19 Febbraio 2010

Un “ottimo!” Tognazzi sul palco del Nuovo teatro di Gradisca

Ha soddisfatto le aspettative lo spettacolo “Die – panne. La notte più bella della mia vita”, in scena ieri sera al teatro comunale di Gradisca. Il racconto di Friedrich Durrenmatt, firmato da Edoardo Erba e diretto da Armando Pugliese, presentato in anteprima regionale, è stato accolto con entusiasmo dal pubblico.

Sono pochi gli orpelli che accompagnano l’interpretazione dei protagonisti:
Gian Marco Tognazzi (Arturo Traps) che si conferma brillante anche sul palcoscenico teatrale, dove, al suo fianco, eccellono Bruno Armando, Giovanni Argante, Franz Cantalupo e Lombardo Fontana. Strepitosa anche Lydia Giordano, nel ruolo di un’ammaliatrice-schizzofrenica presente per tutta la durata dello spettacolo.

Un piccolo incidente obbliga Alfredo Traps, a sostare per una notte a casa di un vecchio avvocato. Tra delizie culinarie (da notare la minuziosa descrizione delle portate), il tormentone “ottimo!”, la crescita del divertente personaggio di Simone e brindisi a non finire, Traps si ritrova coinvolto nel macabro gioco del padrone di casa e dei suoi amici, uomini di legge in pensione. Coinvolto in un vero e proprio processo, Alfredo Traps, dopo due ore di spettacolo, scava nella sua vita e, complice anche l’elevato tasso alcolico, si convince (perché convinto) di essere un uomo colpevole. Rimane il quesito su quale sia l’espiazione della colpa.

In una cornice scenografica minimalista, il colore è dato dalle performance degli attori, che non si risparmiano nemmeno nei momenti in ombra. Si ride di una controversa messa in scena che comincia con un’atmosfera confidenziale, euforica e comica per poi fondersi con toni più cupi e severi, dove va a delinearsi la consapevolezza del protagonista.

L’intento, raggiunto, è un invito alla riflessione su temi che, già nel 1956, Durrenmatt aveva sottolineato in chiave grottesca. Dalle meschinità tipiche della società contemporanea, da sempre nascoste dalla facciata perbenista, all’inefficienza dei meccanismi giudiziari. Ma soprattutto si riconosce “il caso” come burattinaio degli avvenimenti del mondo.

E’ da ricordare che Durrenmatt scrisse tre versioni del racconto, abbastanza simili nello svolgimento, tranne che nel finale. Quale abbia scelto Edoardo Erba è da scoprire.

Per conoscere le date dei prossimi spettacoli è possibile consultare il sito: www.indieoccidentali.it/calendarioSpettacolo.asp?idSpettacolo=30

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