare, Giosa, Brivio; Madonna, Gatti (31’ st Rigoni), Botta, Gavazzi (25’ st Di Matteo); Litteri, Sgrigna (36’ st Margiotta). A disp. Russo, Minieri, Giani, Rigoni, Di Matteo, Misuraca, Margiotta. All. Maran
ARBITRO: Calvarese di Teramo
Guardalinee: Santuari e Carrer
ESPULSO: 16′ st Scurto per fallo da ultimo uomo
AMMONITI: Gatti (V), Gissi (T), Litteri (V)
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