24 Febbraio 2010

KB1909, il colosso goriziano da 90 milioni di euro. E la comunità slovena va in borsa

di Luigi Vianelli

Quanto tempo è passato dal quel tragico dicembre 1996, quando la Banca d’Italia revocò l’autorizzazione all’attività bancaria per la Tržaška Kreditna Banka e la mise in liquidazione coatta! Il Corriere della Sera arrivò a intitolare un suo articolo “Giallo al confine. Gli strani affari della banca degli sloveni di Trieste”. Una brutta storia, fatta di spericolati movimenti finanziari e faccendieri balcanici di ogni colore e tipo.

Due erano all’epoca le istituzioni bancarie in mano alla minoranza: oltre alla Trzaska, a Gorizia c’era la Kmečka Banka, che già nel 1994 era stata messa in amministrazione straordinaria.

Oggi la Tržaška Kreditna Banka è stata assorbita dalla Banca Antonveneta (Gruppo Montepaschi), ma anche la Kmečka non esiste più, nel senso che negli ultimi dieci anni la minoranza slovena ha deciso un radicale restyling delle proprie attività finanziarie, ed uno dei passaggi chiave è stato proprio la cessione della Kmečka Banka.

Un nuovo inizio

Terminato bruscamente il lungo periodo di “patronato jugoslavo”, che garantiva comunque il cabotaggio delle istituzioni finanziarie della minoranza, proprio nel 1996 la Kmečka Banka decise di trasformarsi da istituto di credito cooperativo in società per azioni, al fine di trovare un nuovo partner strategico.

Poi nel 2001 l’inizio della grande svolta. La banca si divide in due: l’attività bancaria viene ceduta alla Banca Popolare di Cividale, mentre tutte le attività finanziarie confluiscono nella società per azioni KB1909 (1909 è l’anno di nascita della banca, fondata dal Partito Agricolo Sloveno – Slovenska Kmečka Stranka), che rapidamente diviene la holding di un gruppo molto variegato.

Dieci anni

I primi anni sono quelli della definizione dell’attività e della messa in opera delle fondamenta: se nel 2002 KB1909 – incorporata la finanziaria Medias Spa – alla fine dell’anno denuncia ricavi per 2 milioni e un utile di 145.000 euro, nel 2008 è diventato un conglomerato di trentun società fra controllate e partecipate, con un fatturato di 91,6 milioni e un utile di gruppo di 5,3 milioni.

I settori in cui opera KB1909 sono l’elettronica (con le controllate Mipot, Neoseven e Kronoe Electric), l’immobiliare (capogruppo KB Invest più cinque controllate), il settore medicinale (capogruppo Mark srl più cinque controllate), l’editoria (capogruppo Distries doo più quattro controllate), il settore alimentare (Cogeco Spa, KB Commodities e due controllate), il settore finanziario (KB Finance), più altre sei controllate operanti in settori vari.

Alcuni importanti palazzi che vediamo fra Gorizia e Trieste sono di proprietà del gruppo, come il Palazzo del Cinema di Piazza della Vittoria a Gorizia e il KB Center di Corso Verdi, sempre a Gorizia.

Ma oramai le attività spaziano in diversi paesi: dalla Serbia alla Slovenia, dalla Croazia alla Svizzera, oltre ovviamente all’Italia, ove tuttora si crea il 60% del fatturato complessivo.

KB1909 non solo possiede la maggioranza assoluta del gruppo Mladina di Lubiana, che pubblica il settimanale omonimo e il mensile Monitor, ma detiene anche una partecipazione nella società editrice del Primorske Novice di Capodistria. La Cogeco spa – storica società triestina operante nel settore del commercio del caffè crudo – dal gennaio del 2008 è del gruppo, e tramite quest’ultima a maggio dello stesso anno KB1909 si è portata a casa anche la torrefazione Vidiz & Kessler.

