16 Febbraio 2010

Le poesie d’amore dei goriziani

I goriziani scrivono d’amore. Ecco tutti i testi delle poesie recitate il giorno di San Valentino, attorno alla panchina degli Innamorati di piazza Cavour nella manifestazione organizzata dall’associazione Nuovo Lavoro.

Amare e il piacere sr terra
Non amare e miseria
Non amare piu e disgrazia
Amare sempre e la felicita

Aimer c’est le plaisir sur terre,
ne pas aimer c’est la misère
ne plus aimer c’est le malheur
Aimer toujours c’est le bonheur

Janpoul Belgio

Amico vento
Nel cuor
l inferno
de basi
de dolsi parole
de amor
de carese
mai dade
portile ti Vento
con un soffio
al me Amor
Bisiac59

Inamorarse online
Do ocioni che sapra
fora de sto scatolon
Un brividon
so par la shena
La vose al telefono
par na canson
No rivo capir..
cosa che nasi
Me par de tornar putel
a quel primo baseto..
Sento el sange a boir
Che sia l amor?
In sto cuor vecio
Che el torni a fiorir?
Son fora de mi
Me sento morir
Bisiac59

Ultimo del anno
In ta la suca
come in ta un film
Scorri
I miei pinsieri
Ricordi ..
dolci e amari
In sto giorno maledet
Con na lagrema in tai oci
A ti Morfeo
me abbandono
Fa che sai in un lamp
Domani
Bisiac59

Vita spezada
De bot el temp se ga ferma
Destin crudel
Versendo in do i cuori
un’altra vita el ga ruba
L anima
In do sbrega
Un grop in gola
sofegà la parola
Co le lagrime in tai oci
il pinsier cori ..
Sul to viso .
inluminà sempre col soriso
E de bot el temp se ga ferma
Bisiac59

Nel cuor
Come sirene
le luci se specia
in tal acqua
che somea catrame
Un refol de vent
me inbrasa
me strinzi
me basa
De bot me rapisi
il cuor
i pinsieri
Volesi morir
in quel burlas
de amor
Che quel refol de vent
me ga fato sintir
bisiac59

Lusigne (Lucciole)
Vardo el mar
calmo , silensioso
le luci speciarse
in ta quel oio nero
El cèl disi: sara burlas
Ta la ,erba pien de lusigne
che simiga , come mille stele
le invita el mascio al , amor
Me smbra ieri ..
che scolz ve rincorevo
per tignirve in ta un vaset
strent al cuor ..
Per mi putel , na richessa
el putel piu’ ricco de sta tera
sol per poc
solo el temp , del vostro amor
bisiac59

è Santo
questo venerdì

ferita
è l’Aquila d’Abruzzo

e tu rondine
d’Africano calore
voli nell’azzurro
mio cielo

anima pura
mostri
il tuo candido petto
al vento
della nuova primavera

speranza di Resurrezione

renato elia 10 aprile 2009

attendo te nel nostro nido d’amore
e che questo giorno sia come il primo
che non abbia mai fine
l’amore è una cosa meravigliosa si sta sempre bene
si è gioiosi e felici
2009 Franco

Io sono un bambino
guardo la montagna e non vedo altro,
penso al suo silenzio,
al suo immenso rifugio,
al trionfo della cima maestosa,
mi perdo e mi ritrovo
nel mio mondo fatto di cose semplici
e infinite,
di orrizzonti di cui lo sguardo non riesce
a vedere la fine,
la guardo e sono felice,
vedo un sentiero
che si lascia seguire.
Gianni M.

Non c’e’ persona cattiva o malvagia,
solo il mondo che ci circonda li crea,
senza preoccuparsi del suo futuro
sicuro o incerto che sia,
senza lasciare segni di bonta’ o ricchezza
che rimangono nel tempo
e nel profondo delle persone
che sanno ricevere il dono dell’ insegnamento,
come un padre lascia al suo bambino
che si appresta a cresciere.
Gianni M.

