4 Marzo 2010

Francesco Russo: “Mi sfilo dal toto-sindaco del centrosinistra. Ci servono primarie migliori per decidere il candidato”

In una nota su Facebook, Francesco Russo, spiega di non sentirsi candidato possibile del Pd perchè “è un errore” partire dai nomi per costruire l’alternativa al centrodestra. Bisogna partire dalle idee e innovare, dice il cattolico del Pd e vicepresidente dell’Area di Ricerca, che auspica la convocazione delle primarie del centrosinistra prima dell’estate.

Nelle risposte alla nota dentro Facebook, il segretario Pd, Roberto Cosolini dice: “infatti lavoriamo su programmi e relazioni da costruire con la comunità…il resto verrà dopo. Che i giornali facciano il loro toto candidato, noi pensiamo a costruire una vera opportunità di competere”.

Riportiamo la nota di Russo:

Ho provato simpaticamente (ma inutilmente) a spiegare all’amico Piero Rauber de Il Piccolo che non ero in alcun modo interessato a partecipare al toto-sindaco del centrosinistra che il nostro quotidiano ha pubblicato ieri corredato con la solita “galassia” di correnti e correntine del Pd nostrano…

Non era snobismo, in fondo fa sempre piacere essere presi in considerazione (“bene o male purché se ne parli”, mi ha detto qualcuno, anche se è una massima che non ho mai condiviso troppo). Ci sono, però, almeno un paio di motivi che mi fanno chiedere di non essere preso in considerazione in questa sorta di nomination pre-primarie (che mi ha già fatto scoprire un gruppo di supporto su Facebook promosso da un amico di liceo che non sentivo da vent’anni).

Il primo è strettamente personale. Chi mi conosce sa che negli ultimi due anni ho deciso di privilegiare la mia attività professionale in campo accademico e insieme a questa l’impegno, strettamente collegato, come vicepresidente di AREA Science Park. Ancora per un anno questo rimane il mio principale campo di azione: con qualche responsabilità anche “politica” nei confronti della città (il coordinamento del neonato comitato tecnico-scientifico della Provincia sul rigassificatore) e di molti progetti interessanti su innovazione, ricerca, giovani imprese e rilancio economico.

Il poco tempo che resta per la militanza “di parte” ho deciso di spenderlo offrendo la disponibilità a coordinare, a Roma, l’attività dell’Associazione 360 a supporto delle iniziative promosse dalla segreteria Bersani-Letta.

Il secondo motivo è, invece, più generale. Credo, infatti, che partire dal toto-nomi per costruire l’alternativa di governo ad una destra che ci consegna una città stanca, sporca e con sempre meno ipotesi concrete di sviluppo futuro sia un errore colossale.

A Trieste non si vince mettendo insieme un’alleanza di partiti di centrosinistra attorno ad un candidato troppo connotato sul piano politico. Ce lo dicono i sondaggi di ogni tipo e genere, ma soprattutto la storia elettorale degli ultimi 20 anni.

Per battere un centrodestra profondamente radicato in città, nonostante le molte crepe interne, serve un’impresa collettiva che costruisca nuovi scenari e nuove alleanze sociali. E le imprese si costruiscono da lontano, con programmazioni solide e ben strutturate. Partendo dalle idee, dalla capacità di disegnare speranze che entrino nell’immaginario collettivo, dalla diversità non solo etica che oggi ci viene richiesta rispetto ad una politica che ha perso ogni credibilità (nell’inerzia del “sono tutti uguali” a Trieste si perde…).

Ma, soprattutto, dalla dimostrazione di saper investire su nuovi gruppi dirigenti e di saper innovare, anche correndo dei rischi. Aprendo veramente, e non solo a parole, ai contributi che vengono dall’esterno: personalità, gruppi organizzati, donne e giovani che oggi restano ai margini del centrosinistra devono rappresentare la linfa necessaria all’impresa di dare un nuovo volto alla città dopo il 2011.

E allora, se in parte condivido le osservazioni di Roberto Decarli sulle divisioni causate dalle primarie Rosato-Boniciolli, le mie conclusioni sono, però, opposte alle sue. A noi servono più primarie e migliori primarie. Ma soprattutto primarie tempestive, da lanciare prima dell’estate, per dare il tempo al candidato che sceglieremo (tanto più se una figura fuori dagli schemi o meno conosciuta) di riorganizzare il proprio fronte e di conquistare fette di elettorato che oggi non voterebbero il c/sx.

Ma in questo scenario bisogna ricordare che il Partito Democratico non è autosufficiente come qualche volta si rischia di pensare.

È centrale e decisivo, ma la sua autorevolezza crescerà nella misura in cui saprà farsi carico di organizzare una grande operazione di “scouting”, di ricerca delle migliori energie fuori e dentro di sé, in particolare per la candidatura a Sindaco, ma anche per i gruppi consiliari che saranno rinnovati.

Ripeto, allora, quanto ho già avuto modo di dire a Roberto Cosolini. In primis a lui spetta l’onere/onore di rendere visibile questa sfida alla città, l’appello a (e la disponibilità di accogliere) le forze vive e vitali di questo territorio valorizzando e mettendo a disposizione le risorse e le capacità della classe dirigente del Pd, a partire dalla sua eventuale disponibilità a correre in prima persona per i ruoli più importanti.

Il tempo non è più molto, e le possibilità di vittoria rispetto ad un c/dx che parte in vantaggio sono legate alla capacità di non commettere praticamente nessun errore e di fare un gioco di squadra in cui anche il destino personale di ciascuno è messo in secondo piano rispetto al successo di tutti.

Se questo sarà lo spirito, nel ruolo che sarà necessario, ci sarà sicuramente anche la mia piena disponibilità.

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4 commenti a Francesco Russo: “Mi sfilo dal toto-sindaco del centrosinistra. Ci servono primarie migliori per decidere il candidato”

  1. ciccio beppe ha detto:

    A Trieste non si vince mettendo insieme un’alleanza di partiti di centrosinistra attorno ad un candidato troppo connotato sul piano politico.

    Strano, è quello che mi sembra fosse successo l’ultima volta che ha vinto il centrosinistra.

  2. Simone Guaragnino ha detto:

    Forte sto Russo che si sfila da una candidatura dove NESSUNO ha mai pensato (tranne forse lui di notte) di candidarlo e dove non prenderebbe un voto, come ha sempre dimostrato ad ogni tornata in cui si è presentato…

    Finché nel centro sinistra ci sono personaggi del genere è chiaro che vinceranno sempre gli altri!

  3. Macia ha detto:

    @ Simone: Era apparsa la notizia su Il Piccolo ed era nato già un gruppo su Facebook…

  4. effebi ha detto:

    …votaville…

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