KB1909 è anche la capofila del consorzio di società italiane e slovene che ha progettato un nuovo elettrodotto transfrontaliero, da Vrtojba a Redipuglia. Il progetto è stato ufficialmente presentato a marzo scorso.

L’ultima operazione a ottobre 2009, quando tramite la controllata Mitteldata si aggiudica all’asta la Grimac di Bologna, azienda produttrice di macchine per caffè.

Lo sbarco in borsa

KB1909 detiene un record: è la prima società non slovena ad aver collocato un proprio strumento finanziario alla Borsa di Lubiana: è accaduto nel 2007, quando le obbligazioni del gruppo hanno avuto accesso alla negoziazione nel circuito finanziario sloveno.

La proprietà

Ma dietro a KB1909 chi c’è?

La proprietà è saldamente in mano alla minoranza, che per il tramite del fondo Sklad Trinko detiene il 25% delle azioni ordinarie. Altri soci importanti sono la Nova Ljubljanska Banka (7%), la Banca di Cividale (2,3%), le Banche di Credito Cooperativo del Carso e di Doberdò (1%). Quattrocento piccoli azionisti si dividono il resto.

Fra i maggiori detentori delle azioni privilegiate c’è invece la finanziaria regionale Friulia, che ha acquistato 3 milioni di titoli. Questo acquisto dalle finanze pubbliche a suo tempo aveva creato un po’ di maretta, tanto che l’allora consigliere regionale di AN Adriano Ritossa aveva chiesto informazioni in un’interrogazione ufficiale, ipotizzando violazioni di norme comunitarie, oltre ad una sorta di aiuto regionale “mascherato” alla minoranza slovena.

Certo è che KB1909 oggi può ben essere considerata come una fenice ed un esempio del modo innovativo in cui una minoranza e le sue istituzioni possono attivamente andar oltre al piccolo cabotaggio delle proprie risorse.

Un esempio anche per la minoranza italiana in Istria, che da sempre lamenta la propria scarsa incidenza sull’economia della regione.

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28 commenti a KB1909, il colosso goriziano da 90 milioni di euro. E la comunità slovena va in borsa

  1. Ivan ha detto:

    No per far la punta, pero Tržaška gha qualche cluca in più.

  2. Marisa ha detto:

    …come dire che la società “Danieli SPA” di Buttrio è della minoranza linguistica friulana?

    Demo dai!

  3. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Marisa
    Evidentemente non sai cos’è lo Sklad Trinko.

    L.

  4. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Ivan
    Hai perfettamente ragione. Ero convinto d’averle scritte, invece…

    L.

  5. Ivan ha detto:

    comunque complimenti per l’articolo

  6. Srečko ha detto:

    Luigi

    Io e (probabilmente) Marisa muoriamo dalla voglia di sapere che cos’e’ lo Sklad Trinko.

    Non farci sofrire, per favore

  7. Piero Vis'ciada ha detto:

    – TRINKO …Lasko fin ke kasko ? 🙂

    Ma, perchè la CNI in Istria no ga mai avudo ‘na banca ?
    Perchè no i ga voludo, savudo o podudo ?

  8. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Srečko

    Lo Sklad Trinko è una fondazione senza scopo di lucro di proprietà della minoranza slovena.

    E il presidente di KB1909 è infatti Boris Peric, non Pinco Pallino.

    L.

  9. ciccio beppe ha detto:

    Mah… prima o poi ci spiegherà qualcosa della Hypo o di Generali? Questo posto trasuda pregiudizi da ogni pixel.

  10. effebi ha detto:

    cioè !? una fondazione senza scopo di lucro detiene il 25% delle azioni di KB1909 ?

  11. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Piero

    “Trinko” deriva da Ivan Trinko, uno dei più importanti personaggi storici sloveni nell’attuale territorio della provincia di Udine.

    La CNI in Istria non ha mai avuto una banca perché durante il periodo jugoslavo non sarebbe nemmeno stato possibile immaginare una cosa del genere. Il periodo successivo è da indagare (sto preparando un altro articolo).