non più lo sguardo
rivolgerò
oh, luna
al tuo nascente oriente
speranza s’è persa
nel buio della malinconia
tristezza avvolge
l’unico pensiero
che ancor di desiderio
ricerca Amore
re16/05/2009

alla corrente
lascio
libertà

trasporti
pure le membra
mie
lontano

dove il mare
incontra la malinconia
approdo
per questo sentimento
persosi
nei vortici

dell’umano Amore
re 16/05/2009

Come pianeti
Candelabri di stelle
illuminano
il tuo etereo corpo astrale
misterioso
sconosciuto
di immutabile bellezza
viaggia
negli spazi siderali
d’infinita passione.
Attrazione
tra i nostri corpi celesti
per giungere a collisione
frantumandoci
spargendoci
per poi rinascere
nell’universo infinito
in un nuovo sistema
solare di vita
noi
nuovo
unico
pianeta d’amore.
Sergio Saracchini

I nostri corpi
alla deriva
in un mare di fili d’erba
trasportati
da onde di papaveri
s’infrangono
su scogli di margherite.

I nostri corpi
dolcemente cullati
da flutti di colori e profumi.

I nostri corpi
a picco negli abissi
di una stagione senza fine.

I nostri corpi
riemersi per rinascere
su atolli di vita
in un oceano d’amore.

I nostri corpi
liberi
come velieri
verso nuove e sconosciute rotte
in questa dolce tempesta di primavera.

Sergio Saracchini

Vedo luce e colore
sento un gran calore
questo è un vero amore
che ricevo dal tuo cuore.
Ogni giorno sono sempre più alta
la tua mano mi ha accarezzata
ogni ferita è stata curata
dal tuo amore sono stata apprezzata.
Sono stata salvata
e innamorata
adesso cammino a testa alta
grazie alla vita che mi ha salvata.

Dina

s’annebbia
all’occhio
la figura

rovente
divampa
la gioia

invade decisa
gl’incavi
della ragione

s’affanna
il cuore
all’emozione

l’Amore
fugge il tempo
seguir Ella
si deve

preziosa lacrima
dell’umana speranza

re 12/08/2009

Ognuno cova
le sue ossa marce
di nascosto
da qualche parte
ma tu
tu sei dentro le mie vene
ormai
metastasi
ramificate ovunque
nel mio corpo
e ho smesso di pensare.
Ogni notte un addio
ogni alba un ricominciare.
Qui e ora:
il solo modo che conosco
per scacciare la paura.

T.G.M.

NESSUNO è COME TE

ACCANTO A TE MI SENTO BENE
PROTETTA DAL MONDO INTERO
PERCHè SEI TU IL MIO MONDO,
L’ARIA CHE RESPIRO,
IL MIO PENSIERO PIù FREQUENTE.
ADORO TUTTO DI TE:
I TUOI BELLISSIMI OCCHI VERDI,
LA TUA CALDA VOCE,
IL TUO PROFUMO STUPENDO…
I TUOI ABBRACCI ED
I TUOI MERAVIGLIOSI BACI…
NESSUNO PRENDERà MAI
IL TUO POSTO PERCHè
NESSUNO è COME TE!

JESSICA

TU SEI…

TU SEI LI MIO PENSIERO
PIù ARDITO…
TU SEI IL MIO DESIDERIO
PIù GRANDE…
TU SEI IL MIO CUORE
CHE BATTE…
TU SEI L’ARIA CHE
OGNI GIORNO RESPIRO…
TU SEI TUTTO PER ME
E NON VIVO PIù SENZA TE!

JESSICA

SOLO

SOLO AL TUO FIANCO
MI SENTO SICURA…
SOLO CON TE
STO BENE DAVVERO…
SOLO A TE
STO DANDO TANTO…
SOLO DI TE
HO BISOGNO…
SOLO PER TE
DAREI LA MIA VITA!

JESSICA

IL MIO ANGELO

LA MIA VITA SENZA TE
NON HA ALCUN SENSO
COME NON HA SENSO
UN PRATO SENZA FIORI
O UN CIELO SENZA SOLE…
RIEMPI LA MIA VITA
DI QUALCOSA CHE
LA VITA STESSA NON è
CAPACE DI REGALARMI,
QUALCOSA CHE
SE L’AVESSI CHIESTA A DIO
MI AVREBBE MANDATO TE…
IL MIO ANGELO
SENZA IL QUALE
IL MIO CUORE NON
BATTEREBBE PIù!

