Sei negozi che hanno abbassato le serrande contro 18 ancora aperti. Si attende la rinascita commerciale di via Garibaldi, la nuova isola pedonale cittadina.
Per ora la via non spicca per vivacità, anzi. Il piano terra del rinnovato palazzo Unione è desolatamente vuoto: chiuso da tempo il bar Sweet, ora anche la cioccolateria espone il cartello di “Chiuso per ferie” apparentemente a tempo indeterminato, vista anche la chiusura della vetrina. Altri spazi commerciali riportano da lungo tempo la dicitura “Affittasi” ed anche il Bar Municipio è in vendita.
Tempi duri anche per l’area commerciale interna tra le vie Garibaldi, Cascino e corso Italia, di fatto mai decollata. Ora qualche timido segnale di ripresa arriva con l’apertura di un negozio di abbigliamento, ma gran parte degli spazi rimangono ancora vuoti.
18 Febbraio 2010
Chi osserva la situazione dovrebbe chiedersi, anzi, chiedere, un’altra cosa: dopo la tornata di conti da pagare di gennaio – dal canone TV alle bollette luce acqua gas telefono e quant’altro da saldare – nelle tasche dei cittadini cos’è rimasto da spendere? L’offerta commerciale dell’area in questione, a parte gli alimentari ed i locali pubblici, rappresenta generi di cui si può fare a meno o è possibile ricercare in fasce di prezzo più basse ( scarpe, borse, abbigliamento, articoli per la casa)di quelle presentate seppur con i saldi di fine stagione. La vivacità commerciale, nei due sensi della domanda-offerta, temo non sia di questi tempi, il danno alla consuetudine al passaggio e alla frequentazione dell’area a causa dei lavori in corso è stato fatto, direi che ci vorrà tempo e bel tempo ( in senso climatico),molta buona volontà, fantasia e voglia d investire, per rivedere un po’ di effervescenza, lì e altrove.
L’unico modo per rilanciare il commercio, li o da qualsiasi altra parte, è fare in modo che la gente abbia più soldi in tasca. Vivo di commercio e vedo una situazione pesantissima.
Ben no stemo, come tuti in giro per il mondo, ma se podeva far la fine de l’Islanda o de la Grecia.
Che cul, vero?
Te vedo ottimista… come il nano! 🙂
No sicuro pesimista, e no me piase piangerme adoso come fa molti. Quei che poi magari no ga motivo de farlo, ma fa’ sai tendenza.
Il motivo dello spopolamento non sarà forse dovuto anche al tipo di attività commerciali presenti, che non sono tanto interessanti per la clientela o ridondanti in quella zona (penso ai bar)?
Savè cosa vol dir pei mericani PIGS?
Portugal
Italy
Greece
Spain
I paesi più a rischio.
Basta leger i notiziari economici stranieri…
Se lo stato non fa krak entro breve quel sarà un miracolo.
Otimismo muli, otimismo!
Podesi anche suceder qualcosa che ne liberi de lori prima che falimo tuti.
Otimismo muli, otimismo!
La I dei PIGS è Ireland…
quando si parla di doppia I (PIIGS) allora è compresa l’Italia.
DA poco hanno inventato un nuovo acronimo,
STUPID:
Spain
Turkey
UK
Portugal
Ireland
Dubai
(anche qui c’è l’opzione della doppia I con cui si ricomprende l’Italia)
resta anche da rendersi conto di dove viviamo. La ripresa quando arriverà comincerà da MI, RM, VE etc. prima che arrivi dalle nostre parti passeranno ancora mesi, forse anni. Siamo qua? Ci piace starci? Lo accettiamo nel bene e nel male.
Otimismo, quando presto vincerà le elezioni il cozòn de la sinistra cambierà tuto! E se ve dirà che tuto va ben a lui sì che ghe crederè.
Po’ i americani ga poco da rider, me par. Che se no iera il governo a finanziar le banche (capitaliste) a sta’ ora i era col cul per tera. E ga coragio de prender in giro le altre nazioni?
sta tanto meglio il sinistrorso Zapatero vero SANTACRUZ??? che non a caso è spagnoleggiante….perchè non vai a vivere lì con la disoccupazione al 20% e fra i giovani (ammesso tu lo sia) del 40%…
Ma va dar via i….
anzi, visto che la notizia è proprio su questo blog…perchè non ci vai in spagna assieme a quelli del Rototom Sunsplash? e se sgommi…non lasciarti dietro troppo fumo 🙂
Siamo proprio sicuri che un’area pedonale avvantaggi il commercio, anziché deperirlo?
Le aree pedonali, intese come “aree vetrina”, possono (forse) costituire un incentivo alla vendita in particolari realtà come il centro di Milano o di Roma, che si trovano interessate dal particolare flusso del “turismo commerciale” di altissimo bordo.
A mio avviso, in una realtà come quella goriziana, le aree pedonali servono soltanto a far sì che la clientela (soprattutto quella in età più avanzata) si rivolga agli esercizi commerciali situati in aree più facilmente raggiungibili in automobile, in modo da evitare inutili peregrinazioni, da eseguirsi a pedi, reggendo il peso e l’ingombro degli acquisti.
La tesi di Imerio potrebbe essere valida, possibile che tra Comune e Ascom non abbiano pensato a fare uno studio in tal senso?
Infatti, da quando è zona pedonale io son passata un’unica volta per via Garibaldi, prima ci passavo molto più spesso, se non altro a prender paste 😉
Milano e Roma? Sinceramente è pedonale il centro di mezzo mondo ormai, mancava solo Gorizia … Gli anziani? Non servono studi, basta aprire gli occhi. Solo la clientela n. 1 di tanti negozietti del centro (parlo soprattutto di alimentari, chiaro), perché molti di loro, donne soprattutto, l’automobile nemmeno ce l’hanno, a ai centri commerciali non ci arriverrebbero proprio.
A titolo informativo: ho sempre comperato vestiti e scarpe in centro a Gorizia, a parte qualche eccezione, e ora continuerò a farlo con molto più piacere di prima.