14 Febbraio 2010

El San Valentino dele spinaze. O dele caìe. O dei pedoci.

Puntatona romantica del Quel dela Quela, nella quale Massimiliano Cernecca ci dipinge un dialogo fra innamorati che sprizza dolcezza e felicità da tutte le parti. Location: un negozio de quei. Un ragazzo sta cercando il regalo più bello per l’incontentabile morosa.

“Ehm, quanto viene questo orsetto coi Ferrero Roche?”
“15 euro”
“E se prendo questo qui monco?”
“Quello monco viene 12”
“E questo monco e con i Ferrero Roche un po’ sciolti?”
“10 e 50”
“E questo monco e con i Ferrero Roche un po’ sciolti, senza un occhio e un po’ schizofrenico?”
“8 euro, ma c’è pure quello che si caga addosso, viene 7 euro e 30”
“E questo che ha pure l’aviaria e con i cioccolatini scaduti nel ‘96?”
“6 e 50”
“E questo che è pure SENZA i cioccolatini?”
“4 euro”
“E se togliamo il pacchetto regalo?”
“Sconto di 50 centesimi”
“mmm… prendo quello con la scritta ‘auguri mamma’… se costa meno”
“quello con la scritta ‘papà non correre ti aspettiamo’ costa 1 euro e 30”
“perfetto, poi se possibile vorrei aggiungere anche questo biglietto…”
“ok…ma… c’è scritto ‘buon natale 2003′!!!”
“L’importante è il pensiero”
“Ok, 1 euro e 30”
“Niente sconto?”
“Facciamo un euro?”
“Ok…azzz, non ho moneta! Ho solo una banconota da 500 euro? E’ un problema cambiarmela?”
“Come no! In un’altra da 500!”
“Bon allora niente pazienza, in fondo sto San Valentino…è una festa un po’ del klinz, vero?”
“Si, amore”
“Ok, ci vediamo dopo a casa, pulcino, chiudi bene il negozio, mi raccomando”

Riassunto delle frasi dei Baci Perugina:
“Amare qualcuno è il sospiro del soffio del vento del mondo del giorno e del sole dell’amore che batte nel girone del fuoco dell’amicizia bruciante del mondo del cuore dell’affetto, ed amare vive dell’amore dell’amare l’amore del mondo. Innamorandosi è lasciarsi e la distanza è amare l’amore dei cioccolatini e dirsi ti amo e l’amore è l’apostrofo rosa tra le parole baci e perugina”

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2 commenti a El San Valentino dele spinaze. O dele caìe. O dei pedoci.

  1. susta ha detto:

    Bellissima!
    Me ricorda vagamente “L’usuraio senza scrupoli” del 5/01/10, da rispolverar per la Festa della Mamma…

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