JESSICA

GRAZIE

GRAZIE PER
REGALARMI MOMENTI
BELLISSIMI…
GRAZIE PER
DARMI TANTO COME
IO A TE…
GRAZIE PER
AMARMI COSì
COME SONO…
GRAZIE PER
TUTTO CIò CHE
FAI PER ME…
MA NON TI DIRò
GRAZIE SE
MI SPEZZERAI
IL CUORE!

JESSICA

SALVEZZA

PRENDIMI PER MANO
PORTAMI VIA LONTANO,
DOVE MAI NESSUNO
POTRà CERCARMI…
COSì POTRò
RICOSTRUIRE
LA MIA VITA
ASSIEME A TE,
FACENDO FINTA CHE
QUELLA PASSATA
NELLA SOLITUDINE
NON SIA MAI
ESISTITA!

JESSICA

PARADISO

TU SEI IL PARADISO
DEL MIO CUORE…
CON TE
MI SENTO BENE!
SONO AL SICURO…
PORTAMI VIA LONTANO
DOVE IL NOSTRO AMORE
NON AVRà CONFINI…
DOVE SO CHE
POTRò AMARTI
SENZA MAI STANCARMI
DI GUARDARTI
NEGLI OCCHI!

JESSICA

TI AMO…

TI AMO
PERCHè SEI TU
E NON C’è
NULLA DI MEGLIO
AL MONDO…
TI AMO
COME IL SOLE
A PRIMAVERA…
TI AMO
COSì COME SEI
TOTALMENTE INCONDIZIONATA
DAI TUOI PRONDI OCCHI.
TI AMO
E CONTINUERò
AD AMARTI FINO
ALLA FINE DEI MIEI GIORNI.
TI AMO
E MI SORRIDE IL CUORE
PERCHè TU SEI
IL MIO SOLE
ED IO SONO
IL TUO CIELO!

JESSICA

PER SEMPRE

MI RIFUGIO
NEI TUOI OCCHI,
UNICO POSTO SICURO…
DOVE HO PERSO
IL MIO CUORE!
VORREI POTERLO
RIPRENDERE
MA è STATO RAPITO
DAL TUO SGUARDO…
NON SARà PIù
DI RITORNO
PERCHè
TI AMERò PER SEMPRE!

JESSICA

LA FINE

FINCHè TU VIVRAI
ANCHE IL MIO CUORE
BATTERà…
NEL MOMENTO IN CUI
TU PER ME
NON CI SARAI PIù
IL MIO CUORE
CESSERà
DI BATTERE
E NE SARà LA MORTE
PER LA MANCANZA
D’ARIA CHE
TU GLI DONAVI!

JESSICA

LA NOTTE

Notte! Vuol dir poesia!
magia di luci colorate,
stelle, comete e romantica luna,
che sino al mattino ti fa compagnia!
Fra i campi e le montagne,
in grotta o in superficie,
la cosa più bella,
è sentirsi liberi di essere noi stessi!
Feste,giochi e lavoro;
in quest’oasi di pace,
malinconia ed allegria,
convivono in ognuno di noi.

Gigliola

LA NATURA
INCONTRI RAVVICINATI

Se la mente vuoi rilassare
Vai nei boschi a passeggiare!
Cammina in silenzio sui sentieri;
Ascolta le voci della natura!
Essa è piena di misteri!
Osserva ogni sua creatura!
Non correre! Fermati ad ascoltare
i suoni della natura!
Potrai così incontrare
daini, cervi, fringuelli
in cerca dell’acqua più pura;
dissetarsi ai vari ruscelli.
Fai piano, non li spaventare!
Rimani nascosto paziente
forse li vedrai arrivare!
Che emozione! Ma sii prudente!
Potrebbero fuggire, ma anche attaccare!
È la loro natura! La dobbiamo rispettare!

Gigliola

AL MARE!

Oh mare! Meraviglia della natura!
Fonte di vita e di energia!
Refrigerio della calura,
la mia stanchezza porti via!
La tua acqua trasparente
Rigenera la mia mente!
Dalle tue onde mi faccio cullare
E i tuoi tramonti resto ad ammirare!
Che sensazione di pace e serenità!
La tua laguna con i tuoi casoni
E gli uccelli che volano a milioni
Nidificando nell’oasi della felicità!
Oh mare! Se non ci fossi, dovrei inventarti!
Anche ghiacciato, in occasioni speciali,
dai modo a tutti, d’ammirarti!