    Ricordo però che quando la Privredna Banka (di proprietà italiana) fece una convenzione per offrire condizioni personalizzate alla minoranza italiana, la stampa croata si scatenò parlando di “sciovinismo bancario”.

    Intervenne perfino pubblicamente il presidente Mesic (!!!) e la convenzione venne ritirata.

    L.

  12. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ effebi

    Esattamente. La fondazione Sklad Trinko detiene il 25% delle azioni ordinarie di KB1909.

    Guarda però che “senza scopo di lucro” non significa che non possa investire e guadagnare dai propri investimenti. Significa – in soldoni – che i dividenti che riceve da KB1909 vengono poi impegnati nel sociale. Immagino (ma non ho visto i bilanci di Sklad Trinko) a favore della minoranza.

    L.

  13. Srečko ha detto:

    Luigi

    Dire che appartiene alla minoranza e’ un po’ poco. La minoranza ha un qualche ente che la rappresenti? Chi sono i membri della minoranza per potere dire che il fondo sia loro?

  14. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Srečko

    Nel tuo approccio tipicamente complottardo dimostri proprio la tua scarsissima conoscenza delle cose.

    E’ la stessa KB1909 a definire il fondo “Sklad Trinko” come “fondazione senza scopo di lucro della comunità slovena in Italia”.

    Trovi queste definizione qui: http://www.kb1909.it/investitorji.php?code=16

    E all’interno del consorzio Slov.I.K. (un giorno forse saprai che cos’è) c’è ancora lo Sklad Trinko, inserito fra le “organizzazioni slovene in Italia”: http://www.slovik.org/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=23&Itemid=39&lang=it

    La tua ultima domanda, e se cioè la minoranza ha un qualche ente che la rappresenti, mi fa veramente cadere le braccia. Mai sentito parlare – per esempio – di SKZG?

    L.

  15. Srečko ha detto:

    Luigi

    SKGZ? No, me che cos’e’?

  16. asem ha detto:

    Luigi, tutto vero, ma non tutto chiaro.

    http://www.revija-reporter.si/index.php?option=com_content&task=view&id=2700&Itemid=59

    Gli uomini sono sempre quelli, con o senza avere dietro il partito comunista jugoslavo.

  17. asem ha detto:

    a si , luigi, sai chi era a capo del SKGZ dalla fine degli anni ’80 in poi cioè dalla dissoluzione della jugoslavia fin’ora?

  18. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Srečko e asem

    Al primo dirò che SKGZ è la Slovenska kulturno-gospodarska zveza (Unione Culturale Economica Slovena). Se vuoi saperne di più, inizia digitando SKGZ in Google.

    Per il secondo ti dirò che non conosco a fondo le dinamiche interne all’associazionismo della minoranza slovena, se non per racconti fattimi da non-sloveni. Non mi permetto quindi di esprimermi se non in senso molto generale.

    In questo senso, io dico che sarebbe piuttosto utopistico credere che gli stati o le associazioni (come la SKGZ) legate a doppio filo a stati ex comunisti, una volta cessato il vecchio regime si trasformino come per incanto in democrazie perfette, mettendo al bando la vecchia nomenklatura.

    La cosa importante a mio modo di vedere – fatta salva la possibilità di perseguire chi ha compiuto dei crimini nel vecchio regime – è che gli ex comunisti accettino le regole democratiche e giochino “pulito” (per così dire).

    Più o meno lo stesso discorso s’è fatto a suo tempo in Italia, quando Togliatti decise di varare la “famosa” amnistia per i fascisti.

    Questa soluzione in sé e per sé – sempre a mio modo di vedere – era perfettamente condivisibile, a patto che i criminali venissero perseguiti. Cosa che in Italia s’è fatta male, per poco tempo e in modo disuguale.

