1 Marzo 2010

Acegas Trieste: a volte ritornano…e fanno molto male

“Lo sport è l’unico spettacolo che, per quante volte tu lo veda, non sai mai come andrà a finire” (Neil Simon)
Tutti ad aver decretato (me compreso) il de profundis triestino nel post partita contro Osimo, una squadra dall’encefalogramma piatto, priva di reazione e con alcuni giocatori desaparecidos, supportati anche da una curva di rendimento che ritardava a tracciare i connotati positivi della scorsa stagione che hanno portato Lenardon e soci a sconvolgere il finale vincendo quasi tutte le partite, play off compresi; Montecatini invece è stata la scossa decisiva a risvegliare sopiti istinti battaglieri, scatenando nomi noti  e meno noti, portando a 5 la striscia vincente con vittime illustri, ultime non ultime Trento e Verona!
Un po’ cavalcando la scaramantica visione d’insieme di coach Bernardi e un po’ citando il comico Guzzanti in merito ad un tardivo risveglio (“gli ultimi saranno i primi, ma lo sportello chiude alle 12!”), restiamo convinti che i play off ad oggi rimangono una chimera, vuoi per un calendario non “morbidissimo”, vuoi per un filotto difficile da mantenere a fine stagione, con una squadra di media classifica come l’Acegas, lontana dall’essere un rullo compressore. Tant’è però che, questi ultimi squilli hanno fatto tanto per l’ambiente: i giocatori dignitosamente stanno ritrovando credibilità, il morale si eleva di conseguenza e i tifosi hanno più di un motivo per tornare ad appassionarsi sotto le volte del Palatrieste per la prossima sfida in casa contro Brescia. Condividiamo il principio del gruppo rispetto ai singoli giocatori, ma non possiamo sottolineare come una “sporca cinquina” abbia suonato la carica con prestazioni da ricordare.

Dennis Bocchini
Strepitoso rendimento del capitano durante tutta la stagione, in particolare nelle ultime uscite; nessuna timidezza nel dire che il leader ricercato e mai trovato nell’Acegas di quest’anno ora ha un nome ed un cognome: Dennis Bocchini. Le sinistre voci di una chiusura carriera cestistica a fine stagione suonano stonate come Pupo e company a Sanremo, proprio in funzione di una integrità fisica invidiabile, un rendimento in crescendo e una professionalità da esempio per i compagni. Cifre e statistiche, seppure di grande rilievo, possono essere l’ultimo indicatore di un campionato di altissimo livello, ora c’è tempo fino ai primi caldi estivi per depistare il capitano e portarlo dal lungo mare barcolano alle tavole parchettate di via Locchi!

Simone Lenardon
L’estroso play toscano che tanto bene aveva fatto la scorsa stagione, finalmente sta tornando incisivo e….regista! Anche qui soffermarsi sui punti realizzati sarebbe un errore imperdonabile, meglio rimarcare i 6 assist “sfornati” contro Trento e Verona o addirittura i 9 assist contro Montecatini, segno che l’Acegas sta tornando SUA, pieno possesso delle chiavi della squadra, quanto mai utile nel momento in cui Marisi sta recuperando dall’infortunio e Spanghero vive un fisiologico “rallentamento” stagionale.

Ivan Scarponi
Per Ivan invece il discorso non può prescindere anche dalle statistiche, il suo ruolo nell’Acegas dichiaratamente è stato da subito quello di realizzatore e tiratore. Sia ben chiaro, la versione “operaia” di Ivan di alcune partite recenti piace da matti, difesa sui pericoli principali avversari e poi eventualmente produzione offensiva, ma i numeri delle ultime 4 partite incoronano la guardia romana: 17,2 punti ad allacciata di scarpe, 18/36 da tre punti con il 50% al tiro….ispirato!

Andrea Benevelli
Work in progress…..ovvero, stiamo lavorando per la Legadue. Andrea Benevelli è il simbolo della costanza nel rendimento, solo i problemi alla schiena hanno inficiato sulle prestazioni, ma non in maniera decisiva. Certamente il problema posturale che è alla base di tutti i mali in proiezione non può essere sottovalutato, ma la qualità cestistica espressa in queste due stagioni è garanzia per il futuro; anche l’aspetto da migliorare per un salto verso palcoscenici importanti, cioè la solidità nel tiro da fuori e soprattutto da tre punti, sta trovando segnali confortanti a dir poco. Tiri da tre punti, uniti alla consueta precisione al tiro da due e alla innata capacità come rimbalzista, ha fatto di lui nella cinquina vincente, il turbo dell’Acegas.

Andrea Colli
Momento caldo…..caldissimo….bollente!
Il gladiatore a disposizione di coach Bernardi sta vivendo un magic moment personale che non presenta coni d’ombra; una specie di Picasso che, se negli aspetti più consoni al suo essere giocatore di pallacanestro, cioè quelli dell’aggressività e del “gioco sporco”, non si sono registrate flessioni o quasi, nei numeri delle 5 “perle” stagionali siamo all’eccellenza pura: 13,6 punti a partita, 22/31 da due punti con il 71% al tiro, 4/4 da tre punti e 10/12 ai liberi con l’83% al tiro, il tutto condito da oltre 7 rimbalzi a partita….

A volte ritornano…altri esplodono….e l’Acegas vola!

Raffaele Baldini (www.cinquealto.blogspot.com)

1 commenti a Acegas Trieste: a volte ritornano…e fanno molto male

  1. apu ha detto:

    bell’articolo!
    io ho condiviso i commenti completamente negativi fino alle partite di qualche settimana fa, e ora almeno ci godiamo qualche bella partita.
    certo è che, proprio guardando le ultime pertite, ancora più rabbia fanno le prestazioni precedenti e c’è ancora più rammarico per le occasioni perse

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