Gigliola

ISONZO!

Dalla sorgente, ti getti in una gola profonda
Di un colore smeraldino;
l’acqua è pura e cristallina!
Più avanzi e più scorre l’onda!
Il tuo viaggio è lungo e impetuoso,
flutti fra Canyon, pietre e sassi!
Sei di un colore favoloso!
T’ammiro incantata, sopra i massi!
Isonzo, sei il mio fiume adorato!
Attraversi Gorizia, la mia città!
Nelle tue acque, per la Patria, han donato
la vita i grandi eroi! Sei sacro alla città!
Nelle tue acque si tuffano i temerari!
Con ponti e dighe aiuti la città;
le irrori, doni loro luce e attività!
Sorgon industrie dai generi più vari!
Quanta vita puoi vedere fino alla foce!
Animali, vegetali e persone indaffarate,
che gridano a gran voce,
oppure coppiette innamorate!
Dal tuo mormorio si fanno cullare!
Inebriati e felici,senza bisogno di parlare!
Io ascolto i tuoi sussurri,
e ti rispecchi nei miei occhi azzurri!

Gigliola

L’ISONZO

Con la sue acque trasparenti,
rinfresca e rigenera le menti!
In canoa per regate,
o per diletto,
cullandomi sulle onde amate,
è un idillio perfetto!

Gigliola

ISONZO
(a volo d’elicottero)

Volteggio nell’aria,
carezzata dal vento;
sorvolo l’Isonzo!
L’ammiro estasiata!
Paesaggio stupendo!
Visione primaria!
Mi scalda il cuore!
Dall’alto o da terra,
l’azzurro delle acque sue,
che ricordano il cielo,
distendon l’anima!
Rilassa la mente,
ammirare il fiume
a volo radente!

Gigliola

PASSEGGIATA D’AMORE

Ti ho incontrata
In un giorno d’inverno.
Ho chiesto al sole di splendere
Per portarti al castello,
dove la passeggiata
divenne la cornice
del nostro amore,
dove i cuori si unirono
creando un quadro
che nel tempo
è diventato un’opera d’arte.

Franco

L’ ATTESA

Ti avevo
tanto aspettato,
la cinghia dei libri
sulla spalla,
la strada assolata
dalla scuola
a casa,
gli occhiali lustri
per veder lontano.
Avevo rincorso
i passanti invernali
silenziosi
e spiato
le auto scarse
rallentate
avevo allungato
la strada
in centimetri
di speranze
temporanee
ma tu
non spuntasti
mai
dalle crepe
di muretti scalcinati,
non gridasti
mai
il mio nome
da motorette
in fuga,
non sbucasti
mai
da pozzanghere
iridate…
Poi pian
piano
si stinse
anche
il grembiule.

Anna Maria Fabbroni

LE BAMBOLE

Noi le vergini
noi le nubili
noi le vedove
noi le malmaritate!
Noi le mogli bianche
noi le bambole,
sedute
a gambe larghe
su letti impagliati!
Il sesso di gesso
le braccia allentate
in attesa,
le mani snodate
le unghie incalfite,
i capelli incollati!
Basta una spinta
o una mossa gentile
per farci sognare
le ciglia calate,
l’ amore.

Anna Maria Fabbroni

FERRAGOSTO

Se solo smettessero di guardarmi
quelle dell’ombrellone accanto.
Questa sabbia
che gratta sotto le unghie
non è mia.
Questo mare giallo
è sconosciuto…
Ti sei alzato
dalla sedia a sdraio
ché io sgocciolavo
ancora di mare
e sei scivolato via
a portare la tua solitudine
altrove.
A due passi da me
lei: stesa bocconi
lui: la cinge da padrone
col braccio vigoroso.
Aderisce fino ai piedi
al corpo sottile di lei
col suo corpo muschioso.
Ascolto
brani di risate
mozziconi di parole;
trasferisco me
e la mia lacerante
voglia d’amore
su quei due,
ma il gioco fa male
e chiudo con loro.
Accendo la radio
e guardo lontano
se arriva lui.
Immagino dov’è:
seduto solo
al tavolino anonimo
di un bar
a crogiolarsi
con occhi che non vedono
in un animalesco bisogno
di sbranarsi l’io.
Così, su tutti e due
divisi e muti e tristi
scende dolcemente
sull’acqua giallastra
il sole di questo Ferragosto.