    Ad ogni modo – passati sessant’anni – per l’Italia sarebbe il caso di girar pagina, pur sempre tenendo conto del fatto che non è tollerabile un utilizzo politico di quella storia, né lo sdoganamento di ideologie come il fascismo o di personaggi legati al fascismo macchiatisi di crimini o alti papaveri del regime. Gli è che parecchi nell’ex MSI hanno nutrito e nutrono sentimenti di rivalsa.

    Pur non essendo per nulla finiano, io ho molto apprezzato il suo sforzo per la trasformazione di un partito abbastanza recalcitrante ad essere trasformato. Alcuni dei suoi strappi sono stati veramente notevoli.

    Insomma: nel suo caso dico che molta acqua è passata davanti a Trieste da quando gettava in acqua le bottiglie col messaggio “Ritorneremo”.

    Lo stesso – obiettivamente – non si può dire di Menia.

    Per quanto invece riguarda Slovenia e Croazia, la storia del regime è ancora molto recente per affermare che sia tramontata definitivamente. Alcune scorie rimangono. E bisogna anche considerare il fatto che in Croazia sono passati attraverso un altro regime dispotico: quello di Tudjman, che se non fosse morto sarebbe stato chiamato a L’Aja assieme al suo degno compare Milosevic.

    Luigi (veneziano)

  19. asem ha detto:

    E’ ovvio che neanche tu non sappia come funziona o come funzionava esattamente – ma come tutte le mafie anche l’UDBOMAFIA parecchie cose in comune con “la mafia”.
    La cosa che mi rattrista di più è però che stanno piazzando i loro uomini anche nell’amministrazione e nella buracrazia EU. Adesso stanno scalpitando per piazzare ROP (che per caso vuol dire rapina)nella banca centrale europea. Una vergogna.

  20. asem ha detto:

    Inotre la KB1909 ha DOVUTO comprare MLADINA e partecipare nei media sloveni. Questo lo sanno tutti. Era un ordine di Kucan.

  21. Srečko ha detto:

    asem

    La fantasia galoppa…

    Rop era stato destinato alla Banca Europea degli Investiomenti (EIB) con sede nel Lussemburgo, ma da questa respinto. La Banca Centrale EU e’ un’altra cosa. Chiedi a Luigi Veneziano, lui ti spieghera’ la differenza con tutti i dettagli….

  22. asem ha detto:

    Rop stai sicuro entrerà nella Banca, e non è stato respinto.

  23. asem ha detto:

    Anche se spero di sbagliarmi.

  24. asem ha detto:

    E che Marta Gajecka non molli.

  25. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ asem

    E che mi dici di Igor Bavčar? Ho il sospetto che se quello parla fa mettere in galera mezza classe dirigente del paese.

    Molto “Italian style”…

    L.

  26. asem ha detto:

    Concordo.
    Perciò nonostante quello che abbia fatto non succederà niente (era uno dei più importanti politici del LDS (lo stesso di Rop per intenderci).
    Ma, a livello economico comandano ancora i vecchi del Forum 21 – di Kucan (gli ideologicamente più duri) e i più “giovani” gli YES (più morbiti, che all’estero si dichiarano liberali, che ovvimamente non lo sono, la Kresal con Senica sono i “padrini”). Entrambe le organizzazioni derivano da costole dei vecchio apparato comunista, il che è ovvio avendo per 60 anni monopolizzato tutto perciò anche l’economia.

  27. asem ha detto:

    Luigi ,
    come novità, che qui non troverai.
    Hanno bandito un concorso (per tutti, scuole, bambini, adulti) dove verranno valutati gli elaborati riguardanti TITO (il che non è una novità), ma questa volta è espressamente scritto che verranno valutati soltanto gli elaborati che glorificano TITO (mentre verranno cestinati coloro che scriveranno ” provocazioni”).
    Non ci credevo. ma è vero. Oggi in un stato Eu, si DEVE scrivere bene di uno che ammazzato di tutto altrimenti ti censurano.

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