1 Marzo 2010

Del Sordi: “Ai picchi di polveri sottili contribuiscono soprattutto gli impianti di riscaldamento”

“Riteniamo che la sensibilizzazione dei cittadini sulle problematiche ambientali debba essere particolarmente mirata a bambini e ragazzi e per questo, in marzo, organizzeremo una serie di manifestazioni che vedano come protagonisti, in primis, proprio le giovani generazioni, con il coinvolgimento delle scuole”.

E’ quanto annunciano il sindaco, Ettore Romoli e l’assessore all’ambiente, Francesco Del Sordi, ribadendo che il Comune di Gorizia, ha partecipato solo simbolicamente alla giornata senza auto proclamata per domenica da alcune città italiane, fissando fin d’ora la giornata ecologica in cui si attueranno iniziative a tutela dell’ambiente.

“Come abbiamo già evidenziato, Gorizia non ha i problemi di altre città, per ciò che concerne gli sforamenti di Pm10 – si sottolinea -, basti pensare che, nel 2009, abbiamo avuto 11 sforamenti contro i 108 di Milano, i 151 di Torino e i 156 di Napoli. Ciò non significa, ovviamente, favorire il traffico “selvaggio” e non per nulla stiamo dando vita all’isola pedonale del centro storico, ma porre la questione nelle sue giuste dimensioni. A questo proposito, vorremmo sottolineare che, dai monitoraggi che abbiamo, si evidenzia che i picchi maggiori, per ciò che riguarda i valori di Pm10, si hanno quando gli impianti di riscaldamento sono al massimo dell’attività ed è questo, più ancora delle auto, che provoca gli sforamenti in particolari condizioni climatiche. Abbiamo già avviato, quindi, una campagna volta a non elevare troppo le temperature in case e uffici e a far si che le caldaie vengano revisionate nei tempi previsti dalla legge e sarebbe opportuno che, su queste revisioni venissero effettuati controlli precisi e puntuali”.

In merito alla giornata ecologica, il sindaco Romoli annuncia che sarà realizzata nella settimana antecedente l’inizio della primavera, in concomitanza con la ripristinata “Festa degli alberi”. “Sarà attuata una serie di iniziative- ribadiscono Romoli e Del Sordi- che, come detto, coinvolgeranno i giovani con le scuole”.

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9 commenti a Del Sordi: “Ai picchi di polveri sottili contribuiscono soprattutto gli impianti di riscaldamento”

  1. Riki ha detto:

    Per una volta mi trovo d’accordo con quanto dichiarato da De Sodi.
    Chiunque abbia un minimo di competenza in materia sa che il pm10 prodotto dalle auto arriva al massimo al 30% di quello totale presente nell’aria e che il resto è prodotto da riscaldamenti di case, uffici e da industrie. Visto che prendersela sempre e comunque con gli automobilisti è ormai socialmente accettato, semplice ed economico, si vivacchia mettendo divieti alla circolazione qua e là o bloccando il traffico per uno o due giorni come se questo risolvesse tutti i mali!

  2. alpino ha detto:

    vero le automobili non sono l’unica fonte di pm10 ed il riscaldamento domestico la fa da padrone…ahimè però possiamo pure sensibilizzare i bimbi con queste giornate un po’ così..ma non saranno di certo loro ad abbassare i termostati e soprattutto anche loro da grandi dovranno riscaldarsi con il riscaldamento domestico..
    Chi vive la situazione del riscaldamento centralizzato sa come questo porti ad assurdità ovvero spesso temeperature pazze ed affini..la conversione ad autonomo sarebbe gia un primo passo in avanti e poi la pubblica amministrazione dovrebbe lavorare sui prorpi impianti e relative temperature, a volte in certi uffici ci si scioglie e vedi il termosifone a palla e le finestre aperte!!

  3. PAPESSA GIOVANNA ha detto:

    Forse 11 sforamenti a Gorizia sono proporzionati alla dimensione della città (Milano ha 101 sforamenti per 1.306.071 abitanti)? La questione caldaie è un dato di fatto di cui poco si parla, bene fa a farlo Del Sordi ma bisognerebbe dire anche che non ci sono dati relativamente a impianti di riscaldamento privati e alle loro tipologie. La Provincia dovrebbe avere il registro aggiornato ma provate a chiederlo e vedrete…
    Si può parlare di tutto ma avere gli strumenti in mano per fare un piano energetico cittadino è altra cosa.

  4. Milost ha detto:

    Quoto Alpino. I nostri figli a scuola possono stare praticamente in maniche corte, quando a casa, con 18, 19 gradi un pile addosso lo tengono volentieri. Si cominci a controllare, da parte dell’amministrazione, gli impianti di competenza, si investa rinnovando tecnologie e sorvegliando i termostati ( quando ci sono…) e migliorando la tenuta termica. La settimana scorsa, alle cinque del pomeriggio, nell’aula magna di una scuola superiore, c’era un caldo tale che la riunione si è svolta con le finestre aperte. Occorre fare campagne perchè siano regolati termostati e temporizzatori nelle sedi scolastiche?

  5. francesco del sordi ha detto:

    purtroppo o per fortuna le pm10 non sono proporzionali alle dimensioni della città. Porcia ad esempio ha molti sforamenti più di noi
    per quanto riguarda il legame pm10 caldaie, quanto affermato da me (ma sostenuto dalla comunità scientifica) è confermato dai rilevamenti cittadini: i picchi si raggiungono mediamente di notte. altro elemento: quando due anni fa abbiamo adottato la chiusura del traffico in città, in quella giornata abbiamo superato il valore del giorno prima.
    mandi

  6. milost ha detto:

    Ci spieghi o ipotizzi, assessore, quali siano gli impianti di riscaldamento che funzionano di notte più che di giorno. Non credo le abitazioni civili: i cittadini che pagano le bollette stanno attenti! Gli unici che non stanno attenti sono quelli che non le pagano di tasca propria, non crede? E qual’è la logica dell’affermazione “blocco del traffico – aumento delle polveri – colpa delle caldaie “: in quella specifica circostanza hanno funzionato di più i riscaldamenti?

  7. Max ha detto:

    Una volta in casa gavevimo più fredo e se faseva più fioi. No sarà miga colegade le due robe?

  8. ilmucchioselvaggio ha detto:

    ma dai…no semo miga moni… PM10 poi sono le polveri vecchie. PM2.5 non si misurano nemmeno. Ormai 1 bambino su 5 soffre di disturbi alle vie respiratorie. E le macchine sono prime in classifica. Poi arriva il resto, impianti a gasolio, diesel i piu’ nocivi. Industrie etc.

    Tutto sommato non e’ piu’ un problema esclusivamente locale, quindi sarebbe ora di togliere ai comuni il compito di gestire questa cosa, che fa dei danni a distanza impressionanti – per non parlare dei maggiori costi futuri per la medicina.

    Negli ultimi mesi da Honk Kong (che circa e’ inquinata un tantino di piu’ di Milano) negli ultimi mesi si sono trasferite via oltre 500.000 persone – principalmente famiglie con bambini piccoli e anziani – tutti con sempre piu’ complessi e nuovi problemi di salute generati dall’inquinamento.

  9. piopio ha detto:

    Ma nessuno si interessa di clima e ambiente in questi luoghi. Si vede che e’ un luogo di “vecchi”.

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