Anna Maria Fabbroni

INCOMUNICABILITÀ

In bar,
seduti di fronte
la mente lontana.
Gli occhi perduti
a registrar nell’iride
colori di gelati
e fumo di caffè
consumati da altri
scorrono gelidi
tra gambe e tavolini
e quadri alle pareti.
E la tua voce opaca
che chiede:
quanto zucchero vuoi
con parole staccate
quasi a dare I’impressione
di una conversazione
fra di noi:
sono tentata di risponderti
trecentoquaranta
solo perché tu
saresti costretto
a parlare
contando
e la gente
direbbe invidiosa
ma guarda
quante cose
hanno da dirsi!
Invece, è brutto ferirsi,
ma dico:
grazie, metà! L’amaro mi piace
e tu taci.

Anna Maria Fabbroni

LA SIGARETTA

Io per te cosa sono?
Aspetta!
Così su due piedi…
Sono una sigaretta
fumata in fretta
da un fumatore
che dopo quella
ne ha altre diciannove
nel pacchetto.
Mi hai acceso con un ciack…
Un momento!
Era un accendino
o un ‘amore mio’?
Poi mi hai preso fra due dita
delicatamente,
e ho sentito la tua bocca
prepotente
investirmi tutta
di una calda corrente…
E già mi brucia la veste
già mi consumo per te.
Fra le tue mani
vivo
dei tuoi attacchi voraci…
Ma tu
con gentile fermezza
forse ti scotto,
mi schiacci
nel posacenere del passato…
Mi sto stemperando
in lacrime grigie:
dentro
non brucia più la brace.

Anna Maria Fabbroni

Povero amore

Povero amore!
Amore incrostato
di parole accese;
amore impolverato
dall’uso e dall’abuso;
povero amore scolorito,
annegato, incenerito!
Amore grondante
di serate sole;
amore inchiodato
su croci di lenzuola:
fantasma ingrigito!
Amore assente,
amore finito…
Ma poi mi decisi
e un funerale
gli feci a quell’amore:
una pietra ci misi
e una pietra ancora
e una croce sopra
con poche parole
e qualche fiore
e pure un lumino!
Riposa in pace, qui, poverino!
Quando?
Quando? – mi dici…
Ma quella sera,
quella sera di maggio
quando uscisti
e sbattesti la porta…
O era giugno?
O forse settembre?
Non mi ricordo
e non m’importa
se era gennaio
o anche novembre…
Doveva essere un qualche mese
in cui mi dissi:
Amen! Finite le attese.

Anna Maria Fabbroni

STORIA D’ AMORE
E DI COLTELLO

…”Io ero nel buio sotto terra
insieme ai minatori…
E scavavo zuppe dorate di sole
nelle gavette fissate alle cinture…
…E poi, coi soldati
sentivo fischiar il vento di salnitro!
Intriso di rancio e di sudore
ero in trincea
e riscaldavo loro il cuore…
In tazze di ceramica sbrecciata
pescavo brodi e minestrine per infermi:
tenue promessa di salute eterna…
Questa è la mia storia di Cucchiaio:
dò a chi ha bisogno!
Così è da quando l’uomo della pietra
mi scavò dal legno!
Ti ho visto sai! Tu sei snella
e scintillante:
una Forchetta elegante!
Mi piaci come danzi lieve
sulla pastasciutta
e provo un fremito d’acciaio
quando inarchi le tue punte
su di me!!!…….

…”Oh bella creatura!
Guardami e ascolta: mi presento a te!
Sono il Coltello; Colt per gli amici!
La mia storia non è vana e noiosa
come quella che hai sentito ora…

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1 commenti a Le poesie d’amore dei goriziani

  1. francesco ha detto:

    bravi,a Gorizia non si scrive solo di guerra ma si parla anche di amore.B R A V I

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